L’ex linebacker Dan Morgan, nominato general manager del team il 22 Gennaio scorso, ha cercato di sistemare il roster già nella prima parte della free agency, aggiungendo risorse soprattutto sulla linea offensiva, reparto spesso in difficoltà nel corso della stagione 2023; mosse resesi necessarie per garantire un minimo di protezione e tranquillità a Bryce Young, che oltre a dover costantemente prendere decisioni sotto pressione, non ha mai trovato target davvero affidabili, se non il veterano Adam Thielen in sporadiche occasioni, cui affidare la palla, motivo per cui i Panthers hanno tradato il cornerback Donte Jackson con gli Steelers per ricevere il WR Diontae Johnson.
Un’aggiunta importante che però non colma del tutto le carenze di un reparto che non ha trovato le risposte cercate nei giovani Jonathan Mingo, Terrace Marshall e ha necessità di trovare un TE più produttivo di Tommy Tremble; oltre ad intervenire sulla offense, in defense andavano valutate aggiunte nel reparto linebacker, in vista della scadenza contrattuale di Shaq Thompson, e nelle secondarie.
Round 1, pick 32 (32): Xavier Legette, WR, South Carolina Gamecocks
Ricevitore esplosivo, veloce e versatile, che durante la carriera universitaria ha dimostrato di saper giocare partendo sia all’esterno che all’interno del campo; rapido nei tagli e nei cambi di direzione, ama attaccare la profondità sfruttando le sue caratteristiche fisiche ed atletiche per creare separazione prima di completare la presa sulla corsa, prima di accelerare in campo aperto. Utilizzabile anche negli special team, ha una vasta conoscenza del gioco avendo giocato come QB da senior al liceo, ma deve ancora affinarsi come route runner; esploso solo nell’ultimo anno con i Gamecocks, quando ha conteso il titolo di miglior WR della SEC a Nabers, resta il dilemma se il suo reale valore è quello indicato dai numeri fatti registrare nella season 2023, e quindi figlio di una giocatore arrivato a completa maturazione, oppure se è stato favorito dall’assenza di competizione nel roster di South Carolina.
Round 2, pick 14 (46): Jonathon Brooks, RB, Texas Longhorns
Promosso starting RB dei Longhorns dopo l’uscita di scena di Bijan Robinson e Rochon Johnson, ha guidato il backfield di Texas fino all’infortunio, risultando uno dei migliori runner della nazione, abile tanto a produrre con la palla in mano, quanto a farsi trovare libero per ricevere l’ovale fuori dal backfield; paziente, soprattutto alle spalle della linea, ha la capacità di attendere che si aprano i gap prima di colpirli a piena velocità e cercare di sviluppare la corsa in campo aperto, effettuando tagli, cambi di direzione, rallentamenti e accelerazioni improvvise, utili a mandare a vuoto i placcatori avversari. Versatile e dinamico, Sa dosare potenza e rapidità a seconda della run che deve effettuare, e sacrificarsi in protezione del proprio QB nelle azioni di passaggio; fermo da diversi mesi dopo essersi rotto il legamento crociato, dovrebbe comunque essere pronto per la partenza del training camp di Carolina.
Round 3, pick 8 (72): Trevin Wallace, LB, Kentucky Wildcats
Giocatore atletico e veloce, è un linebacker adatto al football moderno, in grado di contrastare adeguatamente le corse e svolgere un buon lavoro in fase di copertura, grazie alla capacità di leggere piuttosto rapidamente lo sviluppo del gioco; non molto istintivo, anche se a volte sembra tardare nel “mettersi in moto” per raggiungere il ball carrier, è in possesso della velocità necessaria per coprire il campo in tutta la sua larghezza ed andare, eventualmente, a mettere a segno i placcaggi anche a ridosso delle sideline. Fisicamente ben costruito, riesce ad assorbire il blocco e mantenere la posizione quando attaccato direttamente sulle run, e sembra amare particolarmente il gioco fisico, tanto che ricorda i colpitori vecchio stile che tendevano a punire l’avversario durante la finalizzazione del tackle; abituato alle difese ibride avendo giocato principalmente come WILL nella 4-2-5 di Kentucky, può trovare parecchio spazio nei Panthers già nel corso della rookie season.
Round 4, pick 1 (101): Ja’Tavion Sanders, TE, Texas Longhorns
Tight End produttivo, dotato di mani educate e di un buon controllo del corpo, ha la rapidità necessaria per mettere in difficoltà le difese avversarie attaccandole nei cuscini e nelle SEAMS che concedono, soprattutto sul medio corto, dove sfrutta il fisico per vincere i missmatches che si creano con i linebacker; in possesso di una valida coordinazione occhi-mani, è abile ad anticipare gli interventi difensivi di DB e LB andando a prendere la palla nel punto piú alto e far sue le ricezioni contestate. Discreto bloccatore, sembra piú adatto a ricoprire il ruolo di ricevitore aggiunto in attacco.
Round 5, pick 22 (157): Chau Smith-Wade, CB, Washington State Cougars
Cornerback veloce che lavora molto bene in copertura mantenendo il contatto con il WR anche nelle tracce piú articolate grazie alla sua capacità di effettuare rapidi cambi di direzione, sopperisce con tempismo, resistenza e tenacia a dimensioni e braccia che sono leggermente al di sotto della media; in grado di reggere anche a livello fisico contro le corse, nonostante una tecnica di placcaggio non eccezionale, può essere schierato anche all’interno del campo ed utilizzato per contrastare gli slot receiver o ricoprire il ruolo di Nichel quando necessario.
Round 6, pick 24 (300): Jaden Crumedy, DT, Mississippi State Bulldogs
Lineman difensivo versatile che può allinearsi come DT nelle difese 4-3 e come DE negli schieramenti 3-4, ha accumulato principalmente esperienza giocando in tecnica 3 nei Bulldogs, emergendo come pass rusher interno, abile a liberarsi del blocco per inseguire il QB o il ball carrier nello sviluppo dell’azione; esplosivo, in grado di gestire ottimamente i blocchi frontali, mostra alcuni limiti quando viene attaccato lateralmente, andando in difficoltà soprattutto quando deve liberarsi per cercare di arginare una corsa. Un difetto che potrebbe creargli qualche problema all’inizio della sua avventura in NFL e che può essere probabilmente risolto migliorando la stance ed imparando a mantenersi piú basso durante lo sviluppo dell’azione.
Round 7, pick 20 (240): Michael Barrett, LB, Michigan Wolverines
Placcatore tecnico e produttivo, legge bene le situazioni di gioco e reagisce con rapidità, attaccando in velocità il portatore di palla; istintivo, aggressivo quando gli viene chiesto di entrare in blitz nel backfield avversario, cerca di prendere sempre il migliore angolo per affrontare tanto i bloccatori, quanto il ball carrier, per sopperire alle sue dimensioni da undersized. Esperto, ha guidato per diverse stagioni la D di Notte Dame, é, come il neo collega Wallace, un giocatore abituato a giocare in uno schieramento 4-2-5 e sa come interpretare una difesa ibrida.
Undrafted Free Agents : addirittura 20 i rookie messi sotto contratto dopo la fine della 3 giorni di Draft da parte di Carolina, che ha piazzato qualche colpo davvero interessante, a partire dall’esperto C di Oklahoma Andrew Raym, valido pass protector che ha giocato anche come guardia nei Sooners, e che aggiunge profondità ad una linea offensiva che deve migliorare parecchio rispetto alla passata stagione; sempre in attacco da segnalare le firme di Jaden Shirden, versatile RB undersized da Monmouth che può giocarsi un posto come 3rd-down runner, e di Jalen Coker, WR fattosi notare con la divisa di Holy Cross che ha mostrato una certa abilità nel divincolarsi nel traffico e muovere la catena del primo down. In difesa, infine, da segnalare l’aggiunta di Wille Drew, altro interessante prospetto messosi in mostra nelle Division minori del football universitario, che sa lavorare molto bene in press coverage collezionando 34 pass defended e 11 intercetti con Virginia State.
Voto Finale: 7,5
Non si può valutare questo Draft dei Panthers senza considerare che avrebbero potuto avere in mano la prima scelta assoluta e andare a colmare un need fondamentale come quello di WR andando a pescare in una classe ricchissima di talento nella posizione o, perché no, mettere le mani su un QB come Caleb Williams; invece hanno scelto di puntare tutto su Bryce Young lo scorso anno, e dopo una stagione nella quale le sue potenzialità sono rimaste in parte inespresse a causa di un cast di supporto non adeguato, si trova a ripartire da un nuovo coaching staff e diversi volti nuovi, sia sulla linea offensiva che dovrà occuparsi di garantirgli maggior protezione, sia tra i target, dove risulteranno sicuramente aggiunte importanti tanto Legette quanto Sanders, entrambi in grado di muovere la catena conquistando yards aggiuntive dopo la ricezione.
Sempre in offense, Jonathon Brooks può rappresentare il futuro della franchigia, soprattutto se recupererà appieno dall’infortunio e tornerà a rendersi protagonista di quelle giocate che hanno infiammato la regular season 2023 della NCAA; il suo ingaggio, in parte paventato dallo stesso GM Dan Morgan che nelle tappe pre Draft aveva avanzato il desiderio di aumentare la competizione nella RB room, aggiunge un po’ di freschezza ad un backfield che non ha mai del tutto convinto, limitato dalla mancanza di continuità di Chuba Hubbard e Miles Sanders.
In difesa può rivelarsi importante la presa di Wallace, giocatore che, al pari del settimo rounder Michael Barrett, può fare davvero bene sotto il nuovo DC Ejiro Evero, visto che entrambi arrivano in NFL dopo aver accumulato esperienza nelle difese ibride a livello universitario.
Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…