Il rinnovo del veterano Mike Evans era stato un vero e proprio toccasana per i Buccaneers, che potendo contare ancora sul numero 13 per la stagione 2024 hanno potuto far scalare, nell’elenco delle priorità, la scelta di un WR nei primi round del Draft, concentrando quindi i loro sforzi sulle posizioni che avevano più necessità di un intervento urgente come la linea offensiva, rimasta orfana del C Ryan Jensen nonché alle prese con qualche punto interrogativo nei ruoli di guardia e tackle, e l’EDGE RUSHER, dove avevano da fare i conti con la perdita di un tassello fondamentale del calibro di Shaq Barrett.
Sempre in difesa si poteva prevedere qualche movimento nelle secondarie, in particolare nei cornerback dopo la trade che ha condotto Carlton Davis a Detroit, mentre in attacco non erano da escludere un paio di aggiunte per dare maggiore profondità alla depth dei tight ends, con Cade Otton a guidare un gruppo piuttosto giovane, e dei runningbacks, dove, dietro ad un Rachaad Davis reduce da una buonissima season 2023, non sembravano offrire le dovute garanzie Chase Edmonds e Sean Tucker, che non è riuscito ad imporsi come alternativa al titolare nonostante le ottime premesse.
Round 1, pick 18 (18): Graham Barton, C, Duke Blue Devils
Bloccatore molto solido che difficilmente si fa superare quando lavora in pass protection, dotato di una buona rapidità di piedi che gli consente di spostarsi lateralmente in maniera adeguata per ostacolare i pass rusher e recuperare facilmente la posizione se in ritardo, ha mani veloci e potenti che gli permettono di mantenere a distanza gli avversari, mantenendo il controllo delle operazioni sulla linea di scrimmage; valido anche come run blocker, crea spazio al ball carrier sfruttando il fisico per spostare i lineman e salire al secondo livello, ha giocato principalmente come tackle sinistro al college ma ha una vasta conoscenza del gioco e le caratteristiche tecniche necessarie per essere utilizzato nelle posizioni interne della OL tra i professionisti.
Round 2, pick 25 (57): Chris Braswell, EDGE, Alabama Crimson Tide
Diventato titolare solo nella parte finale della sua carriera universitaria con Alabama, ha sfruttato ottimamente le occasioni che gli sono state concesse da coach Saban diventando uno dei difensori più produttivi dei Tide nell’ultima season, nella quale ha svolto un ottimo lavoro nella posizione ricoperta da Will Anderson Jr nel 2022; rapidissimo nei primi passi, veloce a penetrare nel backfield o quando deve inseguire il portatore di palla, sfrutta mani e braccia per mantenere a distanza i lineman avversari che cerca di aggirare più con la velocità che con la tecnica. Non molto esplosivo ma solido e potente, offre un buon contributo anche contro le run viste le sue qualità di colpitore.
Round 3, pick 25 (89): Tykee Smith, S, Georgia Bulldogs
Safety che ama particolarmente giocare vicino alla linea di scrimmage ricoprendo il ruolo di nichel per sfruttare al meglio le sue qualità nella lettura del gioco e nel tackle, si muove rapidamente tra le zone quando deve fermare i giochi di corsa, evitando i blocchi e prendendo degli angoli di placaggio molto buoni che gli consentono, spesso, di porre fine all’azione avversaria; abile in coverage nelle zone medio-corte del campo e in grado di contrastare fisicamente anche i tight end, è dotato di un buon fiuto per l’ovale che gli consente di contrastare i ricevitori al momento della presa, ma la mancanza di velocità gli crea qualche problema nelle coperture profonde.
Round 3, pick 28 (92): Jalen McMillan, WR, Washington Huskies
Bersaglio prediletto di Michael Penix nel 2022, ha visto i suoi numeri calare nell’ultima season universitaria a causa di un infortunio e dell’impiego principalmente come slot, posizione di campo da cui era solito sviluppare delle tracce letali in post, sfruttando la rapidità nei primi passi e nei cambi di direzione per creare separazione fin dalle prime yards; dotato di buone mani e capace di regolare l’accelerazione per arrivare puntuale all’appuntamento con l’ovale, è efficace quando può ricevere in campo aperto mentre mostra alcuni limiti quando viene chiamato a completare la ricezione nel traffico, dove spesso si fa sovrastare dagli avversari. Schierabile sia all’interno che all’esterno, se migliora la sua combattività quando deve farsi spazio tra i difensori ha le qualità fisiche ed atletiche per diventare un WR titolare in NFL.
Round 4, pick 25 (125): Bucky Irving, RB, Oregon Ducks
Runner veloce e sfuggente, la sua capacità di uscire dalle spalle del bloccatore ed effettuare tagli o cambi di direzione rapidi gli ha permesso di rompere diversi placcaggi nelle ultime due stagioni con Oregon, guadagnando parecchie yards extra ad ogni portata; paziente ma capace comunque di colpire il gap in velocitò, non perde lo slancio quando si trova davanti l’avversario e riesce a mantenere un buon equilibrio per proseguire la sua corsa. Leader della NCAA per passaggi ricevuti da un RB con 56, le sue abilità fuori dal backfield lo rendono un giocatore complementare per un commitee, in grado di ricoprire eventualmente il ruolo di starter nonostante un fisico undersized che non gli consente di produrre adeguatamente se impiegato come power runningback.
Round 6, pick 44 (220): Elijah Klein, OG, Texas El-Paso Miners
Lineman esperto che ha alle spalle cinque stagioni da titolare ad UTEP, sa sfruttare le proprie dimensioni fisiche, 193 centimetri per 145 kilogrammi, per ancorarsi saldamente al terreno e mantenere la posizione quando deve proteggere il backfield nelle azioni di passaggio; potente, dotato di una buona forza nelle braccia, spinge gli avversari per aprire gli spazi necessari allo sviluppo delle corse. Ancora grezzo in alcuni aspetti tecnici, ha un’ampia conoscenza del gioco che può aiutarlo ad entrare nelle rotazioni del reparto.
Round 7, pick 26 (246): Devin Culp, TE, Washington Huskies
Non molto appariscente nell’esplosivo attacco degli Huskies, ha mostrato di sapersi muovere egregiamente nel traffico e di avere una velocità, confermata alla combine, dove è risultato il più veloce del ruolo, che gli consente di creare facilmente separazione una volta raggiunto il campo aperto; dotato di mani educate e di un buon controllo del corpo, esegue correttamente le tracce che gli vengono assegnate. Leggermente undersized visto che raggiunge appena i 105 kg di peso, deve migliorare come bloccatore, situazione in cui tende a perdere facilmente i missmatches a livello fisico.
Undrafted Free Agents : 16 i giocatori ingaggiati per i camp di preparazione estivi dai Bucs, che hanno puntato principalmente ad arricchire la difesa guidata dall’head coach Todd Bowles, aggiungendo ben 9 prospetti, tra i quali spiccano il DT ex Toledo Judge Culpepper, figlio dell’ex lineman difensivo Brad, che ha vestito la divisa di Tampa tra il 1994 e il 1999, e il LB da Florida State Kalen DeLoach; undersized dotato di un’ottima lettura, tenace quando deve inseguire la palla e determinante nella rushing defense, copre bene a uomo ma mostra alcune difficoltà a zona, ma il suo istinto può consentirgli di ritagliarsi lo spazio come giocatore situazionale.
Voto Finale: 8
La scelta di Barton ha permesso al GM Jason Licht di colmare uno dei need più importanti della franchigia con la prima pick a sua disposizione, andando a prendere un lineman versatile che partirà probabilmente titolare come centro all’inizio della regular season; un altro potenziale starter è arrivato in coda al secondo round, con Braswell che, di fatto, va a prendere il posto di Shaq Barrett, a condizione, ovviamente, che riesca a battere la concorrenza del veterano Joe Tryon-Shoyinka.
Sistemate due posizioni che si trovavano in una situazione delicata dopo la prima parte della free agency, i Buccaneers hanno poi aggiunto profondità in diverse posizioni, firmando talenti interessanti del calibro di Smith, McMillan e Irving, tutti giocatori che possono entrare fin da subito nelle rotazioni dei rispettivi reparti; con le ultime due selezioni disponibili, sono stati acquisiti un altro lineman, Klein, e un tight end, Culp, per fornire maggiore profondità ad un reparto che ha faticato parecchio nella passata stagione, rinunciando così ad un cornerback, che sarebbe servito per dare maggiore qualità ad un gruppo che ha perso Carlton Davis e ad un OT di ruolo.
Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…