ryane-clowe-rangersSe la trade deadline in Canada è paragonabile alla notte di Natale, il momento che viene subito dopo è quello in cui si comincia a studiare come poter investire e utilizzare i regali trovati sotto l’albero.

Nel caso di questa bizzara stagione dimezzata o quasi dal lockout, il momento che segue immediatamente la deadline è probabilmente la notte di capodanno: con 10-11 gare rimanenti da giocare siamo in piena lotta per i playoff.

Pittsburgh, Montreal, Boston e Ottawa sembrano inchiodate alle loro posizioni, ma tutto il resto è ancora in gioco.

La singolarità di questa stagione ha permesso ai Washington Capitals di entrare per la prima volta nelle fantastiche 8 alla gara numero 37. Non solo, i Capitals hanno preso la testa della divison e con un salto degno della bellissima Yelena Isinbaieva sono andati dal decimo al terzo posto.

Washington ha vinto 7 delle ultime 10 trascinata dalla ritrovata forma dei suoi migliori giocatori: in questo lasso di tempo Backstrom è ritornato uomo da un punto a partita registrandone 14. Ovechkin ha acceso la miccia e trovato il fondo della rete 11 volte, registrando quelle percentuali al tiro mostruose a cui ci aveva abituato. Le prestazioni di questi due hanno convinto McPhee a non vendere alla deadline, trattenere quindi Ribeiro e anzi comprare un Martin Erat (purtroppo infortunatosi alla prima gara) che può aiutarli a raggiungere la post-season.

Percorso inverso hanno fatto i Winnipeg Jets, che da un giorno all’altro si sono trovati dall’avere il vantaggio casalingo in quella che sarebbe la prima apparizione ai playoff, all’essere al decimo posto. Vincere solo 3 gare nelle ultime 3 settimane potrebbe essere un motivo. Perdere entrambi gli scontri diretti contro Washington con un passivo di 10 a 1 potrebbe essere l’altro.

Winnipeg è stata trascinata per buona parte della stagione dal suo attacco esplosivo, crollato nelle ultime 10 gare in cui ha fatto più di 2 gol solamente in 3 occasioni, tutte vittorie. La fortuna dei Jets è che si giocheranno le loro chance dei playoff per gran parte in casa, dove sono tra le migliori squadre nel possesso nonostante un record negativo. Ma dovendo affrontare ben sette delle rimanenti nove partite all’MTS Center con 2 scontri diretti vincibili e ben 4 gare contro squadre in piena lotta per le prime scelte al draft mi piacciono le loro chance.

I New York Rangers sembrano un’altra squadra dopo la deadline. Tre punti su quattro contro i Penguins sembravano impensabili prima di mercoledì, ma una fantastica prestazione di Clowe (2G1A) e un ritrovato spirito di competizione valgono quasi bottino pieno contro chi sembrava imbattibile, e rilanciano in modo concreto le possibilità di playoff della squadra della grande mela. Se continuano a giocare così non avranno difficoltà nell’arrivare alla post-season, ma è un se grande come una casa.

I Rangers hanno il peggior attacco della lega e per ovviare a questo problema l’idea di Sather è stato di “rinforzare” le linee offensive sostituendo Marian Gaborik, 114 gol con i Rangers, con Ryane Clowe, 0 gol in 28 partite prima della deadline.

Se dovessimo giudicare una trade dalle prime prestazioni, la prima che mi viene in mente è che Patrick Roy perse il suo debutto con Colorado mentre Martin Rucinsky impressionò in quel di Montreal. Sul lungo periodo è andata un pò diversamente, ma Roy non può sentirmi perchè ha due anelli a tappargli le orecchie (e il sistema nervoso). C’è da dire che Clowe da più verve alla squadra ed è probabilmente più un’ala alla Tortorella di quanto lo sia mai stato Gaborik.

Veniamo a Toronto. Nonostante l’essere stati tra le prime otto della eastern conference per tutta la regular season, i Leafs sono una delle peggiori squadre della lega dal punto di vista del possesso. E se è vero che con il possesso vengono le chance di segnare, e con le chance di segnare aumentano le possibilità di insaccare il disco in rete, i biancoblu non sembrano avere grandissime possibilità di arrivare ai playoff vista la competitività a est. La squadra e il coach stanno facendo di tutto per arrivare dove non vanno dal 2004, pur con Lupul al momento out per possibili sintomi di una concussione.

Non dovesse tornare il marcatore più in forma sarebbe la mazzata decisiva per la Leaf Nation, che ha una storia nel non saper trattare le botte in testa. Bruciare 5 punti in 12 partite in un sistema dove prendi un punto anche se perdi oltre i 60 minuti è compito arduo, io non credo che ci riescano e alla fine arriveranno tra le prime otto per un punto o due. Anche per la legge dei grandi numeri.

La scorsa stagione Toronto perse 7 delle ultime 10 e salutò la post-season in maniera barbina. E mi dicono che una volta i Blue Jays riuscirono a perdere in 7 gare un vantaggio di 3.5 vittorie in MLB. Whatever that means.
Sarebbe un bel colpo per Nonis non arrivare ai playoff, specialmente quando invece di rinforzare la squadra, ha speso le ultime ore della deadline per provare a sostituire James Reimer che male non stava facendo. Finendo poi con il rifiutare un regalone da Vancouver e sentendosi dire da Kiprusoff che preferisce ritirarsi piuttosto che giocare a Toronto. Ouch.

Philadelphia, come Washington, si è ripresa ultimamente sulle ali del suo capitano Claude Giroux che ha 12 punti nelle ultime 10 gare. Nonostante una deadline che verrà ricordata per l’aver preso il portiere più brutto della storia, una squadra che sembrava spacciata fino a poco tempo fa ora si trova a 3 punti dall’ottavo posto

. I Flyers hanno 5 scontri diretti che saranno decisivi, giocano solamente una volta in back to back e con quattro vittorie consecutive sono la squadra più in forma a est. Compito difficile quello che gli aspetta, ma in condizioni simili i Flyers potrebbero esaltarsi e farcela. Con Bryzgalov che sembra l’ombra di se stesso, il backup più brutto della storia e 3 difensori su 6 che fanno più danno che altro quando difendono, il punto interrogativo è nella linea blu.

I NJ Devils nelle ultime 10 gare hanno vinto solamente due volte, con 9 sconfitte nell’extratime sono la peggior squadra della lega, davanti solo ai Rangers in gol segnati. A un certo punto della stagione erano primi a est, poi una serie di sconfitte e soprattutto l’infortunio di Kovalchuk li ha relegati sempre più giù fino ad arrivare al nono posto.

Kovalchuk potrebbe star fuori ancora una settimana o due, è in infermeria dal 23 marzo e nonostante questo è ancora il secondo miglior marcatore della squadra per gol e punti. Il suo ritorno è un fattore importantissimo, ma in che stato di forma si presenterà sarà fondamentale per le chance di playoff di Brodeur e compagni.

I NY Islanders invece sono stati per molti la sorpresa di questa metà di stagione, e al momento sono ottavi con punti di vantaggio sulle inseguitrici. Alla deadline, evento rarissimo, non sono stati tra quelli a fare i saldi di fine stagione. Il loro calendario è pessimo a vedersi, nelle 10 partite rimanenti 6 sono scontri diretti di cui solamente 2 in casa. Giocano 6 di queste 10 fuori casa. Le possibilità sono solo nei numeri.

Gli Islanders hanno un record più che positivo (11-5-2) fuori casa e negativo in casa (7-11-2). Avrebbero bisogno di continuità di risultati, ma non avendo mai vinto più di 2 gare consecutive quest’anno non li vedo tra i favoriti. Anche se è un bene per i loro giovani, dopo tante lotte per la miglior posizione al draft, avere possibilità come questa.

Author: Jovocop for HNC

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5 thoughts on “La lotta ai playoff 2013: Eastern Conference

  1. Gli Isles stanno dimostrando di essere un filo duro da torcere, stanno mettendo in difficoltà tutti e se avesso un pò più di continuità potrebbe tranquillamente parlare di PO.
    Toronto mi auguro vivamente non getti via un’ occasione del genere di giocare finalmente la post season, e comunque anche Ottawa ultimamente è parecchio ingolfata.

  2. si pero’ i Capitals hanno una division molto scarsa. Non sarebbe giusto dare il numero #3 in chiave playoff alla prima di questa division (non paragonabile a qualla con Toronto ,Boston, Montreal ed Ottawa)

  3. cmq con una stagione cosi’ mi dovete spiegare come fa Toronto ad non avere grosse possibilita’ di arrivare ai playoff…….di solito siete molto precisi nei commenti, ok non siamo uno squadrone ma salvo un crollo nel finale, le probabilita’ ad oggi sono del 50%

    • diego è toronto ;) .. anche i fan più accaniti dei Leafs l’8 di Aprile non credevano al 50%. Il mio commento era dovuto a tre fattori: competitività nella conference, calendario(solo 2 non erano scontri diretti) e possesso (TOR è terzultima). Il tutto è stato spazzato via da Reimer(.944 di SV% nelle gare dopo questo post scritto il 6 di aprile). E complimenti ai Leafs.

  4. Per quanto riguarda Washington, trovo sbagliato anch’io il sistema. Una settimana fa erano alla posizione 10, ora sono direttamente alla 3. Poi per carità, spero di vedere Oveckin ai playoff, ma se hai il punteggio più basso delle altre classificate non è giusto che tu parta con il fattore campo a favore. Pensavo di vedere ad Est, Carolina e Philadelphia lottare per una buona piazza, ma gli uragani sembrano in caduta libera(prendono una caterba di goal) e gli aviatori viaggiano a singhiozzo. Boston a mio avviso la favorita, con Pittsburgh alla spalle. Ad Ovest Chicago fa paura e sono sicuramente i favoriti. Poi vedo bene Los Angeles e Minnesota. Riguardo Vancouver non mi sbilancio.

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