I problemi fisici e le prestazioni altalenanti fornite da Daniel Jones avevano aperto un dibattito sulla possibilità che i Giants cercassero un nuovo quarterback con la sesta scelta assoluta del Draft 2024, ed anche dopo la firma del veterano Drew Lock, la posizione sembrava essere quella più indicata per spendere un first round nel tentativo di aggiornarla; in alternativa, l’altra grande necessità dei newyorkesi riguardava il ruolo di wide receiver, che nelle ultime stagioni non ha mai prodotto un vero e proprio WR#1.
Sempre in attacco, la perdita di Saquon Barkley aveva aperto una voragine nel backfield, solo parzialmente riempita dall’arrivo di Devin Singletary, e sulla linea mancava qualche elemento di per allungare le varie posizioni; in difesa le incognite più grandi riguardavano le secondarie, rimaste orfane di una safety di altissimo valore come Xavier McKinney, e in difficoltà anche sulle sideline, dove c’era necessità di trovare un compagno di valore per il produttivo Deonte Banks.

Round 1, pick 6 (6): Malik Nabers, WR, Louisiana State Tigers
Veloce ed esplosivo, in grado di variare spesso il ritmo della sua corsa rallentando ed accelerando all’improvviso, esegue ottimamente le tracce sia verso l’interno che verso l’esterno del campo, creando facilmente separazione con i ricevitori prima di arrivare puntuale all’appuntamento con la palla; dotato di ottime mani e di un eccellente controllo del corpo, fisicamente ben costruito ed abile a ritagliarsi lo spazio per ricevere tanto sul medio-corto, quanto in profondità, ha tutte le caratteristiche tecniche, atletiche e fisiche necessarie per emergere come WR#1 tra i professionisti, continuando il percorso iniziato in NCAA con LSU.

Round 2, pick 15 (47): Tyler Nubin, S, Minnesota Golden Gophers

Tyler Nubin

Safety versatile che può anche essere schierata nel box per effettuare giocate a ridosso della linea di scrimmage, legge rapidamente il gioco e reagisce di conseguenza, allungando o accorciando il campo a seconda che si tratti di un passaggio o di una corsa; attento in copertura, in grado di tenere sotto controllo tutta la porzione di campo di sua competenza, tiene gli occhi incollati sullo sviluppo del gioco mentre si muove all’interno della sua zona e si sposta velocemente al di fuori di questa quando deve dare manforte ai compagni. Istintivo, dotato di una buona tecnica di placcaggio, mantiene il baricentro basso quando deve finalizzare il tackle e può fornire un contributo anche negli special team.

Round 3, pick 6 (70): Andru Phillips, CB, Kentucky Wildcats
Cornerback che può allinearsi in più posizioni sul terreno di gioco, è in grado di giocare anche nello slot coprendo con efficacia WR e TE che si muovono verso l’interno del campo; veloce, atletico, rapido nei cambi di direzione, segue bene l’avversario durante l’esecuzione della traccia e cerca di anticiparne le mosse mostrando un buon fiuto per la palla, come dimostrano i 10 pass defended fatti registrare negl’ultimi 2 anni di carriera NCAA. Buon colpitore che riesce a contribuire anche contro le run nonostante non prenda sempre buoni angoli sui placcaggi, ha la tenacia necessaria per ritagliarsi uno spazio nelle squadre speciali.

Round 4, pick 7 (107): Theo Johnson, TE, Penn State Nittany Lions

Theo Johnson

Dopo aver giocato come WR nel liceo in Canada è stato convertito a TE una volta giunto a Penn State, dove ha iniziato un lungo percorso per imparare i segreti della nuova posizione, mostrando miglioramenti costanti con il passare degli anni; dotato di ottime mani e capace di sfruttare i miss matches con gli avversari colpendoli proprio nelle SEAMS che si creano tra le zone di copertura, possiede la rapidità necessaria per creare separazione negli spazi stretti e la fisicità utile a conquistare ulteriori yards dopo la presa. Non del tutto convincente quando viene chiamato a bloccare, deve anche affinarsi nell’esecuzione delle tracce.

Round 5, pick 3 (166): Tyrone Tracy Jr., RB, Purdue Boilermakers
Ex wide receiver, è stato convertito a runningback solo nell’ultima stagione a Purdue, risultando subito produttivo vista la sua grande capacità di creare, conquistando parecchie yards una volta che gli viene consegnata la palla tra le mani; rapido, elusivo, abile ad evitare gli interventi dei difensori avversari una quando esce dal traffico, avendo una limitata esperienza come runner non ha ancora sviluppato la pazienza necessaria per seguire i blocchi e spesso tende ad avanzare troppo rapidamente, diventando una facile preda per LB e DB quando non ha ancora preso velocità. Dotato di ottime mani, oltre a poter essere utilizzato in ricezione fuori dal backfield può tornare utile come returner o gunner negli special team.

Round 6, pick 15 (191): Darius Muasau, LB, UCLA Bruins
Molto produttivo, ha collezionato 440 placcaggi in una carriera che lo ha visto vestire i panni del tackling leader sia con Hawaii che con UCLA grazie alla sua capacità di leggere rapidamente l’evolversi del gioco e portarsi velocemente verso il ball carrier per fermarne, o limitarne, l’azione; tenace, instancabile quando deve inseguire il portatore di palla, è stato impiegato con costanza anche negli special team, risultando spesso determinante con i suoi tackles. In grado di coprire adeguatamente la zona sul medio-corto, è un po’ troppo macchinoso quando gli viene chiesto di coprire a uomo e tende a perdersi dopo i tagli effettuati da WR o TE.

Undrafted Free Agents : dieci i giocatori firmati dai Giants dopo la fine del Draft ed anche in questo caso il GM Joe Schoen ha dedicato le maggiori attenzioni alle sideline offensive, mettendo sotto contratto quattro wide receivers, l’ex Wyoming Asyr Asante, il prodotto di UConn Geordon Porter, il prospetto di Minnesota Chris Autman-Bell e, soprattutto, John Jiles dalla semisconosciuta West Florida University; talento esploso al Fort Scott Community College, ha passato l’intera season 2021 a sistemare il rendimento scolastico prima di rientrare in campo nel 2022, vestendo la divisa di Virginia Union prima di chiudere la carriera negli Argonauts, con i quali ha collezionato 1,255 yds e 16 touchdowns.
Tipico ricevitore fisico che può ricoprire la posizione di possession WR, con l’EDGE rusher Ovie Oghoufo, difensore esperto che ha giocato per Notre Dame, Texas e LSU nel corso della carriera universitaria, è il talento più interessante tra gli undrafted ingaggiati dai blue newyorkesi.

Voto Finale: 7,5
La decisione di dare fiducia ai già citati Daniel Jones e Drew Lock dietro il centro ha condotto i Giants da Nabers, uno dei talenti più cristallini di questa classe e uno dei WR migliori del Draft, in grado di incidere fin da subito nel gameplan offensivo del team e in possesso di tutte le qualità necessarie per cambiare volto alla franchigia, al di là di quale sarà il quarterback scelto per guidarla, oggi come in futuro; sempre in attacco, Johnson può essere una soluzione più immediata di quanto si poteva pensare solo poche settimane fa, alla luce del recente ritiro di Darren Waller, mentre Tracy Jr. è un runner particolare, che oltre a rappresentare una valida alternativa fuori dal backfield, darà la possibilità all’OC Mike Kafka di variare schemi, formazioni e giochi in continuazione, sfruttando la sua abilità di creare con la palla tra le mani.
I mancati investimenti sulla linea offensiva destano più di una preoccupazione, soprattutto in ottica futura, e le mosse effettuate in difesa non convincono del tutto, con Nubin che avrà il compito, gravoso, di non far rimpiangere un giocatore del calibro di McKinney nella deep, e Phillips che dovrà lavorare parecchio per affiancare Banks nello starting lineup; Mausau, infine, potrebbe rivelarsi un buon investimento, anche se attualmente Okereke e McFadden sembrano abbastanza saldi nei loro spot di inside linebackers.

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