In vista del Draft casalingo di Campus Martius Park, nel cuore della Downtown di Detroit, il general manager dei Brad Holmes ha giocato d’anticipo durante la free agency mettendo sotto contratto Kevin Zeitler, veterano esperto che si inserirà nel ruolo di guardia destra nel quintetto titolare che avrà il compito di proteggere Jared Goff; una mossa con la quale ha coperto un need fondamentale, e che lo ha messo in condizione di concentrarsi su altre necessità, come quella relativa alla posizione di cornerback, rimasta scoperta, nonostante la firma di Carlton Davis III, dopo licenziamento in tronco di Cam Sutton, rilasciato in seguito all’emissione di un mandato d’arresto a suo carico per lite domestica. Oltre alle sideline, a preoccupare in difesa è poi la situazione della DL, rimasta un po’ a corto di uomini dopo l’addio dei fratelli Okwara.
Round 1, pick 24 (24): Terrion Arnold, CB, Alabama Crimson Tide
Considerato da molti addetti ai lavori il miglior cornerback della classe, i Lions hanno scambiato con i Cowboys per avanzare di 5 posizioni ed assicurarsi un giocatore in grado di essere titolare fin dal kickoff weekend; rapido nei cambi di direzione, fluido nei movimenti, dotato di un atletismo superiore alla media, l’esperienza maturata in passato nel basket gli ha permesso di diventare una stella sul gridiron, contrastando qualsiasi WR che si è trovato di fronte nel corso dei 2 anni trascorsi a Tuscaloosa. Competitivo, tenace quando deve lottare per la palla, copre bene sia a uomo che a zona ed ha sviluppato la capacità di giocare sia all’esterno che all’interno del campo, ricoprendo con successo anche i ruoli di slot e safety nelle difese situazionali, caratteristiche che sembra abbiano entusiasmato parecchio il DB coach di Detroit Deshea Townsend.
Round 2, pick 29 (61): Ennis Rakestraw Jr., CB, Missouri Tigers
Titolare fin dal freshman year con Mizzou, segue bene il WR nella copertura a uomo e rispetta le consegne in quella a zona, proteggendo adeguatamente la porzione di campo di sua competenza; istintivo, abile a leggere lo sviluppo del gioco, pur non avendo mostrato un particolare fiuto per la palla riesce puntualmente a contrastare le ricezioni degl’avversari, sfruttando fisicità e atleticità per ostacolarne la presa. Non velocissimo ma rapido nei movimenti e nelle reazioni, è in grado di contribuire anche nella difesa contro le corse, aggredendo il ball carrier e limitandone il guadagno grazie ad una buona tecnica di placcaggio.
Round 4, pick 26 (126): Giovanni Manu, OT, British Columbia Thunderbirds
Lineman potente che ha impressionato nel Pro Day per la facilità con cui ha spostato l’avversario nei drills, ha una spinta che gli consente di essere un fattore determinante nel run blocking ed una stazza fisica, 2 metri per 160 kg, che lo rende difficile da superare in pass protection, in virtù di un’agilità maggiore rispetto a molti suoi colleghi, dovuta principalmente all’esperienza maturata sui parquet di basket calcati in gioventù; veloce di piedi e rapido con le mani, avendo giocato in Canada a livello universitario è considerato un’incognita e un prospetto grezzo, ma sicuramente presenta grandissimi margini di miglioramento e caratteristiche tecniche adatte a farsi strada in NFL.
Round 4, pick 32 (132): Sione Vaki, S, Utah Utes
Giocatore versatile che ha ricoperto anche il ruolo di RB a causa degli infortuni negli Utes, giocando una partita leggendaria contro California, è una safety che sa coprire adeguatamente nella deep grazie ad una buona lettura del gioco nel suo complesso; buon placcatore che ama il gioco fisico e prende buoni angoli per finalizzare i tackle, ha le qualità per ritagliarsi un ampio spazio nelle squadre speciali, dove grazie all’esperienza maturata in più ruoli potrà ricoprire diverse posizioni e svolgere compiti differenti a seconda delle necessità del team, o della situazione che si trova a dover affrontare sul terreno di gioco.
Round 6, pick 13 (189): Mekhi Wingo, DT, Louisiana State Tigers
Secondo defensive tackle più veloce della classe, ha giocato la maggior parte della sua carriera universitaria in tecnica 3, sulla spalla esterna delle guardie, mostrando una certa abilità in bull rushing, utilizzata quasi sempre per spingere indietro il bloccatore e cercare di raggiungere il backfield, per mettere pressione al QB o fermare il runner; potente ed aggressivo, la rapidità con cui attacca gli avversari sulla linea di scrimmage gli consente di sopperire ad una lunghezza delle braccia inferiore alla media. Limitato da un infortunio all’inguine nella fase finale della carriera NCAA, la sua integrità fisica desta qualche preoccupazione, ed è probabilmente il motivo principale per cui uno tra i migliori DL della SEC è sceso fino al sesto round.
Round 6, pick 34 (210): Christian Mahogany, OG, Boston College Eagles
Già entrato in orbita NFL al termine della stagione 2021, la terza a Boston College, aveva deciso di restare all’università per la senior season, ma un infortunio lo ha costretto a saltare l’intero campionato 2022 ed è tornato a pieno regime solo nel 2023, quando si è riperso lo starting spot come guardia nella linea degli Eagles; ottimo run blocker che all’occorrenza sa lavorare molto bene in combo prima di sganciarsi ed avanzare al secondo livello, le sue dimensioni gli consentono di tenere a bada i pass rusher avversari in fase di protezione, nonostante non sia rapidissimo con i piedi e tardi a riposizionarsi correttamente. Versatile, può ricoprire più ruoli in offensive line.
Undrafted Free Agents : tra i 15 prospetti messi sotto contratto dai Lions ci sono anche 2 wide receiver, uno dei ruoli in cui sembravano interessanti ad intervenire prima del Draft, e uno di questi, Isaiah Williams di Illinois, è un talento davvero interessante, che presenta qualche limite in termini di velocità pura ma ha buone doti di route runner, caratteristica che, unita alle buone mani, potrebbe consentirgli di ritagliarsi un posto come WR di rotazione nella depth chart; oltre a lui sono da tenere d’occhio il LB di Ohio State Steele Chambers, ex RB che passato sul lato opposto della palla si è dimostrato un buon placcatore, e il centro ex Florida Kingsley Eguakun, giocatore esperto che ha impressionato nel corso del Senior Bowl, gestendo molto bene i DL interni sia nei drills che in partita. Esplosivo, potente, rapido nelle reazioni, può entrare nelle rotazioni della linea offensiva nel corso del rookie year e presenta margini di miglioramento interessantissimi.
Voto Finale: 8
Il doppio intervento sulle sideline difensive con le prese di Arnold e Rakestraw ha consentito a Detroit di sistemare un reparto che lo scorso anno ha creato diversi problemi alla franchigia, annullando spesso le ottime prestazioni offensive con una passing defense davvero scadente; due prospetti giovani e con i numeri per diventare dei punti fermi nel ruolo a lungo termine sono una risposta davvero efficacie alle esigenze primarie del team, che è intervenuto ancora nelle secondarie anche ad inizio Day 3, assicurandosi il versatile Vaki, playmaker che può giocare in diverse posizioni tra difesa, attacco e special team.
Manu, seppur con tanti interrogativi riguardanti la sua provenienza dal college football canadese che non gli ha permesso di confrontarsi con prospetti di medio-alto livello, e Mahogany allungano una linea offensiva che aveva bisogno di aggiungere elementi, mentre Wingo risponde, almeno in parte, alla necessità di ritoccare l’interno della linea difensiva, dove probabilmente sarebbe servito un giocatore più pronto rispetto all’ex LSU.
Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…