Passare tutto l’anno a pensare come prendere la rivincita nella finalissima ed essere di colpo sul baratro di una clamorosa eliminazione.
Vancouver @ Los Angeles gara 3 (0 – 2)
I Canucks sono vice campioni in carica, non hanno il giocatore più rappresentativo, Daniel Sedin, e il portiere saracinesca Roberto Luongo si accomoda in panchina.
Con questi presupposti i canadesi si presentano contro la formazione numero 8 della western conference, quei Los Angeles Kings che non respiravano aria di gloria dai tempi di capitan Wayne Gretzky, il più grande di tutti.
Ora invece si godono un immenso portiere, Jonathan Quick, che vola verso il Vezina Trophy, miglior portiere della lega, e un capitano che niente ha a che vedere con Wayne Gretzky ma che di gioia ne regala parecchia. Dustin Brown si impegna a tessere le lodi della sua squadra anche dopo gara 3, quando basta un solo gol a mettere ko Vancouver.
Ma come, la terribile macchina ammazza tutti dei Canucks out per 1 a 0?
La metamorfosi sta stupendo tutti, sarà la solita maledizione del President Trophy ma la squadra che lo scorso anno sino a gara 7 correva come una locomotiva ora sembra una minimoto instabile. Schneider al posto di Luongo regala 19 parate ma niente vittorie, Quick respinge ben 41 tiri ma senza Daniel Sedin non raccoglie nessun disco all’interno della sua gabbia.
Brown invece spinge il rimbalzo sull’azione iniziata da Kopitar e Williams e incredibilmente è il gol vittoria e 3 a 0 nella serie.
Da notare che nessun giocatore dei Kings ha mai superato il primo turno dei playoff e ciò che si sta vivendo allo Staples Center vale una magia di Kobe Bryant. Nonostante Vancouver abbia giocato un hockey migliore di L.A. non segna e tanto basta per uscire a testa bassa dal palazzetto Losangelino.
Vancouver @ Los Angeles gara 4 (0 – 3)
Ci vuole un miracolo, e i Canucks hanno la sorpresa per i Kings, non si sa come ma c’è il gran ritorno di Daniel Sedin sul ghiaccio e tanto basta per galvanizzare tutti.
Continuano a credersi i favoriti i canadesi e se hanno battuto 5 volte Los Angeles possono crederci ancora, nonostante l’asse Kopitar-Brown-Williams produca ancora un gol nel vantaggio che il super bomber realizza contro i Canucks. Alla rete di Kopitar ecco la scossa, la “Sedins” macchina da gol e assist infernale si sveglia e trascina la formazione di Vigneault come i bei tempi.
Prima il power play di Edler a bucare Jonathan Quick per l’1 a 1, poi Kevin Bieksa rientra sul ghiaccio giusto in tempo per lanciare un missile dalla lunga distanza, è il sorpasso decisivo, 2 a 1.
A Los Angeles l’occasione per il pareggio non manca, prima un gol giustamente annullato a Richards poi Dustin Brown prova a punire nuovamente Schneider ma lanciato a rete viene fermato da Hamuis, è penalty shot!
La rincorsa blocca tutto lo Staples Center ma il sostituto di Luongo ferma la conclusione con esultanza di tutti i suoi compagni (sulla vera felicità di Bobby Lu non vi è certezza), e a coronare la bella nottata Henrik Sedin al volo ribadisce in rete l’azione iniziata dal gemellino e da Hamuis, 3 a 1 e stesso risultato nella serie.
Il nervosismo facilmente comprensibile di Los Angeles fa scivolare i Kings, volevano chiudere i giochi in casa e ora invece devono ritornare nel catino infernale della Rogers Arena, auguri!
Prossima gara:
Los Angeles @ Vancouver gara 5 – 22 aprile
Supereroe travestito di giorno da ragioniere e di notte da redattore, Francesco Fiori nasce il 30 maggio 1983 a Sassari e da subito capisce che lo sport è come una passione esagerata, allevato con pane e album Panini. Un sardo che ama il ghiaccio, impossibile, conosce la Nhl grazie ai compiti dell’ora di pranzo che rinvia a causa della dipendenza da TELEPIU2. E’ nel giugno 2008 che decide per curiosità di collaborare con Playitusa grazie ad un pezzo dedicato al grande eroe Mario Lemieux. Non solo Hockey tra le passioni di colui che è casinista, testardo e sognatore (più altri mille difetti), segnala l’amore per la bici (definita sua dolce metà) ma anche una dedizione totale a calcio (INTER), basket (DINAMO SASSARI) e qualsiasi cosa sia sotto la voce SPORT e non lo faccia dormire.
Se anche voi non dormite rintracciatemi alla mail fcroda@yahoo.it giusto per 2 risate.