Doveva essere una formalità e formalità è stata.
Ottawa @ Pittsburgh gara 5 (1-3)
La statistica che Dan Bylsma in casa non chiude mai nessuna serie deve essere aggiornata, se le parole di Alfredsson, scettico sulla rimonta, avevano già lanciato un campanello d’allarme, la classe dei Penguins ha fatto il resto.
Craig Anderson non ci ha capito molto ultimamente, il colpo di grazia arriva in gara 5 quando ancora un diluvio di gol si abbatte sulla ex diga ormai demotivata. Tomas Vokoun ancora tra i pali, 6 gare giocate e 5 vittorie, Fleury si accomoda incatenato in panca e per nessun motivo si deve alzare.
Pittsburgh da subito prende l’iniziativa, Cooke sveglia il portiere di Ottawa, sarà una serata terribile e il picchiatore locale lo sa benissimo.
Nel meraviglioso Consol Energy Center manca solo la bolgia, il boato invece non tarda ad arrivare, 6 minuti di gioco, Cooke impazzisce e scatta sulla fascia, assist per Eaton che tira e Brenden Morrow che devia, 1 a 0 e tanti saluti in Canada.
Ottawa prova a reagire, ha ancora Spezza sul ghiaccio e con Alfredsson sono le uniche speranze di rimonta ma quando vedono i numeri di un Crosby rinato sanno già che oggi sarà dura, durissima.
Per tutto il primo periodo resiste l’1 a 0, un power play di Crosby regalato ai Senators non si concretizza in vantaggio, Pittsburgh invece insegue la media gol migliore dei playoff, ferma per ora a 4.10 col record sempre dei Penguins di 4.17 del 1992/93.
Chi si ha preso tante critiche è James Neal, almeno fino a gara 4, siccome non le ha dimenticate ci tiene a migliorarsi, tanto più se concedono un power play ai Pens dove il numero 18 è il terminale offensivo preferito di Malkin e Crosby, prima un salvataggio su grande azione combinata poi mischia davanti ad Anderson e disco spinto in rete da Giacomino, 2 a 0.
Malkin ha studiato con Cooke, appare nervoso e pronto alla rissa ma i Senators ormai son rassegnati anche a pugni e non si arriva a niente, Chris Neil e lo stesso russo lasciano le 2 squadre 4 contro 4, l’occasione ghiotta viene sfruttata ancora dai padroni di casa, Kris Letang si accentra, tira e segna il 3 a 0, i titoli di coda sono pronti.
L’unico squillo canadese è di Milan Michalek al termine di power play giocato male ma finito col gol del 3 a 1 a 1 secondo dalla fine della superiorità quando il numero 9 è stato imbeccato da Spezza.
Ancora un 4 contro 4 e nuovo pasticcio di Ottawa, disco recuperato da Neal che a occhi chiusi lancia Geno Malkin, da solo segna il 4 a 1 e finalmente si sblocca.
Iniziare l’ultimo periodo e recuperare un 4 a 1 non è il massimo per i Senators alle ultime cartucce di questa postseason, 10 minuti di falso relax dove Pittsburgh inquadra i giocatori dei Pirates nello spogliatoio che imitano i Pens, non ho conoscenze di baseball ma la maglia numero 66 la riconoscerei ovunque con quel cognome “Lemieux” che ha una leggera sacralità in quel di Pennsylvania.
Chris Neil prova a svegliare i suoi cercando la rissa con Murray ma niente da fare, l’altro Neil, James, recupera un disco all’ex di turno Sergei Gonchar e segna il 5 a 1, se mai ci fosse un dubbio di un’eventuale sciagura mancano 9 minuti e tutto va bene per i Pens.
A metterci un po’ di sale nel finale è Kyle Turris, egregio sostituto di Spezza va a siglare la rete del 5 a 2, marcatura di pregiata qualità quando tramortisce Letang, è comunque l’atto finale dei Senators 2012/13.
A chiudere lo show serve il lancio dei cappellini nell’hat trick, la tripletta, piatto servito ancora da Neal, il 6 a 2 è stupendo, numero di alta scuola su Karlsson, disco nascosto all’indietro col bastone e poi gol, gol e gol.
Col 6 a 2 si chiude la disputa, se mai ci sia stato un dubbio ancora oggi la classe dei Pittsburgh Penguins ha fatto il resto, come sembra lontana la paura passata con i New York Islanders.
Ottawa torna a casa con i dubbi di capitan Alfredsson sul suo futuro, Spezza si lecca le ferite per la sconfitta e Anderson va in vacanza con gli applausi raccolti sino alle prime avvisaglie che l’attacco Penguins non era quello dei Canadiens.
La coppia Malkin (16 punti nei playoff) con Neal ha siglato 6 punti in questa partita, all’orizzonte lo scoglio per il pass alla finalissima si chiama Boston Bruins, Zdeno Chara e soprattutto Jaromir Jagr.
Tanto oggi ha riposato Sidney Crosby, i punti li vorrà fare contro la ex leggenda dei Penguins?
Supereroe travestito di giorno da ragioniere e di notte da redattore, Francesco Fiori nasce il 30 maggio 1983 a Sassari e da subito capisce che lo sport è come una passione esagerata, allevato con pane e album Panini. Un sardo che ama il ghiaccio, impossibile, conosce la Nhl grazie ai compiti dell’ora di pranzo che rinvia a causa della dipendenza da TELEPIU2. E’ nel giugno 2008 che decide per curiosità di collaborare con Playitusa grazie ad un pezzo dedicato al grande eroe Mario Lemieux. Non solo Hockey tra le passioni di colui che è casinista, testardo e sognatore (più altri mille difetti), segnala l’amore per la bici (definita sua dolce metà) ma anche una dedizione totale a calcio (INTER), basket (DINAMO SASSARI) e qualsiasi cosa sia sotto la voce SPORT e non lo faccia dormire.
Se anche voi non dormite rintracciatemi alla mail fcroda@yahoo.it giusto per 2 risate.