Quando i Cleveland Browns hanno scoperto di cominciare il campionato affrontando i Chiefs, molti di loro (specialmente i tifosi) avranno subito pensato all’opportunità di riscattarsi dai playoff della scorsa stagione. Kansas City, infatti, è stata la squadra che ha stroncato la scalata di Cleveland verso il Super Bowl, impedendo al team di Baker Mayfield di giocare per il titolo di AFC Champion. 

Sfortunatamente per loro, la partita non ha avuto il dolce sapore di vendetta, ha anzi aumentato la frustrazione e lo sconforto per come la vittoria gli è sfuggita dalle mani. Entrambe le squadre hanno sfoderato il completo arsenale in loro possesso, introducendo il pubblico  in maniera esplosiva a questa nuova stagione NFL.

La voglia di rivincita di Cleveland si è vista fin dal primo drive: Kevin Stefanski chiama giochi aggressivi e coraggiosi, appoggiandosi non solo sulle corse di Hunt e Chubb ma provando anche lanci sul profondo. Coraggioso anche quando decide di giocare il quarto down sulle 15 yards, rinunciando a 3 punti. Un rischio ripagato dal touchdown di Chubb al minuto 7:53, coronato con una conversione da 2 punti di successo. Cleveland ha quindi iniziato con un drive di oltre sei minuti concluso con 8 punti sul tabellone: la sfida è stata lanciata in modo inequivocabile. 

Finalmente l’attacco di Kansas City può entrare in campo. I Chiefs ribattono con un drive altrettanto lungo ma che termina con un field goal a 1:51 dalla fine del primo quarto. La difesa di Cleveland ha fatto il suo dovere (esclusa la squalifica di Harrison Jr.): Johnson III ha bloccato un lancio di Mahomes in end zone e le penalità nei due giochi successivi, insieme alla pressione sul QB, hanno costretto i Chiefs a calciare. 

Il primo quarto finisce quindi 8-3 per i Browns, dopo un lancio di 44 yards di Mayfield per il rookie Anthony Schwartz (WR) e una corsa di Hunt che porta Cleveland sulle 12 yards di Kansas City. 

Stefanski ribadisce la propria grinta anche all’inizio del secondo quarto giocando un altro quarto down che si riconferma come la scelta giusta: Landry va in meta e con il calcio di trasformazione i Browns volano a 15-3. 

I Chiefs rientrano in possesso della palla al minuto 13:28, mantenendolo fino al minuto 6:30. Il drive, giocato in maniera così impeccabile da far sembrare ogni play action un gioco da ragazzi, si conclude con un TD di corsa di Mahomes stesso che porta la squadra a 15-10, riducendo la distanza di punteggio tra le due franchigie. I Browns non si spaventano e con qualche trick play e performance straordinarie di Hunt e Chubb si dirigono verso l’end zone. É infatti Nick Chubb a segnare il terzo TD dei Browns a 2:55 dalla fine, il tabellone segna 22-10 per gli ospiti. Kansas non riesce ad aggiungere nessun punto al risultato e dopo un passaggio bloccato e una pass interference offensiva di Tyreek Hill, il coach Reid mette in campo Townsend per il primo punt della partita. Il calcio posiziona i Browns appena al di là dell’end zone e il tempo a disposizione è 1 minuto 31 secondi. 

Nessuno dei due avversari segnerà altri punti per questa prima metà di partita, ma i Browns regalano un momento di brividi nei secondi finali di gioco quando, dopo una penalty e un sack, Mayfield lancia su Landry. Landry corre per 32 yards, ripassa la palla a  Mayfield che lo ha raggiunto, il QB corre per 11 yards e lancia su Hunt che, purtroppo, viene placcato a 10 yards dall’end zone ponendo fine al miracolo che stava per compiersi. 

Il terzo quarto comincia con la palla in mano a Kansas City che la terrà per oltre sette minuti. Un drive lungo che i commentatori Jim Nantz e Tony Romo definiscono “noioso” rispetto alla prima metà del match ma che – i due valutano – è proprio ciò che Andy Reid e la sua squadra devono fare. Un gioco semplice e pulito che vive sull’intesa tra Mahomes e i suoi fidati compagni Hill, Kelce e Edwards-Helaire. Sarà appunto il tight end Travis Kelce a segnare il secondo touchdown della squadra, portando il tabellone a 22-17. E come spesso capita nelle partite dei Chiefs, questo sembra il momento in cui si svolta la partita e la sorte comincia a sorridere loro fino allo scadere del tempo (aiutati anche dalla presenza del pubblico che li carica ad ogni snap). I Browns subiscono un fumble ricoperto dal linebacker di casa Ben Neimann sulle 47 di Kansas. Un turnover che, almeno, costa solo 3 punti. La difesa di Cleveland intanto continua a mettere pressione su Mahomes e a marcare scrupolosamente gli avversari. 

Il punteggio all’inizio dell’ultimo quarto è quindi 22-20 con i Browns in possesso della palla. Mayfield si destreggia con scioltezza tra Hunt, Chubb, Landry e Njoku (anche se l’assenza di OBJ è sentita), e al minuto 10:24 Kareem Hunt segna un altro TD per 29 a 20. Il sollievo di Cleveland è però effimero. Appena Mahomes riprende la palla mette in scena quella che è stata la giocata della partita: mentre corre lateralmente per evitare un sack, il QB riesce a completare un lancio di 75 yards su Hill che, liberandosi di Johnson III con facilità, corre in meta e porta i Chiefs a 29-27. 

La palla torna a Mayfield che subisce subito un sack costandogli un three and out. Primo punt della partita quindi anche per lo scozzese trapiantato a Cleveland Jamie Gillan, il quale commette un errore che costa la partita al suo team: il kicker non riesce a trattenere la palla dopo lo snap e, costretto a correre, viene placcato sulle 15 yards, punto in cui la squadra di casa partirà. Conseguentemente, Travis Kelce segna il suo secondo TD e i Chiefs vanno in vantaggio 29-33 (dopo una trasformazione da 2 punti non riuscita). A seguire un altro three and out per Cleveland e un punt per i Chiefs a tre minuti dalla fine. C’è ancora speranza per i Browns combattivi veramente fino al midollo, ma Sorensen riesce ad ‘agguantare’ la gamba di Mayfield che, lanciando su Bryant, viene intercettato da Mike Hughes e ciò determina il risultato della partita. 

“Siamo delusi” dice Stefanski in conferenza stampa “non abbiamo giocato al meglio quando era il momento e non abbiamo chiamato gli schemi giusti al momento giusto. Non eravamo noi stessi e la responsabilità è mia”, una dichiarazione e un’umiltà che fanno capire come sia stato eletto coach dell’anno al termine della stagione 2020. Fondamentale è non abbattersi. Nelle prossime due settimane i Browns affronteranno Texans e Bears a casa propria, due partite che dovrebbero aiutare a risollevare gli spiriti senza troppi problemi. I Chiefs, al contrario, voleranno a Baltimore per giocare il Sunday Night contro una squadra che ha sete di vittoria dopo essere rimasta scottata dalla partita contro i Raiders.

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