Già nei quarti di finale contro Buffalo Philadelphia aveva palesato una certa, poi diventata cronica, difficoltà nello scegliere una volta per tutte chi fosse il goalie titolare. E questo, ma non solo questo, ha tolto ai potenti, forti, talentuosi Flyers, le sicurezze di cui avevano bisogno. Poi, alla fine, il talento, l’abitudine alle clutch games hanno dato ai Flyers il passaporto per la semifinale.
Dall’altro lato abbiamo una Boston reduce dalla battaglia con gli acerrimi rivali di Montreal. Per Boston la vittoria in quella difficilissima serie potrebbe diventare un punto di svolta decisivo per il prosieguo della stagione.
Ma veniamo a questa bellissima serie. Ancorchè corta, pure questa. Ma va bene così. A chi vi scrive.
Gara 1, Wellsfargo Center brulicante, arancione, rumoroso. Bene, Boston è abituata a ben altri ambienti-tipo Montreal. E non si fa affatto intimidire.
Il primo periodo potrebbe già essere il prologo a tutta la serie: Boston, con Krejci e Horton trova un doppo vantaggio che può dare già un certa sicurezza. Phila risponde presente con il solito grande Briere.
Il secondo periodo è a dir poco scoppiettante. Recchi, ancora Krejci, e Marchand chiudono obiettivamente i giochi per gara 1. Siamo infatti sul 5-1 Bruins. Phila risponde di nuovo, con van Riemsdyk, ma non serve a molto.
Anche perchè come accennato, comincia per coach Laviolette e i Flyers il valzer dei portieri. Dopo se non erro, il 5-1, viene richiamato in panca Boucher, e viene inserito il giovane, carneade, Bobrovski, che però non può nulla contro gli scatenati Bruins di questo periodo.
Nel terzo e ultimo periodo, Richards tenta di scuotere i suoi, ma Boston, con Campbell e Marchand chiudono la gara e il Wellsfargo Center con il roboante punteggio di 7-3. Le tre stelle: Krejci,, Marchand, Bergeron, 10 punti in 3.
Gara 2 potrebbe essere quella dell’orgoglio Flyers, e così all’inizio sembra. Perchè Phila in pochi secondi, si porta sul-sembra-rassicurante punteggio di 2-0. Dopo 29 secondi, e al 9.31, van Riemsdyk fa scoppiare il palazzetto di gioia. Ma è una gioia momentanea, in quanto, i Flyers non riescono a tenere, e così, Boston, lasciata sfogare l’avversaria, trafigge con Kelly e Marchand, il goalie Boucher.
Quindi, dopo il primo periodo, 2-2. Bene per lo spettacolo, male per Phila.
I successivi due tempi mantengono l’equilibrio tra le contendenti, e così si giunge al supplementare. Al minuto 14, su recupero del puck dei Bruins, Krejci ha la possibilità di segnare il 3-2, ma soprattutto di dare ai suoi un 2-0 pesantissimo. Le stelle di serata sono Krejci, e Thomas per Boston; van Riemsdyk per i Flyers
Ci si sposta a Boston, per gara 3 e 4.
L’anno scorso Boston riuscì ad aggiudicarsi le prime tre gare della serie, ma poi, subì un furibonda rimonta da una Philadelphia che arrivò fino a gara 6 di finale.
Ma questo 2011 è diverso. Come l’inizio di gara. Sono stavolta i Bruins a colpire per primi: è proprio l’uomo giusto, Chara, il grande capitano Bruins, a 30 secondi dall’inizio, coadiuvato da Krejci, a portare i suoi sul 2-0, che taglia le gambe ai Flyers.
Nel secondo periodo, Paille e Horton danno ai Bruins un 4-0 che può essere considerato un ottimo viatico, per il prosieguo della serie per Boston. Phila risponde solo con Meszaros. I conti vengono definitivamente chiusi da Chara.
Quindi, il risultato a favore di Boston è 5-1, ma soprattutto è 3-0 Boston, che ora ha il colpo finale a portata di mano, e soprattutto in casa. Le tre stelle di serata sono Chara e Marchand, senza dimenticare il goalie Thomas.
Infine, arriviamo a gara 4.
I primi due periodi vanno abbastanza lisci, gli unici squilli arrivano da Lucic per Boston e Versteeg per Phila.
Nell’ultima frazione, Boston si scatena e chiude i giochi, e infine la serie. Boychuck, Lucic portano i Bruins sul rassicurante 3-1. Poi, Phila, tenta l’ultima carta, togliendo il portiere, ma prima Marchand e poi Paille, trafiggono la porta scoperta dei Flyers. Dunque, ancora 5-1 per Boston, e di conseguenza 4-0 nella serie.
Le tre stelle, Lucic, Thomas e Horton.
A questo punto, mi vengono in mente le parole dell’ex coach dei Kings, Melrose: la base per una buona squadra parte sempre dal portiere. Questo è a grandi linee il senso delle parole di Melrose: Philadelphia ha palesato un “goalie issue”, un problema di portieri, che insieme ad una forma sempre più precaria, non ha dato la chance ai vicecampioni nhl almeno di replicare l’ottima stagione 2010. Ma così non è accaduto. E come a Washington, forse anche in quel di Phila, il coach sarà messo sulla graticola.
Per Boston, seconda vittoria di serie, e seconda vittoria contro una grande rivale di Conference.
A livello statistico, anche i Bruins, hanno dato prova di compattezza e di grande capacità di segnare. Bergeron, con 12 punti, comanda la classe di Boston(10 assist per il Bergeron). Ma hanno dato un gran contributo anche Krejci, Marchand, Horton.
A questo punto, la finale di Conference sarà Tampa Bay-Boston.
E ci sarà da divertirsi. Sicuramente