La sfida tra Phoenix e i campioni del 2010 rischia di essere ricordata come l’incontro di playoff con il maggior numero di supplementari della storia. In quattro gare è sempre stato necessario ricorrere all’overtime per stabilire il vincitore. La squadra dell’Arizona si è aggiudicata entrambe le sfide disputate allo United Center (come già in stagione) e ha adesso il qualification point in casa.
Doppia rimonta, poi la vittoria
Le marcature di gara-3 si aprono sullo scadere del primo periodo, con una deviazione vincente di Brunette su una conclusione di Kane. Il pareggio giunge dopo otto minuti, con un imperioso one-timer di Klesla dalla zona d’ingaggio sinistra dell’attacco degli ospiti. Trenta secondi dopo i padroni di casa tornano in vantaggio, con un altro tiro di prima, stavolta messo a segno da Frolik. Ancora un capovolgimento di fronte e Phoenix pareggia, con una conclusione dalla destra di Whitney che non lascia scampo a Crawford.
Il portiere rossonero è decisamente sorpreso nel supplementare, quando un tiro dalla red line di Boedker s’insacca alle sue spalle, per il 2-3 finale.
Hawks, l’orgoglio non basta
Tre a due per gli ospiti è anche il risultato di gara-4. La prima frazione è condotta dai “falchi neri”, ai quali manca soltanto la rete , negata da un ottimo Smith. Il copione non cambia nel secondo periodo, in cui gli ospiti iniziano a rendersi più pericolosi in avanti.
I gol, però, arrivano solo nel terzo periodo. Doan è abile a riconquistare un puck nella zona di difesa di Chicago e a insaccare alle spalle di Crawford dopo una corta respinta. Nemmeno un minuto dopo arriva il raddoppio, realizzato da Pyatt con un pregevole tiro di prima dal centro.
I rossoneri non demordono e trovano il modo di riavvicinarsi nel punteggio con Morrison, autore di un potente tiro dalla destra. A meno di novanta secondi dal termine, con Crawford appena richiamato in panchina per avere il sesto uomo d’attacco, Frolik assesta il colpo del 2-2 con un tap-in dalla sinistra.
Ancora overtime, ancora Boedker. Un veloce break-away con il disco che s’infila nella porta di Crawford mentre il giocatore di Phoenix è fermato da due avversari.
Una vittoria per interrompere il digiuno
Avanti tre a uno nella serie e con gara-5 da disputare in casa. I Coyotes sono così vicini a raggiungere il secondo turno dei playoff per la prima volta dal loro ritorno tra le prime 8 a Ovest (2010). Un’eventuale gara-6 sarà di nuovo in Illinois, mentre, se i giochi dovessero essere ancora aperti dopo sei confronti, la sfida decisiva sarà in Arizona.
Appuntamento il 21 aprile alla Jobing.com Arena.
Gabriele Farina nasce a Palermo il 18 dicembre del 1986. Appassionato
di scrittura, sport e viaggi, decide di diventare giornalista e
s’iscrive al corso di laurea in “Giornalismo per Uffici Stampa” nella
sua città d’origine.
Conclusa l’esperienza nell’ottobre 2009, con una tesi dal titolo
“Solo per sport”, si dirige a Roma per studiare alla Sapienza nel corso
di laurea “Editoria multimediale e nuove professioni
dell’informazione”. Nella capitale consegue la laurea nel luglio 2011
mantenendo intatta la passione per lo sport, base di partenza per
l’esame finale sulle Olimpiadi di Berlino.
Ha praticato nuoto, corsa e molti generi di sport di squadra, dal calcio a 5 alla pallanuoto, dalla pallamano al volley. Ultima avventura, appunto, l’hockey.
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