Dopo un inizio di stagione in sordina, i Bruins si sono ripresi alla grande...

Sabato Boston Bruins e Vancouver Canucks sono tornati ad incrociare le mazze nel rematch della finale dell’anno scorso.

Entrambe le squadre arrivavano all’incontro del 7 gennaio dopo una lunga risalita dai piani bassi della classifica, dopo un inizio di stagione anche più che incerto. Ma i mesi di novembre e dicembre hanno messo in evidenza che, almeno per i Bostoniani, l’appannamento iniziale era solo l’effetto collaterale della vittoria 2011.

La cavalcata quasi senza sosta delle ultime settimane dell’anno non lascia margini a dubbi: i giallo-neri ci sono ancora e avranno sicuramente un ruolo dominante anche in questa stagione. La sconfitta con i Canucks di sabato sera appare circoscritta all’episodio in sé, dove i Canadesi hanno saputo approfittare dei power play a disposizione, infilando la porta di Tim Thomas, l’eroe indiscusso del trionfo di giugno, 4 volte.

Boston mantiene la difesa meno battuta della Lega e l’attacco più prolifico fino a questo momento. Le 141 segnature in 38 match e i 73 goal presi pongono i Bruins a ridosso deiRangers che sono in pieno big bang in questo inizio d’anno.

Vancouver ha giocato 4 partite in più. La terza piazza in classifica generale è quindi imputabile solo ed esclusivamente al ritardo con il quale ad ottobre è suonata la sveglia in casa dei campioni in carica: se la stagione fosse cominciata come doveva, a quest’ora anche il piccolo gap sarebbe abbondantemente colmato.

Ma, per dirla con il difensore dei Canucks, Kevin Bieksa, nel post-match di sabato: “Don’t do the woulda, coulda, shoulda”, inutile pensare a quello che sarebbe stato. Con Minnesota in crisi di risultati e reduce da altre tre sconfitte consecutive e Chicago e Philadelphia che rallentano, al momento attuale solo New York sembra poter tenere testa ai campioni in carica.

E a metà stagione regolare, si può dire che dopo avere corretto il tiro, la difesa di Boston sia tornata in pieno quella dell’anno scorso. Con un Tim Thomas che è l’unico in grado, finora, di arrendersi agli attacchi avversari meno di 80 volte. Ny ha capitolato 82 volte, i Canucks hanno già oltrepassato quota 100 subiti.

Ma è l’attacco il vero punto di forza di Boston che, in questa prima metà di stagione ha quasi oscurato i ben noti meriti della difesa: il fuoco di fila è garantito da Tyler Seguin (16 goal e 21 assist) seguito da Patrice Bergeron (11-23), Brad Marchand (16-16), Milan Lucic (14-16) e DavidKrejci (10-19), cui si aggiunge il contributo di Rich Peverley e Nathan Horton.

L’avere sette marcatori tra i primi 100 top scorer della Lega è già un dato eloquente. Se poi si aggiunge che nessuno di loro è una faccia nuova dalle parti del Garden e, anzi, la maggior parte può rientrare di diritto nella categoria “veterani”, è chiaro che, per Boston vale il detto “Anno nuovo, stessa vita”.

Insomma, se questo è il rumore del motore di una schiacciasassi, forse solo la fantasia e l’esperienza dei Rangers parrebbero in grado di fare inceppare il meccanismo. Ma solo perché la stagione è ancora lunga e tutto è possibile ancora. Anche perché, l’incidente di percorso è sempre dietro l’angolo.

E in tempi in cui la violenza sul ghiaccio viene monitorata con grande attenzione, è notizia di queste ore il faccia a faccia in Lega di Marchand dopo i durissimi hit prodotti proprio contro Vancouver. Con Crosby ancora, e chissà ancora per quanto, fermo, la Lega si fa sentire tramite il Department of Player Safety.

Questo è l’hockey, è vero. Ma è altresì vero che, alla fine dell’anno i conti si pagano con le intuizioni geniali dei beniamini del pubblico. Molto più che con i body check assassini. Alla lunga lasciare i gioielli della corona in balìa del maglio dei fabbri, ha un costo umano eccessivo. [NDR: e, a voler essere venali, non solo umano, ma anche economico…]

2 thoughts on “Boston Bruins, di corsa verso il repeat

    • @sid: il buon (?) commentatore non rivela mai le sue preferenze personali

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