A livello generale, come nello specifico nella Eastern Conference, i playoffs di questa stagione stanno riservando ai tifosi grandi emozioni, e in alcuni casi, storie bellissime – ad esempio Nashville che riesce a portarsi a casa la prima serie della sua giovane storia.
Rimanendo nella Eastern Conference, tolta la serie tra Caps e Rangers, che ha avuto poca storia, le rimanenti serie stanno riservando un pathos che non si vede spesso sul ghiaccio della NHL.
In particolare, la mia attenzione si è focalizzata sulla serie ad alto contenuto di testosterone, grinta, spettacolo che ha visto sfidarsi, fino ad arrivare al settimo atto, due squadre che per la prima volta si incontrarono nella Stanley Cup, del 1975.
Arrivando ai giorni nostri, la serie sembrava obiettivamente a favore di Philadelphia: seconda in Conference, grande stagione, che per metà sta ripetendo la grandissima scorsa stagione.
Ma come nella NBA, anche in NHL, i playoffs sono una “stagione nella stagione”: i rivali dei Flyers sono i Sabres, settimi in Conference, ma per questo non meno combattivi dei più quotati Flyers.
E così è stato: per le prime 3 sfide abbiamo avuto un discreto equilibrio. In gara 4 però Phila prende il comando della serie e del proprio destino. Ma nelle successive gare 5 e 6, Buffalo, prima sbanca il Wells Fargo Center, poi, si porta addirittura in vantaggio nella serie vincendo in casa.
Ma come disse l’allenatore dei Rockets, Tomjanovich “mai sottovalutare il cuore dei campioni”. Questo mantra può essere accostato anche ai Flyers, che prima in gara 6 a Buffalo, in Overtime, si prende il pari nella serie, poi, nel catino caldissimo di Philadelphia, con un roboante 5-2, si sono aggiudicati, in primis la decisiva gara 7, e quindi la serie, con il punteggio di 4-3.
Nel computo totale, possiamo dire con una certa qual certezza, che questa serie si è dimostrata molto aperta, e anche molto spettacolare; e soprattutto, ha dimostrato che anche una settima forza di Conference può benissimo combattere ad armi pari con un super squadrone quale è Philadeplhia.
A livello infine statistico, possiamo vedere chiaramente come siano due in particolare i “carri” a cui i destini dei Flyers si sono accodati: Danny Briere e Claude Giroux. I due fenomeni degli arancioni della Pennsylvania hanno portato alla causa di Phila 7 e 9 punti rispettivamente. Solo-per ora-Cammalleri di MTL ha fatto gli stessi punti di Giroux-e Cammalleri deve ancora giocare la gara 7.
Dall’altra parte però, come detto, Buffalo non è “rimasta a guardare”, anzi, ci ha messo tutto l’entusiasmo del “non abbiamo niente da perdere, divertiamoci”, e fuor di metafora, ha messo davvero in seria difficoltà la retroguardia Flyers: in particolare la “sezione goaltending”: nelle 7 gare della serie si sono avvicendati per i Flyers infatti tutti e 3 i portieri: Leighton, Boucher e il giovane Bobrovsky.
E come sta sottolineando l’ex coach dei Kings-che raggiunsero la Stanley Cup nel 1993-Barry Melrose, il goaltending è una delle basi su cui costruire anche il tuo attacco, non solo e soltanto la difesa.
Dall’altra parte della barricata, bisogna comunque sottolineare le sempre ottime prove del goalie Miller: sulle 7 gare giocate per quest’anno ha raccolto sì 4 sconfitte, ma le statistiche dicono che la percentuale di parate è altissima, stiamo parlando del 92& circa di parate. Paragonabile, anzi, forse migliore di tutti se non è stato Thomas di Boston, può concorrere Lundqvist dei Rangers-questa è forse la vera e unica nota positiva dei soliti Rangers…
In conclusione, Phila “si salva” ed evita una dolorosissima e quanto mai inaspettata eliminazione, e avanza nel tabellone.
La parte bassa del tabellone si definirà dopo la gara 7 che vede impegnate le “ci siamo sempre tanto amati” Boston contro Montreal. Contro Boston, il record è 13-14 per Boston; contro Montreal è anch’esso perdente, 16-15 per i Canadiens. Però le cifre dicono che il gap è minimo, e questo, a modestissimo avviso, renderà la semifinale Boston/Mtl-Philadelphia un assoluto spettacolo.
Nota: l’anno scorso, proprio Boston-Phila fu il primo turno, e vedemmo i Bruins partire a bomba: 3-0 dopo le prime tre gare, e poi..niente, la luce si è spenta, e i Flyers, qualificatisi all’ultimo turno, vincendo contro quella straordinaria squadra di NY chiamata Rangers, rimontarono lo 0-3 e andarono a vincere le successive serie, fermandosi solo contro Chicago in finale.
Ma questa è storia dello scorso anno. Ora dobbiamo solo attendere Mtl-Boston e TB-Pittsburgh e avremo le splendide semifinali pronte a giocarsi.