Netflix ha fatto un ottimo affare. Le due partite andate in onda il 25 dicembre sulla celebre piattaforma di streaming, Chiefs-Steelers e Ravens-Texans, hanno registrato un numero di ascolti impressionante, con una diretta incredibile dal punto di vista tecnico e legittimata ancora di più dalle voci di Drew Brees e Tom Brady. Le due partite al contrario così straordinarie non lo sono state, perlomeno per due squadre: Pittsburgh esce malconcia e ridimensionata dalla soffocante difesa dei Chiefs, mentre Huston è ormai pronta ad una triste uscita al primo round e ad un off-season durante la quale il front-office dovrà seriamente considerare le competenze dell’head coach DeMeco Rayans. Le due vincitrici, Kansas City e Baltimore, sono in realtà le squadre che di più hanno impressionato nell’ultimo mese. I campioni in carica, oltre alla sopracitata difesa, hanno ritrovato il Mahomes formato Superbowl mvp, i Ravens invece, dando per scontato quello schiacciasassi che è il loro attacco, si sono ritrovati in difesa, che nelle ultime tre partite ha concesso solo 33 punti, di cui 14 ai Giants. Tutto punta ad un rematch del championship game dello scorso anno, solamente con un cambio di location: Arrowhead Stadium.

Il ruolo del Grinch è quindi di Josh Allen: il favorito, anche se di poco, ad agguantare quello che sarebbe il suo primo mvp è già in attesa di Jackson al divisional round, per poi andare a saccheggiare Kansas City. Una missione molto complessa, considerando che i Bills al primo turno potrebbero dover ospitare i Bengals i quali, grazie al suicidio sportivo che sta venendo perpetrato a Denver, hanno più di qualche chance di infilarsi nel ballo della post-season con l’ultimo invito disponibile.

In generale però, nella Afc queste tre squadre sembrano testa e spalle sopra le altre e quindi, salvo upset clamorosi, i tre migliori quarterback della conference, e aggiungo della Lega, dovranno eliminarsi a vicenda finchè non ne resterà solo uno, come nel celebre film Highlander.

Di Detroit preoccupa la difesa. 34 punti concessi ai decrepiti 49ers sono un enormità, contando anche i due intercetti lanciati da Purdy, vincere segnando sempre 40 punti è difficile e nella post-season i Lions affronteranno squadre ben più attrezzate. Parlando di squadre attrezzate, ce ne sono due in particolare che spiccano: i Vikings e gli Eagles. Sono due squadre simili, con due difese ottime, quella di Phila quasi dominante, e due attacchi dove i migliori giocatori non sono i quarterback ma rispettivamente Saquon Barkley per gli Eagles e Justin Jefferson per i Vikings.

Minnesota ha appena battuto i Packers in un match dal punteggio bugiardo, con Green Bay che sul finale ha provato a riaprire un discorso chiuso da un pò. Sam Darnold non ha il fattore wow, per intenderci quello di Lamar e Allen, ma oltre ad aver accumulato ottimi numeri durante questa stagione, sta lanciando molto bene in finestre strette e dando ritmo all’attacco, distribuendo bene i tocchi tra tutte le sue armi.

Philadephia è sempre di più il Barkley show. C’è una seria possibilità che batta il record di Eric Dickerson per il maggior numero di yard corse in una stagione, correndone 101 contro, in un momento che avrebbe scritto sopra destino, i Giants che 7 anni fa lo avevano draftato con la numero 2.
Hurts ha ormai delle chiare e delineate limitazioni, che spesso sono coperte dal talento dei suoi due ricevitori Brown e Smith, ma gli Eagles contano su un roster completo in tutti i reparti in grado di portarli fino al Superbowl.

Sono quindi queste 6 squadre, 3 per division, le principali candidate a giocarsi il tutto per tutto il 9 febbraio al Superdome di New Orleans. Che vinca il migliore, visto che questa regular season ha ormai poco da regalarci se non un finale tragicomico per i Broncos e un altrettanto demenziale vittoria dei Giants per cestinare una prima scelta al draft che era ormai sicura.

5 thoughts on “RIFLESSIONI DEL WEEKEND: LO STATO DELLA NFL DOPO IL NATALE

  1. Ciao! Concordo con l’analisi fatta, tranne sul punto riguardante DeMeco Ryans: è arrivato in una squadra che per ben tre anni di fila non era andata oltre le quattro vittorie e l’ha portata a due qualificazioni consecutive ai playoff; un allenatore simile non può essere messo in discussione. Non è nemmeno detto che escano al primo turno: sia che incontrino Pittsburgh, sia che incontrino Los Angeles, possono giocarsela. A meno che non accada l’imponderabile e Baltimore scenda al quinto posto, ma siamo ai limiti della fantascienza.

    Penso anch’io che Cincinnati potrebbe essere una mina vagante qualora entrasse ai playoff, ma è un’ipotesi difficile: non solo devono battere Pittsburgh e sperare che Denver perda contro le riserve di Kansas City, ma devono anche sperare che Miami perda con New York. Non del tutto impossibile, specie se Miami dovesse ancora giocare senza Tua, ma abbastanza improbabile.

    • Ciao.Sicuramente in AFC una fra KC BUF BAL.In NFC bisogna vedere chi avra” il seed 1 che si decidera’ week prossimo.Comunque credo che anche MIN sia da considerare da SB.La mia squadra SF fuori era prevedibile dopo la sconfitta contro SEA.Probabilmente ciclo finito.I migliori auguri di buon anno.🙋

      • Buon anno!

        Minnesota è la prova che non ci capisco molto di football: a inizio anno, avevo pronosticato i Vikings a 2-15! Se il “Super bowl” non dovesse vincerlo Buffalo, spero che siano proprio loro a vincerlo.

        San Francisco, di contro, è la più grande delusione della stagione: infortuni e non infortuni, non è giustificabile un 6-10. Ho letto che potrebbero rinnovare Purdy a 60 milioni: io ci penserei un po’ su; merita un rinnovo, ma non a quella cifra.

  2. Buon anno a tutti i malati di NFL! 😉
    Credo che previsioni scritte siano quasi certe, oramai. Adesso ci concentreremo sui playoff e come sempre: quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare. Se in AFC le sfide saranno molto incerte, in NFC vedo squadre meno rocciose. Minnesota ha un grandissimo roster soprattutto in difesa, Detroit un grandissimo attacco, sarà una delle due ad andare nella città del Jazz, secondo me.
    Sui derelitti Niners, c’è poco da dire. Dopo una stagione devastata dagli infortuni, l’ultimo a Purdy ha una ricorrenza assurda, credo che Kyle e Linch dovranno mettersi a tavolino e fare una pianificazione molto attenta, perché il rischio di dover stare un altro decennio alla finestra a guardare gli altri vincere sarebbe insopportabile.

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