L’improvviso ritiro di Aaron Donald ha avuto le sembianze del classico “fulmine a ciel sereno” per la franchigia californiana, che ad un mese dal Draft ha dovuto rivedere i propri needs ed inserire al primo posto la necessità di inserire a roster un DT a fianco dei due lineman titolari Bobby Brown e Kobie Turner; un intervento resosi assolutamente necessario dopo il vuoto pressochè incolmabile che avrebbe lasciato il numero 99, da anni perno indiscusso della difesa Rams, che con il suo addio ha messo in secondo piano gli investimenti considerati di assoluta importanza in precedenza, a partire dalla ricerca di un CB1 titolare.
In una difesa che ha reso molto più del previsto sotto la guida di Raheem Morris mancavano poi anche un EDGE affidabile da piazzare sul lato opposto a Byron Young e un LB da mettere in competizione con Christian Rozeboom per affiancare Earnest Jones in mediana; in attacco, invece, dopo un’altra buona stagione disputata da Matthew Stafford, le esplosioni di Kyren Williams e Puka Nakua, gli unici reparti che meritavano un po’ di attenzione, per creare concorrenza o semplicemente per offrire più profondità, erano la linea offensiva e i tight ends, dove il solo Colby Parkinson non sembra sufficiente a far rifiatare Tyler Highbee.

Round 1, pick 19 (19): Jared Verse, EDGE, Florida State Seminoles
Giocatore esplosivo che sfoggia una notevole rapidità nei primi passi, attacca sempre in modo aggressivo i bloccatori avversari e sfrutta le diverse tecniche per superarli quando lavora in pass rushing, cercando di raggiungere il quarterback o il portatore di palla quando sono ancora alle spalle della linea offensiva; 29 tackles for loss e 16.0 sacks nelle 25 partite disputate in carriera NCAA sono il biglietto da visita con cui si presenta tra i professionisti, frutto di una capacità di dominare costantemente la linea, sia quando parte con un mano a terra, sia quando utilizza una stance a due punti. Veloce nella lettura del gioco, reattivo anche quando deve giocare in contain per arginare le corse, si fa sempre trovare nei pressi dello sviluppo dell’azione ed ha tutte le qualità per diventare uno dei nuovi leader della difesa Rams.

Round 2, pick 7 (39): Braden Fiske, DT, Florida State Seminoles
Compagno di squadra, e di reparto, di Verse a FSU nell’ultima stagione dopo 3 anni passati a Western Michigan, ha confermato una crescita costante che ha accompagnato la sua intera carriera anche nelle ultime tappe della sua avventura in NCAA, offrendo buone prestazioni sia nei ‘Noles che al Senior Bowl, dove si è fatto notare soprattutto per la fisicità del suo gioco; potente, esplosivo, rapido, mette in difficoltà i lineman offensivi interni sfruttando la forza delle proprie braccia per attaccarli e spingerli verso il backfield, alzando la pressione sul QB avversario in pass rushing. DL intelligente, quando capisce di non riuscire a vincere il missmatch con l’OL sui giochi di corsa, sfrutta le dimensioni fisiche per mantenere la posizione e chiudere il gap. Gran lavoratore, deve affinare le varie tecniche per assorbire o superare i blocchi, ma ha le carte in regola per essere titolare fin dal day one.

Round 3, pick 19 (83): Blake Corum, RB, Michigan Wolverines

Blake Corum

Reduce da una stagione da record con Michigan conclusa con 27 touchdowns all’attivo, è un runner undersized dotato di una grandissima visione di di gioco e di una rapidità di gambe che gli consentono di sfruttare al meglio i blocchi dei compagni, dietro le cui schiene rimbalza cercando di trovare gli spazi per sviluppare le run sfruttando la grande accelerazione di cui è dotato; esplosivo e dirompente una volta che individua il gap, è in grado di cambiare più volte direzione mentre effettua la portata, conquistando anche yards aggiuntive grazie ad un baricentro basso che gli consente di rompere i placcaggi avversari. Ancora da testare appieno come ricevitore fuori dal backfield visto il sistema offensivo giocato ad Ann Arbor, deve sicuramente migliorare come bloccatore quando viene chiamato a proteggere il proprio QB.

Round 3, pick 36 (99): Kamren Kinchens, S, Miami (FL) Hurricanes
Tra le safeties più complete della classe, la sua abilità nel mantenere lo sguardo costantemente incollato sugli occhi del quarterback avversario lo ha reso un giocatore sempre difficile da sfidare sui lanci in profondità, in quella deep diventata ormai una sorta di suo regno incontrastato, dove raramente concedeva ai WR di completare la ricezione; non dotato di una velocità così esplosiva, riesce a compensare proprio grazie alle sue qualità in fase di lettura, che sfrutta per reagire con rapidità e recuperare l’eventuale terreno perso durante l’esecuzione delle tracce. Discreto placcatore che, se necessario, offre il suo contributo anche contro le run, è dotato di un grandissimo fiuto per la palla come confermano gli 11 intercetti messi a segno in carriera con The U, che l’hanno reso il primo giocatore di Miami ad andare in doppia cifra dai tempi del compianto Sean Taylor.

Round 5, pick 19 (154): Brennan Jackson, EDGE, Washington State Cougars
Giocatore versatile che si è allineato in più posizioni nel front six nel corso degli anni in cui ha vestito la divisa dei Cougars, ha offerto le prestazioni migliori quando schierato come EDGE mostrando ottime doti in pass rushing, situazione di gioco in cui riesce a sfruttare al meglio la rapidità esplosiva di cui è dotato nei primi passi unita alla forza delle mani con cui colpisce l’avversario; ben istruito sull’utilizzo delle varie tecniche per superare il blocco, ha totalizzato 16.0 sacks nelle ultime due stagioni, risultando una minaccia costante per i QB della Pac-12. In difficoltà quando viene aggredito dai bloccatori sulle corse, non sempre riesce a liberarsi per mettere a segno il placcaggio, e spesso si limita a mantenere la posizione cercando di favorire l’intervento in tackle dei compagni.

Round 6, pick 20 (196): Tyler Davis, DT, Clemson Tigers
Classico run stopper che sa come chiudere i gap sulla linea di scrimmage, è sempre stato utilizzato come lineman interno nella linea difensiva di Clemson, allineandosi, a seconda delle richieste dei coach, sulla spalla interna o esterna delle guardie; ben bilanciato ed in grado di mantenere sempre il baricentro del corpo basso, sa sfruttare la lunghezza delle braccia per mantenere il contatto con il bloccatore mentre con gli occhi segue lo sviluppo del gioco e cerca di individuare il posizionamento della palla. Bravo a muoversi lateralmente con rapidità per impegnare gli spazi, quando gli viene chiesto di alzare la pressione sul backfield si limita ad eseguire una bull rush spingendo indietro l’OL che si trova di fronte.

Round 6, pick 33 (209): Joshua Karty, K, Stanford Cardinal

Joshua Karty

Dotato di una gamba potente e precisa riesce a gestire i calci superiori alle 50 yards senza grosse difficoltà ed è migliorato con costanza nelle ultime due stagioni universitarie, diventando pressochè infallibile quando è stato chiamato a calciare l’ovale, che si trattasse di un field goal o di un extra point; bravo anche nei kickoff e negli onside kick, ha la mentalità per giocare a lungo tra i professionisti.

Round 6, pick 37 (213): Jordan Whittington, WR, Texas Longhorns
Five-star recruit ai tempi della high school, la sua carriera NCAA non si è sviluppata come previsto principalmente a causa degli infortuni che lo hanno colpito, limitandone la crescita e facendone crollare il valore con il passare degli anni; dotato di mezzi fisici ed atletici superiori alla media, nonostante non sia stato una presenza fissa sul campo si è fatto apprezzare dai coach per la sua etica lavorativa ed è stato un punto di riferimento per i compagni. Dotato di ottime mani e di un buon controllo del corpo, affidabile nell’esecuzione delle tracce, se riesce a restare sano può essere utile tanto nello slot, quanto negli special team.

Round 6, pick 41 (217): Beaux Limmer, C, Arkansas Razorbacks
Dopo aver giocato come guardia si è spostato al centro della linea nel 2022 e fin da subito si è fatto notare per la reattività post snap, qualità che lo rende efficacie sia in pass protection, facendolo rimbalzare rapidamente all’indietro per prendere posizione e respingere i pass rusher avversari, sia in run blocking, vista la velocità con cui scatta in avanti aggredendo il DL e spingendolo verso i linebacker; dotato di braccia potenti, era considerato alla stregua di una leggenda per le sue prestazioni sulla panca piana nei Razorbacks, ha sviluppato una buona tecnica di blocco nel corso della carriera universitaria.

Round 7, pick 34 (254): K.T. Leveston, OG, Kansas State Wildcats
Lineman versatile che a livello NCAA si è fatto apprezzare lavorando in coppia con il più conosciuto Cooper Beebe, può allinearsi in tutte le posizioni della linea offensiva grazie alle dimensioni fisiche e all’abilità nel prendere sempre gli angoli migliori per finalizzare il blocco, sia che parta dall’interno della OL, sia che si trovi a gestire i pass rusher all’esterno; non molto rapido di piedi, tende ad ancorarsi al terreno e sfruttare la potenza della parte superiore del corpo per allontanare i difensori che cercano di penetrare nel backfield, mentre sulle corse avanza in linea retta, provando a spostare gli avversari per favorire l’avanzata del ball carrier.

Undrafted Free Agents : tra gli 11 giocatori messi sotto contratto dopo il termine del Draft dai Rams ci sono alcuni nomi interessanti, a partire dal WR di Oklahoma Drake Stoops, figlio del leggendario coach NCAA Bob che con i Sooners ha accumulato oltre 2,000 yards di ricezione in NCAA mostrando una notevole caparbietà ogni volta che veniva spedito sul terreno di gioco; velocissimo, versatile ed impavido viste le misure da undersized, potrà conquistarsi la benevolenza dei coach durante i camp estivi e provare ad entrare a roster. Un traguardo che cercheranno di tagliare anche due difensori che meritano attenzione, il LB ex LSU Omar Speights, discreto placcatore che può essere schierato anche in posizioni ibride, e l’ex Kansas Kenny Logan Jr., S abilissima in copertura che ha collezionato 11 pass defended e 3 intercetti nell’ultimo biennio con i Jayhawks.

Voto Finale: 8
L’accoppiata di pick spese per ricostruire una coppia che ha fatto già bene lo scorso anno nei Seminoles ha permesso a Los Angeles di sistemare subito due grossi problemi in difesa anche se per arrivare a Fiske il GM Les Snead ha dovuto sacrificare un 2nd round 2025 e una quinta scelta 2024; una mossa probabilmente necessaria, che in California sperano paghi i dividendi nel prossimo futuro, dando al team quel giocatore in grado di far sentire meno la mancanza di Donald sulla linea difensiva, reparto rinforzato ulteriormente dall’aggiunta di Tyler Davis nel terzo giorno di Draft.
Day 3 che inoltre è servito per rendere più profondi EDGE, WR e linea offensiva, dove gli arrivi di Lammer e Leveston consentono a coach Ryan Wendell di mischiare le carte e concedere qualche pausa ai 5 OL titolari potendo puntare su una coppia di prospetti versatili, e che ha dato ai Rams quello che sarà probabilmente il loro nuovo kicker; importanti poi le aggiunte di Corum, runner che può fare davvero grandi cose negli schemi offensivi di coach McVay, e Kinchens, che si candida a lottare per lo starting spot fin dal training camp, mentre lascia un po’ l’amaro in bocca la decisione di non draftare alcun cornerback per aggiungere opzioni sulle sideline difensive, dove non sembrano esserci tutte queste certezze.

Commenta

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.