Pronti a scollinare, ormai. Il tempo di un facile rifornimento prima della discesa verso il traguardo. Otto settimane volate via nemmeno fossero appena la metà, e invece. Siccome di non solo football è fatto il football, tanto vale approfondire le sfumature di cui si compone, fossero anche le più delicate da trattare, con assoluto rispetto ma in totale leggerezza.
Pardon my take, non è semplicemente fantasy. Anzi, talvolta proprio l’argomento principale è scusante al tratto riflessivo narrativo praticato dallo scrivente: angolo egoista, questo, confessionale privato in cui tutti siete invitati ad origliare.
Questioni disturbanti poiché ignoranti differenziazioni epidermiche trovano ancora terreno fertile sul quale attecchire: passano gli anni ma la storia si ripete. Siamo qui per sovvertirla.
Clusterizzazioni semplicistiche figlie del nulla: per far intendere si dice, per occultare si intende.
Abituati come siamo allo spot o allo slogan, vedi mai che ci vinci le elezioni. La politica insegna: tanto più semplice, tanto più immediato, anche se privo di senso ma, se funziona al bar, funziona ovunque. Tipo la prova del nove, certificata dalla terza camera nazionale, quella popolare non porta a porta, disponibile in prossimità di casa. Ovunque.
C’è da soffermarsi un attimo sulla questione genetica epidermica, per alcuni, discriminante valida al fine della distribuzione di un ruolo piuttosto che di un altro: posizioni a compartimenti stagni, in verità, quanto mai permeabili. Anno di grazia, 2019.
Il football in tal senso insegna. Paradosso della Land Of The Free, background allo sviluppo di situazioni sgradevoli: quel latente aspetto della superiorità mai sconfitto. Una mappa sociologica che individua una troppo accentuata differenza culturale tra zone centrali e periferiche.
Non vale la pena soffermarci sui buu calcistici nostrani, nemmeno sull’epiteto scimmia: sai che scoperta, da lì discendiamo.
Abolendo l’ignoranza, perché è questo che genera la superficialità, citando l’inflazionato stupido è chi lo stupido fa calchiamo la mano, l’argomento è tabù: razzismo.
Che poi ha un senso? Intendo, il termine stesso. Opinabile, scientificamente, plausibile sociologicamente in quanto discendente da un costrutto che tende alla ghettizzazione dell’individuo per classi. E non c’è nero, bianco, giallo, rosso che tenga. Quando veniamo ridotti ad un colore, siamo tutti vittime.
Vaglielo tu a spiegare che la razza scientificamente non esiste. Scioccati? Sappiate che parliamo di un termine costruito ad arte a giustificare una percezione più che una reale diversità. Sostanzialmente, siamo tutti dei crossovers genetici, con buona pace della purezza.
L’animo, invece, è candido a seconda. Devi saperlo mantenere lindo, una missione che unisce.
Lo scetticismo nel quarterback nero, la sorpresa del runningback bianco, l’incredibile velocità del widereceiver d’ebano piuttosto che l’obbligatorio candore del tightend.
Falsi assunti a caratterizzare epoche, ripetitivi e indomiti a far breccia comunque. Anche e soprattutto nell’epoca dei social che se male non fanno, sul bene non ci metterei la mano.
When you need precision decision making you can’t count on a black quarterback.
Lynn Redden, Preside Onalaska Indipendent School District. 2018
E non varrebbe nemmeno la pena discuterci tanto su, investendo tempo ad elencare miti a sbugiardare quelli falsi, di cui sopra: Deshaun Watson, Jacoby Brissett, Lamar Jackson, Cooper Kupp, Adam Thielen, Christian McCaffrey, Rex Burkhead, Eric Ebron.
Per restare ai giorni nostri, senza disturbare Warren Moon, Donovan McNabb, Tony Gonzalez.
Il colore è semplicemente un tratto.
Pare quanto mai strana una riflessione così in un contesto fantasy footballistico? No, discende dalla modernità e dalla necessità di evoluzione. Rifugiarsi dietro un lasciate che lo sport sia solo divertimento non ha tanto senso: la diffusione e la grandezza – in termini commerciali soprattutto- delle varie leghe professionistiche dev’essere veicolo di cultura e crescita.
Lasciamo che lo sport sia divertimento, certo, ben sapendo che comprendendo il divertimento, il piacere raddoppia.
Tutto questo richiamo al colore, crea una sorta di lucentezza brillante: prestazioni da spotlight in una week7 gustosa, iniziata con il brivido del TNF. Scongiurato il peggio per Patrick Mahomes che starà fuori appena qualche settimana.
Come Beatles e Rolling Stones, il duello non finirà mai lasciandoci partigiani fino ad esaurimento: se Tom Brady è the GOAT come definire Aaron Rodgers capace di demolire i Lions con 6 touchdowns totali, oltre 400 yards lanciate e un passer ratingp perfetto? Nemmeno i posteri sentenzieranno.
Posti al sole, insperati, con statistiche a giaciglio: Kirk Cousins, anonimo fino a venti giorni fa, diventa il primo giocatore nella storia a lanciare oltre 300 yds con un passer rating superiore a 135 in tre incontri consecutivi.
L’antitesi alla citazione di cui sopra, poi, è la scelta di coach John Harbaugh sul 4&2, gioco in parità contro Seattle: timeout, Lamar Jackson che dice di voler andare, il capo allenatore che gli da credito e il resto è storia. O almeno parte di essa a colmare quel serbatoio statistico che conta per il quarterback di Baltimore già 576 yards corse. A quel livello, prima di lui solo Cam Newton quando vestiva i panni di Superman, dimenticando di essere Clark Kent.
Temporalmente velocissimi, parlando di palla ovale. La vittoria dei 49ers sui Redskins si è consumata in un lasso di tempo breve: poco più di due ore e mezza.
Prima di passare all’attualità, ipotizzando il futuro, l’elogio dei Patriots: acclamati per il corpo ricevitori – Mohammed Sanu, ultimo aggiunto- eccellono difensivamente. Un gap di 175 punti nelle sette partite giocate.
Gioco giocato, quindi, valutazione delle previsioni.
Start
- Quarterbacks: Kyler Murray 6.96, Daniel Jones 10.42, Jimmy Garoppolo 6.04, Aaron Rodgers 43.76, Carson Wentz 6.84
- Runningbacks: Leonard Fournette 16.50, Dalvin Cook 27.90, Philip Lindsay 4.20, Josh Jacobs 16.40
- Widereceivers: Golden Tate 14.00, Cooper Kupp 11.00, Amari Cooper 15.60, Tyler Lockett 16.80
- Tightends: Hunter Henry 15.70, Mark Andrews 5.90, Evan Engram 1.60
- Defense: Patriots 25.00, 49ers 15.00, Bills 11.00, Jaguars 17.00
Sit
- Quarterbacks: Patrick Mahomes 7.24, Case Keenum 3.08, Matthew Stafford 28.58, Philip Rivers 21.16
- Runningbacks: Carlos Hyde 3.50, David Montgomery 1.90, Ezekiel Elliott 26.70, Le’Veon Bell 8.60
- Widereceivers: Stefon Diggs 21.20. Tyreek Hill 16.40, Keenan Allen 10.10, Terry McLaurin 2.10
- Tightends: Eric Ebron 17.00, Darren Weller 31.60, Jared Cook DNP
- Defense: Cowboys 15.00, Raiders -3.00, Ravens 18.00, Redskins 8.00
Differenziale
- Quarterbacks + 7,12
- Runningbacks + 24,3
- Widereceivers + 7,60
- Tightends – 25,40
- Defenses + 30,00
A pesare, nel comparto TEs le prestazioni tanto ottime quanto difficilmente pronosticabili – fino a domenica, 0 gli scores consentiti dai Texans alla posizione, appena 2 quelli concessi dai Packers- di Ebron e Weller: dominante il secondo tanto quanto spettacolare – il touchdown onehanded sarà uno degli highlights della stagione- il primo.
Jacoby Brissett, nella settimana entrante, uomo da tenere d’occhio. Val bene una riflessione, il soggetto.
Quarterbacks
Partendo dai matchups, i più favorevoli a spingere in su le quotazioni sono quelli che si troveranno ad affrontare: Kirk Cousins, Teddy Bridgewater, Deshaun Watson e Matthew Stafford. Occhi comunque puntati anche su Aaron Rodgers e Tom Brady.
La sfida di Cousins ad aprire la settimana con il TNF è quantomai abbordabile: i Redskins hanno concesso a sufficienza ai quarterbacks avversari – 14 touchdowns- con un tasso di conversione superiore al 70%. L’altra faccia della medaglia sono gli otto intercetti realizzati. Kirk è, talking fantasy, il secondo miglior quarterback se considerate le ultime due week, top5 considerando le ultime quattro. Start.
Passano le giornate – Drew Brees pare in netto recupero- e Teddy Bridgwater continua la sua marcia trionfale alla guida dell’attacco dei Saints. Numeri su cui riflettere: il numero di passaggi tentati non è mai stato inferiore a 27, cui ha fatto seguito una percentuale di completi sempre – fatto salvo il primo incontro disputato- superiore al 60%. Il totale di yards lanciate a partita – a partire dalla quarta giornata- si è mosso sempre nel range che va dalle 200 alle 300. La sfida ai Cardinals è una di quelle favorevoli a mettere su numeri: la difesa di Arizona ha concesso ben 17 scores a fronte di un unico intercetto.
Elementare Watson contro i Raiders generosi nei confronti dei quarterbacks avversari: il talento di Houston è una delle certezze del fantasy. Anche quando le partite non vanno nel verso giusto, la sua produttività resta sempre in doppia cifra. La capacità di prolungare le giocate e adoperarsi in scramble devastanti impongono di considerarlo start sempre e comunque.
13 touchdowns e 3 intercetti: le quotazioni di Stafford sono in crescita. Il match contro i Giants spinge a dar fiducia al signalcaller di Detroit. Quasi 2000 le yards concesse ai quarterbacks avversari cui vanno aggiunti 10 touchdowns e almeno 18 punti fantasy a partita.
Tanto Rodgers quanto Brady vanno considerati starters a tutti gli effetti: se Aaron è il miglior quarterback delle ultime due settimane, il buon Tom ha un indice di produttività pazzesco che lo ha mantenuto – tranne che per due incontri- al di sopra dei 20 fantasy points. Le rispettive sfide a Chiefs e Browns spingono a crederci.
Se la sfida a Dallas è stata difficile, quella di domenica ai Bills rischia di essere ancora peggio: sit per Carson Wentz contro una delle migliori difese – e secondarie soprattutto- della lega capace di registrare più intercetti – 6- che touchdowns concessi, quattro.
Sam Darnold ha registrato un fantasy score, -6, che peggio ha fatto solo Nathan Peterman ma qualcosa di buono l’ha fatto: ha detto chiaramente cosa si prova ad affrontare i Patriots
I see ghosts/ Vedo fantasmi
Sam Darnold, micd’up week7
Ecco, per intenderci, sit per Baker Mayfield che potrà svegliarsi tanto dangerous che desidera sapendo, comunque, che la difesa di Belichick non sarà altro che un incubo terrificante.
A scaldare la panca lasciamo anche Philip Rivers chiamato alla sfida on the road contro i Bears capaci di concedere appena 6 touchdowns alla posizione.
Di grande interesse la sfida di Garoppolo ai Panthers: non sarà di richiamo nazionale ma il match rischia di essere uno dei più insidiosi per i 49ers chiamati ad affrontare una difesa solida che ha messo a referto un numero di intercetti – otto- maggiore dei touchdowns concessi, sette. Sit, quindi, per Jimmy G.
Poche righe sopra è comparso Jacoby Brissett. Relativamente al fantasy la sfida a Denver rischia di essere dura ma non impossibile: un rischio, anzi, uno sleeper che potrebbe pagare bene.
Ma qui si vuole decantare l’abilità del soggetto: la capacità di guida, la precisione nei passaggi, l’abilità di leggere le difese, proiettano Jacoby tra i migliori quarterbacks di questo inizio 2019. Ciò che colpisce è la sicurezza che traspare dal soggetto: pochissime parole, tantissimi fatti. Indianapolis, scossa dall’addio di Luck, pareva persa: si è ritrovata più bella che mai. Azzardando, dietro solamente a New England e San Francisco.
Runningbacks
Il presupposto fondamentale è: i campioni devono essere sempre schierati. Difficile, però, considerare Christian McCaffrey come un potenziale top scorer visto la difficoltà del matchup contro i 49ers, miglior difesa contro la posizione.
Lasciamo in sospeso, momentaneamente.
Start convinto per James Conner chiamato ad affrontare i Dolphins. Nessuna spiegazione aggiuntiva.
Almeno 20 sono i punti mediamente concessi ai runningbacks avversari: start per Dalvin Cook contro Washington. La probabile assenza di Thielen – pare difficile una forzatura a metà stagione- vedrà il fenomenale Dalvin ancora più coinvolto dal punto di vista dei lanci.
Leonard Fournette è costante. La difesa dei Jets ha concesso tre segnature a Sony Michel nel MNF e, in generale, 8 touchdowns alla posizione. Più di 21, poi, sono i punti permessi ai vari RBs. Non c’è motivo per non crederci, start!
Aaron Jones è di gran lunga superiore a Phillip Lindsay: forte l’abbaglio della scorsa settimana. La sfida a Kansas City è invitante per ogni runningback. E così sarà anche per Jones, che metterà a referto punti – molti- e farà capire a chi ancora non volesse farlo quanto povera sia Denver.
Consigliato titolare la scorsa settimana, Josh Jacobs contro Houston merita di rimanere in panchina: i Texans concedono veramente poco alla posizione: appena due scores su corsa e due su ricezione ammessi alla posizione.
Zero come Zero come Zero. Niente di più facile da intendere: questo è quanto i Patriots hanno concesso in termini di segnature ai vari RBs. Sit per Nick Chubb con buona pace di Cleveland.
Fenomenali contro i vari runningbacks, i Buccaneers puntano a ripetersi e annichilire Derrick Henry autore, fino ad ora, di una stagione buona ma non eccellente e al di sotto delle aspettative.
Sit, infine, per Phillip Lindsay nella sfida ai Colts: la difesa contro le corse è da top5. Basta chiedere a Carlos Hyde e Duke Johnson.
Brevemente: vale il rischio? Si, il riferimento è alla questione McCaffrey lasciata prima in sospeso. Come anticipato, questa può essere la sfida peggiore per i Niners, quella che può creare difficoltà. CMC è il frontrunner per l’MVP di questa stagione, è devastante e talvolta sembra che l’aggettivo possa risultare riduttivo. Quindi, si, start per il runningback di Carolina.
Widereceivers
Girare la boa, entrare in quel lasso temporale sportivamente definito midseason, ha il suo perchè: sostanzialmente da adesso in avanti, fatto salvo situazioni too close to call, andando a sfiorare le week16 e 17 quelli che a furor di popolo sono chiamati campioni, idolatrati come santi, cercano la loro strada per l’immortalità provando a mettere a referto prestazioni in crescendo.
DeAndre Hopkins è uno di questi. Dalla quinta alla settima settimana le prestazioni – fantasy- sono in assoluta ascesa, tant’è che il ricevitore di Houston è passato dall’essere un top10 – a campione le ultime quattro week– all’inserirsi nella top3 considerando, invece, le ultime due partite. Il matchup contro Oakland – seconda per touchdowns via aria concessi- da il via libera a schierare Nuke titolare. Start.
Il probabile forfait di Adam Thielen e l’incontro favorevole invitano a credere in Stefon Diggs, croce e delizia di questa rubrica.
Michael Thomas ha una ghiotta occasione, contro Arizona, per continuare a brillare in questa stagione che – a scapito delle previsioni post Brees- non l’ha mai visto scendere sotto i 15 fantasy points.
I Falcons hanno una tra le peggiori unità difensive della lega, seconda solo ai Cardinals. Oltre ad aver concesso quasi 2000 yards ai ricevitori opposti, il grado di completi permessi è prossimo al 70%: Tyler Lockett dev’essere considerato, obbligatoriamente, uno start.
Da provare, poi, uno shot scegliendo tra Chris Godwin e Mike Evans, di ritorno dal bye, chiamati ad affrontare i Titans on the road. Non tanto per la continuità, quanto per l’affidabilità e l’importante grado di coinvolgimento, c’è da preferire il primo al secondo.
Doveva essere la stagione della consacrazione ed invece, ad ora, un mezzo flop. La sfida ai Dolphins, comunque, impone Juju Smith Schuster come titolare.
Difficile se non impossibile match quello di Odell Beckham Jr con i Patriots: sit, per lui.
Courtland Sutton è il primo ricevitore di Denver anche se talvolta pare che Flacco lo dimentichi: l’incontro con i Colts è arduo anche se non impossibile: da tenere fermo in panchina benchè in molte PPR leagues riesca a mantenere una solida produttività.
Momentaneamente a riposo anche Tyreek Hill contro Green Bay molto efficace in passing defense: nove touchdowns concessi fanno il paio con otto intercetti messi a segno.
Il ritorno dalla bye non poteva essere più arduo: sit per Curtis Samuel contro la proibitiva secondaria dei Niners.
Buffalo ha una difesa elite: sit per Alshon Jeffery che affronterà i Bills on the road.
Tightends
Fosse abile e arruolato, Jared Cook titolare contro Arizona: statistiche alla mano, i Cardinals sono quelli che hanno concesso di più alla posizione.
Vista l’incertezza delle condizioni del tightend di NOLA, altra valida opzione e Vance McDonald contro Miami benchè i Dolphins galleggino a metà classifica quando questa è rapportata all’efficienza contro i tightends.
Hanno concesso poco alla passing offense ma contro i Packers i vari TEs hanno registrato mediamente otto punti fantasy: start per Travis Kelce.
Fino al touchdown di Ebron, erano 0 gli scores concessi alla posizione dagli Houston Texans: dopo l’ottima prestazione di domenica scorsa Darren Weller è da considerarsi uno start anche se il match in trasferta non è dei più favorevoli.
Sit settimanale per Zach Ertz contro i Bills: numeri relativi ai tightends uguali a quelli dei Pats con appena 192 yds concesse per 0 TDs.
A difendere, bene, su questi grandi uomini d’attacco ci sono anche i Giants: fermo ai box, quindi, TJ Hockerson.
Non pare esserci scampo, invece, per Greg Olsen contro i Niners: top di categoria contro i tightends.
Defense
Dalla week3 in avanti, la difesa degli Steelers non è mai andata sotto ai 10 fantasy points: titolare contro i Dolphins.
Obbligatoriamente in campo le difese dei Patriots e dei Vikings chiamate a incontri favorevoli.
Il consiglio è di non dormire sui Panthers: start per Carolina contro San Francisco.
Ferme ai box le difese dei Seahawks, Chiefs, Broncos e Jets: incontri con possibili punteggi alti, da evitare.
The Very Last Take
Se dovessimo svegliarci una mattina e scoprire che tutti sono della stessa razza, credo e colore, troveremmo qualche altra causa di pregiudizio entro mezzogiorno
George David Aiken, politico
Recap
Start
- Quarterbacks: Kirk Cousins vs Redskins, Teddy Bridgewater vs Cardinals, Deshaun Watson vs Raiders, Matthew Stafford vs Giants, Tom Brady vs Browns, Aaron Rodgers vs Chiefs
- Runningbacks: James Conner vs Dolphins, Leonard Fournette vs Jets, Dalvin Cook vs Redskins, Aaron Jones vs Chiefs
- Widereceivers: JuJu Smith Schuster vs Dolphins, DeAndre Hopkins vs Raiders, Stefon Diggs vs Washington, Michael Thomas vs Cardinals, Tyler Lockett vs Falcons
- Tightends: Jared Cook vs Cardinals, Vance McDonald vs Dolphins, Travis Kelce vs Packers
- Defense: Steelers vs Dolphins, Patriots vs Browns, Vikings vs Redskins, Panthers vs 49ers
Sit
- Quarterbacks: Carson Wents vs Bills, Baker Mayfield vs Patriots, Jimmy Garoppolo vs Panthers, Philip Rivers vs Bears
- Runningbacks: Josh Jacobs vs Texans, Nick Chubb vs Patriots, Derrick Henry vs Buccaneers, Phillip Lindsay vs Colts
- Widereceivers: Odell Beckham Jr vs Patriots, Courtland Sutton vs Colts, Tyreek Hill vs Packers, Curtis Samuel vs 49ers, Alshon Jeffery vs Bills
- Tightends: Zach Ertz vs Bills, Tj Hockerson vs Giants, Greg Olsen vs 49ers
- Defense: Seahawks vs Falcons, Chiefs vs Packers, Broncos vs Colts, Jets vs Jaguars
Usi, costumi, storie, miti e leggende, sportivi e non, della terra di Dio, l’America. Che per me fa rima con Libertà. Così come Dio fa rima con Amore.
Mi definisco uno storyteller, amo più le emozioni che le azioni, gestisco un profilo Instagram dedicato al Fantasy Football, @afantasyfootballgenius
Si, lo so, pecco di umiltà.