Dopo un mese di football giocato iniziano a esserci già alcune situazioni molto interessanti. Una di queste è Washington che con un record del 50% ed a solo una W dalla prima piazza in division può considerarsi soddisfatta. A ragione?
Io non ne sono sono convintissimo perché, nonostante l’ottima posizione attuale, è innegabile che le aspettative erano altre, soprattutto dal punto di vista difensivo.
Il 2020 era andato davvero bene, con quella qualificazione ai playoff che diciamolo ci ha sorpresi, ma che ad un’analisi più approfondita ha mostrato una squadra che si è guadagnata sul campo importanti vittorie, con giocate difensive che hanno portato la compagine allenata da Jack Del Rio a piazzarsi tra le migliori 5 in questa fase del gioco. L’inizio del 2021 invece ha visto un passo indietro e questo mi fa essere d’accordo con coach Rivera nel definirsi disappointed riguardo a questo primo mese di partite.
Riprendendo le statistiche prima citate, quelle del 2021 sono terribili come quartultima per yard concesse (417.5) con una media di 30 punti subiti, terzo peggior risultato della lega. Con il rischio di essere sbrigativo non c’è bisogno di dilungarsi troppo perché semplicemente stanno giocando male con grossi buchi difensivi in copertura ogni partita e pochissima pressione portata, con sacks raggiunti davvero di rado.
Chase Young dopo il defensive rookie of the year è ancora alla ricerca del primo sack e la linea difensiva non ha mai preso il controllo della linea di scrimmage. Sono problemi grossi e risolvibili solo con tanto allenamento perché sembra proprio mancare la chimica di squadra.
I tifosi si possono magari rallegrare pensando all’avvio di stagione 2020 che parti con 1-3 e con la difesa che ha carburato come un diesel, ma il prossimo mese sarà tosto. Prima New Orleans con una difesa difficile da bucare, poi Kansas City ed il suo attacco atomico e quindi due trasferte a Green Bay e a Denver. Per potersela giocare e portare a casa almeno 2/3 vittorie è il momento per la difesa di salire di livello a partire subito dalla sfida casalinga con NO che tra tutte è l’attacco più gestibile a patto di mettere sotto pressione Winston.
Il lato positivo è che con una difesa così il record non è 0-4, ma 2-2 (che in una division come la NFC East è sufficiente per lottare per la vittoria) ed è un 2-2 frutto di un attacco prolifico e soprattutto concentrato al punto da saper chiudere positivamente delle situazioni in bilico, cosa non del tutto scontata visto che il qb indicato come titolare è ai box e le 2 vittorie sono arrivate con Taylor Heinicke in cabina di regia.
Che Washington avesse un problema nel ruolo era chiaro a tutti, Heinicke non è il franchise qb di cui Washington ha bisogno, ma nonostante tutto una partenza così on fire non se lo aspettava nessuno, ma soprattutto nessuno si aspettava che potesse chiudere le partite palla in mano con dei winning-drive.
Non è un caso che anche la produttività di McLaurin continui a essere di livello perché Heinicke sta facendo quello che avrebbe dovuto fare Fitzpatrick: condurre un attacco usando le armi a disposizione e aggiungendo pure un qualcosa di suo.
Non bisogna però distogliere lo sguardo dai veir problemi perché senza due giocate specifiche, il fallo chiamato ai Giants e il magico TD di McKissic, il record sarebbe 0-4. Perchè se è vero che l’attacco sta facendo quello che ci si aspettava, la difesa no e nel prossimo mese questo fatto rischia di costare la stagione.
Si avvicina agli sport americani grazie a un amico che nel periodo di Jordan e dei Bulls tifa invece per gli Charlotte Hornets. Gli Hornets si trasferiscono in Louisiana ed è amore a prima vista con la città di New Orleans e tutto quello che la circonda, Saints compresi, per i quali matura una venerazione a partire dal 2007 grazie soprattutto ai nomi di Brees e Bush. Da allora appartiene con orgoglio alla “Who Dat Nation”.
Senza polemica,ci sono un sacco di errori di scrittura, come non fosse stato riletto.