Volevamo il «miglior weekend di football dell’anno»: possiamo ringraziare gli dei del football che, almeno questa volta, hanno accolto le nostre preghiere. La domenica che è andata a chiudere il Divisional Round non ha minimamente deluso le enormi aspettative regalandoci un paio di partite estremamente combattute ed emozionanti.

Partiamo da Detroit, dove i Lions sono riusciti a stroncare sul nascere i sogni di rimonta dei Buccaneers aggiudicandosi l’opportunità di presenziare all’NFC Championship Game grazie a un divertente 31 a 23.
La partita ci ha messo un attimo a carburare: i primi punti sono arrivati tramite un piazzato di Badgley dopo che Gardner-Johnson ha intercettato un passaggio di Mayfield sanguinosamente smanacciato da Evans. La reazione dei Bucs non si è però fatta attendere in quanto McLaughlin ha ristabilito la parità con un piazzato da 43 yard arrivato dopo un paio di ricezioni importanti di Evans e Palmer.

Per assistere al primo touchdown non abbiamo dovuto aspettare troppo, in quanto dopo il piazzato dei Buccaneers Detroit ha messo insieme un caratteristico drive da 14 giocate culminato in un touchdown da 9 yard di Josh Reynolds su terzo down.
Il punteggio è rimasto inchiodato sul 10 a 3 Lions fino agli ultimi secondi della prima metà, quando Mayfield ha connesso con Otton in end zone. Vale la pena mettere in risalto il fatto che Tampa Bay abbia segnato questo touchdown dopo che un piazzato di McLaughlin si è stampato sul palo destro. A rendere possibile la meta del pareggio ci hanno pensato un paio di ricezioni da 27 e 29 yard del solito immarcescibile Mike Evans.

La seconda metà di gioco si è aperta con uno scambio di punt che ha preceduto l’inevitabile esplosione offensiva dei Lions. Dopo essere arrivati sulla goal line, i Lions hanno visto Tampa Bay provare a erigere un improvvisato muro fatto però crollare dalla – questa volta – lucida aggressività di Dan Campbell che, su 4&goal con una iarda da guadagnare, ha chiesto alla propria linea d’attacco di aprire un varco per lo spesso dimenticato Craig Reynolds che non ha avuto problemi a trovare il pertugio vincente.
La gioia non è però durata per chissà quanto dato che Mayfield e compagni hanno avuto bisogno solamente di un drive per ristabilire la parità: a segnare il touchdown del 17 pari ci ha pensato Rachaad White che su 3&10 dalle 12 dei Lions ha portato in end zone uno screen pass di Mayfield.

A quel punto, però, l’attacco di Detroit aveva già preso fuoco e purtroppo per i Buccaneers la difesa di Bowles non aveva l’attrezzatura antincendio per spegnerlo. Il rookie Gibbs, fino a quel momento non eccessivamente in partita, si è caricato il reparto offensivo sulle proprie spalle producendo 57 delle 75 yard che hanno portato al 24 a 17 Lions: decisive le ultime 31 arrivate da una cavalcata conclusa in end zone.

L’attacco dei Lions, in ritmo e con una consapevolezza dei propri mezzi terrificante, aveva solamente bisogno di uno stop difensivo per ampliare il vantaggio e riporre la partita su una mensola alla quale Mayfield e compagni non potevano arrivare. E infatti, dopo un inappropriato three n’ out degli ospiti, Goff e compagni hanno assemblato il drive di cui avevano bisogno per chiudere i conti, una meraviglia da quasi sei minuti conclusa con un touchdown di Amon-Ra St. Brown.
Con sei minuti rimasti da giocare, i punti da recuperare per i Buccaneers sono improvvisamente diventati 14.

Con cuore e lucidità Mayfield ha tenuto in vita il drive della disperazione convertendo un fondamentale 4&14 – ricezione da 24 yard del solito Evans: sempre Evans ha firmato il touchdown del -8. La decisione di provare la conversione da due punti non ha pagato dividendi e Tampa Bay ha restituito il pallone a Detroit sotto di otto punti con poco più di quattro minuti rimasti da giocare. Va a capirle queste scelte analitiche.

Dopo aver mosso le catene un paio di volte grazie a Montgomery, St. Brown e una penalità, la difesa di Tampa Bay è finalmente riuscita a spedire Goff e compagni a bordocampo restituendo il pallone a Mayfield a circa due minuti dal fischio finale.
I sogni di rimonta dei Buccaneers sono però stati stroncati dal primo vero errore della giornata di Mayfield che non ha percepito la presenza del linebacker Derrick Barnes che, intercettando un passaggio diretto a Otton, ha di fatto chiuso i conti.

Onore ai Buccaneers per averci provato fino all’ultimo contro una squadra tecnicamente superiore che, a mio avviso meritatamente, si è regalata il diritto di giocare una delle partite più importanti della propria storia restando fedele a sé stessa. L’aggressività tipica di Dan Campbell ieri ha pagato, Detroit ha affrontato la partita con una maturità spaventosa: San Francisco è davvero forte, ma non credo che questi Lions scenderanno in campo spaventati. Tutt’altro.
In una partita così tirata i due turnover fatti registrare da Baker Mayfield hanno avuto modo di rivelarsi decisivi.

E poi è arrivata lei, lei che non delude mai. Quando i destini di Bills e Chiefs si incrociano tendono a succedere cose che rientrano tranquillamente nella definizione di “paranormale”. La sfortuna dei Bills, purtroppo per loro e per gli indomabili tifosi, non è affatto paranormale: c’è, esiste e possiamo ripetutamente toccarla con mano.
Il 27 a 24 con cui i Kansas City Chiefs hanno posto fino all’ennesima stagione dei Buffalo Bills tormenterà per mesi i sonni degli affranti tifosi: pure questa volta Buffalo è arrivata a tanto così dall’esorcizzare la propria bestia nera.

Il primo drive ci ha messi davanti al piano di battaglia dei Bills che, molto saggiamente, hanno avuto modo di convenire che il miglior modo per neutralizzare l’attacco dei Chiefs sia quello di relegarlo a bordocampo. Con metodicità e lucidità, Buffalo li ha attaccati prevalentemente via terra, non riuscendo però a trovare il touchdown: tenere la palla quasi sette minuti e portarsi a casa solamente tre punti raramente porterà a buone cose contro i Chiefs.

A quanto pare per i Chiefs era solo una mera questione di contesto. Dopo aver faticato per tutta la stagione a muovere le catene, Mahomes e compagni hanno avuto bisogno solamente di un paio di snap per portarsi in zona field goal: un paio di ricezioni di Rice e Kelce hanno regalato a Butker l’opportunità di pareggiarla con un tutt’altro che banale piazzato da 47 yard.
Alla faccia dell’attacco in crisi d’identità.

Buffalo, con la calma di cui vi ho parlato poc’anzi, ha continuato ad attaccare il front seven dei Chiefs che non sembrava in grado di trovare contromisure alla fisicità della linea d’attacco dei padroni di casa. Dopo aver limato altri sei minuti, Josh Allen ha firmato il primo touchdown della giornata con una corsa da 5 yard a cui Kansas City ha saputo replicare solamente con un piazzato: a dieci minuti dal termine del secondo quarto il punteggio recitava 10 a 6 Bills.
Un punt dei padroni di casa ha preceduto il touchdown del sorpasso dei Chiefs firmato da un Travis Kelce completamente dimenticato dalla difesa di Buffalo: 13 a 10 Chiefs e tante, troppe inquadrature al box di Taylor Swift dominato da un Jason Kelce naturalmente a petto nudo.

Probabilmente risvegliati dalla zampata dei Chiefs, prima di recarsi negli spogliatoi per la pausa lunga i Bills hanno ripristinato il vantaggio grazie al secondo touchdown via terra di Josh Allen, pure in questo arrivato dopo un drive metodico in cui Allen e compagni si sono per lo più accontentati di guadagni corti ma costanti.
17 a 13 Bills dunque, partita assolutamente aperta.

Si rientra in campo e ai Chiefs bastano un paio di snap per mettere in chiaro che la partita fosse ancora lunga: il primo snap della ripresa ha fruttato loro ben 30 yard grazie a un cioccolatino di Mahomes ricevuto da un Valdes-Scantling che per l’occasione si è ricordato di avvitarsi le mani ai polsi. Una corsa da più di 20 yard di Mahomes ha catapultato KC in red zone, dove Travis Kelce ha firmato il touchdown del sorpasso: quello segnato dal fratello minore di Jason è stato il sedicesimo TD ai playoff arrivato tramite un passaggio di Mahomes, record all-time per una coppia quarterback-ricevitore ai playoff.

La reazione dei Bills non si è fatta attendere ed è stata a mio avviso perfetta. Allen e compagni hanno ripreso esattamente da dove si erano fermati, tenendo le catene perennemente in moto grazie a un gioco di corse apparentemente inarrestabile: esaltante la loro freddezza su terzo down in quanto ne hanno convertiti tre in un drive, fra cui quello decisivo che è valso loro il touchdown del nuovo controsorpasso firmato da Shakir.

Un’altra bomba da circa 30 yard ricevuta da Valdes-Scantling ha permesso ai Chiefs di rispondere al fuoco con il fuoco e mi sembra inutile farvi aspettare ulteriormente: Pacheco con una pregevole corsa da 4 yard ha firmato il touchdown del nuovo (nuovo) controsorpasso, quello del 27 a 24.

A quel punto la partita è definitivamente esplosa, in quanto un three n’ out dei Bills è stato esacerbato dalla folle decisione di McDermott di tentare un fake punt – principalmente perché i Chiefs avevano solamente 10 giocatori in campo: la corsa di Damar Hamlin si è fermata ben prima della linea del primo down.
Kansas City, con l’occasione di chiudere quasi definitivamente i conti, ha commesso il primo grande errore della propria serata: dopo che l’indemoniato Pacheco li ha catapultati all’interno delle 5, Reid ha deciso di mettere il pallone in mano al freddo Mecole Hardman che è andato a commettere fumble sulla goal line. La palla è ovviamente uscita dalla end zone restituendo il possesso ai Bills tramite un touchback che ha mitigato le conseguenze del disastroso turnover on downs.

Nel momento più importante della contesa a farla da padrone ci hanno pensato le difese, fino a quel punto incapaci di neutralizzare i reparti offensivi avversari. Riottenuta la palla, infatti, Buffalo è incappata in un altro three n’ out a cui Kansas City ha risposto con un altro punt che ha restituito a Buffalo il pallone con circa otto minuti rimasti da giocare.
Allen e compagni, consapevoli del peso specifico di quel drive, hanno ripreso a muovere le catene con efficacia anche se un pessimo drop di Diggs al termine del primo snap è probabilmente costato loro un touchdown.

Una fondamentale conversione su quarto down ha tenuto in vita le speranze dei Bills che, però, sono stati costretti ad accontentarsi di un piazzato che avrebbe dovuto ristabilire la parità a poco meno di due minuti dal fischio finale.
Questo è il punto in cui abbraccio ogni tifoso dei Bills perché perdere così fa schifo. Il piazzato del pareggio di Tyler Bass da 44 yard è terminato troppo a destra rispetto ai pali. Anni e anni dopo, i tifosi dei Bills hanno un aggiunto un nuovo strato di dolore alle parole wide right.
Riottenuto il possesso KC ha chiuso definitivamente i conti con un primo down di Pacheco.

Perdere così è orribile. Questo sembrava poter essere l’anno buono, l’anno in cui finalmente Buffalo riusciva a imporsi sui Chiefs a gennaio, ma niente da fare. A un certo punto viene difficile trovare parole sensate, le difficoltà offensive dei Chiefs unite all’inerzia chiaramente dalla parte dei Bills – oltre che al fattore campo – sembravano poter mettere Buffalo nella posizione di farcela, ma nel momento più importante dell’anno i Chiefs hanno tirato fuori dal cilindro una prestazione ai limiti della perfezione che probabilmente ci convincerà a non dubitare mai più di loro.

32 thoughts on “NFL: il riassunto della domenica del Divisional Round 2023

  1. Un pizzico di fortuna non guasta mai per i Chiefs..
    Contro i Ravens ,oltre che ai giocatori, la chiave sarà in mano al buon Mc Donald.
    In NFC nulla di scontato per i 49ers (vero Purdy?) vs i Leoni

    • finale AFC si prospetta una partita interessantissima,pr la NFC spero che ai niners tremino le gambe….

    • A me lo scontro Lions Vs Bucs non ha entusiasmato, nettamente inferiore dal punto di vista tecnico agli altri tre. KC deve fare un monumento a Pacheco.

  2. Mai dubitare dei Chiefs, ma intanto non dubitiamo nemmeno dei niners, go Lions! Un altra bellissima vittoria di Detroit, partita divertente, tutti protagonisti, TD sul 4o down Campbell style e non so cos’altro dire, grandi ragazzi!

  3. Giusto il suicidio Bills dopo che gli arbitri li avevano tenuti in partita e Mahomes non cavava più meZZo ragno dal buco. Ai playoff va così.
    Lions-Bucs, 2 intercetti a 0. A volte il football americano è tanto semplice. Campbell COY.
    La cantantessa bionda ha rotto il caZZo. E pure Travis che mima i bacini come un ritardato qualunque… Meno male c’era Jason a fare la parte del gorilla e mettere un po’ di simpatia sopra tutto quel grottesco.
    A ‘sto punto forZa Ravens (Lamaro continua a non convincermi, spero torni Andrews).

    • Ho apprezzato il gameplan dei Bills. Peccato che invece di stancarsi la difesa di KC sia “collassata” la OL di BUF.
      Sull’ultimo drive dei Bills: ok lo snap 1 di corsa, ok lo snap 2 di lancio sul profondo (che se c’era Davis al posto di Shakir era TD), non ho capito lo snap3. Ma se sai che il vento va’ da sx a dx (e Bass era già stato in difficoltà a centrare i pali i calci prima), porca di quella vacca disegna un gioco di corsa da 1 YD ma per portare la palla sull’hash mark di sx e facilitare il calciatore a centrare i pali.
      A volte mi sembra che sfuggano dei dettagli “banali”. Troppi “sbarbati” come coordinatori o HC?

      • Sarà l’emoZione che gli annebbia il cervello…
        E comunque Tucker quei calci nolli sbaglia.

  4. Chiefs: non si chiamano campioni per niente. Non è solo questione di avere l’anello al dito. Si chiude così il sipario sulla mia personale bold prediction😢

    Lions: vittoria con merito. Con loro, ai Niners dell’altra sera occorrerà essere completamente diversi.

  5. Ultimi tre scontri diretti tra Buffalo e Kansas City in stagione regolare: tre vittorie di Buffalo. Ultimi tre scontri ai playoff: tre vittorie di Kansas City. Semplicemente, quando conta, sono più bravi di noi. Era scritto che Bass avrebbe sbagliato quel field goal, e anche se lo avesse segnato ai Chiefs sarebbe rimasto il tempo necessario per risalire il campo e vincere la partita: lì dovevamo segnare un touchdown.

    Sulla partita tra Detroit e Tampa, c’è una cosa che non sono riuscito a capire: a 36 secondi dalla fine, sul terzo down, Detroit s’inginocchia. Ma Tampa aveva ancora un time-out: perché non lo ha chiamato? Sul quarto down, Detroit non avrebbe potuto inginocchiarsi: avrebbe dovuto calciare il field goal, ma lo avrebbe anche potuto sbagliare e a Tampa sarebbero rimasti circa 30 secondi per tentare il miracolo. Probabilmente, c’è qualcosa che mi sfugge: chiedo lumi.

    • in realtà mayfiled si è fatto intercettare a 1’30 dalla fine, e tampa aveva solo 1 time out rimasto. detroit aveva 4 down per perdere tempo. penso che non abbia chiesto il time out perché tanto era inutile. poi non ne capisco molto ma mi sembra sia andata cosi’

      • Naturalmente, sul 4° down non puoi inginocchiarti (perché restituiresti palla agli avversari e si fermerebbe il tempo): hai solo tre down per consumare il cronometro, che scendono a due perché Tampa aveva un time-out. Quindi Detroit poteva consumare solo 1 minuto e 20 secondi. Stando al riepilogo del sito della Nfl, Goff si è inginocchiato la prima volta a 1.33 dalla fine e Tampa non ha chiamato il time-out. Invece che lasciar passare 40 secondi, Goff ne lascia passare solo 27 e si inginocchia per la seconda volta a 1.06 dalla fine. Poi il terzo inginocchiamento è avvenuto a 37 secondi dalla fine: se Tampa avesse fermato il tempo, Detroit sarebbe stata costretta a calciare da 49 yard (la palla era sulle 31 yard, cui vanno aggiunte le solite 18 del calcio), ovvero un field goal tutt’altro che scontato. Avessero sbagliato, Tampa sarebbe ripartita dalle proprie 39 yard (il punto da cui il calcio era stato sbagliato), con una trentina di secondi a disposizione.

        Se c’è un inghippo e ho sbagliato nel mio ragionamento, ditemelo, perché sto impazzando 😁.

        • Può tranquillamente essere perché gli americani e in primis i giocatori sono gli ultimi a sapere le regole

    • ho cercato un po sui siti americani, a quanto pare l’allenatore non ha ritenuto opportuno farlo perché se avessero segnato il field goal andavano a meno 12. se lo sbagliavano sarebbero rimasti più o meno 12 secondi per fare 1 giocata. per lui la partita era gia finita in pratica

      • Grazie, Wil. Però io non sono d’accordo con Bowles: due anni or sono, ahimè, Mahomes ha dimostrato che una dozzina di secondi sono sufficienti per ribaltare una partita 😃 !

  6. Chiefs così sfavoriti per la corsa al Superbowl e soprattutto contro i Bills era un affronto. Quando hai Mahomes e una squadra che ha già vinto, e più volte, non puoi mai prenderli con sufficienza.

    • Tanto quello che conta è il risultato del campo, non i pronostici… Anzi, firmerei per vincere contro ogni previsione, ancora meglio😁

      • Certo era per dire che non capivo perché partissero sfavoriti escluso il fattore casa

  7. Ci speravo ma onestamente non ci credevo, l’attacco di Buffalo mi sembrava troppo esplosivo per farsi sfuggire questa occasione di vendetta tra le mura amiche, specie considerando il periodo infelice dei ricevitori di KC. Ma come avevo detto in precedenza, forse partire da underdog avrebbe potuto giovare moralmente ai ragazzi in rosso. Tra l’altro se non sbaglio la coppia Mahomes – cuoricino Kelce ha stabilito il record di connessioni nei PO, e anche questo qualcosina vorra’ dire. Non mi aspetto nulla contro Baltimora, e’ gia’ tanto essere arrivati qui quest’anno, ma per citare il buon Mitch Holthus “you can doubt the Chiefs, you can dislike the Chiefs, you can disrespect the Chiefs, but you have to deal with the Chiefs”

  8. bella partita tra tb e detroit, mi dispiace per mayfield perché fino all’ultimo intercetto (molto brutto) stava giocando bene, pero’ detroit era indubbiamente più forte

  9. Troppi infortuni nella difesa dei bills…
    Fino all’inizio dell’ultimo quarto kc si è letteralmente mangiato il campo ad ogni drive mentre i bills dovevano faticare chiudendo terzi e quarti down
    Era solo questione di tempo
    Era logico che prima o poi la difesa di kc li avrebbe costretti al punt o ad un calcio…
    Gli errori poi capitano…

  10. Molto bravi i Lions e, da tifoso 49ers, mi devo preoccupare più di un pochino. Anche se però la squadra più forte sono i Ravens i quali dovranno sudarsela contro una KC il cui attacco ha ricominciato a funzionare proprio nel momento che più conta. Ma come fa Mahomes a sgusciare sempre da qualsiasi situazione di difficoltà in mezzo a mille avversari? Si cosparge di grasso di balena o è la dimostrazione che l’uomo discende dall’anguilla? Ovviamente scherzo, comunque… chapeau.

  11. belle partite quelle di domenica. TB vende cara la pelle ma alla lunga il maggior talento dei Lions fa la differenza. Nemmeno io ho capito quel tentativo di conversione da 2 sul -8.

    Dura la vita del kicker.
    La sfida delle sfide come volevasi dimostrare è stata la partita più bella dei PO, d’altronde se hai Allen e Mahomes a comandare le danze sai già che ci sarà da divertirsi.
    Buffalo a differenza di quanto fatto dai Dolphins contro una difesa forte sul profondo come quella dei Chiefs ha giustamente corso alla grande guadagnando tante yard. Poi sul più bello si sono inceppati.
    Probabilmente anche qualora Bass avesse segnato il FG i Chiefs l’avrebbero portata a casa lo stesso, ma sarebbe stato bello vedere un over time.
    Cmq ripeto quanto già scritto in precedenza, per me siamo a un Mahomes dal SB più atteso.

    • Ne avevamo parlato qua nei commenti qualche mese fa: se sei sotto di 14 punti e segni un touchdown, statisticamente, conviene andare da 2 punti. Se converti, poi basta un td da 7 punti per vincere la partita; se non lo converti, puoi sempre riprovarci da 2 al secondo td e pareggiare. Statisticamente, la probabilità di fare 15 punti è maggiore rispetto a quella di farne 12. Proprio sfruttando questo concetto, Tennessee riuscì a vincere a Miami nel finale di gara.

      • si , ricordo. Resto dell’avviso che calciare due conversioni da 1 e pareggiarla , soprattutto in un Divisional sia la cosa migliore.

        • Sì, certo, dipende dalla filosofia dell’allenatore e forse anche dal tipo di giocatori di cui disponi (più o meno adatti alla conversione da due). Per esempio, settimana scorsa, Pittsburgh era sotto di 14 punti con Buffalo e ha segnato un touchdown: Tomlin ha deciso di andare da uno!

          • infatti. non per niente per 17 stagioni di fila ha superato il 50% di vittorie.

    • A forza di dire così misa che gli altri resteranno a un Mahomes dal SB

      • Se vuoi il titolo devi battere il 15. Come fino a 3 anni fa dovevi battere il 12

        • Mahomes è sempre Mahomes. Se prendessero un ricevitore vero farebbe sfracelli ancora maggiori. Chiefs molto pericolosi anche per Lamar. Vedomequilibrio tra Lions e 49ers. L’eccezionale Mike Evans ai Chiefs l’anno prossimo? Che ne dite?

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