Se mi leggete da più di un anno avrete avuto modo di rendervene conto da soli, ma in ogni caso mi sembra doveroso premetterlo: quello del ricevitore è il mio ruolo preferito in assoluto.
Passerei ore a filosofeggiare su chi sia il miglior ricevitore della lega, ad analizzare l’evoluzione della posizione nel tempo e comparare statistiche da un punto di vista diacronico – Don Hutson il vero GOAT? Credo di sì – andando oltre gli asettici numeri, ma siccome non credo di aver le competenze necessarie per imbastire articoli di vera analisi mi limiterò a pensare al mio orticello e – tentare di – riordinare i ricevitori che a breve rivedremo finalmente all’opera.

Due cose prima di iniziare: purtroppo in questo articolo – così come nei precedenti – mancherà qualche giocatore poiché mi attengo a quelli proposti dalla tier list che vado a compilare.
Seconda cosa: fatevi il piacere di giocare a questo stupendo gioco che per cinque minuti vi costringerà ad avventurarvi nei meandri della vostra conoscenza NFL per compilare quelle maledette caselle. Fidatevi, dategli una possibilità.


Una categoria tutta loro

Il meglio che questa posizione abbia attualmente da offrire (tanto).

Justin Jefferson, Minnesota Vikings

Trovo molto appropriato che il primo nome su cui i vostri occhi posano lo sguardo sia quello di Justin Jefferson. Nel 2023 ogni discussione sui ricevitori deve iniziare da lui.

Davante Adams, Las Vegas Raiders

Nel 2022 Davante Adams ha ribadito al mondo intero che la sua brillantezza non era dovuta ad Aaron Rodgers, ma al semplice fatto di essere uno dei migliori ricevitori dell’ultimo decennio. Dal 2020 a oggi ha ricevuto 43 touchdown, o se preferite 0.91 a partita: pure la NFL ha il suo Erling Haaland.

Tyreek Hill, Miami Dolphins

Che Tyreek Hill fosse a prova di quarterback era risaputo – ha dominato anche con Alex Smith a lanciargliela -, ciò che invece mi preme sottolineare è che questo giocatore sia ben più che semplice velocità, è un ricevitore più che completo che con Waddle dà vita alla miglior coppia di wide receiver attualmente in NFL.

Cooper Kupp, Los Angeles Rams 

Lo scorso autunno, prima di infortunarsi Kupp, stava ancora una volta silenziosamente dominando. Ovviamente lo facciamo sedere a questo tavolo.

Stefon Diggs, Buffalo Bills

Ci sono volte in cui penso che Stefon Diggs stiamo cominciando collettivamente a darlo per scontato, ma non credo sia umanamente possibile dare per scontate 1400 yard e 10 touchdown all’anno: non sono numeri a caso, è la produzione media – leggermente arrotondata – durante le sue tre stagioni ai Bills.

Ja’Marr Chase, Cincinnati Bengals

Adoro trastullarmi con la consapevolezza che per Ja’Marr Chase il meglio debba ancora arrivare. Per età, contesto e talento è a mio avviso la più grande minaccia al trono di Justin Jefferson.


Veri WR1

Tutta gente che non può rientrare nella stessa categoria dei vari Jefferson, Adams e Hill ma che è il punto di riferimento del proprio gioco aereo – o, in alcuni casi, non lo è a causa di gente di cui abbiamo parlato poc’anzi.

A.J. Brown, Philadelphia Eagles

La brutta persona che ha creato questa tier list si è dimenticata di A.J. Brown: qui rimedio io entrando in gamba tesa. Credo che la stupefacente esplosione di Hurts ci dica tutto quello che dobbiamo sapere sul tipo di giocatore che è, letteralmente quel genere di ricevitore la cui semplice presenza eleva un intero reparto offensivo.

Amon-Ra St. Brown, Detroit Lions

Il volto di un attacco che nell’ultimo anno ha compiuto enormi passi in avanti fino ad affermarsi come uno dei più concreti e produttivi della lega. Il fatto che venga schierato prevalentemente nella slot potrebbe portare qualcuno a snobbarlo, ma state ben attenti che con la palla in mano diventa infermabile.

CeeDee Lamb, Dallas Cowboys

La presenza di Brandin Cooks potrebbe permettere a Lamb di trovare un posticino nel club un po’ troppo elitario dei vari Jefferson, Hill e Chase.

Tee Higgins, Cincinnati Bengals

In un certo senso, la presenza di Ja’Marr Chase è la sua più grande sfortuna poiché senza il numero 1 sarebbe sicuramente lui il ricevitore numero uno dei Bengals. Se lo può consolare, sarebbe il go-to-guy di tre quarti dei quarterback di questa lega.

Jaylen Waddle, Miami Dolphins

Discorso molto simile a quello appena fatto con Higgins, anche se per il tipo di ricevitore che è Waddle mi sento di dire che avere come compagno di reparto Tyreek Hill gli semplifichi notevolmente la vita – sebbene lo stesso discorso possa essere applicato pure coi vari Smith e Higgins.

Terry McLaurin, Washington Commanders

Case Keenum, Dwayne Haskins, Colt McCoy, Alex Smith, Kyle Allen, Taylor Heinicke, Ryan Fitzpatrick, Garrett Gilbert, Carson Wentz e Sam Howell: questa è la lista dei quarterback che hanno obbligato il povero McLaurin a sbeffeggiare le leggi della fisica per fare il suo lavoro e ricevere palloni. Vi prego, regalategli un quarterback vero prima che sia troppo tardi.

Mike Evans, Tampa Bay Buccaneers

Nove stagioni in NFL, nove stagioni concluse oltre quota mille yard. Nell’American Heritage Dictionary a fianco della parola consistenza troverete una foto di Mike Evans, ricevitore che mi sento di definire sottovalutato in quanto nel corso della propria carriera raramente è stato inserito nella conversazione sui migliori ricevitori del ruolo.

D.K. Metcalf, Seattle Seahawks

Non fraintendetemi, Metcalf è un giocatore sensazionale che è in grado di tenere sulle spine qualsiasi secondaria semplicemente grazie alla propria presenza, ciò nonostante credo che possa ancora migliorare e affermarsi definitivamente e far breccia nella top five posizionale.

Amari Cooper, Cleveland Browns

Il trasferimento a Cleveland ha sortito gli effetti desiderati e Cooper, nuovamente WR1, è tornato a fare quello che sa meglio, ossia produrre molto più silenziosamente di quanto un giocatore del genere avrebbe ragione di fare. Silenzioso, concentrato e sempre professionale, l’ex Raiders e Cowboys sta mettendo insieme una carriera da Hall of Famer.

Deebo Samuel, San Francisco 49ers

Non possiamo permettere a un 2022 sottotono di spingerci a dimenticare l’unicità di questo giocatore, un pinball vivente che apparentemente usa il contatto come fonte di sostentamento: scherzi a parte, con la palla in mano Samuel è a mio avviso fra i tre giocatori più pericolosi della lega perché molto spesso non basta un singolo difensore per atterrarlo.

DeAndre Hopkins, Tennessee Titans

Qualcuno mi spieghi perché di punto in bianco gli analisti abbiano cominciato a parlare di DeAndre Hopkins come di un catorcio pronto alla rottamazione. Come molti di noi sta indubbiamente sentendo il peso degli anni che avanzano inesorabili, ma la velocità non è mai stata il suo cavallo di battaglia: mandate in orbita il pallone nelle sue vicinanze, fidatevi che una volta atterrato lo alzerà tronfio in cielo.


A un passo dal cielo

Ricevitori che non si sono ancora affermati come opzioni primarie a causa di compagni di squadra eccessivamente talentuosi o quarterback così così.

DeVonta Smith, Philadelphia Eagles

Non potete capire quanta gioia mi dia vedere DeVonta Smith mettere in imbarazzo le secondarie di tutta la NFL, anche se la più grande soddisfazione è constatare che in due anni fra i professionisti non abbia ancora saltato una partita per infortunio. Altroché sottodimensionato, Smith si sta gradualmente affermando come uno dei ricevitori più affidabili della lega.

D.J. Moore, Chicago Bears

La speranza è che Justin Fields si trasformi definitivamente in un franchise quarterback e permetta a D.J. Moore di operare in contesti offensivi perlomeno funzionali. Come Allen Robinson fino a non troppo tempo fa e Terry McLaurin, Moore non ha mai avuto la fortuna di giocare con un quarterback di livello.

Chris Godwin, Tampa Bay Buccaneers

Possiamo unanimemente incoronarlo come il miglior slot receiver dell’ultimo lustro?


A breve stelle

Il futuro della posizione – prevalentemente sophomore, tra l’altro.

Garrett Wilson, New York Jets

Guadagnare più di 1100 yard dovendo ricevere i deliri del mio amato Joe Flacco, Zach Wilson e Mike White ci dice tutto quello che dobbiamo sapere sul futuro di Garrett Wilson in NFL. Con Rodgers a suo fianco potrebbe prepotentemente irrompere nella categoria regina.

Drake London, Atlanta Falcons

Concludere la propria stagione da rookie con quasi 900 yard in un attacco come quello dei Falcons – definirlo run heavy sarebbe un eufemismo – è assolutamente sensazionale: il 32% delle passing yard guadagnate dai Falcons sono arrivate da sue ricezioni.

Chris Olave, New Orleans Saints

Posso essere sincero? Olave lo scorso anno è consistentemente stato il mio ricevitore rookie preferito – sebbene Wilson sia un vero e proprio fenomeno – e il fatto che le sue 2.42 yard per route gli siano valse il settimo posto nella classifica generale mi spinge a convenire che con maggiori opportunità la sua produzione schizzerà alle stelle.

George Pickens, Pittsburgh Steelers

Preparatevi all’esplosione di George Pickens. Matt Canada permettendo.

Christian Watson, Green Bay Packers

Fra la fine di novembre e l’inizio di dicembre Watson ha ricevuto ben 7 touchdown in quattro partite: questa produzione è chiaramente insostenibile, ma appare evidente che il giovane strabordi di potenziale. Curioso di vedere se si affermerà come il primo go-to-guy di Jordan Love.

Jahan Dotson, Washington Commanders

Il 20% delle sue ricezioni hanno fruttato sei punti ai Commanders. Come per il povero McLaurin, non ci si può che chiedere cosa ne sarebbe di lui con alle spalle un quarterback definibile come tale.


Mai esplosi come ci saremmo aspettati ma ciò nonostante buoni

Giocatori che agli occhi di qualcuno appaiono deludenti, agli occhi di altri no: in ogni caso, non sono – ancora – le stelle che ci saremmo aspettati.

Marquise Brown, Arizona Cardinals

Hollywood è fra i giocatori che più mi indispongono in assoluto, ha tutto il necessario per essere – almeno – uno dei dieci migliori ricevitori della lega ma per un motivo o per l’altro non riesce a trovare la consistenza necessaria per diventare veramente grande. La sua velocità lo rende uno dei giocatori più micidiali in assoluto.

Mike Williams, Los Angeles Chargers

Selvaggio, spericolato e folle sono solo alcuni degli aggettivi che mi sento a mio agio ad associare a Mike Williams, individuo totalmente disinteressato al proprio benessere fisico e che per completare una ricezione è letteralmente disposto a sacrificare il proprio corpo… dimenticandosi spesso dell’esistenza di questo fastidio chiamato “gravità” che tendenzialmente lo sbatte al suolo con una violenza inaudita.

Michael Pittman Jr., Indianapolis Colts

A un certo punto sembrava destinato a trasformarsi in superstar, poi quarterback sotto la media e inconsistenze varie lo hanno rigettato in un relativo anonimato dal quale solamente Anthony Richardson potrà salvarlo.

Jerry Jeudy, Denver Broncos

Giocatore che proprio non capisco ma che reputo più che in grado di elevarsi a WR1… in un attacco funzionale, chiaramente.

Diontae Johnson, Pittsburgh Steelers

Mi sono forse lasciato eccessivamente suggestionare dallo strabiliante 2021 – giocato a servizio di un quarterback col braccio destro atrofizzato – e probabilmente l’ho sopravvalutato, ciò che però è innegabile è che il mix fra Matt Canada, Ben Roethlisberger a fine carriera e Kenny Pickett rookie ne abbiano pesantemente condizionato il rendimento.

Brandon Aiyuk, San Francisco 49ers

C’è voluto forse più tempo del previsto, ma Brandon Aiyuk sembra aver finalmente trovato la propria dimensione all’interno dell’attacco dei ‘Niners. Forse non diventerà mai il punto focale del proprio gioco aereo, ma insieme a Samuel dà vita a un tandem di ricevitori di primissimo livello e vederlo seminare difensori con il pallone in mano resta alquanto soddisfacente.


Veterani ancora produttivi

I loro giorni migliori sono probabilmente alle spalle ma ciò nonostante contribuiscono ancora in modo decisivo all’interno di reparti offensivi nei quali hanno ruoli primari.

Keenan Allen, Los Angeles Chargers

Dopo aver sofferto due infortuni gravissimi fra 2015 e 2016 ero mestamente convinto che l’avventura di Keenan Allen in NFL fosse giunta ai titoli di coda: in questo momento si sta preparando all’undicesima stagione in NFL. Se sano resta un ricevitore da mille yard automatiche.

Tyler Lockett, Seattle Seahawks

Zitto zitto Tyler Lockett è reduce da quattro stagioni consecutive oltre quota mille: quello che doveva essere un mero deep threat si è trasformato in un ricevitore completo, affidabile e sempre produttivo. Smith-Njigba potrebbe rubargli qualche target, ma ciò nonostante resta uno splendido veterano il cui impatto va ben oltre i numeri.

Juju Smith-Schuster, New England Patriots

Ai Chiefs Juju non solo ha salvato una carriera che da quasi sicura superstar lo aveva trasformato nel nostro antagonista preferito, ma si è pure vinto un anello che lo ha aiutato a guadagnare un bel contratto che lo lega ai Patriots per almeno un paio d’anni: cose tutt’altro che banali se si tiene presente dove si trovasse solamente un anno fa.

Brandin Cooks, Dallas Cowboys

IL ricevitore più sottovaluto di questa generazione. No, l’articolo determinativo in maiuscolo non è un typo, è un modo per esprimere graficamente la mia ammirazione per Cooks, giocatore ed essere umano spesso bistrattato da una lega che lo ha inspiegabilmente trasformato in una patata bollente.

Tyler Boyd, Cincinnati Bengals

Professionista vero, Boyd s’è adeguato al ruolo di terzo violino nell’attacco dei Bengals senza mai lamentarsi. Prima chiuso da Green, poi da Chase e Higgins, Boyd è quell’individuo per cui ognuno di noi firmerebbe carte false pur di averlo nella propria squadra del cuore.

Christian Kirk, Jacksonville Jaguars

Non potevo dedicargli una categoria tutta sua, non potevo.


Infortuni e malanni vari ci hanno fatto quasi dimenticare di loro

Direi che il titolo sia abbastanza esaustivo.

Calvin Ridley, Atlanta Falcons

Sorrido a pensarlo a disposizione di Trevor Lawrence.

Michael Thomas, New Orleans Saints

Dieci partite in tre stagioni mi hanno insegnato che anche l’amore vero abbia una data di scadenza. Dopo l’inenarrabile 2019 è scomparso dai nostri radar e compiuti 30 anni con una cartella clinica del genere…

Odell Beckham Jr., Baltimore Ravens

I Ravens l’hanno pagato molto più di quanto possa valere a questo punto della carriera, ma l’ultima volta che l’ho visto in azione è stato uno dei migliori giocatori in campo. Al Super Bowl.


 

9 thoughts on “Una classifica (suppergiù) sensata dei ricevitori NFL del 2023

  1. Voglio credere che sia per scaramanzia il commento stringato, perché credo che OBJ dimostrerà ancora una volta di essere mostruoso anche a Baltimora

  2. C’è grande abbondanza di bravi e bravissimi ricevitori, senza contare i rookies che emergeranno. concordo sulle gerarchie, salvo la mia predilezione per Brown che avrei messo coi top. Come hai scritto ne restano pure fuori altri bravi, Lockett è il primo che mi viene.

    • Ritiro, Lockett c’è ed è al posto giusto! Impossibile coglierti in fallo

  3. Concordo su tutto. L’unico dubbio mi rimane su Watson. Voglio vedere i suoi numeri quest’anno senza Rodgers ( ricordo ancora la prima ricezione mancata lo scorso anno e il volto più scocciato che deluso di Aaron)

    • Hopkins ai titans mi ha lasciato a bocca aperta. Pensavo firmasse per una contende4

  4. Ho provato il gioco, ma non ho ben capito come funziona.

    Andando un po’ a caso, sono riuscito a girare due caselle dalla griglia Nba (Allen Iverson e Dominique Wilkins), ma non sono riuscito a girarne nemmeno una dalla griglia Nfl e da quella Nhl.

    • È come il quadrato di Punnett, per esempio oggi nella prima riga hai gli Eagles quindi devi trovare un giocatore che abbia giocato sia negli Eagles che negli Steelers, sia negli Eagles che nei Packers e un giocatore che abbia giocato negli Eagles con almeno un kickoff/punt return TD (non obbligatoriamente fatto con la maglia degli Eagles)
      Lo amo

      • Grazie per la spiegazione!

        Oggi nel quadrato Nfl sono riuscito a girare due caselle (la 6^ a la 9^), mentre in quello Nba ne ho girate cinque. La cosa è curiosa, perché negli ultimi anni ho seguito più la Nfl che la Nba. Evidentemente, è un gioco in cui conta più la storia che la stretta attualità, e l’aver iniziato a guardare la Nba molti anni prima della Nfl spiega il perché del risultato. Comunque, credo che non riuscirò mai a completare un quadrato intero!

  5. Bravo ma mi permetto di dire che manca Thielen… non si può non trovargli un posto!!!

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