Nessuno osi pensare che la Nhl è scontata. Non si può.
Come fa una squadra ad essere ottava testa di serie, qualificata in extremis a giocarsi una finalissima?
Come fa ad essere esplosa nei playoff, record splendido in trasferta di 10 vittorie su 10 e giocarsi ora, nella trasferta numero 11, il sogno di una vita?
Non oggi e non contro questo Martin Brodeur.
Ma i miracoli accadono, e la Nhl è stupenda proprio per questo, la storia dei Kings è bellissima da essere scritta, quella dei Devils ha ancora qualcosa da dire, quella di Bryce Salvador è già al capitolo più bello.
Settembre 2010 Salvador viene messo ko da una commozione cerebrale contro i Flyers, le vertigini come ricordo gli fanno perdere la stagione successiva, gran brutto guaio per i Devils che per il difensore stavano già facendo i bagagli verso i Colorado Avalanche.
Passano 21 mesi e Salvador si risveglia come goleador, neanche un gol in regular season e ora invece quarta marcatura nei playoff, ecco la gioia di seguire l’hockey su ghiaccio.
Leggendario?No quella voce spetta a Martin Brodeur, un colosso che appena vede la Stanley Cup riesce a dar il meglio di se per ricambiare un’attrazione che ha già fatto conquistare l’ambita coppa per ben tre volte e che ora non intende lasciar spazio a Jonathan Quick.
Quick, l’erede designato per le mitiche storie della post season questa volta delude, l’incredibile striscia di 10 trasferte vittoriose subisce il primo stop e i segnali di un destino quasi capovolto si conferma quando in un colpo solo arrivano 2 eccezioni, l’errore del portiere e il primo gol nella serie in power play dei Devils, Zach Parise sfrutta l’errato rilancio dell’estremo difensore e sigla l’1 a 0.
Ci son volute 16 superiorità numeriche nella serie ma alla fine il gol è arrivato, è il segno del destino che in New Jersey si tenta di rimandare le feste.
Chi non la pensa nella stessa maniera è Justin Williams quando nel secondo tempo piega il guantone di Brodeur per il pareggio ma è solo un fuoco di paglia, Salvador si prende il merito di essere l’eroe quando fa partire un tiro deviato da Slava Voynov col puck che s’infila in rete per il 2 a 1.
La cronaca dei gol si chiude qui, da lì in poi se Salvador è l’eroe Martin Brodeur diventa supereroe, ferma 25 tiri, prima del vantaggio ferma Stoll, poi al massimo per i Kings arriva un gol annullato per bastone un po’ troppo in alto visto che lo stile baseball ancora non è accettato, la prodezza più bella arriva quando Alec Martinez colpice il bastone del portierone a colpo sicuro, lì si capisce che si andrà a gara sei e che lo Staples Center vivrà un altro momento esaltante, però attenzione perché la coppa già lucidata in gara 4 è stata adocchiata da Brodeur e si sa, all’amore non si può dire di no.
Supereroe travestito di giorno da ragioniere e di notte da redattore, Francesco Fiori nasce il 30 maggio 1983 a Sassari e da subito capisce che lo sport è come una passione esagerata, allevato con pane e album Panini. Un sardo che ama il ghiaccio, impossibile, conosce la Nhl grazie ai compiti dell’ora di pranzo che rinvia a causa della dipendenza da TELEPIU2. E’ nel giugno 2008 che decide per curiosità di collaborare con Playitusa grazie ad un pezzo dedicato al grande eroe Mario Lemieux. Non solo Hockey tra le passioni di colui che è casinista, testardo e sognatore (più altri mille difetti), segnala l’amore per la bici (definita sua dolce metà) ma anche una dedizione totale a calcio (INTER), basket (DINAMO SASSARI) e qualsiasi cosa sia sotto la voce SPORT e non lo faccia dormire.
Se anche voi non dormite rintracciatemi alla mail fcroda@yahoo.it giusto per 2 risate.