È da mesi che compulsivamente introduco ogni mio articolo con un ben assestato «non manca molto»: ora, a poco più di un mese dall’inizio delle ostilità, sul serio non manca molto al kickoff.
Dopo ere geologiche in cui vi ho parlato del nulla in un numero non indifferente di modi diversi, oggi vi parlerò di un nulla reso più dolce dalla contiguità con la regular season: nello specifico, riproponendovi il format di un articolo – in realtà due – dell’anno scorso, andrò a delineare quelle che a mio avviso saranno le aspettative da nutrire nei confronti di ogni singola squadra.
Queste, ovviamente, sono le mie aspettative e in quanto condite da pregnante soggettività potrebbero tranquillamente non corrispondere alle vostre: non c’è alcun problema, potete farmele presenti nei commenti qua sotto.
Ah sì, quasi dimenticavo, se vi va comprate il nostro libro: bene, ora che ho fatto la marchetta e che mi sono protetto da eventuali bacchettate sul polso degli altri co-autori posso iniziare.
- AFC North (Baltimore Ravens; Cincinnati Bengals; Cleveland Browns; Pittsburgh Steelers)
- AFC East (Buffalo Bills; Miami Dolphins; New England Patriots; New York Jets)
- AFC West (Denver Broncos, Kansas City Chiefs; Las Vegas Raiders; Los Angeles Chargers)
- AFC South (Houston Texans; Indianapolis Colts; Jacksonville Jaguars; Tennessee Titans)
AFC NORTH
Baltimore Ravens
Record nel 2021: 8-9.
Giocatore con più pressione sulle spalle: Lamar Jackson.
Purtroppo, da quando è diventato titolare in questa lega, Lamar Jackson ha sempre dovuto dimostrare qualcosa più degli altri malgrado un abbia vinto più del 75% delle partite in regular season da lui giocate: le incombenze contrattuali attirano ulteriori attenzioni su di lui. Giocatore più bistrattato della lega.
Cosa ci aspettiamo da loro? Un ritorno alla normalità.
Non lo dico in quanto tifoso – anche perché faticherete giusto un po’ a trovare tifosi più disillusi e critici di me -, lo dico semplicemente perché è vero: malgrado il record negativo e il mancato accesso ai playoff, il 2021 dei Baltimore Ravens è stato comunque un anno leggendario e – sempre secondo me – positivo.
Malgrado spesso costretti a spedire in campo avanzi di practice squad giusto per non autocondannarsi all’inferiorità numerica, Baltimore è arrivata a un paio di punti di distanza dalla postseason, motivo per cui qualora la salute dovesse assisterli mi aspetto un rassicurante ritorno alla normalità che coinciderà con una dozzina – circa – di vittorie, un posticino ai playoff e poi una volta dentro chissà.
Il roster mi piace e prevedo un’annata ben più simile al 2019 che al 2021.
Grado di realizzabilità: Chiedetelo agli dei del football.
Nessuna squadra può sperare di essere competitiva con un numero simile di infortuni: se sani credo non faticheranno eccessivamente a non deludere le mie aspettative.
Anche se non capite i termini credo che capiate subito quale sia la squadra che più si è distinta pic.twitter.com/FTHiiWWdGB
— matiə (@matiofubol) March 29, 2022
Cincinnati Bengals
Record nel 2021: 10-7.
Giocatore con più pressione sulle spalle: Ted Karras, La’el Collins e Alex Cappa.
Abbiamo lodato così tanto gli sforzi profusi per garantire a Joe Burrow una carriera adeguatamente lunga che a questo punto non ci resta che sederci e osservare la nuova linea d’attacco dei Bengals all’opera.
Cosa ci aspettiamo da loro? La conferma che la cavalcata ai playoff dello scorso anno non sia stata figlia del caso.
Se abbiamo portato a casa qualcosa dalla scorsa stagione è l’incontrovertibile fatto che Joe Burrow sia una superstar: con una decina scarsa di partite nel proprio curriculum e un ginocchio già operato, Burrow si è affermato senza particolari difficoltà come uno dei migliori quarterback della lega.
Dietro una linea d’attacco indiscutibilmente migliorata, Joe Brrr – non è un errore di battitura – può realisticamente trascinare il reparto offensivo dei Bengals sul podio per punti fatti e, nel mentre, vincere un tot di partite: non reputo giusto aspettarsi che la loro annata si concluda a Glendale, ma aspettarsi una qualificazione tranquilla ai playoff e una partecipazione al Divisional Round ha decisamente senso.
Grado di realizzabilità: Verosimile.
Guardate il loro roster: in un paio d’anni sono passati dall’essere una delle terre più desolate che io abbia mai visto a una rigogliosa foresta pluviale pullulante di talento. Questi sono pronti ad affermarsi come contender in AFC per il prossimo decennio.
Cleveland Browns
Record nel 2021: 8-9.
Giocatore con più pressione sulle spalle: Jacoby Brissett.
Deve tenere in piedi la baracca finché Watson non avrà scontato una squalifica la cui lunghezza, al momento, non sembra ancora essere del tutto chiara.
Cosa ci aspettiamo da loro? Difficile a dirsi, al momento.
Inutile girarci attorno, finché non sarà detta l’ultima parola sulla squalifica di Deshaun Watson esprimersi con qualsivoglia parvenza di precisione sul destino dei Cleveland Browns è pressoché impossibile.
A patto che Brissett li tenga a galla vincendo circa la metà delle partite giocate, nel caso in cui Watson salterà solamente sei giornate i Marroni, con l’ex Texans under center, hanno a mio avviso il materiale umano per ambire a una cavalcata ai playoff; qualora invece Roger Goodell dovesse riuscire a rendere più digeribile la questione aumentando la gravità della punizione, aspettarsi che Brissett li trascini ai playoff non mi sembra particolarmente sensato nel 2022.
Una delle situazioni più fluide in assoluto.
Grado di realizzabilità: Vediamo come terminerà la guerra legale fra NFL e… NFL?
La vicenda è purtroppo così grottesca che non esiste una sequenza di parole capace di addolcire la pillola: questa lega è così brava a generare profitti che questi ne sono diventati la bussola morale.
Baker Mayfield in 2021 (Multiple Injuries)
Comp % – 60.5
TD % – 4.1
INT % – 3.1
YPA – 6.6
YPG – 215Jacoby Brissett in 2019 (Career Best)
Comp % – 60.9
TD % – 4
INT % – 1.3
YPA – 6.6
YPG – 196.1— Pete Smith (@_PeteSmith_) August 1, 2022
Pittsburgh Steelers
Record nel 2021: 9-7-1.
Giocatore con più pressione sulle spalle: Mitch Trubisky.
Questa è per forza di cose la sua ultima opportunità per dimostrare al mondo intero di poter essere un quarterback titolare in NFL: ovviamente il futuro di Pittsburgh è Pickett, ma giocando decentemente l’ex seconda scelta assoluta può riabilitare una carriera finora travagliata.
Cosa ci aspettiamo da loro? Competitività ogni domenica.
Cari lettori e care lettrici, faccio veramente fatica a esprimermi su questi Pittsburgh Steelers: lasciatemi spiegare.
Credo che indipendentemente dal nome, chicchessia quarterback farà girare l’attacco meglio di quanto abbia fatto Roethlisberger nel 2021 con il braccio destro atrofizzato. Entusiasmarsi dinanzi a Trubisky direttore d’orchestra è difficile anche per il tifoso più ottimista, ma non prendiamoci in giro, un quarterback fisicamente in grado di stare in campo li mette in una posizione ben migliore rispetto a quella dello scorso autunno – al termine del quale si qualificarono comunque ai playoff.
Il motivo principale per cui fatico ad associarli alla postseason è però l’innalzamento del livello medio della conference, poiché dubito che la loro versione 2021 sarebbe stata in grado di sgattaiolare ai playoff in una AFC del genere: malgrado le incertezze nella posizione più importante del gioco credo che il livello medio del roster sia sufficientemente elevato da garantir loro la possibilità di giocarsela contro chiunque ogni maledetta domenica.
Grado di realizzabilità: Chiedetelo ai quarterback.
Se Trubisky si confermerà essere quello visto a Chicago il reparto difensivo dovrà emulare quanto fatto da quello dei Ravens del 2000 per ambire ai playoff. Non commettiamo però l’errore di escludere a priori qualche sorpresa da Pickett o, addirittura, Rudolph.
AFC EAST
Buffalo Bills
Record nel 2021: 11-6.
Giocatore con più pressione sulle spalle: Greg Rousseau.
Sotto la guida di sensei Von Miller Rousseau potrebbe compiere un deciso passo in avanti affermandosi come pass rusher da dieci sack a stagione: non dobbiamo dimenticare che per lui Buffalo ha sacrificato una fondamentale scelta al primo round.
Cosa ci aspettiamo da loro? Si può dire Super Bowl?
Gli amici tifosi su Facebook mi manderanno – per l’ennesima volta, maledetti – a quel paese poiché consci della mia innata bravura nel portare sfortuna, ma non prendiamoci in giro, l’aspettativa per questa squadra non può che coincidere con il Lombardi, soprattutto dopo un’offseason del genere.
Hanno assemblato una vera e propria corazzata che ha tutto il necessario sia in campo che fuori per arrivare fino in fondo e, in tutta onestà, in caso di fallimento non avrei idea di cosa umanamente possa fare il front office per compiere l’ultimo passo.
Nella mia testa, questa stagione sono loro i favoriti.
Grado di realizzabilità: Paranormale.
Stiamo pur sempre parlando della squadra che ha perso quattro Super Bowl di fila, nonché della squadra reduce dalla più devastante sconfitta ai playoff di cui io abbia memoria, motivo per cui non dobbiamo commettere l’errore di essere eccessivamente razionali e basare i nostri pareri esclusivamente “sulla scienza” – siamo sempre nel 2022, no? Quando ci sono di mezzo i Bills succedono sempre cose strane.
Josh Allen: adults AND children adore him
This is what a franchise QB looks like #BillsMafia pic.twitter.com/SEHtazM9Y3
— Primetime Adam (@AdamZientek3) August 4, 2022
Miami Dolphins
Record nel 2021: 9-8.
Giocatore con più pressione sulle spalle: Tua Tagovailoa.
Il giocatore più bistratto della lega parte seconda.
Cosa ci aspettiamo da loro? Almeno una qualificazione ai playoff.
Dopo aver concluso il 2021 con nove vittorie attendersene un paio in più e un pressoché automatico posto ai playoff è più che legittimo, soprattutto in luce dei rinforzi arrivati in offseason: Miami non può più nascondersi, una squadra non va a strappare Hill – ricoprendolo d’oro – ai Chiefs per passare la domeniche di gennaio a casa.
Ciò che odio maggiormente è che questo sarà di fatto l’anno della verità per Tua Tagovailoa – 21 partite in NFL! – che finirà per essere l’ovvio capro espiatorio in caso di fallimento: vi ricordate i bei tempi in cui andava di moda avere pazienza con i quarterback, soprattutto se selezionati al primo round del draft?
Come già detto – e come dirò molte altre volte -, la AFC è quello che è ma Miami ha un roster sicuramente da playoff, linea d’attacco permettendo.
Grado di realizzabilità: Realistico.
Non mi sembra che una qualificazione ai playoff sia pretendere un pezzo di luna. Sono veramente una bella squadra, anche se come ben saprete è più difficile imparare a vincere che vincere.
New England Patriots
Record nel 2021: 10-7.
Giocatore con più pressione sulle spalle: Jonnu Smith.
Lo ammetto, l’innesto di Jonnu Smith mi aveva entusiasmato ma, per varie ragioni, la sua prima annata a Foxborough è stata disastrosa: Belichick ha investito pesantemente su di lui e giustamente si attende qualcosa più di 28 ricezioni per 294 yard e inspiegabile inefficacia in run blocking.
Cosa ci aspettiamo da loro? Qualcosa di simile a quanto visto l’anno scorso.
Sarete ben consci – ed esasperati – della mia stima assoluta nei confronti di Bill Belichick (al quale ho dedicato pure qualche pagina su “Dinastie”, comprate “Dinastie” in massa così divento ricco e non devo più fare il contabile), ma quest’anno risulta difficile pure a me nutrire chissà quale aspettativa nei confronti dei New England Patriots: il roster, molto semplicemente, non è particolarmente talentuoso.
O almeno, non lo è quanto quello di tante altre sorelle di conference incommensurabilmente migliorate negli ultimi mesi.
L’estate è la stagione perfetta per reagire nel peggiore dei modi ai report dei giornalisti presenti ai training camp e, stando a quanto trapelato negli ultimi giorni, l’attacco sta faticando immensamente a muovere il pallone sia via terra – linea d’attacco in difficoltà – che via aria a causa di ricevitori che apparentemente faticano a creare separazione.
Vediamo cosa Belichick tirerà fuori dal cilindro.
Grado di realizzabilità: Questa AFC è diversa da quella dell’anno scorso.
Trovo irrispettose le voci che vedrebbero i Patriots come quarta forza della division, certo è che non fatico minimamente a sciorinare sette roster in AFC più talentuosi di quello a disposizione di Belichick.
Parker had 3 catches in competitive team periods this week.
That's 3 catches over 5 practices and 6 targets. https://t.co/T0Syr7hGWR
— Andrew Callahan (@_AndrewCallahan) August 6, 2022
New York Jets
Record nel 2021: 4-13.
Giocatore con più pressione sulle spalle: Zach Wilson.
L’infrastruttura è incomparabilmente migliore rispetto a quella della scorsa stagione, motivo per cui non ci aspettiamo sicuramente l’accesso ai playoff ma un “semplice” e tangibile miglioramento.
Cosa ci aspettiamo da loro? Sette-otto vittorie.
Quando si parla di New York Jets, il più grave errore che tifosi e addetti a lavori possano commettere è quello di avere qualche speranza: nulla li soddisfa più che spezzare il cuore collettivo di una fanbase che, nonostante, tutto continua a crederci.
Il problema è proprio questo, io ci credo ai Jets, mi piace la direzione che hanno preso come franchigia, mi piace la strategia con la quale stanno costruendo la squadra, mi piace da morire la quasi totalità degli innesti arrivati in offseason, insomma, non ho alcuna vergogna a confessarvi che credo che finalmente New York si sia messa nella posizione di aprire un ciclo vincente… finché tutto, come al solito, non precipiterà.
Trattandosi di Jets preferisco restare cauto e ambire a una stagione attorno da sei, sette, massimo otto vittorie impreziosita da un netto miglioramento di Zach Wilson, soprattutto nel decision making: non è tenera la cautela con la quale parlo di loro?
Grado di realizzabilità: Jets.
Non succederà nulla di quanto detto perché stiamo pur sempre parlando dei Jets.
AFC WEST
Denver Broncos
Record nel 2021: 7-10.
Giocatore con più pressione sulle spalle: Russell Wilson.
Si sono svenati per colmare l’apparentemente insormontabile buco nella posizione più importante del gioco e le aspettative sono legittimamente alte. Calare uno dei migliori quarterback di questa generazione in un contesto intrigante come quello dei Broncos dovrebbe produrre vittorie.
Cosa ci aspettiamo da loro? Conferme.
Abbiamo fantasticato per anni sul momento in cui i Denver Broncos, per volontà di entità superiori, avrebbero potuto contare su un quarterback di qualità: il momento è arrivato e il quarterback di qualità risponde al nome di Russell Wilson, giocatore che non ha veramente bisogno di presentazioni.
A mio avviso hanno tutto, il gioco di corse mi intriga – Javonte Williams può diventare un fenomeno -, il corpo ricevitori è profondo e talentuoso, la linea d’attacco non è sicuramente la migliore in circolazione ma dovrebbe essere perlomeno competente e la difesa… già lo sapete.
Per più di un lustro abbiamo mormorato con empatica frustrazione «questi con un quarterback cosa farebbero…»: ora il quarterback ce l’hanno ed esigo immediate conferme.
Grado di realizzabilità: Alto, anche se la division è un girone infernale dantesco.
L’alibi della division è debole, ne sono consapevole, però è altresì vero che molto difficilmente tutte e quattro le squadre potranno accedere ai playoff.
Indipendentemente dal livello della competizione, Denver può e deve fare strada ai playoff.
IT’S BEAUTIFUL 🤩#BroncosCamp x @jerryjeudy pic.twitter.com/9f4IGiQcI4
— Denver Broncos (@Broncos) August 6, 2022
Kansas City Chiefs
Record nel 2021: 12-5.
Giocatore con più pressione sulle spalle: Orlando Brown Jr.
La saga per il rinnovo contrattuale è stata messa in stand-by – giocherà sotto franchise tag – ma l’ex Ravens sarà costretto a compiere un enorme salto di qualità se vorrà realizzare il sogno di diventare il tackle più pagato della lega.
Cosa ci aspettiamo da loro? La solita stagione da Chiefs, magari meno esplosiva.
Per contingenze varie, il 2022 si preannuncia essere un anno particolare per i Kansas City Chiefs: malgrado si stia parlando solamente di un giocatore, l’addio di Tyreek Hill sembra aver messo il punto finale a un capitolo nel quale gira e rigira i protagonisti erano sempre lui, Travis Kelce e l’incommentabile Patrick Mahomes.
Un giocatore come Hill non lo si rimpiazza tanto facilmente, ma permettetemi di dire che l’attacco allestito da Veach negli ultimi mesi sarà probabilmente meno esplosivo rispetto agli standard ai quali ci ha abituato ma ciò nonostante sarà presumibilmente efficace: nutro grande fiducia in Reid e Mahomes e sono convinto che sapranno far girare al meglio un reparto mai così profondo e ben assortito.
La difesa avrà forse bisogno di tempo per ingranare ma quando i tanti rookie si saranno acclimatati alla National Football League la gang di Spagnuolo potrà garantire a Mahomes e compagni quel supporto che, solamente a tratti, li ha resi veramente grandi. La AFC è una tonnara ma credo che nonostante tutto le ambizioni delle nuove contendenti saranno misurate ad Arrowhead – sì lo so che si chiama Geha Stadium ma io continuerò a riferirmi a lui con il suo nome vero.
Forse quest’anno KC potrà vincere consistentemente senza essere costretta a metterne trenta sul tabellone.
Grado di realizzabilità: Patrick Mahomes.
Ho come l’impressione che negli ultimi mesi l’opinione pubblica NFL abbia cominciato a dare per scontato Patrick Mahomes e, inevitabilmente, a sottovalutarlo: il numero 15 è una benedizione per questo sport – e questa lega – e spero che non sia bastata una seconda metà da incubo contro i Bengals per farvi dimenticare di che giocatore si stia parlando.
Las Vegas Raiders
Record nel 2021: 10-7.
Giocatore con più pressione sulle spalle: Davante Adams.
Malgrado, a mio avviso, sia indiscutibilmente il miglior ricevitore della National Football League, sono molto curioso di vederlo all’opera senza poter contare sui perfetti lanci dello psichedelico – fra un paio di giorni vi spiego.
Cosa ci aspettiamo da loro? Difficile a dirsi.
Scrivendo ho realizzato qualcosa di divertente, anche se in un certo senso inquietante: i Las Vegas Raiders, nella mia testa, non riescono a restare in un determinato compartimento mentale per un tempo sufficiente a rendere possibile una precisa classificazione.
Lasciatemi spiegare.
I Raiders sono una squadra da playoff – arrivata tra l’altro a tanto così dal cacciare immediatamente a casa i Bengals – pomposamente rinforzatasi con un paio di firme eccellenti che, di fatto, è troppo incompleta per poter ambire a qualcosa di serio: siate onesti, ritenete sensato inserirli in qualsivoglia discorso Super Bowl?
D’altro canto possiamo limitarli al ruolo di squadra che desidera “solamente” arrivare ai playoff e una volta dentro dare filo da torcere a chiunque?
Non credo, o meglio, non vai a strappare Davante Adams dalle braccia di Rodgers solamente per riconfermare quanto fatto dodici mesi prima. Sono in una posizione difficile, hanno il talento necessario per qualificarsi ai playoff ma non per arrivare fino in fondo e con ulteriori incognite portate da un allenatore con tanto da dimostrare ora come ora potrebbero essere l’ultima forza della AFC West – considerato il livello medio della division questo è comunque un complimento.
Grado di realizzabilità: Serve il Derek Carr del 2016.
Un Derek Carr in formato MVP colmerebbe parte del concreto gap con l’élite della AFC.
Derek Carr and Davante Adams put up video game numbers as a duo at Fresno State. 🤯 pic.twitter.com/ggchRPQb2F
— theScore (@theScore) August 5, 2022
Los Angeles Chargers
Record nel 2021: 9-8.
Giocatore con più pressione sulle spalle: Brandon Staley.
Non è un giocatore, ma dopo esser costato a Los Angeles la preziosa opportunità di fare esperienza ai playoff mi attendo un po’ più di cautela e razionalità nelle decisioni: questo roster è troppo talentuoso per essere preso a zappate sui piedi dalla scelleratezza del proprio allenatore.
Cosa ci aspettiamo da loro? Risultati costanti.
Stavo per scrivere “un salto di qualità” ma mi sono reso conto che il salto di qualità questa squadra l’ha già compiuto l’anno scorso, anche se non possono sfoggiare una bella qualificazione ai playoff come attestato – memo: ringraziare l’allenatore.
Uno dei roster più intriganti della lega è uscito incredibilmente rafforzato da una offseason nella quale il front office, resosi conto dell’indiscutibile qualità di Justin Herbert, ha deciso di giocare l’all-in e provare a sfruttare nel migliore dei modi il contratto da rookie del fenomenale quarterback: i presupposti per un ulteriore miglioramento ci sono tutti.
Trattandosi però di una squadra giovane e non particolarmente ricca d’esperienza, sarà fondamentale per loro trovare quell’equilibrio che permetta di vincere senza eccessivi patemi d’animo le partite che dovranno vincere: in una division del genere il margine d’errore è quasi inesistente, motivo per cui ogni quarto down fallito nella propria metà campo potrebbe presentare il conto a fine stagione.
Grado di realizzabilità: Le medicine di Staley.
Staley mi piace come allenatore, ma deve darsi una calmata quanto prima: in NFL non è obbligatorio portare a casa almeno tre punti da ogni drive, puntare non è un reato e uscire a mani vuote da un drive partito sotto i migliori auspici è totalmente accettabile. Prima lo capirà, meglio sarà.
AFC SOUTH
Houston Texans
Record nel 2021: 4-13.
Giocatore con più pressione sulle spalle: Nessuno.
Sono in ricostruzione totale, un po’ di indulgenza suvvia.
Cosa ci aspettiamo da loro? Un passo in avanti e la nascita di qualche stella.
Mettendo da parte l’etica per un minuto, Houston è uscita decisamente bene dalla vicenda Watson portandosi a casa un plico di succose pick al draft che catalizzerà la corposa ricostruzione iniziata ormai da più di un anno: è chiaramente troppo presto per attendersi un deciso cambio di marcia.
Non è sicuramente inappropriato, però, aspettarsi segnali convincenti da parte di giovani stelle su cui hanno investito durante gli ultimi draft; sono paurosamente incompleti e lacunosi – e oggettivamente, per il momento, scarsi – ma scorrendo velocemente la depth chart si comincia a percepire un profumino invitante di talento che dovrebbe garantir loro maggior competitività.
Mills, in particolare, si trova davanti a un anno che potrebbe di fatto definire il suo futuro in questa lega.
Grado di realizzabilità: Esistente.
Non saprei quale sia il numero di vittorie oltre il quale definire come “successo” il loro 2022, fatto sta che in una division particolarmente debole cinque o sei doppievù potrebbero pure portarsele a casa.
Highest PASS RTG by a rookie QB during 1 GP in Houston #Texans history:
1. 2021 Davis Mills (141.7)
2. 2021 Davis Mills (130.6)
3. 2022 Davis Mills (128.5)
4. 2017 Deshaun Watson (125.0)
5. 2017 Deshaun Watson (119.8) pic.twitter.com/if1yi2RCfc— Best of Pro Sports (@pro_sports_best) August 1, 2022
Indianapolis Colts
Record nel 2021: 9-8.
Giocatore con più pressione sulle spalle: Matt Ryan.
Se si parla degli Indianapolis Colts post-Luck non può che essere il quarterback il giocatore con più pressione sulle spalle.
Cosa ci aspettiamo da loro? La loro miglior stagione dal ritiro di Luck.
Ritengo imprescindibile premettere l’ovvio: malgrado le dichiarazioni di circostanza e un po’ di aritmetica del roster – un giorno vi spiegherò cosa intendo – Indianapolis non può essere vista, al momento, come una seria candidata al Super Bowl.
Sono talentuosi, ben allenati e strutturalmente solidi ma non credo abbiano qualità a sufficienza per essere inseriti nella stessa stratosfera dei Bills, per citare una squadra a caso.
A differenza di chi c’è stato prima di lui, Ryan ha ancora un paio d’anni di livello nel proprio serbatoio – Rivers era veramente a fine carriera – e un mix di esperienza e affidabilità che dovrebbe scongiurare il rischio di ulteriori collassi fra dicembre e gennaio: non faccio nomi perché non mi sembra carino.
Al momento fatico a vederli come qualcosa più che una squadra da Divisional, anche se ciò non è obbligatoriamente un fatto negativo visto che dal 2015, in postseason, hanno vinto solamente una partita.
Grado di realizzabilità: Buono.
Se “la AFC è quello che è” – trecentesima volta che lo dico, scusatemi – è altrettanto vero che qualcuno dovrà pur imporsi in AFC South: i Titans sono ancora una buona squadra ma se al momento dovessi indicare una favorita per il titolo divisionale punterei il dito verso Indianapolis.
Jacksonville Jaguars
Record nel 2021: 3-14.
Giocatore con più pressione sulle spalle: Christian Kirk.
Deve trovare modo di giustificare immediatamente quel maledetto contratto che ha fatto scoppiare una bolla e arricchito dozzine di ricevitori.
Cosa ci aspettiamo da loro? L’inizio di qualcosa.
In questi mesi ne ho lette di tutti i colori sul povero Trevor Lawrence: evidentemente la gente – malgrado l’età anagrafica dovrebbe garantir loro maggior esperienza e saggezza – non ricorda la prima stagione fra i professionisti di un certo Peyton Manning.
Intendiamoci, quanto fattoci vedere da Lawrence durante la prima stagione fra i professionisti ha lasciato molto a desiderare – eufemismo -, ma con Urban Meyer al timone non aveva molto senso aspettarsi di più: con Pederson nelle orecchie e un attacco più talentuoso attorno – anche se si poteva fare di meglio facendo di meno… – Lawrence dovrebbe cominciare a farci vedere qualcosa in grado di giustificare il mostruoso hype con il quale si è presentato al mondo NFL.
Non so tradurre in vittorie le mie aspettative, so solo che mi attendo qualcosa.
Grado di realizzabilità: Alto.
Hanno troppo talento per emulare quanto fatto dalla loro versione capitanata da Urban Meyer.
Trevor Lawrence at 88/125 through eight days of camp. Eight drops by receivers. Lawrence has shown leadership, confidence, good communication, accuracy, and has delivered strikes to all areas of the field.
— Jordan de Lugo (@jordandelugo) August 3, 2022
Tennessee Titans
Record nel 2021: 12-5.
Giocatore con più pressione sulle spalle: Ryan Tannehill.
Tannehill nel giro di una singola partita ha completato un’improbabile metamorfosi dalla bella addormentata del bosco a Malefica diventando, a furor di popolo, la causa di ogni male dei Titans: trovo tutto ciò ridicolo, ma vale la pena ribadire che adesso alle sue spalle ci sia Malik Willis.
Cosa ci aspettiamo da loro? La solita stagione da Tennessee Titans, con una novità.
Se il 2021 ci ha insegnato qualcosa è proprio che questi Titans, indipendentemente da infortuni e indisponibilità varie, giocano uno stile di football capace di garantir loro la pressoché automatica doppia cifra di vittorie: Tennessee è una squadra vera, solida e senza fronzoli che ha dimostrato di essere capace di sopravvivere alle lunghe assenze delle proprie bocche di fuoco più pericolose.
L’addio di A.J. Brown mi disgusta – soprattutto se si tiene presente la ragionevolezza del contratto datogli da Philadelphia – ma se sono stati in grado di portarsi a casa il primo seed AFC nonostante Henry ai box per più di metà stagione credo saranno in grado di sopravvivere all’addio di uno dei ricevitori più elettrizzanti della lega.
La novità di cui parlavo poco sopra riguarda l’intero reparto difensivo che, a mio avviso, compirà il definitivo salto di qualità che lo porterà a essere annoverato fra i migliori cinque in assoluto: la defensive line – il pass rush in particolare – dovrebbe essere in grado di compensare alle carenze strutturali di una secondaria non particolarmente brillante.
Grado di realizzabilità: Alto.
Come ho appena provato a spiegarvi, i Titans di Mike Vrabel sono una squadra costante e affidabile che non deve essere valutata in funzione di una singola, sciagurata partita ai playoff.
Mattia, 27 anni.
Scrivo e parlo di football americano per diventare famoso sull’Internet e non dover più lavorare.
Se non mi seguite su Twitter (@matiofubol) ci rimango male. Ora mi trovate su https://matiofubol.substack.com/
Bellissima la AFC quest’anno. Ad eccezione di Houston e forse NY, tutti aspirano alla post season.
Impronosticabile più che mai, non vedo l’ora che inizi!
Mi incuriosisce la AFC South. Farò un po’ il tifo per i Jags, dopo un anno troppo brutto per essere vero. Pederson dará equilibrio, diversi innesti interessanti, per Lawrence potrebbe essere un anno importante.
I Colts non hanno l’appeal di Bills, Chiefs, Bengals però con Ryan chissá..