Dal momento successivo alla cessione via trade di Stephon Diggs è stato piuttosto chiaro che la priorità dei Bills nel Draft 2024 sarebbe stata quella di fornire un nuovo target affidabile a Josh Allen, facendo anche affidamento sulla profondità del ruolo, e talento, che garantiva questa classe; una mossa che il GM Brandon Beane ha gestito in tutta tranquillità, guardando con attenzione i prospetti rimasti sul tabellone e relegando, dopo due trade down con Chiefs, prima, e Panthers, poi, al secondo giorno tutti i movimenti che riteneva necessari per sistemare la squadra, non solo in attacco, ma anche in difesa, dove era trapelata la volontà di inserire volti nuovi tanto nelle secondarie, quanto sulla linea.
Round 2, pick 1 (33): Keon Coleman, WR, Florida State Seminoles
Ricevitore dotato di un atletismo superiore alla media e ben costruito fisicamente, grazie al suo passato da stella nel basket a livello liceale, nonché all’esperienza maturata sui parquet NCAA con Michigan State, sfrutta coordinazione, tempismo ed elevazione per raggiungere la palla nel punto più alto e strapparla dalle mani dei difensori avversari; bravo ad effettuare tagli e liberarsi nel traffico, deve ancora sgrezzarsi come route runner, soprattutto perché tende a non accelerare con la dovuta rapidità dopo i tagli previsti nell’esecuzione della traccia. In grado di lavorare bene come bloccatore quando richiesto, ha esperienza anche come punt returner, ruolo in cui ha guidato la ACC per yards conquistate.
Round 2, pick 28 (60): Cole Bishop, S, Utah Utes
Safety esperta che ha giocato titolare per 3 stagioni con Utah, sa muoversi bene in copertura, sia nel medio-corto che sul profondo, e contribuisce attivamente a contrastare il gioco di corse, grazie ad una buona tecnica di placcaggio sviluppata nel corso degl’anni; aggressivo, ma anche produttivo, quando viene chiamato a blitzare nel backfield avversario, può essere utilizzato anche a ridosso della linea di scrimmage. In alcuni scouting viene segnalata una sua difficoltà nel leggere i QB avversari e nel seguire adeguatamente le tracce sviluppate dai WR, ma dai video sembra invece dotato tanto di lettura, quanto di un buon fiuto per la palla.
Round 3, pick 32 (95): DeWayne Carter, DT, Duke Blue Devils
Defensive tackle potente e aggressivo, è un pass rusher interno intelligente e produttivo che sa andare a caccia del quarterback avversario quando riesce ad infilarsi tra gli OL nei gap interni; rapidissimo nei primi passi, dotato di una buona tecnica che sfrutta quando deve liberarsi del bloccatore che sta affrontando, lavora molto bene in pressione, inseguendo con reattività la palla e alzando con prontezza le braccia in caso di lancio. Versatile, e in grado di allinearsi anche come DE all’esterno, reagisce bene contro le corse, fermandole sia nelle vie centrali, sia quando aggirano gli offensive tackle.
Round 4, pick 28 (128): Ray Davis, RB, Kentucky Wildcats
Runner esperto che ha superato la soglia delle 1,000 yards corse in stagione in tre programmi NCAA diversi, dopo aver giocato per 4 anni, divisi equamente, a Temple e Vanderbilt, ha affrontato l’ultima tappa della carriera universitaria con Kentucky, confermandosi un giocatore in grado di sopportare carichi di lavoro pesanti nel backfield; condizione che dovrebbe cambiare tra i professionisti dove dovrebbe essere utilizzato più come power RB, sfruttando al sua capacità di conquistare yards con le corse interne grazie ad un ottimo bilanciamento del corpo, una buona elusività ed una discreta visione di gioco. Paziente ed abile a seguire i blocchi, può essere sfruttato come ricevitore fuori dal backfield, ma per ritagliarsi un maggiore tempo di gioco deve migliorare come bloccatore in pass protection.
Round 5, pick 6 (141): Sedrick Van Pran-Granger, OC, Georgia Bulldogs
Centro con alle spalle quasi 1,400 snap giocati con i Bulldogs che si è presentato al Draft dopo aver concesso 1 solo sack agl’avversari nel corso della carriera NCAA, è un bloccatore completo, che oltre a proteggere adeguatamente il proprio QB sui pass, rimanendo ancorato al centro della linea e respingendo i difensori che lo attaccano, lavora molto bene in run blocking, spesso salendo anche al secondo livello, dove favorisce lo sviluppo della condotta da parte del RB; candidato a diventare il futuro starter dei Bills nella posizione, ha esperienza per ricoprire tutti i ruoli interni della OL.
Round 5, pick 25 (160): Edefuan Ulofoshio, LB, Washington Huskies
Giocatore atletico e veloce che si muove con rapidità verso la zona di sviluppo dell’azione, è un lavoratore instancabile che dopo essere arrivato a Washington come walk-on è cresciuto con costanza, fino a diventare capitano del team nell’ultima season, la sesta indossando la divisa degli Huskies; placcatore produttivo, anche se grezzo a livello tecnico, può essere fin da subito un protagonista negli special team e ritagliarsi qualche occasione nelle difese situazionali, vista la sua abilità in fase di copertura nelle azioni di passaggio.
Round 5, pick 33 (168): Javon Solomon, EDGE, Troy Trojans
Difensore che ha guidato la FBS nel 2023 con 16 sacks all’attivo, mette costantemente in difficoltà i lineman avversari attaccando la linea di scrimmage con rapidità ed esplosività, mantenendo il baricentro basso prima di liberarsi del blocco sfruttando le varie tecniche di pass rushing; abile ad infilarsi sia nei gap interni che in quelli esterni, è in grado di lavorare molto bene in fase di contain, mantenendo un buon controllo anche sullo sviluppo dei giochi di corse. Piuttosto produttivo come tackler, quando si è alzato il livello della competizione ed ha affrontato team al di fuori della Sun Belt, non sempre è riuscito a confermare l’alta qualità delle sue giocate.
Round 6, pick 42 (204): Tylan Grable, OT, Central Florida Golden Knights
Lineman versatile che ha ricoperto le posizioni di tackle e guardia da entrambi i lati nel corso della sua carriera universitaria, ha iniziato come TE a Jacksonville State prima di essere spostato sulla linea offensiva già prima del suo passaggio a UCF; ex QB a livello liceale, dai vecchi ruoli ha ereditato la rapidità di piedi, e di movimento, che lo hanno reso un fattore in pass protection nelle ultime 2 stagioni. Ancora da rifinire come run blocker, è un talento ancora grezzo che può crescere parecchio se affidato al giusto OL coach.
Round 7, pick 8 (219): Daequan Hardy, CB, Penn State Nittany Lions
Corner rapido e veloce che ha dimostrato di saper mantenere il contatto con i ricevitori avversari anche nelle tracce che si sviluppano in profondità, offre un buon contributo in fase di copertura, riuscendo a gestire abbastanza bene anche le frenate e le ripartenze cui viene costretto dal WR prima e dopo i tagli; poco produttivo sulle corse, è un valido punt returner che ha segnato 2 touchdown su ritorno nell’ultima stagione giocata a Penn State.
Round 7, pick 30 (221): Travis Clayton, OG, International Pathway Program
Ex giocatore di calcio e rugby, si è messo in mostra partecipando all’International Pathway Program ed ha attirato le attenzioni degli scout NFL dopo aver fatto registrare un tempo di 4.79 sulle 40 yards, risultando il più veloce di ogni singolo lineman offensivo che ha partecipato alle NFL Combine nell’ultimo decennio; atletico ed esplosivo, è un vero e proprio “progetto”, con potenzialità ancora sconosciute e sicuramente da sgrezzare .
Undrafted Free Agents : sono 11 I rookie undrafted firmati da Buffalo, che forse ha pensato di regalare una doppia gioia ai tifosi, prima andando a mettere sotto contratto la guardia di Utah Keaton Bills, immaginando che non ci poteva essere franchigia più azzeccata da accogliere un giocatore con un cognome del genere, tra l’altro potenzialmente in grado di ritagliarsi uno spazio in rotazione nelle posizioni centrali della OL, e poi portando a casa l’erede di un RB che nei dintorni ha lasciato sicuramente ottimi ricordi, Frank Gore Jr.; prodotto di Southern Mississippi, a livello fisico ricorda parecchio l’illustre Frank Sr, dal quale sembra aver ereditato anche l’accelerazione e l’abilità nel sfuggire ai difensori avversari nel traffico. Come il padre, anche lui arriva in NFL in punta di piedi e dovrà lottare ogni giorno durante il training camp per cercare di ritagliarsi un posto a roster, stessa cosa che proveranno a fare Xavier Johnson, WR da Ohio State che può diventare un valido special teamer, e il CB da Western Michigan Keni-H Lovely, defensive back velocissimo, esplosivo, rapido di piedi, che potrebbe sfruttare la mancanza di profondità nella posizione per conquistare posizioni di rincalzo in depth chart.
Voto Finale: 8,5
Le due trade down effettuate da Buffalo nel primo giro sono coincise con altrettante chiamate di WR (Worthy e Legette) da parte di Chiefs e Panthers, proprio il ruolo dove i Bills avevano più bisogno di intervenire, ma proprio la scelta effettuata con la pick ricevuta da Carolina, ad inizio secondo round, utilizzandola per chiamare Keion Coleman, e la decisione di scendere per accumularne altre, fanno pensare che il prodotto di Florida State sia stato l’obiettivo primario di Beane per colmare il need nella posizione.
Tra l’altro, proprio con una delle contropartite ricevute, la numero 95 ex Kansas City, il GM ha messo le mani su uno tra i talenti più sottovalutati di questa classe, il DT Dwayne Carter, che per qualità e caratteristiche può fare le fortune della franchigia newyorkese a lungo; ottima anche la presa di Bishop al giro precedente, giocatore che può lottare fin da subito per uno starting spot, entrando in pianta stabile nel roster al pari di Davis, Van Pran-Granger, Ulofoshio, Solomon e Grable, che hanno i numeri per inserirsi nelle rotazioni che caratterizzano i vari reparti.
Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…
Grazie per questa esaustiva analisi sulla squadra più bella del mondo! Il voto finale mi rasserena un po’ 😁 !
La sensazione è che ci vorrà un po’ di tempo per trovare l’amalgama e il calendario, purtroppo, non è tenero: dopo un esordio abbordabile con Arizona, troveremo in serie Miami, Jacksonville, Baltimore, Houston e New York Jets (quattro su cinque in trasferta). Spero che si possa galleggiare attorno al 50%, per poi provare ad accelerare nella seconda parte di stagione.