Per la prima volta lo Staples Center sarà tutto per l’hockey. Per una rarissima coincidenza, i Lakers e (a maggior ragione) i Clippers sono già fuori dai playoff, e saranno costretti a vedersi le finali di Conference davanti alla tv.
E quindi, totale disponibilità dell’impianto per i Los Angeles Kings, che hanno riportato la franchigia coronata in finale di Stanley Cup dopo 19 anni. L’unica volta che i losangelini approdarono alla finale della Nhl furono sconfitti dai Montreal Canadiens, in quella che, tra l’altro, fu l’ultima volta che un team canadese vinse il titolo.
E’ ovvio che tutti gli occhi degli appassionati di sport del Golden State siano puntati sulla compagine di Dustin Brown e Anze Kopitar. In realtà sono gli occhi dell’America tutta ad essere puntati sul team guidato da coach Darryl Sutter, subentrato a Murray a Natale.
Quando il GM Dean Lombardi prese la decisione di fare il cambio in panchina, i Kings erano reduci da 12 partite consecutive nelle quali non erano riusciti a segnare più di due gol a match, con il secondo peggiore attacco dopo gli Islanders. E nonostante tutto, in quel 20 dicembre 2011, i californiani si trovavano a 3 punti dalla zona-playoff: ovvio che qualcosa fosse inceppato.
Non che il lavoro di Sutter abbia dato effetti fulminei e, come sempre accade in una disciplina a lenta carburazione come l’hockey, i frutti del lavoro si sono visti solo a media distanza.
Come avvenuto con il cambio della guardia sulla panchina dei Pittsburgh Penguins all’arrivo di Dan Bylsma il 15 febbraio del 2009, la situazione ha iniziato a mutare partita dopo partita.
L’attacco si è sbloccato, anche se Los Angeles non è la terra dei miracoli, almeno per quanto riguarda l’hockey: i Kings hanno avuto la certezza dei playoff solo all’ultima partita della stagione regolare.
L’auspicio di tutti i tifosi, a questo punto, è che venga ricalcata l’epopea di Bylsma e dei Pens che dopo una annata non entusiasmante travolsero tutti nei playoff del 2009. Certo, i Kings non hanno Sidney Crosby né Malkin, ma in una stagione così equilibrata e imprevedibile, potrebbe bastare il potenziale a disposizione.
Il loro cammino nella post season del resto è stato pressoché perfetto: cancellati 4-1 i Vancouver Canucks, primi classificati in regular season e a loro volta finalisti di Stanley Cup l’anno passato, hanno fatto 4-0 con gli altri protagonisti della stagione regolare, i St.Louis Sharks e ancora 4-1 con i Phoenix Coyotes.
A rovinare i sogni di gloria dei californiani però, potrebbe arrivare New Jersey, altra sorpresa di stagione che ha faticato non poco per staccare uno degli ultimi biglietti disponibili per la post season.
Una volta inseriti nella griglia dei playoff, anche i Devils hanno cominciato ad inanellare una prova convincente dopo l’altra: 4-3 di rodaggio con i Florida Panthers e poi solo imprese con le nobili e favorite della Lega.
Il tabellino dice che Parise e i suoi hanno annientato 4-1 i Philadelphia Flyers reduci dalla “Battaglia della Pennsylvania” con i Pitts, per poi domare 4-2 i New York Rangers.
Il team di De Boer ha affrontato senza complessi di inferiorità i newyorkesi non dando loro tregua per tutta la serie. Ha in Martin Brodeur un goalie pluridecorato e lanciatissimo nonostante i 40 anni suonati.
Capitan Parise, Kovalchuk e Zajac sono bocche da fuoco capaci di un totale di 21 gol in questa post season. A loro si affiancano in fase di finalizzazione Salvador ed Henrique, 3 gol e 8 assist in PS e ruoli decisivi nello sferrare i colpi fatali per NY.
Los Angeles proverà a rispondere con Jonathan Quick tra i pali, il giovanissimo goalie diventato il beniamino dello Staples. E poi, lì davanti Brown (7 gol e 9 assist nei playoff), Kopitar (6 gol e 9 assist), Mike Richards (4 gol e 7 assist).
E anche Dustin Penner, canadese di 29 anni alla seconda stagione in California, che con la rete decisiva nell’over time di gara-5 ha contraddetto l’assioma dei Red Hot Chili Peppers “True men don’t kill Coyotes”.
Devils e Kings si sono incontrati due volte nella stagione regolare, ha sempre vinto New Jersey. Sarà lo scontro tra due squadre costruite per tenere sotto pressione gli avversari, ma NJ ha un goalie e comunque una difesa che pesa di più.
Los Angeles potrebbe calare gli assi delle sue linee di rincalzo, senza scordare di citare Penner, l’uomo del giorno. Si comincia mercoledì nel Jersey, quando saranno le 2 in Italia.
Dopo la laurea in Lettere Moderne con tesi sull’amministrazione della giustizia nella Lombardia Spagnola (1641-1645) è diventato giornalista pubblicista nel 2001 e ha collaborato con il Corriere della Sera per la cronaca dai Comuni del Nord Milano. Dal 2001 è in forze al Cittadino di Monza e Brianza. Nel 2003-2004 ha collaborato al “Dizionario della Moda” di Baldini e Castoldi Dalai e alla raccolta “Paolo Grassi. Lettere 1942-1980” di G.Vergani. Nel 2011 inizia l’avventura televisiva di MonzaBrianza Tv con servizi dal territorio del Nord Milano e Brianza Sud. Appassionato di basket Nba, football, ma soprattutto di hockey, dalla stagione 91-92 risulta tesserato Saima Milano. Per tradizione familiare e per perversione personale è devoto a Santa Marianna, per celebrare la quale ogni 17 febbraio si reca in pellegrinaggio in Licaonia insieme ad altri fanatici come lui