Questo weekend di football mi ha prosciugato. Seriamente, mi sento come un mocio inutilizzato strizzato senza troppi complimenti dopo aver assaggiato dell’acqua per la prima volta da anni: non ci sto capendo niente e sono oggi più accartocciato che mai. Che dolore.
Siccome chi ne sa sostiene che scrivere sia catartico, per oggi ho deciso di cambiare “format” – come ne avessi mai avuto uno – e proporvi un numero più sostanzioso di considerazioni… meno sostanziose.
Ho tanto di cui parlare.

Partiamo dai Baltimore Ravens, giochiamo in casa.
A un certo punto si diventa noiosi. I Ravens domenica non hanno perso per colpa di Lamar Jackson. Ne ho viste di tutti i colori. Un paio di touchdown droppati consecutivamente, ricevitori con un magnete impiantato nel sedere essere richiamati al suolo da una calamita dei cartoni animati, il solito fumble stroncadrivepromettente gratuito, scelte scriteriate di allenatori con idee un po’ troppo dadaiste e una difesa che ci ha fatto confondere Kenny Pickett con Joe Montana.

L’intercetto finale è stato osceno, ma se eleviamo l’unico vero errore della sua giornata a unica causa della sconfitta o siamo in malafede o di football ne capiamo davvero poco. Con dei ricevitori con le mani non montate al contrario e un allenatore capace di allenare – oltre che di parlare – Baltimore non avrebbe avuto bisogno di quel touchdown per vincerla. L’avrebbe vinta molto prima.
È sempre la stessa storia. Il problema è l’immaturità della squadra, non esclusivamente del quarterback.

I San Francisco 49ers sono la migliore squadra della NFL. Affermazione coraggiosa e senza precedenti, lo so lo so. Sono spietati, metodici e sembra debbano ancora ingranare la quarta. Procedono con il pilota automatico strapazzando qualsiasi avversaria si trovino davanti sfoggiando un football totale in cui i reparti si alimentano a vicenda.
L’attacco tiene la difesa fresca e riposata sostenendo drive lunghi e fruttuosi, la difesa ricambia il favore regalando loro ottime posizioni di partenza.

Doveva essere il momento della verità per dei Cowboys che avrebbero preso il polso alla verosimiglianza delle proprie ambizioni: non c’è stata storia.
Purdy ha sfoderato la miglior prestazione della propria già interessante carriera sul palcoscenico più impegnativo in assoluto: al momento non saprei individuare un quarterback che stia rendendo meglio di lui. A questo punto c’è solamente da incrociare le dita e pregare che arrivino a gennaio non troppo ammaccati. Impressionanti.

I Dallas Cowboys, esattamente come i “miei” Baltimore Ravens, non cambiano mai. Ogni anno è sempre la stessa esasperante storia. Grandi con i piccoli, qualche vittoria di qualità qua e là e l’inevitabile flop contro quelli che dovrebbero essere gli avversari diretti.
Possiamo puntare il dito quanto vogliamo in direzione dell’allenatore, ma per quanto mi piaccia come giocatore devo constatare che con Dak Prescott Dallas raramente Dallas vinca le partite che deve vincere. Soprattutto, ciò che più mi amareggia è che non perdano mai nonostante un’ottima prestazione di Prescott che, apparentemente, di impegni cerchiati in rosso sul calendario ne sta sbagliando veramente troppi ultimamente.

Sbrodolare su una squadra dopo una vittoria su questi Carolina Panthers sarebbe veramente stupido, ma che inizio di stagione per i Detroit Lions. L’attacco ha acquisito una consapevolezza che lo ha magicamente trasformato in uno dei più efficienti e consistenti della lega – principalmente grazie a un Goff chirurgico. Niente Amon-Ra? Nessun problema.

Ripeto, questi Panthers sono veramente poca roba, ma che bello vedere i Lions esprimere un football sempre più maturo. Sembrano essere finalmente in grado di completare il grande salto. Con una difesa che si sta scoprendo grande – o perlomeno, adeguata – e un attacco così affidabile e concreto i bistrattati tifosi possono pure concedersi il lusso di sognare. O anche solo di guardare al futuro con ottimismo legittimo.
Almeno per ora.

Sarò laconico.
A Foxborough si stanno scrivendo gli ultimi paragrafi di una grandissima storia – se non di una vera e propria leggenda. Il ciclo si è già concluso quasi quattro anni fa, il problema è che non ne è mai cominciato uno nuovo.
Troppi errori di valutazione, progettazione più che discutibile e investimenti disastrosi. Purtroppo per Belichick a football non si può giocare solamente con cornerback che sotto i suoi insegnamenti diventano magicamente la bella del ballo.
Qui c’è bisogno di ricominciare da capo, totalmente. È un peccato che questo sia l’epilogo per quello che per me passerà alla storia come il più grande di sempre, ma vederlo così è straziante. Ho visto abbastanza, va bene così.

Sono tornati i Cincinnati Bengals?
Una vittoria contro gli Arizona Cardinals non può bastare a fornirci una risposta definitiva. Volenterosi, tonici e ben allenati quanto volete, ma i limiti sono tanti e si sono visti tutti.

Ho visto Burrow decisamente più a suo agio, figuratevi che a un certo punto credo abbia anche tentato di spiccare il volo saltando un pass rusher la cui levitazione ha messo in discussione un paio di leggi della fisica. È tornato a cercare la profondità e in luce dei risultati ottenuti credo sia facile capire l’origine delle rimostranze di Ja’Marr Chase: quando si è così esplosivi non ci si può accontentare sistematicamente del checkdown.
Due giocatori contro un’intera difesa sono bastati per regalarsi almeno un pomeriggio di inestimabile serenità.

I Denver Broncos sono una causa persa.
La sconfitta contro i New York Jets rappresenta il punto più basso della stagione per una squadra che un paio di settimane fa era uscita dal campo dopo essersene presi 70. Eloquente, non trovate?
Russell Wilson, seppur non totalmente guarito, sembra essere stato sufficientemente riabilitato da poter vincere qualche partita qua e là: sorprendentemente, a tradire i Broncos ci sta pensando un reparto difensivo che per lustri – letteralmente – ha predicato nel deserto. Non c’è il deserto a un miglio sopra il livello del mare.

Questo attacco sommato anche solo alla difesa dell’anno scorso garantirebbe 8-9 vittorie. Invece no. New York le ha provate veramente tutte per farli vincere, ma alla fine sono stati costretti a piegarsi alla volontà degli dei del football che volevano chiaramente regalare a Hackett la vittoria più soddisfacente della carriera. Bravi dei!
Ci vuole talento a scroccare compassione in una partita in cui si condivide il campo con i New York Jets.

Che bello essere i Philadelphia Eagles. Milioni di tifosi preoccupati che si chiedono ossessivamente cosa non stia andando per il verso giusto in una squadra ancora imbattuta. Problemi da primo mondo.
Domenica mi sono veramente piaciuti. Hanno tenuto in mano il pallino della partita senza nemmeno faticare più di tanto e una volta che avranno risolto i problemi in red zone – sono impantanati in un mediocre 42.11% di successo – torneranno a segnarne più di 30 in faccia a chiunque. In tutto ciò hanno raccolto già cinque vittorie.

E poi, permettetemi, noi tutti abbiamo stufato. Come possiamo avere qualcosa di negativo da dire riguardo il Brotherly Shove? Cari lettori e care lettrici, questa è un’arma a disposizione di chiunque che, per qualche strana ragione, solo loro sono riusciti a rendere automatica. Immagino che poter contare sulla miglior linea d’attacco della lega possa c’entrare qualcosa. Qualche merito forse è da attribuire anche a Jalen Hurts. Forse.

I Chiefs di questi tempi tirano a campare e finché vincono va bene così. Anche perché in AFC chiunque lassù sembra avere i suoi problemi, quindi pace se Kansas City non ne segna 40 a settimana. L’attacco funziona… ma meno del solito. Fanno quello che devono fare, ne segnano quasi 26 a uscita ma ci hanno abituati così bene che se non sono 30 con fuochi d’artificio andiamo in iperventilazione.

Adoro che finalmente Mahomes possa contare su un gioco di corse così affidabile incentrato su un Pacheco che porta sempre a casa la giornata. La difesa si sta esprimendo ai livelli solitamente raggiunti solo a dicembre, sviluppo alquanto interessante per una squadra di matrice offensiva.
Sembrano meno esplosivi, ma sono sicuramente più bilanciati. Ma non temete, credo che a breve ritroveranno pure l’esplosività.

Direi che il vantaggio competitivo apportato dalla lunga gita di Jacksonville a Londra si è fatto più che vedere. La difesa dei Bills perdeva pezzi a un ritmo che nemmeno l’esercito napoleonico in ritirata da Mosca poteva sognarsi, ma i Jaguars visti in Inghilterra mi hanno fatti sentire meno stupido ad aver trascorso un’estate intera a fantasticare incessantemente sul loro potenziale.
Avrei voluto vederli contro dei Bills meno arrabattati.

Lawrence sembra aver ripreso il discorso interrotto lo scorso gennaio. Diventa difficile arginare l’attacco dei Jaguars una volta che questo ha trovato il ritmo e le caratteristiche tecniche complementari dei vari ricevitori li rendono pericolosi su tutti i livelli del campo. È impossibile allocare tutte le proprie forze per togliere loro la profondità quando poi possono martoriarti a suon di piccoli guadagni sicuri.
Naturalmente la prestazione più convincente dell’attacco è coincisa con la miglior uscita stagionale di Travis Etienne: nessuna correlazione, naturalmente.

Dispiace davvero per i Bills. Una settimana dopo aver rimesso al proprio posto i Miami Dolphins devono naturalmente vivere un incubo oltreoceano inanellando una serie di infortuni che potrebbe compromettere la loro stagione. Naturalmente.
Stiamo pur sempre parlando dei Bills, la squadra alla quale il diritto ad avere un lieto fine è stato negato direttamente dagli dei del football.

Fatemi sapere che ne pensate di questo esperimento. Parlare di tutte e trentadue le squadre mi risulta impossibile – comunque si sta avvicinando a grandi passi il pagellone -, provare a offrirvi una decina di spunti interessanti mi sembra rappresentare un buon compromesso.
Fatemi sapere.

27 thoughts on “Considerazioni (il più possibile) lucide su Week 5 del 2023 NFL

  1. Concordo sul fatto che Baltimore non ha perso per colpa del suo QB, e che i problemi da risolvere al momento sono in altre posizioni, quindi non è un argomento di grande attualità. Però vorrei far notare che nell’ ultimo anno e mezzo Lamar ha studiato da QB ed è diventato molto più “classico” nel suo modo di affrontare la partita e ora il suo valore è lì da vedere: nel senso che non è assolutamente uno dei 10 QB peggiori della lega, ma di certo non è neppure nella top5; e forse fatica anche a rientrare nella top 10. Un QB di medio livello, insomma, a cui è stato dato a furor di popolo un contratto da top player e con cui Baltimore difficilmente riuscirà a vincere qualcosa.

  2. Mah, tifo Steelers però voglio sinceramente bene a Lamar Jackson da quando lo scelsi al fantasy come QB2 e mi tirò fuori la stagione da MVP panchinando in tempo zero il mio QB1 (Mahomes). Probabilmente sto equivocando (spero) ma dal tuo commento sembra giusto un Danel Jones un po’ più forte…

    • Poi certo, pure Cam Newton ha fatto una stagione da MVP (arrivando al Super Bowl, a differenza di Lamar) e poi non tanto altro, ma Lamar mi sembra un altro giocatore.

    • Nella top 100 di quest’ anno tra i giocatori, è al N 73.
      Di certo non parliamo di un QB dei Giants et similia, ma neanche di uno che ti porta al Superbowl. Il tifo a volte può far vedere le cose distorte

      • Caro Steven, tu hai la tua opinione su Jackson, io ho la mia e va perfettamente bene così, tuttavia qua non è il tifo a parlare – anche perché il mio tifo per i Ravens negli articoli trova spesso espressione sotto forma di critica.
        A mio avviso non hanno perso per colpa sua, certo l’intercetto è stato osceno – OSCENO -, ma a quel punto la partita doveva essere vinta da un pezzo. Per te l’hanno persa per colpa sua e non c’è alcun problema se la pensi così. Per quelli di PFF Jackson è stato il miglior quarterback della settimana e malgrado con gli anni PFF mi sia caduto credo che questo voglia dire qualcosa.
        Non parlo da tifoso, parlo da osservatore esterno che nota come anno dopo anno questa squadra non cambi mai: Jackson in quanto parte della squadra è parte del problema, ma non è il problema. Qualora lo fosse non sarebbe l’unico.
        In ogni caso, va bene così. Siamo nel 2023, non va più di moda scannarsi sul braccio destro di Jackson :)
        Intanto, seriamente, ti ringrazio per i commenti e la partecipazione attiva al dibattito, non hai idea di quanto lo possa apprezzare.

        • Sono stato anche io a muovere critiche a LJ8 per quelle 2 fetecchie di lanci ma è chiaro che se i Ravens hanno perso non è sua la colpa. In tutti gli sport di squadra contano i giocatori in campo e quelli che stanno in panchina. Cmq nel bene e nel male sempre forza Ravens (ed Eagles a seguire..sempre di pennuti si parla)

        • Infatti apprezzo anche io il dibattito, avevo lasciato proprio perché tempo fa non c era spazio per questo. A differenza di Lamar/Baltimore questo è migliorato!
          Scherzi a parte, no per me non ha perso la partita per colpa del suo qb, ma come dici anche tu è evidentemente parte del problema. Poi, se mi piacciono quelli nel suo ruolo con queste caratteristiche, la risposta è no, ma questo non c entra con la partita con gli steelers. Sono un fan delle super difese, colpa sei Seahawks

  3. Tutte le tue considerazioni sono più che condivisibili, ho visto gli HL di Cincinnati e sembra che Burrow non risentisse del polpaccio e i risultati si sono visti, sia nei lanci, ma soprattutto nella sua mobilità. Messa così i Bengals, vista anche la division non sono fuori dai PO.
    I miei Lions continuano a giocare bene e consistentemente, concedendosi anche delle giocate spumeggianti. Abbiamo ben sopperito alla perdita di Swift con montgomery e non solo, ma vedo davvero una buona resa di squadra tra attacco e difesa (nessun reparto è perfetto) che sta portando questi ottimi risultati, mettendoci poi che i Vikings si stanno suicidando siamo tranquillamente in testa alla NFC North e non ci sono pressioni.

  4. Mattia, mi piacciono tutti i tuoi articoli. Trovo che il nuovo format si adatti bene a questa stagione. Stagione che trovo molto più ricca di spunti delle precedenti, e siamo solo alla 5° settimana…..
    Mi soffermo sui Lions, ricordo quando Goff di ceduto a Detroit bollato come un QB nella norma, forse anche qualcosa meno, e mandato a concludere u a carriera in una franchigia con poche prospettive. Invece in questi tre anni (se ricordo bene il lasso di tempo) è fin migliorato rispetto al suo periodo ai Rams. Adesso, parole tue: “..L’attacco ha acquisito una consapevolezza che lo ha magicamente trasformato in uno dei più efficienti e consistenti della lega – principalmente grazie a un Goff chirurgico…”
    Adesso sono in testa alla NFC North, anche grazie alla sconfitta di Green Bay a Las Vegas, mica male.

    • Non sono certo un commentatore attento, ma penso che i Rams abbiano scambiato Goff non perchè lo consideravano un cattivo quarterback, ma magari non abbastanza decisivo. Han vinto ed hanno avuto ragione. Ma il rendimento di Goff ai Lions mi pare non dissimile a quello che Stafford aveva colà. Magari squadre diverse, o magari sbaglio tutto.

      • Penso anche io in realtà, lo hanno comunque sostituito con uno più pronto sicuro esperto e affidabile come Stafford e hanno vinto. Una delle poche volte in cui l all in paga

  5. OT: mi unisco alle lamentele sul funzionamento del sito. In più, aggiungo, ho smesso da ieri di ricevere tramite mail i nuovi articoli, di Mattia ma anche di altri, sulla NFL.
    Purtroppo, come constato ogni giorno, l’informatica è entrata in una spirale perversa, e inconcepibile, per la quale bisogna aggiornare app e altro solo per il gusto dell’aggiornamento fine a se stesso. Cosicché la sua funzionalità, nel 99% dei casi, peggiora…..

    • Haha sono anche gli utenti che si lasciano convincere ad installare una app laddove basterebbe un semplice browser. Un esempio del menga per tutti, sul cell Android ho una custom rom in cui non c’è preinstallata la app di Youtube. E lo guardo nel browser, e mi piace anche di più. Meno fronzoli, meno offerte di provare per un mese gratuito questo e quello eccetera😁

  6. Ciao Ragazzi, mi piace il football ma ne capisco molto poco ma ho paura che a Dallas bisogna panchinare Prescott e trovare un sostituto. Sembra un eresia ma aldilà dei numeri ogni partita che conta le sbaglia tutte. Penso che anche MC Carthy sia ora da sbolognare. Avevo visto all’ OPera un certo Griek (se ricordo bene il nome) in cabina di regia in week 3 della preseason… Che fine ha fatto? Non mi sembrava male…. Detto questo resto fiducioso che la lezione sia servita e prenderanno le contromisure agli avversari nel corso della stagione e si facciamo trovare pronti per i play offs….. FORZA DALLAS VOGLIO I PLAY OFFS E SI COME SONO AUTOLESIONISTA VOGLIO INCONTRARE I 48ERS PER FARLI FINALMENTE FUORI ….. ED ANDARE A CACCIA DEL GRANFE OBBIETTIVO. E lo so il tifo fa male…ciao a tutti
    Se seguo la logica di quello che si sta vedendo fino ad ora chi vince nei play-off la sfida tra Phila – San Francisco vinceranno il Superbowl

    • Dallas ha come backup una ex 3° scelta al draft. ora non so se è in salute, ma fra un pò ci penserei a metterlo dentro, anche perchè se metti sottocontratto uno che è stato 3° scelta al draft appena 2 anni fa credo che qualche dubbio su prescott ce l’avevano.

    • Avevo risposto al commento simile nel post precedente, non accorgendomi che c’era già questo.
      No no per me a Dallas McCarthy e Prescott vanno benissimo😏
      Mi aspettavo che dopo i tre intercetti di fila di Prescott, mettessero un Lance assetato di sportiva vendetta. Non è successo e non so cosa pensare. Se vogliano tutelare un Dak sempre in bilico tra l’affermazione ed il bust, o se Lance non si sia ripreso del tutto. Persa era persa e sepolta, si poteva provare una scossa per entrambi.
      Sul discorso in chiave playoff calma, che i playoff sono ancora lontani e sono comunque un altro sport.

  7. Ho scritto che i Ravens si sono suicidati, ma non è stato Lamar a premere il grilletto. Ottimi i Lions ma, cavoli, ricordiamoci che hanno giocato contro i Panthers! Da tifoso niners mi preoccupano gli Eagles ed i Chiefs. Se continuano a vincere pur senza giocare benissimo, non voglio pensare a quando entreranno in piena forma. Comunque siamo solo a week 5. It’s a long road….

  8. È davvero difficile commentare da tifoso dei Cowboys. Non ho ancora visto la reazione di Stephen Smith, ma credo si sarà parecchio divertito a vederci massacrare dai 49ers. Posto che San Francisco è imbarazzante tanto è forte, se hanno finito il credito con la sfortuna e gli infortuni sono la squadra da battere (ma faccio fatica a trovarne una al momento, forse solo Phila), Dallas esce veramente con le ossa rotte da questa partita. Non tanto per la sconfitta in sé, ci può anche stare un passo falso, ecco non è il primo. La sconfitta con Arizona si commenta da sola, ma anche nelle vittoria straripanti i limiti in attacco ma anche in difesa, si sono visti tutti. L’attacco non segna, vabbè provare il kicker nuovo, ma se arrivi in Red zone, non puoi quasi sempre calciare. I limiti del coaching staff sono evidenti ma purtroppo, è dico purtroppo, sono anni che il vero problema è uno: Prescott. Mi spiace scriverlo, perché è un signor atleta e anche un bravo ragazzo, ma vuoi le vicende extra sportive, vuoi l’infortunio, non è mai davvero stato la risposta giusta per questa squadra. O, per vederla da un altro punto di vista, è la perfetta continuazione di Tony Romo, uno dei migliori all time fino a dicembre, imbarazzante o quasi a gennaio. A mio avviso Dallas ha già perso più di una occasione per scambiarlo negli anni passati, si poteva facilmente arrivare a QB come Herbert, solo per citarne uno. O lo stesso Hurts. Poi, io rimarrò suo tifoso comunque fino alla fine, nella speranza di essere smentito, ma davvero ormai le prove sono troppo evidenti

  9. a Denver sembra si divertano a puntare il dito sempre e solo sul QB, ma dopo Manning non se ne è visto uno giocare decentemente. Possibile che sia sempre e solo lui il problema? Ingaggiare Wilson senza garantirgli un gioco di corse perlomeno affidabile, significa non conoscere il giocatore (a differenza di quella vecchia volpe di Carrol, che ha sì visto il suo talento e lo ha rischiato immediatamente, ma che in quasi due lustri non si è mai sognato di chiedergli 5000 yards all’anno). E lui l’anno scorso poco furbo ad andare in una franchigia che, con tutta evidenza, ha virato su di lui soltanto perché Aaron Rodgers ha scelto di restare un altro anno in Wisconsin. Con una difesa che fa trovare la domenica della vita a tutti i QB che incontra, non fai strada nemmeno se in attacco hai Tom Brady e Randy Moss. A proposito, tolta quella del Bounty Gate (che si visto cosa ci fosse dietro), non ricordo chissà quante difese dominanti con Payton sulla side line. Per non parlare di una OL che nel drive decisivo della partita concede 2 sack senza nemmeno ostacolare l’avversario. Se in Colorado continuano a pensare che basti sostituire il QB di turno per tornare rilevanti, passeranno altri 7/8 anni prima di giocare a Gennaio.

  10. Sono contento di vedere finalmente i Lions gagliardi e vincenti! Mi sono sempre stati simpatici e secondo me già da un paio di anni hanno un talento in roster davvero notevole! Spesso in passato la difesa (soprattutto la secondaria) li ha traditi, ma quest’anno li ho visti molto meglio. Domenica non hanno giocato contro una “grande” squadra, ma hanno vinto bene. Goff gioca decentemente, ma non è un fuoriclasse, nè mai lo sarà. Non lo trovo nemmeno migliorato, soprattutto se penso che il Rams ai tempi lo avevano lasciato due stagioni a studiare da rookie prima di metterlo (infelicemente) in campo. Stafford avrà i suoi difetti ed è ormai in netta parabola discendente, ma è sempre stato di un altro spessore. Chiudo con Lamar Jackson (che da sempre io vedo come un ottimo halfback e come un medio QB): non è lui il problema di queste tristissime prestazioni dei Ravens, di sicuro! Lamar non è Qb da superbowl o da playoff inoltrati, ma neppure da castronerie a iosa come quelle dell’ultima domenica di Baltimore, nonostante abbia palesato alcuni errori marchiani.

  11. Una parola sulla frase su Purdy. Abbiamo centrato il punto: in questo momento, lui è terribilmente efficace. Non sarà sempre così, e giocare in questa squadra oggi senz’altro agevola. Ma guardiamo le stats. Lui lancia 9.4 Yd/att, quindi un valore ottimo. Al momento completa il 72% dei passaggi, altro valore ottimo. Ma questi dati secondo me, presi da soli, non spiegano nulla. Brock al momento quest’anno è a zero intercetti, zero che significa ancora nessuno. Questo è il dato che secondo me dice tutto quello che c’è da dire, unito ai precedenti due. Avanzare, senza mai regalare il pallone. Le basi teoriche sono semplici. Amo gli sport di motore: il campione va forte, ma badando bene a non sbattere mai o quasi mai. Uno zero in classifica è sempre più pesante di una o due posizioni guadagnate. I campioni sono quelli che ovviamente vanno molto forte, ma avendo il controllo per cui non sbattono. Per il QB (e per il coordinatore offensivo) il discorso è analogo, calato nel singolo drive.

  12. Domandona: secondo voi se Lamar Jackson giocasse per i 49ers versione 2023, questi farebbero comunque strada ai playoffs o meglio ancora raggiungerebbero il Superbowl? Stesso discorso può valere per altri ottimi QB a cui manca sempre qualcosa, vedi Prescott.

    • Ci sono riusciti con Garoppolo quindi… ma una volta giunti lì la perderebbero di nuovo.

      • Giusto @Lema! La storia della NFL è piena di QB che parevano fenomeni in Regular season e poi ai playoff/SuperBowl hanno toppato. La sconfitta al Super Bowl del 2019 non fu colpa solo di JimmyG. La difesa nell’ultimo quarto sbragò di brutto incassando 3 TD in 7 min e Garoppolo 1 intercetto. Quanto mi disperai, quello fu il miglior anno per Jimmy G.

      • Quando ho scoperto che era il qb dei Raiders era troppo tardi per la mia bolletta..

Commenta

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.