New York Jets, squadra da due anni in prossimità del 50% di vittorie, un allenatore amato e dalla gavetta importante, una difesa granitica, colma di talento e quasi imbattibile per via aerea, due attaccanti/crack se serviti a dovere e una O-Line già qualitativa rinfoltita da Tyron Smith, 8 volte pro bowler nonché maestro nel proteggere il lato cieco del quarterback. A una franchigia del genere cosa mancava per diventare d’incanto contender se non un regista fra i più grandi di sempre, seppur non più giovincello ma voglioso dopo un anno sabbatico di riprendersi la scena?

Niente di tutto ciò ha invece ratificato la prima settimana NFL!

Una drammatica verità, un ritornare terribilmente con i piedi per terra e riscrivere la storia dei propri obiettivi: ecco cosa lascia in dote ad Aaron Rodgers e tutta questa sponda di New York la netta sconfitta in casa dei 49ers. Per carità, parliamo forse del team migliore dell’intero football da anni, fermato quasi sempre sul più bello da quel gruppo di egoisti satanassi vincenti di Kansas City, cannibali del clutchness come qualunque GOAT che si rispetti in ogni sport!

New York Jets Star Breece Hall Has Hilarious Thoughts About Tyron Smith

Col senno di poi questa batosta potrebbe tuttavia rivelarsi salutare e resettare verso il basso le prossime uscite, riorganizzando i playbook in funzione di ciò che è andato bene (poco) e ciò che ha deluso.

Intanto iniziamo col dire che la famigerata difesa di Ulbrich, sebbene abbia patito via ground, non ha a nostro avviso assolutamente tradito, specialmente nei viaggi in red zone, nonostante il 32-19 sembri dire altro. Il problema è che trovarsi di fronte e subito le incredibili peculiarità di un’offense tanto assemblata e variegata (rispetto a quella di Nathan Hackett) come la San Francisco del mago Shanahan ha tolto ogni certezza alla linea dei Jets, permettendo ai rivali di dominare orologio e punteggio quasi sin dall’inizio! Una caratteristica questa presente in pochissime altre squadre in AFC – se si escludono i Ravens – e che per l’appunto potrà essere sfruttata in futuro per immagazzinarne la lezione.

Ben 70 giochi totali a 40, 8 segnature consecutive, un cammino centellinato di 5.6 yard ad azione, il solito spettacolare game plan diviso fra trick, play action, end around, corse e short pass e soprattutto quasi 39 minuti con la palla in mano, benchè di drive totali Jets e Niners ne abbiano lavorati gli stessi (10)!

Così facendo rapidità, potenza e i blocchi possenti dei vari Quinnen Williams, Jermaine Johnson o il terzo anno McDonald davanti oppure il dinamismo dello stesso Mosley e Quincy Williams nel backfield vengono meno, financhè le perfette marcature di Gardner – forse il più completo fra tutti i CB – e DJ Reed all’angolo nonché il nickel Michael Carter, profili elite che però se messi di fronte a molteplici 1 contro 1 con le più disparate alternative tattiche e per 2/3 di gara possono solo limitare i danni, facendosi poi comunque sopraffare.

In tal modo bastano un Purdy qualsiasi o il Jordan Mason dell’ultimo minuto dietro al centro e a correre anziché l’icona Rodgers o sua maestà McCaffrey e il risultato non cambia!

Why Bill Belichick and the Patriots are focused on Jets linebacker C.J. Mosley - The Boston Globe

Le debacle offensive sono andate/andranno ovviamente di pari passo con quelle di Rodgers, il più vecchio giocatore della lega, a cui affiancare pure le nuove acquisizioni in linea Smith, futuro Hall of Famer, Moses per la linea offensiva, e sul profondo Mike Williams, non ancora pervenuti!

Partiamo subito col dire che l’ultima stagione NFL a marchio Green Bay dell’attuale numero 8 non fece impazzire, col 26mo step in qb rating totale (46.2) e senza mai toccare quota 300 in iarde da passaggio, seppur per la prima volta senza Davante Adams, e le tossine del terribile infortunio al tendine d’Achille che lo hanno rimesso in campo dopo ben 364 giorni avranno sicuramente influito.

Però le prime statistiche stagionali non convincono per nulla, visto che il piano per scardinare una difesa non aggressiva ad inizio azione ma eccellente nelle letture e ricca di registi smart come quella dei 49ers, non poteva che prevedere una gestione oculata dei drive, sacrificando la predilezione di Rodgers ad andare lungo per sfruttare maggiormente guadagni brevi. San Francisco è del resto reduce dalla 17ma piazza sulla percentuale di pressione sul QB, terzultima in percentuale di blitz e penultima nelle yard after catch, come d’altro canto dimostra poi l’unico sack e le sole 5 QB pressure su 22 dropback eseguite lunedì, fonte next gen stats!

Mike Williams is an 'ABSOLUTE WEAPON!' - McAfee on Williams deal with Jets | The Pat McAfee Show

Invece i 21 minuti di possesso ovale, oltre a rappresentare il più basso dato di ogni partenza in carriera di A-Rod, rimandano all’incapacità di regia e ricezione in slot a procacciare varchi. Ed è così che il 12 su 46 con intercetto sugli short pass (10 yd o meno) e il 10.7% in meno sulle aspettative di completi – secondo PFF – sono la cifra peggiore di Rodgers dal 2021.

Cosa lascia invece di positivo questo debutto per A-Rod? Intanto un’agilità post acquisizione ovale ai nostri occhi tuttora presente, con gli iconici saltelli prima del rilascio e una postura fisica abbastanza integra nonostante l’età, di chi magari sarebbe ancora pronto ad evadere la tasca e lanciare dopo lunghe falcate laterali, cosa poi appositamente evitatagli dai game plan di Saleh.

Il primo passaggio da touchdown come Gang Green per 36 yd è stato poi il classico marchio di fabbrica spettacolare, che lo avvicina al quarto posto di sempre di Favre (508)! Inoltre, l’alchimia con Wilson e Lazard è apparsa solida seppur migliorabile, idem avere una valvola di sfogo in un attaccante two way quale Breece Hall potrebbe provocare quei climax istantanei per migliorarsi in futuro sulle difese veloci e intelligenti come i Niners.

Avere pertanto due giovani pass catching running back rapidi e potenti quali Hall o il rookie Allen darebbe a Rodgers un’alternativa immediata e vincente per guadagnare terreno e mantenere il controllo di gioco e tempo. Ciò che peraltro nell’anno migliore ai Packers sotto LaFleur, quello però concluso con la “stecca” del Championship al cospetto di Brady, aveva riportato Aaron ad un soffio dal Lombardi, per merito appunto di una visuale più ampia dovuta a molteplici opzioni sul breve atte ad evitare blitz e passaggi dropback e che – probabilmente – gli ha allungato la carriera!

Certo sono passati 4 anni da quegli eventi, e la perplessità che Rodgers abbia ancora la velocità reattiva per rilasci rapidi si è palesata nell’ultimo Monday Night!

Detto questo i numerosi primati raggiunti (su tutti i 4 MVP) o che lo aspettano da qui alla fine del campionato, potrebbero spronarne inedite energie utili agli scopi personali e di squadra. Sono difatti meno di 800 le yard che mancano per arrivare a quota 60.000 (il nono di sempre), 9 le partite da iniziare per raggiungere altri 5 ultra quarantenni, mentre se i Jets avranno un record positivo fra questi eguaglierà Brady e Brees; è altresì il 22mo qb dalla Super Bowl era a lanciare dopo i 40 anni.

Rispetto alla “solita” smorfia durante il fumble di inizio match, altra cosa positiva che abbiamo riscontrato nel linguaggio del corpo fiero e costruttivo del fuoriclasse californiano e di tutto il coaching staff in sideline, quando quasi a fine gara il subentrante Taylor ha generato il TD della bandiera, è stata la consapevolezza di aver tanta strada davanti e che i 49ers oggi rappresentano forse un gradino inarrivabile per i Jets attuali.

Robert Saleh's perfect 'receipts' answer after Jets' insane comeback win over Browns should offer fans hope - nj.com

Si dovranno perciò rivedere le proprie ambizioni verso antagoniste più accessibili, ripartendo da una difesa che avrà certamente possibilità di rifarsi contro attacchi maggiormente “democratici” e l’attacco ripartire dalle positività poc’anzi illustrate, giocare gara dopo gara, puntare al 50%+ e vedere se una volta assaltato il mirino della postseason si possano lì fare programmi ancor più nobili.

Certo è un discorso complicato questo, dato che il win now mode dei Jets e del loro nuovo condottiero non concede tanto tempo! Rimuovere quindi la ruggine è obiettivo primario in ambedue le fasi.

Ulbrich ha fra le mani un’elite defense come detto, sebbene l’asso dell’offseason Reddick – 2 Pro Bowl e 10+ sack in 4 campionati consecutivi – senza rinnovo probabilmente resterà fuori o emigrerà altrove. Ma la retroguardia non può che essere ovviamente legata pure alle performance dell’attacco, ed imitare ciò che San Francisco ha attuato nell’ultimo MNF è prerogativa principale di Rodgers e i suoi, col veterano californiano che dovrà maggiormente muovere le catene permettendo a Mosley e soci di “giocare meno” ma con più qualità.

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