Florida Panthers, la festa è finita. I numero 3 a Est sono stati sconfitti dai più esperti rossoneri del New Jersey al secondo overtime di gara-7 nei quarti della Conference.
Brodeur e compagni affronteranno adesso i combattivi Philadelphia Flyers, vincitrici sui “cugini” di Pittsburgh. Per i giovani “felini”, l’avventura nella post-season – a cui mancavano dal 2000 – termina qui.
Light my fire
I “diavoletti” di Newark pattinano subito più forte a Sunrise. Ottantanove secondi dopo l’inizio gli ospiti sono subito in vantaggio.
È Adam Henrique, centro canadese di ventidue anni, ad aprire le marcature con un tiro dalla blue line su cui Theodore, forse “schermato” da Ponikarovsky, non riesce a intervenire. Il numero 60 protesta, ma gli arbitri non cambiano la loro decisione: Devils avanti 1-0. È il primo sigillo in post-season per il giovane centro di Brantford, Ontario.
I Panthers, colpiti a bruciapelo, non rinunciano al proprio gioco. L’incontro si accende, la tensione sale e aumentano le penalità: dodici in tutta la gara (equamente distribuite tra le due squadre), di cui ben sei solo nel primo quarto.
I portieri danno il meglio di loro, respingendo tiri su tiri. Non a caso, entrambi saranno tra i migliori tre sul ghiaccio, avendo respinto in due ben 77 conclusioni a loro dirette (43 a 34 il bilancio a favore del record-man di New Jersey).
Il primo periodo termina così sull’uno a zero per gli ospiti. Dopo meno di dieci minuti i rossoneri raddoppiano nel secondo periodo: conclusione dalla destra di Harrold, respinta di gambale di Theodore e rovescio immediato di Gionta a pochi passi dalla porta. A quasi metà partita, sono due le reti da recuperare per i padroni di casa.
Feriti, non abbattuti
Sostenuti dai propri supporter, i Cats ricominciano a testa bassa, scacciando gli spettri di gara-6 (in cui avrebbero potuto chiudere il discorso qualificazione) e di un’ultima parte di stagione non all’altezza dell’inizio.
I frutti si vedono nel periodo seguente, il terzo e (potenzialmente) ultimo. I Panthers tirano più del triplo degli avversari (19-6) e sfruttano due superiorità numeriche per pareggiare i conti. In realtà le reti sarebbero addirittura tre, se una conclusione da distanza ravvicinata di Fleischmann in porta non fosse annullata per un fischio degli arbitri.
I referee hanno inteso così punire un’interferenza di Matthias sul portiere avversario, anche se per dovere di cronaca occorre sottolineare che appare netta la spinta dell’eroe di giornata, Adam Henrique, sul numero 18 dei red-blue-gold jackets. Punteggio invariato, Matthias nella panca dei puniti per due minuti.
La rete è nell’aria: altri tre giri di lancetta e Stephen Weiss regala il primo centro di serata ai suoi con un potente one-timer su cui niente può il numero 30 rossonero.
Il goalie dimostra perché è il migliore, almeno di punto di vista dei record, contrastando gli assalti di Florida, sino a poco meno di quattro minuti dal sessantesimo. Tiro dalla distanza di Bergenheim e respinta di gambale su Brodeur. Sul portiere frana Kopecky, involontariamente sgambettato da Volchenkov, mentre sul puck si avventa Goc. Disco in rete e pareggio Panthers.
L’inerzia è adesso totalmente a favore della franchigia di Sunrise. L’estremo difensore rossonero è costretto a bloccare il puck dopo un confuso batti e ribatti a diciassette secondi dal termine. Lo stesso portiere è super a fermare una comoda conclusione di pochi passi di Madden dopo meno di tre minuti dall’inizio del supplementare. Con il sudden death system, golden gol, per fare un paragone con il calcio, sarebbe stato il gol-qualificazione per Florida.
Il rookie chiude il cerchio
L’incertezza prevale per tutto il primo OT, che si chiude a reti inviolate. Secondo supplementare, quindi: il massimo del thrilling.
Dopo 227 secondi, Henrique spegne le speranze della squadra di casa, con un tiro dal centro-destra su cui Theodore (preferito a Clemmensen per gara-7) non riesce in tempo a completare la buttefly e a posizionare la stecca tra le gambe durante il movimento. È una frazione di secondo, ma decide una stagione, quella dei Panthers, vissuta ben oltre le aspettative iniziali.
È appena la rete numero 18 per il giovane canadese, il quale, nella serata in cui ha iniziato a segnare nei playoff, ha regalato la vittoria e il passaggio del turno ai compagni.
Phila alle porte
Attende adesso New Jersey un’altra sfida che promette emozioni, quella contro i Philadelphia Flyers quinti a Est e, soprattutto, vittoriosi contro i Pittsburgh Penguins nel derby della Pennsylvania che li ha visti contro al primo turno.
I Devils non partono da favoriti, almeno dal punto di vista del seed. La stagione regolare dei rossoneri si è aperta proprio con una sconfitta (interna) contro i neroarancio: un secco 3-0, a cui New Jersey ha reagito vincendo le successive tre gare, di cui le ultime due contro Los Angeles Kings e Nashville Predators, entrambe ancora in corsa per la Stanley Cup, dopo aver eliminato due squadre prestigiose come Vancouver e Detroit.
Il bilancio stagionale per le due formazioni della Atlantic è di tre vittorie a testa, di cui le prime due per ciascuna conquistate sul ghiaccio della squadra rivale. Un’eventuale gara-7 si disputerebbe nella città che ha dato celebrità a Benjamin Franklin, anche se potrebbe non essere un fattore. La serie con i Panthers l’ha dimostrato, New Jersey può essere temibile in ogni palazzetto.
Serie tutta da seguire, si parte domenica 29 a Philadelphia.
Gabriele Farina nasce a Palermo il 18 dicembre del 1986. Appassionato
di scrittura, sport e viaggi, decide di diventare giornalista e
s’iscrive al corso di laurea in “Giornalismo per Uffici Stampa” nella
sua città d’origine.
Conclusa l’esperienza nell’ottobre 2009, con una tesi dal titolo
“Solo per sport”, si dirige a Roma per studiare alla Sapienza nel corso
di laurea “Editoria multimediale e nuove professioni
dell’informazione”. Nella capitale consegue la laurea nel luglio 2011
mantenendo intatta la passione per lo sport, base di partenza per
l’esame finale sulle Olimpiadi di Berlino.
Ha praticato nuoto, corsa e molti generi di sport di squadra, dal calcio a 5 alla pallanuoto, dalla pallamano al volley. Ultima avventura, appunto, l’hockey.
Gran bel commento, complimenti.
Sarà sicuramente una bella sfida ma non credo che potrà essere all’altezza delle “6 bellissime” contro i Penguins. Credo che i “miei” Devils abbiano dato tutto quello che poteva dare una squadra che, se non è da rifondare, è da rivedere anche e sopratutto alla luce dell’ ultima stagione del “monster golie” di Montreal che ha consentito alla difesa di piazzarsi al 10 posto con 205 gol subiti in stagione regolare ma abbiamo un attacco che ha prodotto il 16 posto nella regular season con 216 gol contro i 260 dei Flyers. Se poi si aggiungono le prestazioni non così brillanti dei vari: Parise, Elias e sopratutto Kovalchuk (secondo me stremato da un utilizzo esagerato nelle partite in season che si può spiegare solo con l’ assenza di Travis Zajac) non ho molte speranze di andare in finale di conference. Comunque siamo gia sotto di una ad oggi che scrivo quindi spero di essere solo un pò troppo triste…