I Rangers di Brad Richards sono partiti alla grande...

Un cappello borsalino ha rovinato tutto?

Sabato notte i Rangers si sono fermati, dopo una striscia di 7 vittorie consecutive. E’ stato il perentorio 4-0 incassato da Montréal a riportare sulla Terra i ragazzi di John Tortorella.

Una sconfitta comunque non significa niente e non inficia in nessun modo l’ottimo avvio di stagione, fatto di 13 vittorie (3 agli SO) e 4 sconfitte. E un saldo ottavo posto in classifica generale.

Certamente, i più sgamati si saranno messi sul chi va là quando Brad Richards si è presentato alle interviste post partita di martedì sfoggiando un borsalino, sulla testa ancora madida di sudore. O, come dicono da queste parti, indossando il “Broadway hat”.

E infatti lo “chapeau” di Richards dopo l’ennesima prova straordinaria non ha fatto a tempo a diventare una consuetudine, un tormentone come forse avrebbe voluto lui. Passate poche ore, sabato sera sono arrivate le quattro sberle degli Habs a risvegliare i newyorkesi, per confermare che i Rangers di quest’anno sono un ottimo team, ma senza fermarsi a rimirare lo specchio.

A Montréal il match è stato a senso unico: un gol per tempo nei primi due drittel e pratica chiusa da Plekanec e da capitan Gionta nell’ultima frazione. Il goalie canadese Carey Price è stato impegnato in sole 17 parate, per garantirsi lo shutout della serata: questo dato è la riprova che NY non è praticamente scesa sul ghiaccio contro i Canadesi, che a loro volta si sono appena portati fuori dalle zone basse della graduatoria. E anche dopo avere affondato i Rangers, rimangono confinati tra i peggiori 10 team della Lega.

Una interpretazione più generale, meno emotiva e scaramantica della situazione non prescinde comunque dai segnali di cui sopra e si può dire che è proprio Richards a dettare i tempi di questa squadra.

Il 31enne centro da Prince Edward Island ha sempre segnato marcature decisive in questo inizio di stagione ma, soprattutto, ha contribuito in maniera significativa a dare la scossa al team dopo l’ultima sconfitta, risalente al 29 ottobre. New York aveva perso, in maniera rocambolesca agli SO con Ottawa, dopo essersi trovata avanti sul 4-1 a pochi minuti dalla fine del terzo drittel.

La rampogna di Richards, da vero “allenatore in campo” era valsa a suonare la sveglia, prima delle 7 “W” consecutive. Adesso si riparte dal match anonimo con Montréal, dove i Rangers non hanno difeso e non hanno attaccato come d’abitudine, ma soprattutto si sono fatti schiacciare al di là della linea blu per 60 minuti.

L’occasione per ripartire è fissata per mercoledì a Sunrise, contro gli ottimi Panthers di questo inizio stagione. A Brad conviene lasciare il cappello nello spogliatoio del Madison. Non si sa mai.

Il Punto Sulla Lega

E’ il momento di Minnesota, che ha appena agganciato la vetta. E’ anche il momento della riscossa di Boston, che colleziona 8 “W” consecutive e risale prepotentemente la classifica.

Toronto è tornata definitivamente nell’hockey dei grandi, annientando Washington nel big match di sabato. Ma soprattutto è arrivato il momento del rientro di Sid the Kid, dopo il recupero durato 10 mesi dalla doppia concussion rimediata all’inizio dell’anno. Dopo voci e smentite, sono stati scelti gli Islanders di coach Jack Capuano come banco di prova per il ritorno sul ghiaccio del fenomeno di Cole Harbour.

Sorpresa al vertice della graduatoria, che nel fine settimana ha visto svettare i Minnesota Wild. Una squadra solida, senza fronzoli, che come la saggia formichina mette insieme punto dopo punto, gol dopo gol. Agganciando la vetta con sole 47 segnature confezionate in 20 partite.

Per quanto riguarda i Bruins, stanno risalendo lentamente la corrente per tornare ad occupare il
posto che spetta loro. Toronto ha steso i Capitals per 7-1 con altri gol di Kessel e Lupul, confermando il momento no di Ovechkin e soci, che a questo punto vedono lo spettro della stagione altalenante dell’anno scorso.

Winnipeg continua a studiare da Cenerentola di lusso, condotta ottimamente al ballo sul ghiaccio da coach Noel. I ragazzi del Manitoba sono reduci da tre vittorie consecutive nelle quali hanno fatto piangere Tampa Bay, Washington e Philadelphia. Mercoledì restituiranno la visita a Ovechkin e compagni, ospiti al Verizon Center.

One thought on “November to remember per i Rangers

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