Offseason, la parte più corposa dell’anno per un appassionato NFL: nonostante ore su ore di esercizio mentale ed autoconvincimento per non pensare a tutto ciò, la realtà ci suggerisce che dovremmo prendere la stagione NFL come una sorta di bonus, una ricompensa degli dei del football per la nostra assoluta e cieca devozione, in quanto per durata la dolceamara offseason surclassa inesorabilmente i fulminei quattro – per i più bravi cinque – mesi di stagione regolare.
Il successo di una squadra, o perlomeno la cavalcata verso esso, sorge durante questi lunghi mesi di lavoro nell’ombra, contrattazioni e ginnastica salariale: l’operato di un general manager conta tanto – se non di più – quanto quello dell’allenatore ed indirizzare le debolezze togliendo nel contempo dal mercato le stelle in scadenza può garantire successo a qualsiasi squadra… senza dimenticare l’importanza di un buon draft!
Vediamo in questo primo episodio, come sempre incentrato sulla AFC, quali sono i bisogni di ognuna delle sedici squadre, tenendo presente lo spazio salariale (fonte Spotrac).

AFC NORTH

Baltimore Ravens

Spazio salariale: 32,889,537$.

To-do list:

  • Rafforzare il pass rush
  • Implementare il corpo ricevitori
  • Cercare un successore a Yanda

Offseason piuttosto impegnativa quella dei Ravens: dopo aver sorpreso il mondo vincendo più partite di regular season di qualsiasi altra squadra, Baltimore deve cercare di compiere il passo successivo e replicare tale successo ai playoff, soprattutto finché Jackson gioca sotto l’irrisorio contratto da rookie. Per generare pressione ed arrivare consistentemente al quarterback avversario, Martindale ha fatto pesantissimo affidamento ai blitz in modo da compensare la mancanza di star power in uno dei ruoli più importanti in assoluto: con Judon in scadenza la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare, ma per loro fortuna questa free agency offre parecchie alternative.
I ripetuti e dolorosi drop che hanno scandito il ritmo del Divisional Round perso contro Tennessee hanno messo in evidenza il fatto che Jackson debba poter contare su qualche altro individuo all’infuori di Andrews e Brown a cui indirizzare l’ovale; i giorni di Yanda in NFL oramai sono contati, pertanto rinforzare l’interno della linea d’attacco deve essere una delle priorità: solitamente Baltimore utilizza il secondo od il terzo giorno del draft per fare ciò.

Dream move: Jadaveon Clowney. Clowney andrebbe immediatamente a rafforzare sia il pass rush che la run defense: non fatevi ingannare dal basso numero di sack totali, Clowney è costantemente uno dei pass rusher più efficaci della lega per quanto concerne pressioni e QB-hurries.

Cincinnati Bengals

Spazio salariale: 47,640,642$.

To-do list:

  • Dare un senso a questa franchigia

Non ha molto senso mettere in evidenza quanto abbiano bisogno di rifondare – per l’ennesima volta – una linea d’attacco costantemente fra le peggiori della lega o infondere nuova linfa vitale ad una difesa da un paio di stagioni comicamente inguardabile: prima di tutto serve trovare il volto della franchigia, quel giocatore a cui posporre la parola “era” ogni qualvolta si parli di tale squadra.
Fortuna vuole che siano in possesso della prima scelta al draft e, soprattutto, fortuna vuole che questo sia l’anno in cui con la prima scelta ci si può portare a casa Joe Burrow: bisognerà pur partire da qualche parte e, a mio avviso, il quarterback non è sicuramente il peggiore dei punti di partenza.

Dream move: non complicarsi la vita, non cadere in tentazione ed utilizzare questa maledetta prima scelta per Burrow. Sembra prolisso rimarcarlo, lo so, ma con i Bengals non si sa veramente mai.

Cleveland Browns

Spazio salariale: 48,909,015$.

To-do list:

  • Proteggere meglio Baker Mayfield
  • Restaurare la secondaria
  • C-A-L-M-A

Fallito l’esperimento Greg Robinson – fosse l’unico esperimento fallito durante la scorsa stagione… – è piuttosto chiaro che il nuovo front office dovrà cercare di indirizzare immediatamente il più grande bisogno di questi Browns, ovverosia quello di un left tackle: o via draft o via free agency Cleveland dovrà intervenire quanto prima possibile per risolvere l’annoso problema del protettore del lato cieco ed a mio avviso è meglio affidarsi al draft ed investire su un talento come quello di Jedrick Willis Jr., il miglior offensive lineman disponibile ad aprile, anche se credo sia altresì necessario cercare una risposta pure per quanto riguarda il right tackle.
La secondaria, nonostante qualche individualità come quella di Ward, ha bisogno di una ventata d’aria fresca ed un rinnovamento potrebbe alquanto giovare: fossi in loro cercherei di tentare free agents come Anthony Harris o Justin Simmons, anche se nessuno dei due sarà particolarmente economico.
Soprattutto, sarebbe necessaria un po’ di calma: sì, il Super Bowl non si vince in una offseason o con una singola trade.

Dream move: Anthony Harris. Leadership, ball skills ed un fiuto per l’ovale senza eguali rendono Harris uno dei giocatori più interessanti di questa finestra di mercato: sarebbe indubbiamente un upgrade al posto di Randall.

Pittsburgh Steelers

Spazio salariale: -2,181,176$.

To-do list:

  • Creare spazio salariale
  • Cercare la risposta definitiva al dopo-Roethlisberger
  • Ricambio generazionale nella linea d’attacco

Come può suggerirvi il “meno” davanti ai numeri riportati poc’anzi, Pittsburgh dovrà mettere qualcuno alla porta per tentare di togliere dal mercato free agents come Dupree: McDonald e Barron sembrano due dei nomi più riconoscibili destinati a cambiare maglia.
Constatato che molto probabilmente né Rudolph né Hodges sembrano avere le carte in regola per diventare quarterback titolari, credo sia arrivato il momento in cui Pittsburgh pensi concretamente al post-Roethlisberger ed ora come ora associare ai loro colori nomi di quarterback al draft non ha particolare senso: ci sarà sempre disponibile qualche project per cui spendere una scelta al terzo giorno, bisogna piuttosto vedere con quanta convinzione Pittsburgh proverà ad indirizzare l’evidente problema.
Con DeCastro e Pouncey reduci dalle peggiori stagioni della propria carriera credo che investire sull’interno della linea d’attacco sia più che indicato, soprattutto se vorranno imporre un running game ben più rispettabile di quello visto lo scorso anno.

Dream move: J.K. Dobbins. Pittsburgh ha un disperato bisogno di un bell-cow ‘back in grado di trascinare l’attacco: Conner, a causa di una miriade di infortuni, ha dimostrato che non può essere ciò.

AFC EAST

Buffalo Bills

Spazio salariale: 82,824,551$.

To-do list:

  • Rimpolpare l’arsenale a disposizione di Allen
  • Rinforzare il pass rush

Per la prima volta da un’eternità, la freccia sembra puntare nella direzione giusta quando si parla dei Buffalo Bills: giovani, ricolmi di spazio salariale ed ancor più ricchi di potenziale, questi Bills sono ad un paio di mosse dal contendere seriamente in AFC, Josh Allen permettendo.
Le acquisizioni della scorsa offseason, fra cui quelle di Beasley e Brown, si sono rivelate più che azzeccate e nonostante nessuno dei due sia considerabile come vero e proprio ricevitore numero uno, la loro presenza ha indubbiamente giovato ad Allen: servirebbe un altro ricevitore e considerando che ciò che la free agency ha da offrire è quell’Amari Cooper praticamente sicuro di rinnovare a Dallas, affidarsi al draft nella speranza di veder scivolare uno fra Ruggs e Higgins mi sembra la miglior opzione disponibile.
Il ritiro di Alexander e la scadenza del contratto di Lawson costringeranno Buffalo a rinnovare il proprio pass rush: con tutto questo spazio salariale a disposizione credo che cercare il colpo ad effetto in free agency possa decisamente avere senso.

Dream move: Yannick Ngakoue. Non credo Jacksonville abbia particolare voglia di perdere l’ennesima stella dell’un tempo rinomato reparto difensivo, ma qualora ne avessero la possibilità i Bills dovrebbero assolutamente provare a sedurlo.

Miami Dolphins

Spazio salariale: 93,732,524$.

To-do list:

  • Trovare il franchise quarterback
  • Tutto il resto

Contrariamente al caso dei Bengals, non si può dire che Miami abbia bisogno di trovare una direzione, in quanto se abbiamo imparato qualcosa dalle cinque vittorie dello scorso anno è il fatto che coach Flores sia for real: con un roster pressoché privo di talento è riuscito a mettere insieme una seconda metà di stagione d’assoluto livello che ha finito poi per condizionare l’intera postseason.
Il lavoro da fare è veramente ingente, ma con un quarterback pressoché già selezionato – Tua Tagovailoa – la strada dovrebbe essere in discesa: non sarà veloce e non sarà facile ma sono convinto che sotto Flores i Dolphins riusciranno a riemergere dalle sabbie mobili della mediocrità nelle quali sono stati impantanati per la maggior parte del ventunesimo secolo.

Dream move: Tutti e nessuno. Con quasi cento milioni di spazio salariale disponibile è piuttosto ovvio che possano strappare alla concorrenza chi più preferiscono, ma attenzione, “sprecare” soldi per stagioni nelle quali è piuttosto chiaro non saranno in grado di vincere non è la migliore delle idee.

New England Patriots

Spazio salariale: 44,124,477$.

To-do list:

  • Dare a Tom Brady dei buoni motivi per restare
  • Rinnovare Tom Brady

Tagliamo corto: Tom Brady con una maglia diversa da quella dei Patriots non si può vedere, tanto meno a più di quarant’anni.
Comprendere il risentimento e la frustrazione per le dinamiche e l’esito della scorsa stagione è piuttosto semplice, in quanto Brady non ha potuto contare per tutto l’anno su un tight end di livello o anche un semplice ricevitore al di fuori di Julian Edelman: credo e spero – in quanto appassionato di questo sport – che il front office farà tutto il possibile per permettere alla bandiera della più grande dinastia sportiva del ventunesimo secolo di concludere la carriera laddove è iniziata.
[In tutta onestà non saprei dire se il deludente 2019 sia più dovuto alla mancanza di playmaker o al palese declino di Brady, così come non saprei dirvi se Tom Brady garantisca a questi Patriots le migliori probabilità di portarsi a casa il settimo Super Bowl, sto semplicemente facendo il romantico.]

Dream move: Hunter Henry/A.J. Green. Diamoli a Brady dei motivi per rimanere, no?

New York Jets

Spazio salariale: 56,337,397$.

To-do list:

  • Non ne ho idea
  • Forse, dico forse, mettere alla porta quella parodia d’allenatore di Adam Gase

L’acume tattico di Adam Gase non è e credo non sarà mai in discussione: le abilità da offensive coordinator non posso, non devo, metterle in dubbio in quanto ho un campione abbastanza consistente di partite per affermare con certezza che nonostante non sia sicuramente Mike Martz è comunque in grado di far girare un attacco. Il problema, quando si parla di Gase, nasce in quel momento in cui vengono tirate in ballo tutte quelle odiose soft skills che al giorno d’oggi sembrano ostinarsi ad essere più importanti di quanto l’attributo soft possa suggerire: non è normale leggere report di possibili ammutinamenti, rumorosi mal di pancia e vistosi malesseri durante il primo anno di un allenatore su una nuova panchina.
Se a tutto ciò aggiungiamo la cronica disfunzionalità dei Jets è facile intendere che il rischio di bruciare Darnold è tremendamente alto, così come quello di essere costretti a ripartire da capo per l’ennesima volta: a quanto pare fra qualche settimana potremmo vedere gran parte dei free agent presi negli ultimi due anni essere cacciati senza troppi complimenti.
Non ideale.

Dream move: Trovare qualcuno a cui affidare la “grana” Bell. Sono più che convinto che Bell sia ancora in grado di rendere come ai tempi degli Steelers, non è questo il punto: che senso ha tenere un giocatore NON voluto da un allenatore che NON si è mai fatto scrupolo di nascondere tutto ciò?

AFC WEST

Denver Broncos

Spazio salariale: 58,027,518$.

To-do list:

  • Aggiungere ricevitori per dare manforte a Sutton
  • Rifondare/confermare la secondaria
  • Ancora una volta, linea d’attacco

La sorprendente emergenza di Courtland Sutton è stata sicuramente una delle storie più interessanti della scorsa stagione, ma la sua esplosione ha anche evidenziato la desolante povertà di un corpo ricevitori assolutamente troppo povero per mettere Drew Lock nella miglior posizione possibile per avere successo: con un quarterback così giovane ed inesperto avere diverse paia di mani sicure è più importante che mai.
Le scadenze dei vari Simmons e Harris Jr. mettono Elway davanti ad un bivio, in quanto rinnovare tutti e due rischia di essere parecchio costoso, così come perderli entrambi potrebbe trasformare il retro della loro difesa in uno dei reparti più incompetenti in assoluto in NFL: quell’onore è gelosamente appannaggio della linea d’attacco.
Devo seriamente parlarvi della linea d’attacco dei Broncos?

Dream move: Anthony Castonzo. Qualsiasi persona sia in grado di tenere Garett Bolles lontano da un campo di football può essere associata alla parola “sogno”.

Kansas City Chiefs

Spazio salariale: 16,540,495$.

To-do list:

  • Rafforzare ulteriormente la secondaria
  • Stesso discorso con i linebacker

Appare piuttosto chiaro che avendo vinto il Super Bowl solamente un paio di settimane fa di buchi nel roster dei Chiefs non ce ne siano più di tanti: il Lombardi recentemente alzato non deve placare il desiderio di miglioramento, in quanto nonostante una seconda metà di stagione giocata su buoni livelli è alquanto chiaro che migliorare la secondaria è possibile. Ward e Fenton sono buoni giocatori con ampio margine di miglioramento, ma aggiungere profondità al reparto oltre che a creare necessaria competizione scongiurerebbe disastri nel sempre probabile caso di infortuni.
Lo stesso discorso è applicabile ai linebacker, reparto nel quale i vari Wilson, Hitchens e Niemann non hanno fatto vedere nulla di speciale che valga loro una riconferma a priori.

Dream move: Chris Jones. La continuità a volte è la chiave per il successo e se avete dubbi sull’utilità di Jones riguardatevi gli ultimi drive dei San Francisco 49ers al Super Bowl: le statistiche a volte non dicono niente.

Las Vegas Raiders

Spazio salariale: 51,577,302$.

To-do list:

  • Risolvere una volta per tutte l’enigma chiamato secondaria
  • Circondare – chiunque sia – il quarterback di armi valide
  • Non fare pazzie

Sì, i Raiders si chiamano Las Vegas e sì, stiamo parlando della Città del Peccato e bla bla bla: Las Vegas non deve fare stupidate, non deve cercare il colpo ad effetto per riempire uno stadio che con ogni probabilità non soffrirà mai di problemi del genere.
Non ha senso parlare od anche solo pensare a Tom Brady, serve trovare un quarterback – che potrebbe anche essere Carr – attorno a cui costruire con serenità e pazienza una squadra: a cosa servirebbe TB12 in un roster lontano un intero reparto difensivo dal competere per i playoff?
Se l’esperienza mi ha insegnato qualcosa è che mettere insieme un reparto difensivo di primo livello non è un’operazione semplice o veloce e Tom Brady non ha più trent’anni: con la sopracitata pazienza Las Vegas deve venire a patti col fatto che molto probabilmente per i prossimi due o tre anni non sarà in grado di competere con la crème de la crème della AFC e pertanto è consigliabile intraprendere un approccio razionale e calcolato.

Dream move: Non commettere sciocchezze. Lasciate perdere la narrativa Tom Brady a Las Vegas, per favore.

Los Angeles Chargers

Spazio salariale: 51,753,772$.

To-do list:

  • Rinnovare Austin Ekeler
  • Sostituire nel miglior modo possibile Rivers
  • Rifondare, ancora, la linea d’attacco

Con Austin Ekeler in campo le possibilità di vincere dei Chargers aumentano esponenzialmente.
Detto ciò, è difficile parlare dei Chargers senza concentrarsi quasi esclusivamente sulla faccenda quarterback: con Rivers messo definitivamente alla porta Los Angeles si trova davanti ad un complicato bivio, ossia quello di decidere che approccio prendere per indirizzare la posizione più importante del gioco.
Provare a sedurre Brady o tradare per Newton aumenterebbe senza ombra di dubbio i posti occupati nel nuovissimo e bellissimo SoFi Stadium, ma a mio avviso non sarebbero le mosse giuste per il lungo termine, in quanto preferirei provare ad affidarmi al draft, anche perché nonostante le molte individualità di spicco l’incompetenza di interi reparti, come la linea d’attacco, riduce esponenzialmente le possibilità di dominare in una division nella quale Kansas City sembra destinata a padroneggiare per molti, moltissimi anni.

Dream move: Tua Tagovailoa. Sembra quasi scontato che a portarsi a casa l’ex Alabama ci penseranno i Dolphins, ma nel caso dovesse ancora essere lì disponibile…

AFC SOUTH

Houston Texans

Spazio salariale: 65,982,061$.

To-do list:

  • Sistemare l’orripilante secondaria
  • Linebacker moderni

I miei dubbi su O’Brien come allenatore credo siano ben documentati: figuratevi che razza di pensieri possano frullare nella mia testa pensando al fatto che questo individuo ora sia anche il loro general manager.
Quella che un tempo era una secondaria temuta e rispettata da un paio di anni a questa parte si è trasformata in uno dei reparti più inetti del campionato: Johnson è stato disastroso, Hargreaves pure ed i vari Roby e Joseph sono destinati a diventare free agent fra qualche settimana, pertanto investire con decisione sui cornerback sembra essere una buona idea se si vuole evitare di scialacquare ancora una volta un vantaggio di ventiquattro punti dimenticandosi totalmente come coprire un ricevitore senza concedere almeno trenta yards o commettere una penalità.
I problemi in copertura, però, non riguardano solamente la secondaria, in quanto stando a PFF nessun corpo linebacker concede un passer rating medio più alto del 124.7 dei Texans: far volare l’ovale contro i Texans non è particolarmente difficile, insomma.

Dream move: Chris Harris Jr./Byron Jones. I migliori cornerback disponibili in free agency sono due giocatori completamente diversi per età e ruolo: da una parte abbiamo un giovane specialista dell’outside, dall’altra il miglior slot defender degli ultimi dieci anni. Aggiungere uno di loro gioverebbe immediatamente all’intera difesa.

Indianapolis Colts

Spazio salariale: 86,137,492$.

To-do list:

  • Trovare un franchise quarterback
  • Mettere chicchessia quarterback in condizione di aver successo
  • Rafforzare la linea difensiva

Mi dispiace doverlo ammettere, ma la seconda metà di stagione ci ha dimostrato che Jacoby Brissett non è la risposta sul lungo termine che Indianapolis sperava di aver trovato: con Rivers, Brady, Bridgewater, Tannehill e probabilmente Newton sul mercato Indianapolis ha parecchie opzioni da esplorare e lo spazio salariale permetterà loro di circondare tale quarterback con qualcuno di diverso dal solo e spesso troppo fragile Hilton.
Via draft o free agency il sempre encomiabile Ballard dovrà fare in modo di rimpolpare le skills position in quanto non sfruttare una linea d’attacco del genere potrebbe essere un peccato mortale: credo troveranno un modo per risolvere concretamente questa situazione complicata.

Dream move: Teddy Bridgewater. Potrebbe seriamente funzionare, anche se tante voci vedono il matrimonio Rivers-Colts come cosa già fatta.

Jacksonville Jaguars

Spazio salariale: -1,449,246$.

To-do list:

  • Rifondare, in qualche modo, la difesa
  • Lo stesso discorso, circa, pure per l’attacco

Poveri Jacksonville, solamente un paio di stagioni fa erano convinti di aver trovato la quadratura del cerchio: da quei tempi di cose ne sono cambiate giusto un po’, fra cui – in ordine casuale – l’addio di Ramsey, la “fine” di Bouye, l’avanzare dell’età di Campbell, la trade di Fowler, l’anno sabbatico di Telvin Smith, il calo di Jack e chi più ne ha più ne metta.
Provare a puntare il dito verso le lacune più evidenti è controproducente, in quanto visto l’avvilente “meno” dinanzi alla serie di numeri sopra appare chiaro che il front office non avrà modo, se non al draft, di indirizzare tutti questi bisogni: offseason decisamente complicata per i Jaguars che a questo punto potrebbero pure rifondare partendo nuovamente da zero.

Dream move: Trovare qualcuno a cui scaricare il contrattone di Foles. No, non credo nei miracoli, ma liberarsi dei ventieppassa milioni di dollari destinati a Foles sarebbe già un buon inizio: intanto è chiaro che punteranno su Minshew.

Tennessee Titans

Spazio salariale: 47,934,730$.

To-do list:

  • Prendere una decisione molto importante

Potrei farvi presente che migliorare la secondaria potrebbe essere decisamente importante, così come potrei parlarvi di altre “frivolezze”: sarebbe completamente inutile.
Se si parla dei Titans e della loro offseason i nomi, i macro-temi sono solamente due: Derrick Henry e Ryan Tannehill.
Li rinnoveranno dando continuità alla cavalcata della scorsa stagione?
Bolleranno il tutto come one year wonder e cercheranno risposte altrove?
Per il momento sembra difficile prevedere la direzione che intraprenderanno, non ci resta che aspettare pazientemente.

Dream move: Riconfermare entrambi. Già ve l’ho detto, sono romantico.

2 thoughts on “NFL Offseason 2020: cosa dovrà fare ogni squadra AFC

  1. Ottima analisi!
    Aggiungo solo una cosa sui miei derelitti Dolphins: l’obiettivo n. 1 è chiaramente Tagovailoa da tempo immemore, ma non è detto che si riesca a prenderlo senza fare una trade per acquisire il pick n. 3 di Detroit al prossimo draft (a me Stafford non esalta, ma credo che Detroit non sia interessato a Tagovailoa se non per girarlo immediatamente in trade a qualcun altro tipo Jaguars o San Diego o Raiders). Tua ha un talento davvero notevole e si affaccia alla Nfl con credenziali ben superiori rispetto ai Qb rookie degli ultimi anni, PERO’ ha nel dna una propensione fortissima agli infortuni (a livello universitario si è già spaccato malamente almeno due volte). Ecco perché non sarà scelto probabilmente da Cincinnati. Qualora lo fosse, allora punterei tutto su Burrow. Temo però i colpi di testa storici del management Dolphins….

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