“Dovè transitò Michael Jordan vi è una schiera di sogni”.
Minnesota @ Chicago – Gara 5 (1-3)
Allo United Center si chiude la battaglia del primo turno, troppo forti i Chicago Blackhawks per una squadra come Minnesota nonostante Parise e Suter.
Il protagonista della serie ma anche della regular season, tralasciando i magnifici 3, è Corey Crawford portierone di Chicago, tutti i tentativi per superarlo firmati Setoguchi, Cullen e Zucker finiscono sempre con lo stesso risultato, grande salvataggio, grande salvataggio, grande salvataggio.
Cosi quando una fuoriserie divertente sta sul ghiaccio a doppia velocità il gol arriva, ovviamente stesso capitolo dei sogni della squadra locale, Toews per Hossa, tiro al volo e rete del fuoriclasse slovacco che un tempo portava un po’ sfiga.
Sembra tutto semplice per gli Hawks, anche quando Marcus Kruger gira intorno al goalie Harding visibilmente in difficoltà e segna piazzando il disco nello spazio libero tra palo e protezione del portiere.
Il rookie d’oro Brandon Saad dimostra che nella prima linea può starci benissimo quando scambia con Hossa con un puck telecomandato che sfrutta oltre la balaustra anche la classe di Paperino nel gol numero 2 del #81 in questa partita.
Sul 3 a 0 a gettare la spugna è Josh Harding, già troppo eroico per stare sul ghiaccio dopo l’infortunio di gara 4 mentre tutto lo United Center esalta a gran voce Crawford e i suoi salvataggi spettacolari.
L’unico che supera l’estremo difensore è Torrey Mitchell quando il centro dei Wild irrompe in avanti e chiude l’azione nata con Brodzak e Scandella, questa rete del 3 a 1 servirà come cartolina in ricordo a Minnesota dei playoff 3 a 1.
Giù il sipario quando Shaw segna il 4 a 1 in una carambola del disco e il solito Patrick Sharp (4 gol e 1 assist nella serie) prima sbaglia tutto solo imbeccato da Kane poi sigla in power play il 5 a 1 finale che restituisce alla Nhl le reali gerarchie tra la prima squadra ad ovest e l’ottava e fa passare Chicago al secondo turno.
L’ostacolo successivo sarà Detroit se ha la meglio contro i Ducks in una terribile gara 7 oppure San Jose che è fresca d’impresa contro i Vancouver Canucks fatti fuori per 4 a 0 nella prima sorpresa della postseason.
A Minnesota non è bastata la classe di Zach Parise acquisito dai Devils come Messia, serve più profondità ad un roster che per esempio ha Jason Zucker sorpresa della serie sotto i grandi consigli di Matt Cullen che gli fa da chioccia un po’ come Kariya e Selanne hanno fatto con lui nei primi Ducks del 97/98.
Nella città del vento, Chicago, vi è transitato Michael Jordan, tutto è possibile.
Supereroe travestito di giorno da ragioniere e di notte da redattore, Francesco Fiori nasce il 30 maggio 1983 a Sassari e da subito capisce che lo sport è come una passione esagerata, allevato con pane e album Panini. Un sardo che ama il ghiaccio, impossibile, conosce la Nhl grazie ai compiti dell’ora di pranzo che rinvia a causa della dipendenza da TELEPIU2. E’ nel giugno 2008 che decide per curiosità di collaborare con Playitusa grazie ad un pezzo dedicato al grande eroe Mario Lemieux. Non solo Hockey tra le passioni di colui che è casinista, testardo e sognatore (più altri mille difetti), segnala l’amore per la bici (definita sua dolce metà) ma anche una dedizione totale a calcio (INTER), basket (DINAMO SASSARI) e qualsiasi cosa sia sotto la voce SPORT e non lo faccia dormire.
Se anche voi non dormite rintracciatemi alla mail fcroda@yahoo.it giusto per 2 risate.