Subito botta e risposta tra Boston e Washington nella sfida tra la seconda e la settima della Eastern Conference.
Come si poteva prevedere, i campioni in carica stanno avendo difficoltà contro i capitolini. Lo testimoniano i tre supplementari già disputati (in appena due gare) e le due reti realizzate. Un bottino esiguo, realizzato tanto più in casa, per il secondo attacco della stagione regolare: 269 reti segnate contro le 222 di Ovechkin e compagni. Solo i Penguins (282 centri) hanno fatto meglio.
Merito anche della difesa di Washington, apparsa decisamente assestata dopo non essere stata irreprensibile in alcune occasioni del torneo.
Alla fine giunge Kelly
Gara-1 ha decisamente due protagonisti: Tim Thomas e Chris Kelly. Il portiere ha respinto tutte le conclusioni giunte nella propria porta (appena 17 in realtà), così come fatto durante i tempi regolamentari anche da Holtby (all’esordio assoluto nei playoff).
L’ex giocatore dei Senators ha siglato la rete decisiva con una conclusione dalla parte sinistra della blue line nel primo overtime, realizzando l’unico, decisivo centro dell’incontro.
In mezzo, una gara combattuta, in cui le formazioni si sono affrontate a viso aperto, senza che nessuno riuscisse a prevalere dopo sessanta minuti di gioco effettivo.
Braden fa sul serio
Il ventiduenne portiere canadese è stato confermato anche in gara-2, in cui è divenuto assoluto protagonista del confronto. I gialloneri si sono resi pericolosi con 44 conclusioni verso la sua porta, ma Holtby ha eretto un muro, concedendo solo un centro a Benoit Pouliot a circa metà del terzo periodo.
I rossoblu erano passati a condurre durante la seconda frazione, con una deviazione sottomisura di Troy Brouwer su un prezioso passaggio al centro del capitano.
Si va così al supplementare, in cui nessuna delle due formazioni può contare su situazioni di superiorità numerica. Dopo il primo OT a reti inviolate, Nicklas Backstrom sorprende il numero 30 degli Orsi con un tiro dalla zona d’ingaggio sinistra e regala il primo successo della serie a Washington.
Per Thomas 35 parate su 37 conclusioni giunte verso la propria porta. Comprensibilmente soddisfatto il match winner. Il 24enne svedese ha dichiarato di non essere interessato al fatto di aver segnato lui la rete decisiva. “Siamo una squadra e lavoriamo insieme”, ha detto il centro, per cui il quale il resto “non conta nulla”.
La serie si sposta al Campidoglio
Le prossime due gare saranno disputate al Verizon Center di Washington. In stagione regolare sono due i precedenti nel District of Columbia. Il 24 gennaio i padroni di casa si sono imposti per 5-3, mentre nell’incontro seguente, il 5 febbraio, sono stati gli ospiti a spuntarla, vincendo 4-1.
Per gara-5 si tornerà al TD Garden, che sarà anche lo scenario di un’ipotetica gara-7. L’eventuale sesto incontro si disputerà al Verizon.
Prossimi due appuntamenti il 16 e il 19 aprile sul ghiaccio di Washington.
Gabriele Farina nasce a Palermo il 18 dicembre del 1986. Appassionato
di scrittura, sport e viaggi, decide di diventare giornalista e
s’iscrive al corso di laurea in “Giornalismo per Uffici Stampa” nella
sua città d’origine.
Conclusa l’esperienza nell’ottobre 2009, con una tesi dal titolo
“Solo per sport”, si dirige a Roma per studiare alla Sapienza nel corso
di laurea “Editoria multimediale e nuove professioni
dell’informazione”. Nella capitale consegue la laurea nel luglio 2011
mantenendo intatta la passione per lo sport, base di partenza per
l’esame finale sulle Olimpiadi di Berlino.
Ha praticato nuoto, corsa e molti generi di sport di squadra, dal calcio a 5 alla pallanuoto, dalla pallamano al volley. Ultima avventura, appunto, l’hockey.
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