Relativamente alla ipercompetitiva, a tratti drammatica, ma comunque decisamente spetacolare Eastern Conference, siamo giunti a circa una ventina di gare dalla fine della regular season: il divario che separa alcune squadre è dell’ordine di due tre gare.
Ad ogni modo, non è questa la prima discriminante. Lo è invece il record, il punteggio che si raccoglie alla fine delle 82 gare di stagione regolare.
Ebbene, anche a “meno 20 dal primo traguardo”, possiamo già fare un primo abbozzo di “playoff picture”. Ecco, a proposito di playoffs, in questa settimana la schedule ci proponeva alcuni interessantissimi scontri, che come accennato, forse, potremo rivedere in “sede di playoff bracket”.
Ma incominciamo dando una rapida scorsa alle prestazioni fornite dalle franchigie impegnate in questa prima settimana di Marzo.
Sarebbe forse consono iniziare seguendo la classifica, ma a mio modestissimo avviso, ci sono due team che più di ogni altro sono il manifesto della celeberrima figura di “Giano bifronte”.
Stiamo parlando dei Rangers, per la parte “damnatio memoriae”, e dei Devils per quanto riguarda la “faccia pulita”. Ebbene, anche quest’anno i Rangers, dopo un 2010 proficuo, all’approdo nel 2011, hanno inziato a calare, perdendo obiettivamente troppe partite, cosa che ha pregiudicato il cammino per un dignitoso posto ai playoffs.
Tra Gennaio e Febbraio, sono infatti arrivate “solo” 11 vittorie, e molto faticose. Vuoi per alcuni infortuni a giocatori importanti, vuoi per una condizione abbastanza scarsa, ora i Blueshirts sono relagati al settimo posto, e devono tener d’occhio Carolina, Buffalo, e Toronto.
Il sesto posto di Montreal è forse troppo lontano-6 punti non sono un divario enorme, ma per questi Rangers mettere insieme tre vittorie, e sperare che nel contempo i Canadiens incappino in una settimana storta, è probabilmente come affidarsi ai tarocchi.
Ad ogni modo, i Rangers, anche in questa settimana, dopo con Tampa, in serie hanno perso, e sempre al Madison, con Buffalo, in un “playoff picture” match e infine con i Wild di Minnesota, anche loro coinvolti nella lotta per l’ottava piazza, nella Western. E la schedule del week end propone prima un sulla carta facile impegno ad Ottawa, e poi, domenica, un nuovo scontro interdivisionale contro i capofila Flyers. “Orate pro nobis”. Questo dovrebbero affiggere i tifosi al Madison.
“Rinascita, resurrezione, ritorno dall’Inferno”.
E’ ciò che sta succedendo al 165 di Mulberry Street, Newark, New Jersey, casa dei Devils.
A costo di sembrar noioso e ripetitivo, ragazzi, questa squadra ha letteralmente cambiato pelle, oltre che head coach, e dal 26 di Dicembre, è prepotentemente e perentoriamente assurta agli onori della cronaca sportiva per vere e proprie imprese: prima fra tutte, uscire dai bassissimi fondi della classifica in cui si erano impanati i rosso-neri del New Jersey.
Una volta ritornato al timone il plurivincente Lemaire, Kovalchuck e soci hanno intrapreso una “ascesa dall’Inferno” dell’ultimo posto della classsifica, e in poco tempo, tra Gennaio e Febbraio, grazie alla bellezza di 17 vittorie, sono ora al dodicesimo posto, a meno 8 da Buffalo, al nono posto.
Ciò che più impressiona sono le strisce positive dei ragazzi di Lemaire: quella ancora aperta dice 9-1-0 nelle ultime dieci. Artefici di questa resurrezione, oltre al coach, giocatori come Elias, Kovalchuck, Zubrus, Zajac, Rolston, giovinezza ed esperienza(senza dimenticare i freddi numeri: in punti, questi giocatori nominati poc’anzi, hanno registrato cotante statistiche, in serie: 46/45/36/25/23 punti ognuno).
Ecco, con questi numeri capiamo bene che tipo di “campionato a parte” stiano seguendo i Devils. E venendo a questa settimana, hanno battuto Tampa Bay, e in serie, Dallas e Florida. La week schedule pervede per il week end il facile “derby” con gli Islanders, e il più impegnativo incontro con i Penguins. Ad ogni modo, parafrasando il promo per la NBA, se dovessero continuare così, i Devils farebbero “Accadere l’incredibile”. Sarebbe davvero…”diabolico”.
A questo punto, seguiamo la classifica: Tampa dopo la vittoria in rimonta contro i Rangers, ha incontrato qualche difficoltà, prima contro i Devils-finora due a uno per NJ, e poi con Boston-3-1 la serie per i Bruins. Ecco, Tampa-Boston è stata una delle sfide di cartello, e la sconfitta subìta dai Lightning ha decretato il sorpasso dei Bruins.
Infatti, Tampa era partita anch’essa molto bene. E l’inizio di 2011 era continuato su questa falsariga. Fino a Febbraio i Lightning avevano mantenuto il secondo posto in Conference. Ora, in questa settimana, proprio nella supersfida contro Boston, Tampa è caduta e ha dovuto lasciare il passo ai lanciatissimi Bruins.
Boston, dopo l’inopinata sconfitta in OT contro Toronto, ha decisamente ingranato la quarta, e in poche settimane, ha inanellato la bellezza di 7 vittorie di fila, e ha la possibilità di continuare la striscia, contro Pittsburgh.
A livello di classsifica, i Bruins, ora sono al secondo posto, a meno 3 dai Flyers, e in striscia aperta di 7-3 nelle ultime dieci. Tra i giocatori in spolvero, sicuramente grande protagonista è il goalie Thomas(.940% la percentuale di salvataggi; 1.95 i goal concessi, 7 shutouts, e 29 vittorie, due meno del goalie di Detroit Howard). Senza dimenticare i giocatori di movimento: a Bergeron, 50 punti, Krejici(48), Lucic, Recchi, Horton, si è aggiunto da Toronto Kaberle. Dopo quest’ottima acquisizione nelle trades, Boston assurge a forse vera antagonista dei superlativi Flyers. Staremo comunque a vedere.
Infine, oltre che Buffalo e Carolina, anche Toronto non vuole stare a vedere: con l’ultima vittoria, si sono intanto portati alla pari nella serie con i Penguins, e secondariamente, hanno portato la propria striscia di risultati utili a 6-1-3 nelle ultime dieci. Ora New York, ma anche Carolina, si trovano a soli 3 e 4 punti rispettivamente.
E cosa ancor più positiva, contro squadre più quotate come Montreal, Pittsburgh e Philadelphia i giocatori con la foglia d’acero sulla casacca hanno raccolto altrettante importantissime e preziosissime vittorie.
La strada è ancora irta, ma se questo è il preludio per Marzo, allora si potrà anche sognare in grande.
Certo, la vendita di Kaberle a Boston è stato un colpo, ma alla fine, la squadra è giovane, vivace, e quindi potrà costruire qualcosa di bello nel prossimo futuro.
macome caccio si fa a dar via x nulla kaberle
non propriamente x nulla ma hanno avuto scelte e joe colborne, OTTIMO PROSPETTO, inoltre kaberle a fine stagione diventerà free agent e a voler essere maligni potrebbe tornare a “casa”…