Nessuna sorpresa particolare nella AFC North se non le solite mosse impreviste dei Cleveland Browns, da un paio d’anni in qualsiasi momento pronti a sferrare un colpo più o meno ad effetto; l’ultimo, in ordine di tempo, quello che gli ha permesso di aggiungere un ulteriore tassello al già ricco corpo ricevitori andando a prelevare via trade da Tennessee Taywan Taylor, WR al terzo anno da Western Kentucky con all’attivo 53 ricezioni per 697 yards e 2 TD nelle sue prime due season da professionista spostatosi in Ohio in cambio di una scelta del settimo round 2020.
Probabilmente inserito fin da subito nella rotazione che dovrebbe interessare il passing game orchestrato da Baker Mayfield vista la sua abilità a giocare sia sulla sideline che nello slot, sostituirà temporaneamente il sospeso Antonio Callaway, aumentando il novero di mani pronte a ricevere l’ovale lanciata dal QB insieme all’ex TE dei Cardinals Ricky Seals-Jones; gruppo al quale è venuto meno l’apporto di Seth DeValve, che dopo aver visto precipitare le sue prese dalle 33 messe a segno nel 2017 alle misere 5 fatte registrare nella passata stagione ha lasciato Cleveland senza tanti rimorsi accasandosi quasi immediatamente a Jacksonville.
Stessa sorte toccata all’ex QB di Ohio State Braxton Miller, finora mai del tutto convincente nel ruolo di ricevitore, e ad uno degli eroi indiscussi di questa preseason, Damon Sheehy-Guiseppi, trascinato agli onori delle cronache prima dalla sua storia incredibile e poi dalle buonissime cose mostrate sul campo da football nei match che hanno caratterizzato questo caldissimo Agosto; probabilmente atteso ad un rientro dalla porta di servizio dei Browns, meglio conosciuta con il nome di practice squad, potrebbe ritagliarsi un discreto spazio nel prossimo futuro, magari ripercorrendo le gesta del punter Jamie Gillan, The Scottish Hammer, come l’hanno affettuosamente ribattezzato i fans di Cleveland per ricollegarsi alle sue origini scozzesi.
Undrafted da Arkansas-Pine Bluff andrà a comporre una coppia di inesperti e giovanissimi specialisti con il kicker Austin Siebert, pescato al quinto round dell’ultimo Draft; a far le spese di questa intrigante e coraggiosa scelta del coaching staff dei Browns i veterani Greg Joseph e Britton Colquitt, inaspettatamente rilasciato dopo essere stato backup all’ultimo Pro Bowl. Il possente “nemico” degli alberi Anthony Zettel e l’ex LB dei Rams Ray-Ray Armstrong, sostituito prontamente a roster dall’ex Bengals Malik Jackson, altri nomi degni di nota tra i tanti tagliati dal team allenato da Freddie Kitchens, che nella serata di ieri ha poi messo sotto contratto il talentuoso RB Elijah McGuire, autore di 4 TD nel biennio appena trascorso con i Jets.
Poco distante gli stessi Cincinnati Bengals hanno scelto di puntare su due rookie come principali backup alle spalle del QB veterano Andy Dalton, dando fiducia sia a Ryan Finley sia all’undrafted da Central Connecticut State Jake Dolegala, messosi particolarmente in luce nelle ultime partite di preseason; per fargli spazio oltre all’inserimento di Jeff Driskel e del RB Rodney Anderson nella Injury List hanno scelto di rilasciare svariati ricevitori, Cody Core, Ventell Bryant, Stanley Morgan, KeiVarae Russell, Hunter Sharp, e il runner Quinton Flowers, ex QB di South Florida che finora non è riuscito a riciclarsi come RB.
Proprio nel backfield offensivo Cinci ha effettuato un’aggiunta importante andando a firmare nella giornata di lunedì l’ex Redskins Samaje Perine, prodotto di Oklahoma che cercherà un rilancio ritagliandosi uno spazio alle spalle dei vari Mixon, Bernard e Trayveon Williams; altro innesto che alla lunga potrebbe portare dei benefici al team quello di Pharoh Cooper, già con coach Zac Taylor nei Rams, dove ha disputato finora le sue migliori stagioni da professionista, e pronto a creare scompiglio in un reparto che dovrà fare a meno ancora per qualche tempo della stella A.J. Green, puntando tutto sui giovani Tyler Boyd, John Ross e Damion Willis, matricola undrafted che sembra scalare sempre più rapidamente la depth chart.
Ricevitori al centro dei pensieri anche per i Baltimore Ravens che nonostante la diffusa inesperienza di un reparto in cui l’unico con un certo numero di partite alle spalle è Willie Snead hanno deciso di rinunciare ai servigi di Michael Floyd preferendo puntare sui giovani presi negli ultimi Draft e lasciando lo spazio necessario per mantenere a roster il sorprendente Trace McSorley, quarterback rookie da Penn State che ha chiuso la preseason in un continuo crescendo, e confermare la fiducia ad un paio di prospetti interessanti sulla linea offensiva come la OG Patrick Mekari e l’OT Greg Senat.
Linea verde anche in difesa, dove oltre ad attendere l’esplosione di Jaylon Ferguson si è scelto di dare spazio a tanti esordienti arrivati in Maryland di recente, da Tyus Bowser a Kenny Young, passando per Chris Board e Marlon Humphrey fino ad arrivare a Chris Wormley; per farlo è stato necessario liberarsi di qualche veterano non proprio convincente come il DL Willie Henry e il LB Shane Ray, ormai un lontano parente dello straordinario pass rusher visto all’opera in NCAA con la divisa di Mizzou. Taglio inatteso, infine, per il kicker Elliot Fry, firmato pochi giorni prima dai Ravens, a cui è stato preferito Zane Gonzales.
Altrettanto inaspettato il rilascio di Eli Rogers da parte dei Pittsburgh Steelers ma d’altronde, dopo la firma del versatile Ryan Switzer in primavera, sembrava chiaro che il suo spazio nell’attacco guidato da Ben Roethlisberger si sarebbe ulteriormente ridotto, complice altresì gli arrivi di Donte’ Moncrief e Diontae Johnson; tagliati anche i suoi colleghi Trey Griffen, Tevin Jones, Brandon Reilly e Johnny Holton, che potrebbe tornare presto nei paraggi visto la sua capacità di colpire sul profondo, in Pennsylvania hanno scelto di dare una chance al rookie runningback Benny Snell Jr. lasciando liberi Trey Edmunds, Travon McMillan e Malik Williams.
In difesa confermato quello che si vociferava da tempo, ovvero che fosse tutto già deciso e che Pitt sapesse già come muoversi ben prima della deadline, tanto che sono arrivate le conferme dei rilasci dei rookie Derwin Grey, Sutton Smith, e di altri giovani che non sono riusciti a convincere il coaching staff come l’ex stella di Indiana Tegray Scales e la S Marcus Allen; da segnalare, infine, la trade conclusa proprio poco prima della scadenza, con l’OT Jerald Hawkins passato a Tampa Bay in cambio di una scelta al settimo round del Draft 2021.
Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…