Questi Blackhawks concedono poco e niente, ai Wild è bastato il poco di gara 3 e il niente di gara 4.
Chicago @ Minnesota game 3 (2-0)
Per gli uomini di Mike Yeo (vago mix tra Goldberg e Stone Cold Steve Austin) ritornare sul ghiaccio serve come speranza per riaccendere una serie playoff che all’Xcel Energy Center non si vedeva da un bel po’.
I presupposti non sono i migliori perché dopo 13 minuti di pressing della miglior squadra della regular season ecco che quell’animale da postseason Marian Hossa (Crosby prendi appunti) si carica la squadra sulle spalle, è inarrestabile e concede l’assist per Johnny Oduya che tutto solo può prendere la mira e colpire il disco che s’infila alle spalle di Josh Harding.
Crawford blocca gli attacchi Wild che spesso peccano nella mira, se riescono ad arrivare al pareggio è merito della cocciutaggine di Clutterbuck e Bouchard che provano più volte ad arrivare vicino alla gabbia finche il numero 96 riesce a far esultare l’arena locale per l’1 a 1.
Il secondo periodo è a reti inviolate, per un altro boato si deve attendere l’acquisto dell’estate, Zach Parise sfrutta il lavoro di Charlie Coyle che sbilancia Rozsival liberando l’ex Devils che guarda negli occhi Crawford e lo supera con freddezza da campione, 2 a 1.
Se i Blackhawks non fossero i migliori non ci sarebbe rimonta ma con tutto quel ben di Dio che si ritrovano nel roster è questione di poco, Sharp imposta, Kane alla velocità della luce trova libero Duncan Keith, il tiro dell’accorrente difensore è sentenza, parità e tutto da rifare per la squadra di Mike Yeo.
Si va all’overtime e i Wild ci mettono un filo di cattiveria in più, il merito è tutto di Matt Cullen, rubacuori di Cortina, che difende il disco e seppur in caduta lo serve al rookie Jason Zucker che trova l’angolo vincente per la vittoria dei Wild 3 a 2.
Harding chiude con 27 parate e da segnalare anche la prova di Setoguchi che fisicamente rompe le scatole ai Blackhawks. Paura per Chicago? Quasi zero.
Chicago @ Minnesota game 4 (2-1)
Gli Hawks si presentano con la prima linea guidata da Hossa Toews e il rookie d’oro Brandon Saad, Kane è insieme a Sharp e Handzus nella seconda.
Passano 53 secondi e subito Spurgeon spaventa Crawford che in seguito dice no a Parise, Coyle e Pominville. Sarà un’allucinazione o un caso ma in Corey Crawford si rivede il folle stile stellare di un giovane Dominik Hasek in maglia Hawks.
Visto che Belinelli e Noah hanno fatto il miracolo con Miami ecco Marian Hossa geloso del trionfo Bulls, il Paperino #81 gioca con la balaustra come sponda, perde e recupera il suo puck e poi lo offre a Patrick Sharp con il fiocco regalo per l’1 a 0.
Visto che si dice piove sul bagnato Jonathan Toews vede bene di far fuori Josh Harding cadendo sulla sua gamba sinistra e mettendolo ko, e visto che nell’ordine Niklas Backstrom è out dal riscaldamento di gara 1 a dar man forte alla vittoria di Chicago è Darcy Kuemper, 6 partite giocate in campionato e tremarella iniziale.
Il goalie dice “basta che li marcate e qua non si passa”, infatti vanno tutti su Marian Hossa dimenticandosi ancora una volta Patrick Sharp che tanto per cambiare l’infila lì dove il tifoso Wild non può esultare, 2 a 0.
Nell’hockey le rimonte sono all’ordine del giorno, non questa volta perché Bryan Byckell prende il disco a Gilbert, s’invola e segna il 3 a 0 che sarà anche il risultato finale, con buona pace di Goldberg/Yeo che accusò i Blackhawks di irregolarità nei face off.
In ogni caso i più forti non fanno scherzi a ovest, serie sul 3 a 1 e appuntamento allo United Center per chiudere la questione. Parola di Marian Hossa.
Prossimo appuntamento
Minnesota @ Chicago gara 5 – 9 maggio
Chicago @ Minnesota eventuale gara 6 – 12 maggio
Supereroe travestito di giorno da ragioniere e di notte da redattore, Francesco Fiori nasce il 30 maggio 1983 a Sassari e da subito capisce che lo sport è come una passione esagerata, allevato con pane e album Panini. Un sardo che ama il ghiaccio, impossibile, conosce la Nhl grazie ai compiti dell’ora di pranzo che rinvia a causa della dipendenza da TELEPIU2. E’ nel giugno 2008 che decide per curiosità di collaborare con Playitusa grazie ad un pezzo dedicato al grande eroe Mario Lemieux. Non solo Hockey tra le passioni di colui che è casinista, testardo e sognatore (più altri mille difetti), segnala l’amore per la bici (definita sua dolce metà) ma anche una dedizione totale a calcio (INTER), basket (DINAMO SASSARI) e qualsiasi cosa sia sotto la voce SPORT e non lo faccia dormire.
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