Dopo una free agency nella quale il GM Eric DeCosta è riuscito a confermare il perno centrale della linea difensiva, Justin Madubuike, e mettere sotto contratto un RB del calibro di Derrick Henry, andando a colmare quello che è stato il più grande punto debole dell’attacco nelle recenti stagioni, nonostante le buone prestazioni fornite da Gus Edwards, i Ravens hanno iniziato il Draft con alcuni needs ben definiti, in particolare sulla linea offensiva, dove si prevedeva che la franchigia del Maryland effettuasse gli investimenti maggiori; previsioni che sono state facilmente smentite già nella prima nottata di Draft, con la trentesima pick assoluta utilizzata per sistemare una difesa che ha perso alcuni pezzi importanti come Patrick Queen e Geno Stone.

Round 1, pick 30 (30): Nate Wiggins, CB, Clemson Tigers
Cornerback più veloce della classe alla Combine, ha confermato la capacità di rimanere a contatto con i WR impegnati in tracce profonde che viene evidenziata dai video di scouting che lo riguardano; rapido nei cambi di direzione, reattivo quando deve scattare nuovamente dopo aver rallentato per seguire la route disegnata dall’avversario, dotato di una buona tecnica, è animato dalla volontà di giocare sempre per la palla, provando quantomeno a deflettarla. Bravo a leggere il gioco, tenace quando deve inseguire i receiver anche dopo la presa, sopperisce con l’esplosività nell’esecuzione del placcaggio ad una magrezza che lo mette in difficoltà soprattutto quando deve fermare le corse; ottimo in copertura, sia a zona che a uomo, ha le qualità per essere titolare sulle sideline difensive fin dal kickoff weekend.

Round 2, pick 30 (62): Roger Rosengarten, OT, Washington Huskies

Roger Rosengarten

Offensive lineman esperto che ha giocato ad altissimo livello nelle ultime stagioni collegiali in una OL che ha protetto Michael Penix Jr., occupando con efficienza la posizione di tackle destro, dalla quale non ha concesso alcun sack ai difensori avversari; rapido, veloce a spostarsi lateralmente per arginare i pass rusher esterni, ha braccia più corte della media ma riesce a tenere a distanza i giocatori che lo affrontano puntando su potenza e fisicità. Valido pass protector, è in grado di salire rapidamente al secondo livello per offrire il suo contributo come run blocker, altra qualità che potrà certamente far comodo a Lamar Jackson e al nuovo RB titolare Derrick Henry.

Round 3, pick 30 (74): Adisa Isaac, EDGE, Penn State Nittany Lions
Il tempo fatto registrare sulle 40 yards alla combine, 4.74, ha visto crollare pesantemente le sue quotazioni, eppure sul campo, nelle partite disputate con Penn State, è sembrato essere decisamente più veloce, pronto ad alternarsi in coverage o attaccare il portatore di palla avversario a seconda delle situazioni di gioco che si trovava ad affrontare; rapido, atletico, buon placcatore, abile ad abbassarsi per sfuggire ai bloccatori quando li attacca sulla linea di scrimmage, deve affinare la pass rushing ma è pronto per ritagliarsi un ruolo importante come OLB negli schieramenti 3-4, ovvero il ruolo in cui sembrano intenzionati ad utilizzarlo i Ravens.

Round 4, pick 13 (113): Devontez Walker, WR, North Carolina Tar Heels
Terzo receiver più veloce delle combine dopo i due Xavier, Worthy e Legette, è un giocatore che ama attaccare la profondità eseguendo molto bene tutte le tracce che lo mettono in condizione di creare separazione con il cornerback verso la sideline, corner, out, fly che si sviluppano all’esterno, oppure all’interno del campo con post che si concludo direttamente alle spalle delle safeties; in tutte queste, la sua accelerazione gli consente di liberarsi facilmente ed effettuare la presa, diversamente, quando viene chiamato a ricevere nel traffico, non sempre riesce a portare al termine il compito, mostrando una mancanza di rapidità e fluidità nei movimenti che lo rendono facilmente marcabile dagli avversari.

Round 4, pick 30 (130): T.J. Tampa, CB, Iowa State Cyclones

T.J. Tampa

Cornerback versatile che può essere schierato all’esterno, all’interno, e nella deep come safety, lavora molto bene in copertura a zona ed è in grado di difendere con efficacia anche a uomo, lasciando, in entrambi i casi, sempre pochissimo spazio ai WR per cercare di completare la ricezione; abile a mantenere il contatto con le mani e con il corpo, offre un buon contributo anche nell’arginare i giochi di corsa, sfruttando la sua rapidità di lettura del gioco per recuperare velocemente il ball carrier. Tra i DB più talentuosi della classe, la sua caduta fino al quarto round può essere forse spiegata con una velocità di punta, inferiore a molti colleghi, che lo limita nelle tracce profonde.

Round 5, pick 30 (165): Rasheen Ali, RB, Marshall Thundering Herd
Runner paziente che sa attendere che i bloccatori gli aprano i gap per sviluppare la propria corsa, si muove anche verticalmente alla ricerca della luce, ed una volta individuato lo spazio, è in grado di effettuare tagli rapidi e puntare verso il campo aperto; non dotato di grandissima velocità, l’abilità come ricevitore fuori dal backfiled e la sua capacità di muoversi bene nel traffico lo rendono una valida opzione come RB da terzo down. L’infortunio al bicipite patito al Senior Bowl, ha contribuito alla sua caduta al Draft.

Round 6, pick 42 (218): Devin Leary, QB, Kentucky Wildcats
Esploso nel 2021 a N.C. State, non è più riuscito a replicare la stagione che lo aveva portato al decimo posto della FBS, perdendo prima lo starting spot e spostandosi poi a Kentucky per l’ultima season NCAA; dotato di un buon braccio, il suo più grande difetto è la continuità, alterna infatti ottime giocate, con lanci precisi e ben direzionati, a decisioni pessime, che si traducono in incompleti o turnovers. Non molto aiutato dai WR dei Wildcats, che gli hanno droppato parecchi palloni, dà l’impressione di effettuare lanci migliori quando è costretto ad uscire dalla pressione rispetto a quando rimane nella tasca.

Round 7, pick 8 (228): Nick Samac, C, Michigan State Spartans
Lineman esperto che ha giocato 32 partite come centro negli Spartans, è stato il perno della OL di Michigan State nelle ultime stagioni, guidando i compagni prima di ogni azione, prendendosi la responsabilità di chiamare gli assegnamenti ed individuare gli eventuali blitz; sufficientemente rapido nei movimenti quando deve lavorare in pass protection, dà il meglio di se quando viene impiegato come run blocker, avanzando velocemente al secondo livello, dove contribuisce tanto nei blocchi singoli quanto nei raddoppi. Infortunatosi prima del termine della regular season NCAA, può entrare fin da subito nelle rotazioni interne alla linea dei Ravens.

Round 7, pick 30 (197): Sanoussi Kane, S, Purdue Boilermakers
Safety versatile che nell’ultima stagione è stato schierato spesso nel box come linebacker, è un buon colpitore che maschera con la fisicità e l’atleticità una tecnica di placcaggio decisamente migliorabile; dotato di un buon fiuto per la palla, ha totalizzato 7 pass defended lo scorso anno, presenta qualche lacuna in fase di coverage, faticando parecchio nelle transizioni da man a zone coverage e viceversa. Esplosivo, tenace, rapido nel portarsi nel luogo di sviluppo dell’azione, può ritagliarsi inizialmente spazio negli special team.

Undrafted Free Agents : Ben 16 I rookie undrafted firmati dai Ravens, che hanno puntato su 3 talenti locali provenienti da Maryland University, l’OL Corey Bullock, il DT Trey Colbert e, soprattutto, l’interessantissima S Beau Brade, giocatore versatile che può allinearsi anche nello slot, istintivo, tenace, veloce, che si è distinto nei Terrapins come leading tackler nelle ultime 3 stagioni; lui e l’EDGE degli Iowa Hawkeyes Joe Evans, 29.0 sacks in carriera, sono i due migliori giocatori del pacchetto, nel quale spicca il RB Chris Collier, in grado di collezionare 1,631 yards e 15 TD con Lock Haven nell’unica stagione giocata in Division II. Una storia, la sua, davvero particolare, infatti dopo aver ricevuto offerte preliminari da parte di Kentucky, Rutgers e Temple, ha perso la possibilità di ottenere una borsa di studio a causa di un brutto infortunio subito al ginocchio destro nella junior season al liceo ed è stato costretto a ripartire dal Nassau Community College, giocando per 3 anni a livello JUCO, da dove è riemerso nel 2023, guidando il backfield dei Bald Eagles ed entrando nel Div II All-American First Team.

Voto Finale: 9 –
Un altro buon Draft condotto dai Ravens, che hanno accumulato un bel po’ di talenti nella tre giorni di trasferta a Detroit, andando a puntellare il roster in posizioni dove c’era una necessità impellente di inserire volti nuovi, non solo per sostituire i giocatori persi, ma anche per portare un po’ di aria fresca nel reparto; Wiggins e Tampa sono giocatori che possono lottare fin da subito per un ruolo di prim’ordine nella Defense guidata dal DC Zachary Orr, dove può trovare parecchio spazio anche Adisa Isaacs, alternandosi soprattutto con il veterano Kyle Van Noy sul lato forte.

La presa di Rosengarten al secondo giorno è fondamentale per sistemare una linea offensiva rimasta orfana del RT Morgan Moses, nella quale sembra potersi inserire nell’immediato Samac, candidato a diventare il backup del centro Pro Bowler Kyle Linderbaum; certo, forse sarebbe servito un ulteriore investimento nella posizione di guardia, dove tanto Vorhees quanto Cleveland non sembrano offrire le dovute garanzie, ma De Costa ha preferito puntare su altri ruoli, allungando la profondità del corpo ricevitori con una minaccia verticale del calibro di Washington, e aggiungendo un RB di talento come Ali, ragazzo che potrebbe trovare molto spazio nel sistema offensivo di coach John Harbaugh.

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