Passano gli anni ma i Chiefs continuano ad avere lo stesso, grossissimo, problema, ovvero quello riguardante un wide receiver affidabile da alternare al tight end che da più parti viene considerato il migliore della lega, al secolo Travis Kelce; con l’edizione 2024 sono almeno tre Draft che Kansas City prova a trovare un giocatore in grado di produrre sulle corsie esterne del campo, anche per consentire a Patrick Mahomes di variare il suo gioco e avere WR in grado di attirare le attenzioni delle difese avversarie anche verso la sideline, liberando ulteriore spazio nelle corsie centrali.
Anche quest’anno il GM Brett Veach si è presentato alla tre giorni in programma a Detroit con questo nodo da sciogliere, un investimento necessario diventato ormai quasi un’ossessione per tutto l’entourage della franchigia, che aveva anche il compito di coprire altri need di spessore, come quelli relativi ad un paio di offensive lineman da inserire nelle rotazioni del reparto, con magari la prospettiva di diventarne starter in futuro, e un cornerback per sostituire il veterano L’Jarius Sneed, scambiato con Tennessee ad inizio offseason.
Round 1, pick 28 (28): Xavier Worthy, WR, Texas Longhorns
WR più veloce alle combine dal 2003, ha fermato il cronometro su un 4,21 che conferma la velocità che ha mostrato nelle giocate effettuate con Texas sui campi della NCAA in questi anni, dove è sempre stato un fattore determinante nella passing offense vista la semplicità con cui sa creare separazione grazie a tagli, cambi di direzione repentini, e un’accelerazione che gli consente di guadagnare molte yards dopo la presa; dotato di un ottimo controllo del corpo e di mani sensibili nonostante siano di dimensioni più piccole rispetto alla media, sembra aver bisogno di spazio per completare la ricezione in quanto il fisico non sempre gli permette di contrastare gli avversari nel tentativo di mettere le mani sull’ovale. Minaccia verticale costante per misure, atletismo e caratteristiche tecniche, se avrà in NFL lo stesso impatto avuto nella freshman season collegiale, 62 rec e 12 TD, sarà di grande aiuto per Mahomes.
Round 2, pick 31 (63): Kingsley Suamataia, OT, Brigham Young Cougars
Lineman esperto nonostante la giovane età, che ha ricoperto il ruolo di tackle su entrambi i lati della linea, è un abile pass protector che si muove con rapidità, agilità ed equilibrio per gestire i pass rusher che cercano di penetrare nel backfield; ancora da affinare a livello tecnico, non sempre posiziona correttamente le mani quando deve eseguire un blocco e tende a non riconoscere sempre i blitz, ha le dimensioni ideali per diventare uno starter di lungo corso a livello professionistico, soprattutto se migliora come run blocker, salendo con più velocità al secondo livello e proseguendo le azioni di stop anche su LB e DB.
Round 4, pick 31 (131): Jared Wiley, TE, Texas Christian Horned Frogs
Dotato di mani sensibili ed educate, ha droppato un solo passaggio in carriera NCAA, è cresciuto costantemente nel corso degli anni universitari, soprattutto dopo il suo passaggio a TCU, dove è diventato uno dei target principali della passing offense degli Horned Frogs; abile a infilarsi nei cuscini che gli vengono concessi dalla difesa e colpire le zone coverage nelle SEAMS, è in grado di rompere diversi placcaggi dopo la ricezione, conquistando parecchie yards aggiuntive. Non così eccezionale come bloccatore, è comunque in grado di fornire un minimo contributo sia sui passaggi che sulle corse quando schierato come vertice più esterno della linea, ma è chiaro che la sua tendenza è quella di pass-catcher.
Round 4, pick 33 (133): Jaden Hicks, S, Washington State Cougars
Defensive back versatile che può essere utilizzato in più posizioni di campo, con i Cougars ha giocato nella deep, nello slot e anche nel box come linebacker aggiunto, mostrando una buona propensione a mettere a segno placcaggi decisivi; abile in copertura, deve migliorare leggermente la lettura per giocare d’anticipo sui ricevitori avversari e non essere costretto a recuperare terreno, cosa che riesce comunque a fare con una certa facilità visto la rapidità di reazione di cui è in possesso. Istintivo, ama il gioco fisico ed è spesso anche intimidatorio, facendo sentire la sua presenza sia durante l’esecuzione delle tracce, sia quando interviene per fermare una run.
Round 5, pick 24 (159): Hunter Nourzad, OC, Penn State Nittany Lions
Lineman esperto ed intelligente, ha conseguito una laurea in ingegneria alla Cornell prima di trasferirsi a Penn State per l’ultimo biennio universitario, ha giocato nelle posizioni interne della linea offensiva durante la sua carriera collegiale, risultando una delle migliori guardie della Big Ten al termine della season 2022; spostatosi al centro nel 2023 ha confermato la sua capacità nell’arginare i bull rusher che attaccano i gap centrali, risultando uno degli interior OL più affidabili dell’intera NCAA. Buon run blocker, che attacca rapidamente anche il secondo livello, non è particolarmente potente e atletico, ma sopperisce a queste sue carenze con l’ottima tecnica sviluppata nel corso degli anni.
Round 6, pick 35 (211): Kamal Hadden, CB, Tennessee Volunteers
Tipico cornerback da cover-2, sa lavorare benissimo in copertura difendendosi egregiamente tanto nella man covergage quanto nella zone, dove mostra una particolare abilità nel gestire i passaggi di zona rimanendo incollato al proprio avversario una volta entrato nella porzione di campo di sua competenza; dotato di una buona lettura, di un footwork rapido e reattivo che gli consente di seguire l’evoluzione delle varie tracce eseguite dai WR, ha fiuto per l’ovale, che spesso contende in fase di ricezione. Poco produttivo sulle run, deve migliorare sensibilmente la tecnica di placcaggio.
Round 7, pick 28 (248): C.J. Hanson, OG, Holy Cross Crusaders
Guardia destra titolare per cinque stagioni ad Holy Cross, blocca bene sulle corse creando gli spazi per lo sviluppo dell’azione da parte del ball carrier, e, pur se macchinoso nei movimenti, riesce spesso ad occupare anche gli avversari al secondo livello, mantenendo il contatto fino al termine del gioco; non molto rapido di piedi, se trova il posizionamento corretto risulta però difficilmente superabile in pass protection, sfruttando potenza delle braccia e tecnica per tenere a distanza gli avversari.
Undrafted Free Agents : Chiefs scatenati nelle ore successive al termine del Draft 2024, nelle quali hanno messo sotto contratto ben 24 rookie non selezionati, pescando alcuni prospetti davvero interessanti, ad iniziare dalla coppia di RB composta da Emani Bailey, TCU, e Carson Steele, UCLA; bravo a creare guadagni fuori dal backfield il primo, più abile nel traffico il secondo, entrambi avranno la possibilità di giocarsi un posto a roster in vista della stagione 2024. Spot per il quale concorreranno in difesa anche il DT da Florida State Fabien Lovett Sr., buon run stopper che deve diventare più rapido in pass rushing, e il LB Curtis Jacobs, considerato recluta numero 2 del ruolo nella classe 2020 ma mai del tutto esploso a Penn State, dove ha fatto comunque registrare 162 in tre stagioni da titolare.
Voto Finale: 9
Due trade up, al primo e al secondo round, hanno permesso a Kansas City di coprire i due needs fondamentali acquisendo altrettanto validi prospetti come Suamataia, che può partire titolare come guardia o tackle già nel corso della rookie season, e Worthy, receiver che fornirà a Mahomes quel target capace di colpire le difese sul profondo che gli è mancato dopo l’addio di Tyreek Hill; lui e Marquise Brown, arrivato in free agency, consentiranno ai Chiefs di allungare il campo e creare maggiori spazi per Kelce e il giocatore ch da molti addetti ai lavori è stato considerato una sorta di suo clone, Jared Wiley, selezionato all’inizio del terzo giorno di Draft.
Una giornata chiusa in crescendo dalla franchigia del Missouri, che si è occupata di colmare le carenze nelle secondarie con Hicks e Hadden, intramezzando le scelte dedicate al reparto DB con altrettanti investimenti rivolti alla linea offensiva, con l’aggiunta di due interior lineman, Nouzard e Hanson, in grado di entrare nelle rotazioni già quest’anno.
Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…