È da anni che mi chiedo se sia più doloroso perdere questa partita o il Super Bowl. Non ho ancora trovato una risposta. Certo, fermarsi sul più bello quando si ha letteralmente il trofeo davanti al naso fa male, ma se non altro è successo e giocare davanti agli occhi del mondo intero rappresenta comunque un traguardo. Cincinnati e San Francisco, perdendo a un passo dal Super Bowl l’evento – e non trofeo – dovranno trascorrere una domenica di sofferenza a trastullarsi chiedendosi cosa sarebbe potuto succedere. Le sconfitte di queste due squadre non potrebbero essere più diverse, sia nel punteggio che nella modalità con cui sono arrivate. I ‘Niners sono caduti sotto gli incessanti colpi della sfiga, i Bengals hanno perso perché una delle due squadre in campo doveva perdere. Il loro dolore è diverso ma complementare.
Oggi faremo una panoramica sulla sofferenza umana e, per non farci mancare niente, analizzeremo le prospettive future di entrambe le ultime, valorose cadute.

Un abbraccio a qualsiasi persona nella cui vita i San Francisco 49ers abbiano un minimo d’importanza. A un certo punto finisci semplicemente le parole, o meglio, le parole non bastano. Credo che la sfortuna da cui questa squadra è perseguitata non abbia eguali nella storia della lega.
Non gliene va mai dritta una.
Avevano vinto la lotteria con Brock Purdy, figuratevi che l’attacco rendeva meglio con lui under center che con Garoppolo, il ragazzo sembrava essere mentalmente pronto per scenari simili e con una difesa del genere alle spalle l’opportunità di arrivare fino in fondo era troppo reale per non imporsi di non crederci. Questo è un meccanismo difensivo. Tenere basse le aspettative per non starci eccessivamente male quando tutto, inevitabilmente, finirà: se non ci avevi mai creduto il dolore svanisce più velocemente. Non potevano crederci, non con Mr. Irrelevant al comando delle operazioni.
San Francisco dopo le buone vittorie su Seattle e Dallas aveva cominciato a crederci, s’era convinta di potercela fare davvero. Anche perché quelle due vittorie non erano fuochi fatui, ma la naturale continuazione di quanto fatto da novembre in poi.
Avevano l’obbligo morale di crederci.

Le loro speranze si sono protratte per una manciata di snap.
Qui non servono processi, analisi tattiche e autoflagellazione, con Josh Johnson al comando dell’attacco non solo non puoi sperare di vincere, non puoi nemmeno avere l’ambizione di restare in partita. Eppure la difesa, per parecchi drive, era riuscita a tenerli in vita: ora vi do una statistica. I ‘Niners, offensivamente parlando nulli, hanno guadagnato 3.6 yard per giocata. Gli Eagles, dall’alto del loro trentello, 3.8. Due decimi di iarda per giocata di differenza in una partita terminata con uno scarto di ventiquattro punti.
Dobbiamo spellarci le mani al cospetto di DeMeco Ryans e ogni singolo giocatore di questo reparto.
L’attacco, con Josh Johnson, era semplicemente inadatto finché pure Johnson, giusto per non farci mancare niente, ci ha lasciati. A quel punto la situazione è diventata deprimente, vedere Purdy costretto a rifornire McCaffrey di handoff nonostante il pesantissimo passivo mi ha dilaniato il cuore. Non poteva lanciare, non poteva giocare.
E un’altra promettente e più che mai esaltante stagione si è chiusa così, per capricci di entità superiori che odiano mortalmente questa squadra. O su cui amano infierire, a voi la scelta.
Non gliene va mai dritta mezza.

Non ho assolutamente nulla da rinfacciare a nessuno. I giocatori cosa potevano fare di più? Cosa possiamo umanamente dire a un allenatore costretto a giocarsi la partita più importante e complicata con un quarterback che negli ultimi quattro anni ha militato in tre leghe diverse?
Assolutamente nulla.
Credo che pure l’anno prossimo saremo costretti a parlare di loro a gennaio. Probabilmente non vedremo più il buon Jimmy Garoppolo sorridere a bordocampo – questa volta sul serio. Immagino che passeremo settimane a dibattere su chi fra Purdy e Lance meriti di capitanare il prossimo arrembaggio, insomma, parleremo parecchio dei 49ers nei prossimi mesi.

Oggi però non ci riesco.
Parlare di futuro dopo una sconfitta del genere è inutile. Oggi, se si tifa 49ers, è lecito piangersi addosso. Immagino che questa sia la più pirrica delle vittorie, ma vi siete guadagnati ogni diritto di farlo.
Ci sono tanti free agent di peso da gestire, le scelte alte al draft sono un lusso di cui questa franchigia non può fregiarsi e chi sarà il quarterback a settembre è un bel mistero, ma oggi tutto questo passa in secondo piano.
Oggi ci si può chiedere solo perché e se prima o poi questo supplizio terminerà.
Questa squadra e questa franchigia non si meritano tutta questa sofferenza ogni maledetto anno.

Nemmeno i Cincinnati Bengals possono rimproverarsi troppo.
Quella andata in scena allo stadio un tempo riconosciuto come Burrowhead è stata una signora partita di football. Abbiamo visto veramente di tutto, grandissime giocate, errori marchiani, errori improbabili e reparti difensivi alzare la voce nel momento di massimo bisogno. Lo scontro di ieri – userò “ieri” per tutto l’articolo – ha soddisfatto tutti, sia i giovanotti viziati come me che hanno bisogno di punti per restare svegli che i più navigati di voi per i quali scollinare il ventello non è mai banale.
Una delle due squadre doveva perdere e, alla fine, ha perso Cincinnati.
Questa volta tutti gli episodi hanno sorriso ai Chiefs, anche se in caso di vittoria Bengals immagino staremmo ancora tentando di trovare una formula fisica per spiegare l’incredibile fumble di Mahomes. No, i Chiefs non hanno vinto la partita grazie agli arbitri. Come vi dico spesso, finiamola di coniugare all’italiana questo magnifico sport e ripudiamo una volta per tutte la forma mentis per cui l’aiutino è imprescindibile per il raggiungimento della vittoria.

Burrow, allergico agli errori e questo e quell’altro, ieri di errori ne ha commessi un paio. Il primo intercetto, in particolare, mi ha sorpreso mentre sul secondo non c’è molto da dire, Cook ha fatto una grandissima giocata.
A fare la differenza, alla fine dei conti, è stata l’egemonia sulla linea di scrimmage dei Chiefs, bravissimi a martellare la raffazzonata linea d’attacco dei Bengals che, dopo la sorprendente performance contro i Bills, s’è rivelata per quello che è. Ossia un reparto ricolmo di riserve che s’è trovato costretto ad arginare il miglior Chris Jones di sempre. Sarebbero stati schiacciati pure dal Chris Jones di tutti i giorni, figuriamoci quello di ieri mattina.
Il gioco di corse, fondamentale nella seconda metà contro i Bills, ieri non è stato un fattore – quando Burrow è il tuo leading rusher vuol dire che qualcosa non è andato per il verso giusto.
Hanno perso una bella partita contro i padroni della conference. Joseph Ossai ha commesso una sciocchezza nel peggior momento possibile, ma non hanno perso per colpa sua. Quelli visti contro i Bills, forse, non erano i veri Bengals, ma i migliori Bengals. Quelli visti ieri non erano i migliori Bengals. Per battere i Chiefs spesso non è sufficiente nemmeno la miglior versione di sé stessi. Tirate le vostre somme.

Questo Mahomes, seppur umano, era ineluttabile. Non poteva uscire dal campo a testa bassa, le circostanze surreali nelle quali è maturata la vittoria dei Chiefs sembravano studiate a tavolino per arricchire di pathos il suo finora robotico percorso fra i professionisti. Cincinnati, per una volta, non s’è affacciata alla partita con il ruolo di “squadra del destino”, la “squadra del destino” ieri erano i Chiefs, troppo infortunati e intimoriti dai Bengals per potercela fare.
Invece ce l’hanno fatta.
Una partita come quella di ieri, l’ennesimo 23 a 20 nel peggior momento possibile, mette in chiaro ciò che oramai dovrebbe essere ovvio. Qui c’è tutto il necessario per mettere in piedi una dinastia. Finché potranno contare su Joe Burrow saranno sempre lì a contendersi la AFC e, prima o poi, riusciranno a vincere quel maledetto Super Bowl.
È solo questione di tempo, anche se il tempo di “Burrow gratis” – concedetemelo – si sta velocemente esaurendo. Prima o poi, come ci hanno insegnato i Chiefs con Tyreek Hill, alcune fondamenta leveranno le tende e migreranno verso lidi migliori – o che pagano meglio.

La linea d’attacco non ha bisogno di chissà quanti ritocchi, quella titolare era infortunata e finché è stata unita ha giocato piuttosto bene. La difesa ha ancora margine di miglioramento anche se buona parte della secondaria sta per entrare in free agency – su tutti spicca il nome di Jessie Bates.
Hanno un paio di scelte da prendere e, immagino, qualche conversazione da iniziare. Joe Burrow, a breve, diventerà il quarterback più pagato nella storia del gioco e più il front office temporeggerà più il prezzo salirà. È inevitabile, il mercato dei quarterback è un meccanismo rotto e oramai prevedibile.
Quello di ieri è un passo falso che fa male, per una volta favoriti non hanno saputo ripagare la fiducia del mondo intero che da una settimana strizzava loro l’occhio.

Una sconfitta del genere, però, è anche rassicurante. I cuori di questa fanbase si spezzano a un passo dal Super Bowl, non a un passo dai playoff durante Week 18. Sono nel gotha della AFC con Chiefs, Bills e con chi avrà voglia di fare un salto di qualità. Sono arrivati come squadra e, finalmente, come franchigia.
I Cincinnati Bengals sono arrivati, sono qua per restare e credo non avranno problemi a difendere la propria posizione nelle fluide gerarchie AFC.
Questa volta sono stati loro a perdere di tre punti e, magari, l’anno prossimo l’intera città di Cincinnati ci penserà due volte a dare motivazioni extra a Mahomes con sfottò che risulterebbero noiosi pure nei peggiori quartieri di Facebook.
Ho come l’impressione che qui stia prendendo forma una rivalità che definirà per anni questa conference.

21 thoughts on “NFL: lo stato di salute delle perdenti ai Championship Game del 2022

  1. Arbitri 23-Bengals 20
    Tra holding completamente ignorate, così Mahomes è libero di girare a proprio piacimento per il campo, e terzi down supplementari la NFL scorta il suo uomo immagine fino al Super Bowl timorosa che alla faccia presentabile della lega potesse succedere qualcosa come nei due anni passati.

  2. da tifoso dei Niners, fin dagli anni 80, ti ringrazio: hai dato forma (ottimamente) ai miei sentimenti

  3. PatsFan…
    Dicevano le stesse cose con Brady…ti sei divertito un ventennio,ora lascia spazio a noi.
    Il nostro signore ce lo ha donato e noi ringraziamo il padreterno per cotanta grazia nei confronti della ns franchigia..

    Patrick Mahomes,logora chi non ce l’ha…
    Stai a cuccia e tifa contro di noi ogni santa partita, più di questo non puoi fare…

    Sarà un bel SB, speriamo di recuperare qualcuno nei WR d soprattutto un Mahomes almeno al 70%..

    Go Chiefssss

  4. Ciao Mattia,

    da supertifoso 49ers ti ringrazio anch’io perchè ormai è da anni che aspetto questo Superbowl ma nulla per ora…

    Però c’è un motivo dietro la sfortuna di quest’anno e si chiama Kyle Shanahan. Chissà perchè solo con cui come HC abbiamo avuto ogni anno problemi con infortuni ai quarterback (quest’anno è stata l’apoteosi). In più contro Philly è riuscito nel giro di 5 min del primo quarto a fare tre scelte decisive sbagliate:
    1) hai vinto il coin toss: fai tu il primo drive e non lasciarlo a loro sapendo benissimo che recuperare contro gli Eagles quest’anno è molto difficile
    2) chiamare challenge su quel 4th3: evidentemente stava dormendo perché se l’avversario si affretta a giocare lo snap successivo vuol dire che il 90% delle volte c’è qualcosa che non va
    3) proteggere il qb: mettere il terzo TE della squadra contro uno dei migliori sacker della lega (Kroft contro Reddick) è come consegnarti all’avversario

    Diciamo quindi che una critica su Shanahan dopo questa partita era da fare perché purtroppo gli infortuni quasi sempre non sono figli del caso o della cattiva sorte…
    E ormai è palese che lui non sa proteggere i QB, motivo per cui non mi sorprenderebbe che Brady la prossima stagione firmasse coi 49ers per l’ultimo anno della sua carriera

    • Simone approvo la tua analisi ma non capisco l’ultima frase … se Shanahan non sa porre un sistema per proteggere il QB come farebbe Brady ,che è da tasca perchè non si muove, a firmare per S.F. ?

      • Ciao Gianluca,

        questa la mia risposta:
        1) Brady ha da sempre dichiarato di voler giocare a SF, sua città natale
        2) Brady nonostante sia un QB da tasca è sempre stato in gradi di non farsi male e questo permetterebbe a Shanahan di stare più “sereno” sui giochi da chiamare
        3) Se Brady firmasse con SF i giocatori che magari stanno meditando di firmare con altre franchigie forse resterebbero un ultimo anno per poter giocare con lui e provare a tornare a vincere il Superbowl

        In tutto questo personalmente non firmerei Brady ma andrei con Lance titolare e Purdy secondo
        sperando che il nostro HC non commetta più gli stessi errori!

      • APe, ma Colin Cap era tanto scarso? È stato silurato dall’intera NFL non dai niners che forse lo avrebbero continuato a tenere, non sappiamo con quali risultati ma un approdo al SB testimoniava in suo favore.

  5. “Questa volta tutti gli episodi hanno sorriso ai Chiefs, anche se in caso di vittoria Bengals immagino staremmo ancora tentando di trovare una formula fisica per spiegare l’incredibile fumble di Mahomes. No, i Chiefs non hanno vinto la partita grazie agli arbitri. Come vi dico spesso, finiamola di coniugare all’italiana questo magnifico sport e ripudiamo una volta per tutte la forma mentis per cui l’aiutino è imprescindibile per il raggiungimento della vittoria.”
    non potrei essere piu’ d’accordo!

  6. Tifoso dei Bengals da oltre 40 anni penso che se non viene smantellata la squadra potremo vivere stagioni ad altissimo livello ed arrivare finalmente al traguardo massimo, da vincitori stavolta!!! Nulla da recriminare riguardo la partita con KC e concordo con la considerazione “una delle due doveva perdere”. Giocare all’Arrowhead Stadium (non so se avete mai provato l’esperienza) non è mai facile e noi non abbiamo certo sfigurato, anzi. Per ciò che concerne il dolore, essendo un bengalese conosco il tema e non aggiungo altro. Solo una piccola riflessione: tre quinti della OL con giocatori di backup, per me ha avuto moltissimo peso, ne avevo timore ed è successo, quelle son partite dove non si può sbagliare ed anche solo 3 punti fatti o lasciati ,fanno un’enorme differenza e così anche i sacks “gratuiti”. Squadre comunque al medesimo livello, anzi con la OL in ordine, i miei tigrotti ne faranno vedere delle belle a tutti. Who dey!!!

    • Finalmente un commento sportivo,siete una gran bella squadra,in 2 anni avete tirato su un autentico miracolo per come è impostata la NFL…
      Anno scorso vi abbiamo sottovalutato, dopo i primi 2 quarti dominati,siamo caduti nel ns solito narcisismo che Mattia conosce benissimo… quest’anno siete molto più forti e consapevoli,ma avete trovato una squadra che dopo l’ultimo Championship perso avrebbe dato via la vita sul campo per battervi,con il 15 a mezzo servizio e senza ricevitori,i Chiefs hanno messo l’anima l’altra sera e con tutto ciò avete rischiato di batterci di nuovo..
      Guardate avanti,spavaldi e fieri,il futuro può essere solo vostro,scelte al draft e free agency permettendo..
      Bisogna pagare Burrow,il problema sta tutto li,riuscirete a mantenere lo stesso livello?
      Noi ci stiamo passando in questa fase e devo dire che il ns GM Veach,sta facendo veramente le nozze con i fichi secchi, l’altra sera avevamo 8 rookye in campo!

      Al prossimo scontro😉

      • Vi auguro di vincere Domenica, vorrebbe dire aver perso da i più forti della NFL. Per ciò che concerne il resto voi con Mahomes e noi con Burrow (sicuro) ne vivremo delle belle. Ripeto, me ne basta uno di anello da winner poi posso “morire” in pace…per ora quel che ti dico è “Go Chiefs” …e guarda che mi costa dirlo ;)

  7. Ciao Mattia, da tifoso Niners apprezzo l’abbraccio virtuale che hai mandato visto lo tsunami di sfiga che continua ad abbattersi sulla nostra squadra da anni ormai, dicevo appunto ieri ad un amico che quest’anno ci siamo guadagnati il titolo dell’annata più sfortunata della storia NFL e vedo che anche tu la pensi così. Detto questo, però, e ribadito che certe volte sembra proprio che non ci sia niente da fare, vorrei fare due considerazioni:
    – dopo che sei rimasto solo con il terzo QB e hai comunque un roster vincente, non puoi prendere una riserva indecente come Johnson, mi rifiuto di pensare che non ci fosse niente di meglio in giro. Credo che questa sia stata una pecca di una dirigenza che fa spesso cose eccezionali ma poi si perde sul più bello (ogni riferimento alla scelta di investire su Garoppolo come QB in questi anni è assolutamente non casuale, viste le alternative che c’erano).
    – più vedo partite dei Niners e più mi viene il dubbio che Shanahan non sia proprio il fenomeno che tutti dicono. Grande allenatore, per carità, ma mi sembra che a volte sia troppo rigido e non riesca a reagire alle difficoltà della partita. Spero ovviamente di sbagliarmi.
    Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi.
    Per quanto riguarda l’altra partita sono totalmente d’accordo con te, una delle due squadre doveva vincere grazie ad un episodio ed è andata bene ai Chief, saranno comunque bellissimi duelli per anni tra queste due squadre con i Bills come terzo incomodo.
    Grazie come sempre per i tuoi articoli e, alla faccia della sfiga, sempre Gooooooo Nineeers!!! :-)

    • Ciao Artu!
      A me Shanahan piace veramente tanto, non credo che sia senza macchia e/o infallibile, ma aver fatto girare una squadra con Purdy – e per anni con Garoppolo che sì l’avrà scelto lui ma… hai capito – non sia affatto banale, così come non lo è il costantemente buon rendimento del gioco di corse. La partita di domenica la lascerei proprio perdere, so che è lasciarsi alle spalle un Championship Game ma le circostanze l’hanno reso veramente impossibile. Su di lui c’è un problema di percezione e non può essere altrimenti, è il rovescio della medaglia del 28-3: personalmente firmerei carte false per averlo come allenatore a Baltimore, ma posso capire la tua/vostra stanchezza dopo anni così frustranti nei quali siete sempre arrivati vicini al maledetto Lombardi.
      Siete indubbiamente sfortunati e questo non aiuta, ma vi inviterei a essere comunque moderatamente ottimisti per il futuro, il nucleo della squadra è ottimo e ho la sensazione che Lance qualcosa di buono combinerà.
      Grazie mille e stammi bene!

      • Grazie per la risposta Mattia, come ho scritto, anch’io penso che Shanahan sia un grande allenatore ma a volte non capisco le sue scelte, credo sia normale e spero che ci porti finalmente alla vittoria.
        Sul QB purtroppo non posso perdonare nè lui nè la dirigenza per quello sciagurato draft del 2017 in cui, con la necessità di un QB, la terza scelta assoluta e due prospetti enormi come Mahomes e Watson, hanno deciso di puntare su un DE…. quelle sono le sliding doors che cambiano il destino di una franchigia. Se penso ai 49ers degli ultimi anni con Mahomes under center mi viene da piangere, cerca di capirmi!!! :-)
        Grazie ancora per i tuoi articoli, è sempre un piacere leggerli!

  8. Partendo col dire che ho le lacrime agli occhi oramai da almeno tre anni, per la sfiga disumana che ci perseguita, e di cui almeno tu, Mattia, hai avuto il coraggio di scriverne. Trovo che le critiche a Kyle Shanahan, siano un po’ fuori luogo. Gli infortuni ai QB non sono frutto di una cattiva protezione, non ho la statistica di quanti sacks abbiamo subito in questi anni, ma la percezione è che siano numeri tra i più bassi della lega. L’infortunio di JimmyG l’anno scorso in casa Jets non è certo avvenuto per cattiva protezione del QB (giusto per fare un esempio). Pensiamo poi ai HC che abbiamo avuto negli ultimi 20 anni, a parte Harbaugh, gli altri erano degli emeriti incapaci. Teniamocelo stretto.
    Tornando al discorso Brady.
    Io credo che a 42 anni suonati non sia più il prospetto adatto per puntare al Lombardi Trophy. Forse per traghettare una franchigia verso una ricostruzione nella maniera meno dolorosa, ma non è questo il caso dei 49ers.
    Ci sono giocatori che possono dare ancora tanto, per almeno 2 o 3 anni, e buttarli al vento per un TB12 pronto per il divano mi sembrerebbe molto sciocco.
    Il nodo più duro da sciogliere sarà invece scegliere tra BP e TL. Il primo lo abbiamo visto all’opera ed è stata una piacevolissima sorpresa, ma riuscirà a superare un infortunio molto brutto per il suo ruolo?
    Il secondo è ancora un totale sconosciuto, e quello che inizierà a settembre sarà il terzo anno a Sanfran senza praticamente mai averlo visto all’opera. Bella scommessa!
    Sarà una offseason molto ma molto difficile.
    Non sapete che invidia che provo per i Bengals che hanno trovato uno come Burrow, noi non abbiamo un QB così dall’ultima stagione di Steve Young (1998), e non vinciamo un SB da 30anni!!!!!!
    Sono disperato…..
    Un abbraccio a tutti i fratelli di tifo rosso-oro
    Go Niners, forever

    • Brady è del 1977 e la prossima stagione avrà 46 anni. Se arriva gratis ha senso, altrimenti è più un danno che un beneficio.

      • Ma infatti …oltretutto SF a parte purdy ha puntato su lance per cui non ne trovo il senso.

  9. Per SF mi ha lasciato basito l’atteggiamento rassegnato del coaching staff dopo l’infortunio. Mi spiego meglio: senza in QB quella partita non la vinci MAI. D’accordo. Ma comunque prova a inventare qualcosa: wildcat formation, option, screen, fake punt… nulla. 40 minuti per far spegnere il cronometro. Boh.
    Per Cinci io non voglio fare il solito italiano: non c’è malafede nell’arbitraggio e penso che per le alte sfere NFL se al SB ci va una o l’altra non cambia nulla. Detto questo gli arbitri sono esseri umani e sbagliano come tutti. Così come a Mahomes è sfuggito il pallone, anche agli arbitri può sfuggire una flag. Però è innegabile che errori arbitrali in momenti chiave abbiano orientato la partita in un senso ben definito.

    • APe, ma Colin Cap era tanto scarso? È stato silurato dall’intera NFL non dai niners che forse lo avrebbero continuato a tenere, non sappiamo con quali risultati ma un approdo al SB testimoniava in suo favore.

      • Meglio CP che molti Qb in attività nella nfl odierna. Purtroppo paga più per un fatto extra campo…
        Ridicolo se teniamo conto che diversi giocatori di football si sono macchiati di cose ben peggiori

      • In realtà i 49ers lo rilasciarono nel 2016 facendolo diventare free agent. KC non era assolutamente scarso, secondo me anche meglio di JimmyG, ma non l’ho citato perché le sue vicende sociali lo hanno malamente portato a fine carriera senza lasciare traccia. Mi è spiaciuto moltissimo, ha avuto la sfiga di combattere una guerra giusta nel momento in cui gli States hanno avuto il peggior presidente dopo Andrew Jackson.
        Era una 4 scelta al II round del 2011, prometteva bene, è stato uno dei primi a sfruttare la red option. Purtroppo la sua stella ha brillato poco, sportivamente era già in caduta dalla fine del 2014.

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