Indicati prima dell’inizio dell’offseason come tra i principali candidati ad acquisire un nuovo quarterback nel corso del Draft 2024, i Seahawks si sono tirati fuori dalla corsa ad un prospetto da inserire alle spalle del centro effettuando due operazioni nelle prime settimane di free agency, ovvero in rinnovo contrattuale di Geno Smith e la trade che ha portato a Seattle l’ex Commaders Sam Howell, reduce da due season in chiaro scuro con i Commanders; sistemata la posizione chiave della offense, il GM John Schneider ha potuto concentrarsi sugli altri needs, a cominciare dalle posizioni interne della linea offensiva, dove risultava piuttosto evidente la mancanza di alternative alle spalle dei titolari Laken Tomlinson, Anthony Bradford e Nick Harris.
In difesa gli addii in simultanea di Bobby Wagner e Jordyn Brooks avevano aperto una voragine al centro della mediana, colmata solo parzialmente dalle firme di Jerome Baker e Tyler Dodson, pertanto era auspicabile un ulteriore investimento nel reparto linebacker; qualche aggiunta, infine, pareva necessaria anche sulla linea, sia nella posizione di DT che in quella di EDGE RUSHER, entrambe alla ricerca di elementi in grado di garantire maggiore profondità per gestire al meglio le rotazioni.

Round 1, pick 16 (16): Byron Murphy II, DT, Texas Longhorns
Considerato il miglior difensore interno della classe e, più in generale, uno dei talenti più floridi dell’intero Draft, la sua capacità di essere dominante sulla linea di scrimmage lo ha reso celebre a livello universitario, dove ha dimostrato di saper impegnare ogni tipo di bloccatore sfruttando la tenacia e la potenza di cui è in dotato; rapido ad individuare l’ovale e in grado di sfruttare adeguatamente le varie tecniche per liberarsi dell’avversario ed inseguire il giocatore in possesso della palla, il baricentro basso unito all’esplosività con cui gioca ogni snap gli consentono di sopperire ad un fisico undersized, permettendogli di tener testa anche ai lineman più possenti. Veloce nei primi passi e nei cambi di direzione quando lavora in pass rushing, istintivo, può essere impiegato anche come DE negli schieramenti 3-4.

Round 3, pick 17 (81): Christian Haynes, OG, Connecticut Huskies
Ottimo run blocker che sale rapidamente al secondo livello dopo aver gestito bene le combo o eseguendo bene il pull, gioca con intelligenza e riesce ad individuare facilmente il difensore più pericoloso per il ball carrier, arginandolo per consentire al compagno di squadra di dare seguito alla portata; dotato di una buona reattività, sa spostarsi velocemente all’esterno sia quando deve bloccare su una corsa, sia quando è chiamato a proteggere il backfield e sfrutta, con efficacia, bilanciamento e tecnica per offrire il suo contributo in pass protection. Esperto, ha ricoperto il ruolo di RG per 4 stagioni a UConn, crescendo con costanza e accumulando un’esperienza che gli tornerà certamente utile per giocarsi lo starting spot fin dalla rookie season.

Round 4, pick 18 (118): Tyrice Knight, LB, Texas El-Paso Miners

Tyrice Knight

Placcatore istintivo e produttivo, non è velocissimo ma sfrutta le sue grandi abilità nella lettura del gioco per individuare la zona di sviluppo dell’azione e raggiungere rapidamente il portatore di palla, cosa che gli consente spesso di mettere a segno il tackle decisivo; buon colpitore, possiede l’agilità e la visione necessarie per evitare bloccatori e compagni mentre insegue l’avversario, risultando tenace e inarrestabile fino a quando non riesce a raggiungerlo. Ottimo nella difesa sulle corse, deve invece migliorare in copertura, situazione di gioco in cui presenta ancora alcune lacune, ma può entrare fin da subito nelle rotazioni del reparto linebacker dei Seahawks, fornendo un contributo anche negli special team.

Round 4, pick 21 (121): A.J. Barner, TE, Michigan Wolverines
Bloccatore tecnico ed efficace che ha confermato le sue qualità anche dopo essere passato da Indiana a Michigan, università con la quale ha concluso il suo percorso NCAA, non è stato impiegato molto come ricevitore nell’arco di tutta la sua carriera collegiale e in particolare nel suo ultimo anno nei Wolverines, con i quali ha mostrato alcuni lampi quando è stato chiamato in causa, riuscendo a liberarsi con una certa facilità sul medio-corto yardaggio; dotato di una presa sicura ed in grado di ricevere anche i palloni all’apparenza più complicati sfruttando il buon controllo del corpo, ha esperienza anche nelle squadre speciali, dove veniva impiegato spesso dall’attuale ST coordinator di Seattle Jay Harbaugh.

Round 5, pick 1 (136): Nehemiah Pritchett, CB, Auburn Tigers

Nehemiah Pritchett

Corner più veloce della classe, sa lavorare benissimo in tecnica press ostacolando con tenacia l’avversario alla partenza dell’azione e possiede la fluidità di movimento necessaria per mantenere il contatto nelle situazioni di man coverage, rimanendo incollato all’uomo durante le transizioni e i tagli previsti dall’esecuzione della traccia; in difficoltà quando deve coprire a zona, soprattutto su route nelle quali è costretto a dare le spalle al quarterback, riesce a recuperare rapidamente il terreno perso sfruttando la sua velocità e le braccia lunghe, che utilizza per contrastare il WR mentre cerca di finalizzare la ricezione. Produttivo come special teamer, è stato impiegato anche come returner nei Tigers.

Round 6, pick 3 (179): Sataoa Laumea, OT, Utah Utes
Lineman versatile che ha concluso la carriera universitaria come right tackle dopo aver giocato i primi due anni come guardia sullo stesso lato, per dimensioni e caratteristiche tecniche sembra più adatto a giocare all’interno anche tra i professionisti, posizione in cui vengono mascherati meglio i limiti mostrati quando deve scivolare lateralmente e respingere i pass rusher che aggrediscono il backfield; potente e reattivo quando deve invece bloccare su una corsa, attacca rapidamente i difensori anche al secondo livello sfruttando l’ampia conoscenza del gioco maturata nei 4 anni giocati da titolare nella OL degli Utes.

Round 6, pick 16 (192): D.J. James, CB, Auburn Tigers
Tornato in Alabama, suo stato natale, dopo tre stagioni giocate ad Oregon, si è subito imposto nella difesa di Auburn dividendosi tra il ruolo di nickelback e quello di cornerback, mostrando una grande affidabilità in copertura, che lo ha reso uno giocatori più produttivi della SEC sia in man che in zone coverage; rapido di piedi, abile a mantenere il contatto con l’avversario in ogni situazione sfruttando le varie tecniche per non perdere terreno durante l’esecuzione delle tracce, ha qualche difficoltà, dovuta alle sue misure da undersized, solo quando deve contrastare i TE e i WR più fisici. Non molto efficace contro le corse, se migliora sotto questo aspetto può tornare parecchio utile nello slot.

Round 6, pick 31 (207): Mike Jerrell, OT, Findlay Oilers
Notato da diversi programmi FBS dopo le prime 4 stagioni giocate con Findlay, ha rinunciato a passare in Division I rimanendo fedele all’università dell’Ohio della quale era ormai diventato il perno indiscusso della linea offensiva, risultando pressoché insuperabile come tackle destro; potente, dotato di una buona rapidità di piedi e di una tecnica che gli consente di tenere a bada anche gli avversari più agili, è un prospetto ancora da sgrezzare e la lunghezza delle braccia inferiore alla media richiesta dal ruolo di OT nella NFL potrebbe favorirne il suo passaggio a guardia.

Undrafted Free Agents : ben 16 gli undrafted rookie ingaggiati dai Seahawks, che hanno deciso di dare una chance all’ex giocatore di rugby George Holani, risultato sempre piuttosto produttivo negl’anni trascorsi a Boise State, dove è stato costantemente limitato dagl’infortuni; abile a seguire i blocchi e rompere i placcaggi, l’integrità fisica è il suo cruccio, ma come il talento locale Jack Westover, ex tight end di Washington dotato di ottime mani che può essere utilizzato anche come fullback, ha le carte in regola per giocarsi un posto a roster in vista della regular season.
Situazione simile a quelle in cui si troveranno Garrett Greenfield, possente lineman offensivo da South Dakota State che ha maturato esperienza come tackle su entrambi i lati della linea, e Nelson Ceaser, EDGE RUSHER da Houston, rapido, esplosivo, dotato di buona tecnica, che non sembra aver ancora completamente espresso tutto il suo potenziale, mostrando ampi margini di crescita e miglioramento.

Voto Finale: 7
Murphy è un giocatore che consentirà a Seattle di sistemare fin da subito una rushing defense che ha avuto parecchi problemi nella passata stagione e la scelta di Haynes al terzo giro ha permesso al GM Schneider di colmare i due need più importanti con le prime due pick a disposizione, prima di dedicarsi alle altre necessità del roster, come sembrava voler fare dopo aver messo le mani su un placcatore produttivo del calibro di Knight all’inizio del terzo giorno.
Invece dopo aver optato per Barner, nonostante fossero disponibili TE che offrivano maggiori garanzie come pass catcher, ha optato per aggiungere ulteriore profondità ad un ruolo dove non mancavano decisamente le alternative, ovvero quello di cornerback, andando a prendere Pritchett e James, entrambi ex Auburn, e spendere scelte multiple sulla linea offensiva; una decisione in parte condivisibile, ma difficile da comprendere visto che, a conti fatti, tanto Laumea quanto Jerrell sembrano più adatti a ricoprire il ruolo di guardia tra i professionisti, need che sembrava già essere stato colmato a sufficienza con la chiamata spesa per Haynes. Draft cervellotico, ma che potrebbe essere rivalutato dall’eventuale esplosione di alcuni interessanti undrafted.

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