Il general manager Trent Baalke ha concentrato gli sforzi della free agency per sistemare due ruoli problematici come defensive end e cornerback, mettendo sotto contratto due veterani del calibro di Arik Armstead e Ronald Darby, entrambi candidati ad occupare lo starting spot nelle relative posizioni; l’ingaggio del secondo è sembrato però un intervento a malapena sufficiente per la passing defense dei Jaguars, e anche l’aggiunta di Darnell Savage, ex S di Green Bay che può essere utilizzata anche sulle sideline, non sembra aver risposto a tutte le esigenze del DC Ryan Nielsen, intenzionato ad installare un sistema più orientato alla press-man coverage.
Sul lato opposto della palla l’OC Press Taylor ha coltivato segretamente la speranza che lo staff decidesse di inserire un nuovo WR nel novero dei target disponibili per Trevor Lawrence, magari approfittando della profondità della classe 2024, anche se a destare le preoccupazioni maggiori restava la linea offensiva, dove, nonostante il prolungamento dell’ex Vikings Ezra Cleveland, acquisito via trade durante la regular season, tackle e guardia rimangono ruoli ben lungi dall’essere stati adeguatamente coperti.
Round 1, pick 23 (23): Brian Thomas Jr., WR, Louisiana State Tigers
Produttivo fin dalla freshman season è esploso definitivamente solo nel 2023, approfittando degli spazi lasciati liberi dai colleghi che nel frattempo hanno intrapreso il viaggio verso la NFL, ed appena ha avuto l’occasione di farlo, ha messo in mostra tutto il suo talento, confermandosi un ricevitore affidabilissimo all’esterno, capace di colpire in profondità oppure guadagnare yards nel traffico, sfruttando il suo atletismo; velocissimo sulle tracce che si sviluppano in campo aperto, rapido a creare separazione in quelle che tagliano in due le difese avversarie, ha mani, controllo del corpo e dimensioni che gli consentono di essere una minaccia costante anche in redzone, dove è in grado di vincere le prese contestate dai DB sfruttando l’ottima elevazione. Da affinare come route runner, se migliora anche questo suo aspetto del gioco ha tutte le caratteristiche tecniche, atletiche e fisiche per diventare un WR#1.
Round 2, pick 16 (48): Maason Smith, DT, Louisiana State Tigers
Titolare solo nell’ultima stagione a Baton Rouge, aveva iniziato alla grandissima la sua carriera NCAA conquistando la nomina All-American come Freshman, ma il più classico degl’infortuni per un giocatore di football, rottura del legamento crociato anteriore, lo ha costretto a rimanere fermo nel 2022 ed è rientrato in campo solo quest’anno, dimostrandosi uno dei migliori lineman interni della nazione; potente, in grado di lottare con i bloccatori sulla linea di scrimmage e attaccare il backfield o chiudere il gap a seconda della situazione che deve affrontare, se riesce a recuperare rapidità ed esplosività che possedeva prima del problema al ginocchio può diventare dominante anche a livello professionistico. Da sgrezzare sulle letture, a volte impiega più del necessario a individuare il gioco, è dotato di una buona tecnica di pass rushing e le qualità necessarie per allinearsi in più posizioni sulla linea, partendo anche esterno al OT quando richiesto.
Round 3, pick 32 (96): Jarrian Jones, CB, Florida State Seminoles
Rapido e veloce quando lavora in copertura, ha giocato principalmente nello slot come nichel nei Seminoles, porzione di campo in cui vengono sfruttate meglio le sue qualità tecniche e soprattutto la sua propensione a difendere egregiamente contro le corse, grazie ad una reattività che gli consente di arrivare in anticipo, rispetto ai compagni, sul portatore di palla; poco istintivo, tende a dilungarsi nelle letture per evitare di cadere in errore, cerca di recuperare rapidamente se si fa trovare fuori posizione, ed una volta trovata quella corretta per gestire al meglio la copertura, la mantiene fino al termine dell’azione. Esperto anche all’esterno, la sua versatilità può renderlo un’aggiunta importante fin dal day one per Jacksonville.
Round 4, pick 14 (114): Javon Foster, OT, Missouri Tigers
Potente e dotato di braccia lunghe che gli consentono di tenere a distanza i difensori, ha iniziato a giocare a football solo a 16 anni e per questo sembrerebbe presentare ancora margini di miglioramento, una speranza che i Jaguars sperano sia confermata visto che l’ex Tigers parte già da buone basi, sia in run blocking che in pass protection, situazione di gioco in cui deve migliorare solo nella reattività, visto che quando viene aggredito, e colpito, dall’avversario, tende a farsi trasportare un po’ all’indietro prima di reagire; diversamente, se riesce a posizionarsi correttamente e mantenere un buon angolo di blocco, risulta difficilmente superabile quando protegge il backfield, ed ha un bilanciamento del corpo adatto per ricoprire anche il ruolo di guardia in NFL.
Round 4, pick 16 (116): Jordan Jefferson, DT, Louisiana State Tigers strong>
Altro lineman interno da Louisiana State per Jacksoville, che in questo caso aggiunge un giocatore che ha dimostrato di essere fondamentale nella rotazione dei Tigers, conquistandosi i suoi spazi dopo il trasferimento da West Virginia nella scorsa offseason; rapido nelle letture, abile a prendere contatto per primo rispetto al bloccatore sulla linea di scrimmage, da il suo meglio quando viene chiamato ad aggredire il backfield perché riesce a sfruttare le sue caratteristiche per trarre un vantaggio sull’avversario. Potente, in grado di mantenere il baricentro basso quando deve assorbire il blocco, svolge un lavoro soddisfacente anche contro le corse controllando il gap di sua competenza, mentre va in difficoltà se gli viene chiesto di giocare in contain e tenere d’occhio più spazi sulla linea.
Round 5, pick 18 (153): Deantre Prince, CB, Ole Miss Rebels
Corner che sa lavorare piuttosto bene in tecnica press tenendo sotto controllo l’avversario nelle prime yards di esecuzione della traccia, non è rapidissimo nei cambi di direzione e fatica a recuperare nel caso in cui sbagli la lettura, tant’è che nel corso della carriera universitaria ha sempre alternato grandi giocate ad errori piuttosto clamorosi; veloce e tenace quando deve inseguire, sia sui pass che sulle corse, è un buon placcatore che sa contribuire anche negli special team, nei quali ha accumulato esperienza pure come gunner.
Round 5, pick 32 (167): Keilan Robinson, RB, Texas Longhorns
Backup dei vari RB che si sono alternati nel backfield dei Longhorns nelle ultime 3 stagioni, Robinson si è ritagliato uno spazio a roster come specialista nel ritorni di calcio, conquistando parecchie yards e offrendo un buon contributo anche come placcatore nei punt e kickoff; velocissimo, dotato di un’accelerazione fulminea, è stato utilizzato principalmente per cambiare ritmo all’attacco durante le partite, sfruttando le sue doti atletiche e la sua capacità di produrre fuori dal backfield, dove sembra particolarmente a suo agio quando viene chiamato a ricevere palla a ridosso della linea di scrimmage, con screnn, bubble, flare, e tutto il novero di tracce che si sviluppano all’esterno.
Round 6, pick 36 (212): Cam Little, K, Arkansas Razorbacks
Tra i migliori kicker nella storia dei Razorbacks, ha chiuso la carriera collegiale realizzando l’82,8 % dei field goal calciati e tutti gli extra point calciati con la divisa di Arkansas; dotato di un calcio potente, il 64 percento delle trasformazioni in NCAA arrivava da una distanza superiore alle 50 yards, ha ricoperto anche il ruolo di punter, con buoni risultati, al liceo.
Round 7, pick 14 (234): Myles Cole, EDGE, Texas Tech Red Raiders
Prospetto ancora grezzo, ha fatto registrare ottime prove alla combine ma nel suo biennio a Texas Tech, dopo le 4 stagioni precedenti passate a Louisiana-Monroe, non ha del tutto convinto, alternando giocate degne di nota a passaggi a vuoto improvvisi; atleticamente impressionante, è rapido nei movimenti e sfrutta le lunghe braccia per controllare i bloccatori avversari, offrendo un buon contributo soprattutto nella rushing defense, visto le sue buone doti da placcatore. Da affinare come pass rusher, deve migliorare nella lettura delle situazioni e, soprattutto, riuscire ad essere più costante nelle sue giocate, prendendosi meno pause e insistendo nell’azione volta ad alzare la pressione sul backfield.
Undrafted Free Agents : tra gli 11 undrafted firmati dai Jaguars spicca la talentuosa S da Ohio State Josh Proctor, giocatore dotato di una buona tecnica di placcaggio che dopo essere rientrato da un brutto infortunio subito nel 2021 ha contribuito a solidificare la difesa dei Buckeyes; valido in copertura a zona, se riesce a restare sano può costruirsi una buona carriera professionistica, cosa che potrebbe fare anche il WR da Texas-San Antonio Joshua Cephus, atleta che ricorda per fisico e stile di gioco Brian Thomas e che è in possesso di un ottimo controllo del corpo, fondamentale per mettere a segno le ricezioni più complicate. Leader all-time dei Roadrunners, le buone mani e la capacità di creare separazione dopo la presa possono aprirgli le porte del roster di Jacksonville.
Voto Finale: 8,5
A seconda del ruolo in cui verrà impiegato Javon Foster il Draft dei Jaguars è carente di un offensive lineman, visto che sembrava abbastanza chiara la necessità di aggiungere tanto un tackle quanto una guardia, posizioni nelle quali può giocare l’ex Tigers e che può ricoprire come backup in rotazione; al di là di questo, ottima la trade down che ha permesso comunque a Baalke di mettere le mani su un WR del calibro di Thomas incamerando scelte già utilizzate, il quinto round speso per Robinson, e pick che torneranno utili in futuro, in una sorta di riedizione in chiave prettamente footballistica del famoso detto “prendere due piccioni con una fava”.
Massimizzato il valore della diciassettesima scelta assoluta ottenendo il giocatore che desiderava, Jacksonville ha poi strizzato l’occhio agli altri need, aggiungendo due interior lineman difensivi come Smith e Jefferson, che hanno già dimostrato di saper lavorare ottimamente in coppia a LSU e che avranno modo di replicare le loro gesta tra i professionisti, ed un cornerback già pronto a lottare per lo starting spot come Jones; il suo collega, Deantre Prince, e il già citato Robinson, sono invece due prospetti che si candidano ad avere un ruolo da protagonisti negli special team, al pari di Little, che ha buone probabilità di essere il kicker titolare al kickoff weekend.
Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…