20130508-225333.jpgQuesti Blackhawks concedono poco e niente, ai Wild è bastato il poco di gara 3 e il niente di gara 4.

Chicago @ Minnesota game 3 (2-0)

Per gli uomini di Mike Yeo (vago mix tra Goldberg e Stone Cold Steve Austin) ritornare sul ghiaccio serve come speranza per riaccendere una serie playoff che all’Xcel Energy Center non si vedeva da un bel po’.

I presupposti non sono i migliori perché dopo 13 minuti di pressing della miglior squadra della regular season ecco che quell’animale da postseason Marian Hossa (Crosby prendi appunti) si carica la squadra sulle spalle, è inarrestabile e concede l’assist per Johnny Oduya che tutto solo può prendere la mira e colpire il disco che s’infila alle spalle di Josh Harding.

Crawford blocca gli attacchi Wild che spesso peccano nella mira, se riescono ad arrivare al pareggio è merito della cocciutaggine di Clutterbuck e Bouchard che provano più volte ad arrivare vicino alla gabbia finche il numero 96 riesce a far esultare l’arena locale per l’1 a 1.

Il secondo periodo è a reti inviolate, per un altro boato si deve attendere l’acquisto dell’estate, Zach Parise sfrutta il lavoro di Charlie Coyle che sbilancia Rozsival liberando l’ex Devils che guarda negli occhi Crawford e lo supera con freddezza da campione, 2 a 1.

Se i Blackhawks non fossero i migliori non ci sarebbe rimonta ma con tutto quel ben di Dio che si ritrovano nel roster è questione di poco, Sharp imposta, Kane alla velocità della luce trova libero Duncan Keith, il tiro dell’accorrente difensore è sentenza, parità e tutto da rifare per la squadra di Mike Yeo.

Si va all’overtime e i Wild ci mettono un filo di cattiveria in più, il merito è tutto di Matt Cullen, rubacuori di Cortina, che difende il disco e seppur in caduta lo serve al rookie Jason Zucker che trova l’angolo vincente per la vittoria dei Wild 3 a 2.

Harding chiude con 27 parate e da segnalare anche la prova di Setoguchi che fisicamente rompe le scatole ai Blackhawks. Paura per Chicago? Quasi zero.

Chicago @ Minnesota game 4 (2-1)

Gli Hawks si presentano con la prima linea guidata da Hossa Toews e il rookie d’oro Brandon Saad, Kane è insieme a Sharp e Handzus nella seconda.

Passano 53 secondi e subito Spurgeon spaventa Crawford che in seguito dice no a Parise, Coyle e Pominville. Sarà un’allucinazione o un caso ma in Corey Crawford si rivede il folle stile stellare di un giovane Dominik Hasek in maglia Hawks.

Visto che Belinelli e Noah hanno fatto il miracolo con Miami ecco Marian Hossa geloso del trionfo Bulls, il Paperino #81 gioca con la balaustra come sponda, perde e recupera il suo puck e poi lo offre a Patrick Sharp con il fiocco regalo per l’1 a 0.

Visto che si dice piove sul bagnato Jonathan Toews vede bene di far fuori Josh Harding cadendo sulla sua gamba sinistra e mettendolo ko, e visto che nell’ordine Niklas Backstrom è out dal riscaldamento di gara 1 a dar man forte alla vittoria di Chicago è Darcy Kuemper, 6 partite giocate in campionato e tremarella iniziale.

Il goalie dice “basta che li marcate e qua non si passa”, infatti vanno tutti su Marian Hossa dimenticandosi ancora una volta Patrick Sharp che tanto per cambiare l’infila lì dove il tifoso Wild non può esultare, 2 a 0.

Nell’hockey le rimonte sono all’ordine del giorno, non questa volta perché Bryan Byckell prende il disco a Gilbert, s’invola e segna il 3 a 0 che sarà anche il risultato finale, con buona pace di Goldberg/Yeo che accusò i Blackhawks di irregolarità nei face off.

In ogni caso i più forti non fanno scherzi a ovest, serie sul 3 a 1 e appuntamento allo United Center per chiudere la questione. Parola di Marian Hossa.

Prossimo appuntamento
Minnesota @ Chicago gara 5 – 9 maggio
Chicago @ Minnesota eventuale gara 6 – 12 maggio

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