La perdita di Michael Thomas, anche se ormai un lontano parente del ricevitore che aveva emozionato nei primi 4 anni di carriera professionistica, ha lasciato un vuoto abbastanza difficile da colmare nel reparto WR, ma i Saints avevano anche altre preoccupazioni in vista del Draft NFL, in particolare sulla linea offensiva, dove i problemi fisici del veterano Ryan Ramczyk e la mancata esplosione di Trevor Penning, prima scelta del 2022, notificavano la mancanza di un tackle realmente affidabile.
Restando sempre in attacco qualche dubbio lo sollevava anche la situazione di Derek Carr, non proprio convincente nella sua prima stagione in Louisiana, mentre invece in difesa entrambe le aree interessate dal front seven erano meritevoli di qualche intervento, in trincea, con l’aggiunta di personale nelle posizioni di DT o EDGE RUSHER, e in mediana, dove la sola firma dell’ex Chiefs Willie Gay non sembrava offrire le dovute garanzie.
Round 1, pick 14 (14): Taliese Fuaga, OT, Oregon State Beavers
Ottimo run blocker che sigilla bene i difensori nelle azioni di corsa e avanza rapidamente in campo aperto per continuare ad aprire la strada ai propri runningback accompagnandoli fino al fischio che determina la fine dell’azione, sopperisce ad una lunghezza delle braccia inferiore alla media con un colpo potente che sbilancia gli avversari, sia quando li ingaggia frontalmente, sia quando arretra e si apre lateralmente per proteggere il QB nella tasca; dotato di buona tecnica, mobile nonostante la stazza, riesce a recuperare la posizione abbastanza rapidamente quando viene aggredito in pass rushing, situazione in cui deve affinarsi per gestire meglio le penetrazioni all’esterno.
Round 2, pick 9 (41): Kool-Aid McKinstry, CB, Alabama Crimson Tide
Tenace e combattivo, nonostante non spicchi per velocità o aggressività lotta con i WR lungo l’intera esecuzione della traccia, seguendoli nei tagli o nei cambi di direzione con una fluidità nei movimenti che gli consente di rimanere costantemente incollato e intervenire mentre stanno per mettere le mani sulla palla; istintivo, dotato di una buona conoscenza del gioco e di un eccellente fiuto per l’ovale, tende a non lasciare respiro agli avversari, sia quando viene schierato sulla side, sia se allineato all’interno come nichel. Placcatore piuttosto produttivo, può contribuire negli special team anche come returner.
Round 5, pick 15 (150): Spencer Rattler, QB, South Carolina Gamecocks
Considerato una sorta di predestinato al suo ingresso in NCAA, ha perso il posto da titolare in Oklahoma e ha dovuto spostarsi in South Carolina per rilanciare la sua carriera, mantenendo una buona produzione nonostante un cast di supporto non all’altezza che spesso ha contribuito a metterlo in difficoltà, facendo calare sensibilmente le sue quotazioni in vista del Draft; dotato di un buon braccio e capace di leggere le difese avversarie, è un QB metodico, che esegue sempre la progressione di lettura prima di settarsi per effettuare il lancio con tocco e calibrazione adeguati. Condizionato da alcuni comportamenti non proprio limpidi negl’ultimi anni liceali e nella sua prima stagione a Norman, sembra essere maturato, migliorando anche la sua etica lavorativa.
Round 5, pick 35 (170): Bub Means, WR, Pittsburgh Panthers
Fisicamente ben costruito e dotato di buone mani, ha una velocità che gli consente di allungare il campo verticalmente risultando determinante sul profondo; abile a ricevere nel traffico pur non riuscendo sempre a creare separazione, deve migliorare nell’esecuzione dei tagli per riuscire a distanziare maggiormente i difensori durante lo sviluppo della traccia. In grado di vincere le prese contestate, bravo a dosare l’accelerazione per arrivare con il giusto tempismo sulla palla, il suo percorso universitario è stato condizionato dall’aver condiviso il campo con QB poco efficienti, soprattutto nell’ultimo biennio a Pittsburgh.
Round 5, pick 40 (175): Jaylan Ford, LB, Texas Longhorns
Tra i migliori linebacker della nazione negl’ultimi due anni, aveva concluso il 2022 mostrando una certa crescita in coverage grazie alla sua capacità di leggere il gioco e contrastare adeguatamente gli avversari nel medio-corto; qualità che non ha confermato nel senior year, andando in difficoltà in alcune situazioni di coverage, presentando alcune lacune soprattutto contro i ricevitori più veloci. Produttivo contro le corse, pur se non velocissimo ha la rapidità necessaria per contrastare i ball carrier in ogni zona del campo, individuando velocemente la zona di sviluppo dell’azione e reagendo di conseguenza; esperto come LB interno, può essere utilizzato anche come outside.
Round 6, pick 23 (199): Khristian Boyd, DT, Northern Iowa Panthers
Cresciuto con costanza negli anni passati in FCS con Northern Iowa, dove è arrivato nel 2018, è uno dei giocatori più esperti della classe e si presenta come un valido run stopper in grado di impegnare le linee offensive al centro, ostruendo i gap di corsa con la sua stazza; potente e bilanciato, mantiene il baricentro basso e gestisce bene i raddoppi degli avversari dando tempo ai propri linebacker di leggere lo sviluppo dell’azione. Macchinoso in pass rushing, riesce comunque a contribuire alla pressione interna tenendo gli occhi fissi sul QB.
Round 7, pick 19 (239): Josiah Ezirim, OT, Eastern Kentucky Colonels
Spostatosi dalla linea difensiva a quella offensiva solo nel 2021 è migliorato rapidamente fino a diventare uno dei tackle più solidi della FCS, non concedendo alcun sack agli avversari nella senior season, coronata con una crescita costante delle sue quotazioni in vista del Draft; ancora da sgrezzare a livello tecnico presenta una conoscenza piuttosto profonda degli zone-block, ma deve migliorare in alcuni aspetti del gioco, imparando a gestire meglio le pressioni esterne dei pass rusher.
Undrafted Free Agents : tra i 10 giocatori invitati messi sotto contratto da New Orleans ci sono un paio di prospetti offensivi che meritano di essere attenzionati nel percorso che porterà alla definizione del 53-man roster a ridosso della partenza della regular season, a cominciare dal WR proveniente da Yale Mason Tipton, talento che ha guidato la Ivy League con 10 TD realizzati nel senior year e che mostra una certa abilità nel colpire le difese sul profondo, sfruttando accelerazione e atletismo di cui è dotato.
Produttivo e determinante sul medio corto invece il TE Dallin Holker, prodotto di Colorado State che dopo un inizio di carriera piuttosto anonimo con BYU è esploso nell’ultima season NCAA, collezionando 64 ricezioni, 767 yards e 6 TD, e svolgendo un ruolo fondamentale nello sviluppo della passing offense dei Rams sul medio-corto yardaggio; dotato di un ottimo controllo del corpo e di una eccellente coordinazione occhi-mani, ha completato qualsiasi tipo di presa risultando un target decisamente affidabile per il proprio QB.
Voto Finale: 8,5
Draft solido da parte dei Saints che hanno iniziato l’evento di Detroit mettendo le mani su un tackle che sembra essere l’abbinamento perfetto per il tipo di sistema offensivo che intende giocare Dennis Allen, prima di dedicarsi alla difesa con la prima pick del secondo giorno, andando a prendere un talento che da molti addetti ai lavori veniva addirittura pronosticato al primo round; con Fuaga e McKinstry la franchigia ha trovato le soluzioni per aggiungere qualità al roster e coprire un need importante come quello di OT, prima di dedicarsi ad altri ruoli scoperti nel terzo giorno di scelte, partendo da un QB che ha tutte le carte in regola per ambire ad uno starting spot nel prossimo futuro, completando la maturazione alle spalle di un ottimo professionista come Carr.
Rattler ha mostrato di essere un giocatore di altissimo livello in alcune occasioni nel corso della sua carriera NCAA e può ancora tornare a toccare quelle vette se gli verrà dato il tempo di limare alcuni limiti, una buona notizia per il team della Louisiana che si unisce a quella relativa a Bub Means, potenzialmente uno dei WR più sottovalutati di questa classe ma che potrebbe rivelarsi una vera e propria gemma nascosta; Ford e Boyd rispondono a due esigenze del reparto allenato dal DC Joe Woods, ed entrambi avranno buone probabilità di entrare nelle rotazioni dei rispettivi reparti, cosa che dovrebbe riuscire anche al settimo rounder Ezirim, che ha la versatilità per far rifiatare diversi compagni sulla OL.
Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…