Prima di partire lasciatemi spendere due parole di stima per Scott Hanson – che novità. Questa notte, a non troppi minuti dal termine di NFL RedZone, è partito un’allarme nello studio losangelino nel quale il nostro Messia proferisce il verbo. Ciò nonostante, dopo essere stato autorizzato Scott è rimasto in studio per qualche minuto per rassicurarci delle sue condizioni, salutarci e lanciare l’immancabile montaggio con tutti i touchdown della domenica. Peccato, avrei voluto sentirlo reagire al capolavoro fra Eagles e Bills.
Non è successo niente, ma ammetto che il suono di una sirena d’allarme in America basta per farmi cominciare a sudare freddo: che professionista che sei Scott.
Scott Hanson signing off NFL Redzone while the evacuation alarm continues sounding is an All Time Broadcaster Moment 😂
Hope all is well for the Redzone Crew 🙏 pic.twitter.com/QZuXeP2JCw
— PlayerProfiler (@rotounderworld) November 27, 2023
Che bello quando le cose vanno come devono andare. Doveva essere la partita della settimana, è stata qualcosa di più: Philadelphia per sbarazzarsi di Buffalo ha necessitato di una grandissima rimonta, di un vero e proprio miracolo, dei tempi supplementari e di un drive perfetto. 37 a 34 per gli Eagles il punteggio finale.
Eppure non si era aperta sotto i migliori auspici. L’attacco guidato da Hurts appariva contratto e pesantemente condizionato dalla pioggia battente, figuratevi che nella prima metà il candidato all’MVP è stato in grado di raccogliere solamente 33 passing yard condite da un fumble perso e un intercetto: tutt’altro che ideale.
Buffalo, nel frattempo, senza mai strafare era riuscita a costruirsi un vantaggio interessante, un 17 a 7 che contro questi Eagles non è sicuramente garanzia di vittoria ma che ci mette davanti a un attacco tonico e in salute. Notizia mica da poco di questi tempi.
Nella seconda metà, però, è scesa in campo un’altra squadra con la stupenda casacca degli Eagles. Finalmente concreti, dopo un rapidissimo e indolore three n’ out Hurts e compagni hanno cominciato a muovere le catene con continuità fino a portarsi sul -3 grazie a un touchdown del solito A.J. Brown: ciò che deve fare male ai Bills e ai loro tifosi è che questa meta sia arrivata immediatamente dopo un piazzato sbagliato da Bass. Sì, la partita è terminata dopo i supplementari: avete già tratto le vostre conclusioni immagino.
I Bills non sembravano aver accusato il colpo, Allen e compagni avevano seccamente restaurato il vantaggio sul +10 grazie al secondo rushing touchdown della giornata di Allen, quello del 24 a 14: come già suggerito, però, Philadelphia non aveva più nulla a che fare con la squadra vista nei primi trenta minuti di gioco.
Uno Swift particolarmente pimpante li ha portati nei pressi della red zone dove Hurts, non troppi istanti dopo l’inizio dell’ultimo quarto, ha connesso con Smith per il touchdown del nuovo -3: quale sarà la risposta di Buffalo?
La peggiore di tutte: un intercetto.
Dopo un paio di snap conclusi con una perdita, su 3&15 Hurts tira fuori dal cilindro la giocata della sua partita: la difesa di Buffalo sembrava essere posizionata in modo perfetto, ma il quarterback mentre si avvicinava pericolosamente alla sideline guidava il traffico dando istruzioni a Olamide Zaccheaus pescato magistralmente nel retro della end zone per il touchdown del sorpasso. 28 a 24 Eagles, ma c’era ancora troppo football a disposizione.
Un veloce scambio di punt ha preceduto quello che a mio avviso può essere elevato a emblema del cambio di filosofia apportato da Joe Brady.
Con sette minuti da giocare e un touchdown da segnare, senza farsi prendere dal panico Brady ha deciso di mettere il pallone in mano ai suoi running back che hanno marciato senza particolari difficoltà sull’arcigno ma esausto front seven degli Eagles.
Il piano di battaglia di Brady funzionava alla meraviglia, Buffalo concludeva ogni snap con un guadagno importante tenendo in moto il cronometro, per poi mettere il musetto davanti grazie un pregevole touchdown di Gabe Davis su terzo down nel cuore della red zone: 31 a 28 per i Bills, ma Philadelphia aveva ancora a disposizione circa due minuti.
Un paio di passaggi a Brown hanno permesso a Philly di valicare rapidamente la metà campo, tuttavia due penalità fischiate all’insospettabile Jason Kelce sono costate preziosissime yard a Philadelphia che, con le spalle al muro, senza alcuna vergogna ha chiesto un miracolo al proprio kicker Jake Elliott, ossia di portare la partita ai supplementari con una bomba da 59 yard sotto il diluvio.
Guardate con i vostri occhi.
JAKE ELLIOTT FROM 59 YARDS IN THE RAIN
📺: #BUFvsPHI on CBS
📱: Stream on #NFLPlus https://t.co/1dOevJjoZZ pic.twitter.com/pIpxrFF6R7— NFL (@NFL) November 27, 2023
Supplementari, quindi.
Il lancio della moneta questa volta ha sorriso a Buffalo che, però, non è stata in grado di sfruttare appieno l’occasione accontentandosi di un piazzato che li costringeva a incrociare le dita e pregare per uno stop difensivo.
Sinceramente, Philadelphia poteva perdere dopo il miracolo di Elliott? Assolutamente no e Hurts sembrava esserne consapevole. Ineluttabile e metodico, Hurts ha marciato lungo il campo facendo affidamento principalmente alle proprie gambe e a Smith fino a trovarsi a 12 yard dalla vittoria finale dopo una buona corsa di Swift: senza alcuna esitazione Hurts ha portato personalmente il pallone in end zone per il touchdown della vittoria, quello del 37 a 34.
Che partita signori, che partita. Domattina ne leggerete di nuovo.
Successo fondamentale dei Jacksonville Jaguars che sopravvivono ai disperati tentativi di rimonta degli Houston Texans e si portano a casa un 24 a 21 che, trattandosi di un testa a testa al vertice della division, vale doppio.
Quella andata in scena a Houston è stata una partita davvero pregevole fra due buonissime squadre che si sono risposte colpo a colpo: in partite del genere, purtroppo, sono i dettagli a decretare il vincitore.
Sotto di due possessi con una decina abbondante di minuti rimasti sul cronometro, Houston si è portata sul -3 grazie a una meta di Nico Collins.
Una volta riconquistato il possesso tutto sembrava essere apparecchiato per l’ennesimo game winning drive di Stroud che, mi rendo conto, ci abbia già abituati fin troppo bene. L’attacco dei Texans, però, si impantana nei pressi della metà campo obbligando così Ryans a chiedere un miracolo – al coperto questa volta – a Matt Ammendola, un miracolo da 58 yard: nella prima metà ne aveva sbagliato uno da 50.
Quello che sembra essere un calcio perfetto in pochi secondi muta di forma fino ad assumere quella della più grande beffa immaginabile concludendo la propria parabola sulla base dei pali: fosse stato da 57 yard sarebbe entrato.
Com’è che si dice, game of inches?
The Texans were this close to tying the game on a 58-yard field goal. #JAXvsHOU pic.twitter.com/w5P2AAg2Nj
— NFL (@NFL) November 26, 2023
Attenzione, per il discorso AFC South dobbiamo tenere in considerazione pure gli Indianapolis Colts che zitti zitti continuano a vincere: ieri fondamentale 27 a 20 su dei Buccaneers tanto coriacei quanto imprecisi.
In una giornata in cui hanno faticato a convertire terzi down – 2 su 11 – la differenza è stata fatta dai successi su tre dei quattro quarti down giocati, fra cui quello fondamentale che ha tenuto in vita il drive che ha permesso loro di portarsi sopra di due possessi a una decina scarsa di minuti dal termine.
I Buccaneers, purtroppo per loro, dopo essere stati limitati a un field goal hanno concluso il drive della disperazione con un fumble che ha regalato a Indianapolis la terza vittoria consecutiva.
Ottima prestazione di Jonathan Taylor che ha realizzato due touchdown, anche se il vero protagonista è stato il vorace pass rush che ha condannato Mayfield a incassare sei sack.
Sempre a modo loro, spesso una vittoria: nuova domenica, stessa storia per gli Steelers che giustiziano i Cincinnati Bengals di Jake Browning con un poco spettacolare ma fondamentale 16 a 10.
A onor del vero Pittsburgh ha mosso il pallone piuttosto brillantemente guadagnando più di 400 yard di total offense per la prima volta in 59 partite – dato surreale -, il problema stava tutto nel fatto che una volta arrivati in red zone interpellassero troppo assiduamente Chris Boswell. Contro dei Bengals privi di Burrow, però, questo può decisamente bastare, soprattutto perché il reparto difensivo ha limitato Browning e soci a un mestissimo 2 su 10 su terzo down che ha permesso agli Steelers di tenere il possesso per più di 37 minuti.
Sia quello che sia, si sono visti miglioramenti.
Vittoria di un peso specifico incommensurabile quella dei Falcons sui Saints, 24 a 15 il punteggio finale. Evidentemente il bye week ha sortito gli effetti desiderati, evidentemente il buon Arthur Smith ha avuto un’epifania che gli ha permesso di realizzare definitivamente che, in luce della disastrosa situazione under center, mettere la palla in mano il più possibile a Bijan Robinson rappresenti la migliore delle idee per mettersi nella posizione di arrivare alla vittoria finale.
Il favoloso rookie ha totalizzato 123 yard e due touchdown – uno su lancio e uno di corsa – mentre dall’altra parte i Saints inscenavano una nuova battaglia nella loro personalissima guerra contro la red zone: potete facilmente convenire che non portarsi a casa un touchdown in nessuno dei cinque viaggi nella parte più importante del campo raramente condurrà a una vittoria. Ogni singolo punto dei Saints è arrivato grazie al piede destro del kicker Grupe.
This is what this man is capable of when you USE HIM ATLANTA!!!
Bijan Robinson is DIFFERENT & should be used like this all of over the field like he has been today. Don’t need to make it rocket science.
— Fanatic Perspective (@Fan_Prspective) November 26, 2023
Se non altro sono coerenti. A questo punto possiamo dirlo: i Patriots sono la peggior squadra della lega e, in quanto tali, ci mettono davanti al peggior spettacolo che un palcoscenico NFL possa offrirci in questo preciso momento.
Nel 10 a 7 con cui sono stati battuti dai Giants troviamo ogni elemento che sta rendendo a suo modo unica questa sciagurata stagione. Troviamo l’imprecisione di un sempre più indifendibile Mac Jones, autore di due intercetti nella prima metà di partita e spedito in panchina per uno Zappe che, seppur meno disastroso, non ha sicuramente ben figurato. Troviamo l’ennesimo piazzato sbagliato nel peggior momento possibile: New England avrebbe avuto l’opportunità di regalare i tempi supplementari all’agonia newyorkese, ma il kicker Ryland ha mancato i pali da 35 yard. Soprattutto, troviamo un’altra beffarda sconfitta contro un’avversaria assolutamente alla portata.
Che disastro.
Poco, pochissimo da dire sul triste 17 a 10 con cui i Titans hanno affossato ulteriormente i Carolina Panthers.
Decisivi i due touchdown di un Derrick Henry finalmente efficace, anche se il ritorno del re – per una settimana – non basta sicuramente a riqualificare quella che è stata una partita oggettivamente brutta. Entrambi i reparti offensivi hanno faticato immensamente a muovere le catene, figuratevi che a un certo punto nella seconda metà l’esito di sette drive consecutivi ha recitato “punt”: Tennessee, volata sopra di due possessi nel primo tempo, ha costruito un vantaggio insormontabile per questi Panthers.
Prosegue il buon momento di forma dei Rams che hanno letteralmente passeggiato sui peggiori Cardinals dell’anno tornando così a Los Angeles con un eloquente 37 a 14.
Non c’è stata partita a Glendale, tuttavia posso parlarvi di qualche protagonista. Il mattatore assoluto è stato il rientrante Kyren Williams che con 204 yard dallo scrimmage e un paio di touchdown su ricezione ha messo in luce tutte le carenze difensive di Arizona, aiutando nel frattempo Stafford ad assemblare la miglior prestazione della sua annata: ben quattro touchdown per il veteranissimo quarterback dei Rams.
Che gioia vedere Kyren Williams così, che gioia.
KYREN WILLIAMS IS ALL THE WAY BACK 🔥
pic.twitter.com/gw14fUTdQC— PFF Fantasy Football (@PFF_Fantasy) November 26, 2023
Quinta vittoria consecutiva per i lanciatissimi Denver Broncos che prendono lo scalpo pure ai Cleveland Browns: 29 a 12 il punteggio finale.
Come spesso sta succedendo, a Wilson è stato chiesto il minimo indispensabile – 134 passing yard per lui – e lui ha risposto presente completando i lanci che doveva completare. L’inizio da 14-0 ha permesso a Denver di scavare un solco troppo profondo per l’attacco dei Browns, limitato magnificamente dalla difesa dei padroni di casa che li ha tenuti sul 2 su 13 su terzo down generando tre decisivi turnover e un safety.
Che ci crediate o meno Denver è la squadra più calda della lega e, seppur fragile, sembra aver trovato un equilibrio che garantisca loro competitività e, soprattutto, vittorie.
Tornano al successo i Chiefs, anche se ammetto che a un certo punto ho preso in considerazione l’idea di preoccuparmi sul serio. Dopo un quarto e mezzo di nulla cosmico, l’attacco guidato da Mahomes ha finalmente trovato ritmo e, coadiuvato da una difesa sempre più sensazionale, ha messo a tabellone i 31 punti che hanno reso possibile il 31 a 17 finale che ha definitivamente riportato sulla terra i poveri Raiders. Ci tengo a specificare che a metà del secondo quarto Kansas City si trovasse sotto 14 a 0.
Un paio di touchdown di Mahomes – lanciati a Watson e Rice – e un paio di touchdown di Pacheco hanno permesso ai Chiefs di mettere la freccia e completare un sorpasso reso possibile dallo strapotere del reparto difensivo.
Brutta vittoria – anche se in questa AFC valgono oro – quella dei Baltimore Ravens sui Los Angeles Chargers: il Sunday Night Football ci ha messo offerto uno scialbo 20 a 10 di matrice palesemente difensiva.
L’attacco dei Ravens ha visibilmente sofferto l’assenza di Mark Andrews, ma per loro fortuna il reparto difensivo continuava a racimolare turnover: gli sciagurati Chargers ne hanno infatti commessi quattro, di cui tre fumble. Credo che nulla racconti meglio cosa sia stata questa partita del fatto che Los Angeles, a quel punto sotto solamente di 10 punti, abbia concluso un drive da 19 giocate protrattosi quasi per nove minuti con un fumble di Justin Herbert su terzo down.
Baltimore, sorniona e atipicamente sciatta in attacco, per vincerla si è affidata al rookie Flowers che ha segnato un touchdown su ricezione e uno su corsa.
Mattia, 27 anni.
Scrivo e parlo di football americano per diventare famoso sull’Internet e non dover più lavorare.
Se non mi seguite su Twitter (@matiofubol) ci rimango male. Ora mi trovate su https://matiofubol.substack.com/
Philly veramente squadra quadrata quest’anno, vittoria in trincea questa vs i Bills.
Oscar della giornata ad Elliott che ha fatto veramente un capolavoro sia per la distanza che per le condizioni climatiche. Eagles meritatamente la migliore squadra della NFL e uniformi vintage belle come poche.
Ravens vincenti ma hanno un calendario ostico da qua a fine campionato..
Quello di AJB è un fumble, non un incompleto
Il Maniavantismo del sor righetti sta diventando quasi comico..
Cmq Ravens seed 1…
Complimenti agli eagles,settimana scorsa ringraziano i drop di MVS e compagnia…stanotte il superkicker dei Bills…per non parlare dei fazzoletti gialli contro buffalo che volavano in ogni dove..
Un giorno credo,la fortuna presenterà loro il conto,intanto si godranno l’ennesima vittoria in RS..
Puo darsi che siano anche stati fortunati in alcune circostanze ma sulla forza della squadra credo non vi siano dubbi
Impressionante Philly. Sembrano i tedeschi nel calcio. Non mollano mai anche quando non sembra la loro serata. E alla fine emergono. Sono forti, molto. Una parola per un ruolo considerato ingiustamente marginale, quello del K. Invece è un ruolo decisivo. Parecchio.
Mi tocca aggiornare la statistica: nell’era Josh Allen, Buffalo è andata al supplementare sei volte e ha perso sei volte. L’ultima vittoria è quella solita del 10 dicembre 2017, con Indianapolis, sotto la bufera di neve, con Nathan Peterman qb partente e Joe Webb subentrato a partita in corso (so che lo ripeto ogni volta, ma è una cosa talmente assurda che cerco di parlarne per convicermi che sia vera).
Alla luce di questo, non capisco perché nel finale dei tempi regolamentari McDermott abbia sprecato due time-out e abbia poi voluto inginocchiarsi, rinunciando a tentare un ultimo drive. Va anche detto che se il tuo kicker sbaglia due field goal da 34 e da 48 yard, mentre quello avversario la mette da 59, allora capisci che non è serata. E se con un differenziale punti di +101 sei al 50% e al 10° posto della Afc, capisci che probabilmente non è nemmeno stagione.
Speranze di playoff sempre più ridotte al lumicino: occorre vincerne cinque su cinque; quattro su cinque potrebbero non bastare (dipende da cosa fanno le altre squadre). Ma bisogna essere ottimisti: le possibilità che ha Buffalo di vincere il “Super bowl” sono superiori a quelle che aveva l’Italia di vincere la Davis, quando sabato pomeriggio si è trovata sotto 0-1 con la Serbia e Djokovic aveva tre match-point 🤣 .
Che tristezza Panthers – Titans e Patriots – Giants! Però volendoci trovare comunque una cosa divertente da dire, ecco… credo fosse da tantissimi anni che i Giants non vincevano in casa contro i Patriots. Ci voleva DeVito QB !!!
vedere Giants/Patriots con devito e zappe come QB è da morte del football
ieri credo la peggiore domenica di football delle 19 da quando l’uomo creò il cavallo (cit)
a parte jaguars/texans ( partita che alla fine ho deciso di vedere ) i QB in campo alle 19 erano:
Carr-Ridder-DeVito-mac Jones-Picket-Browning-Young-Levis-Mishew-Mayfield. Mamma mia!
cmq il FG sbagliato dai Patriots mi puzza. Menzione per l’esultanza per Tommy Devito a mimare la gestualità degli italoamericani