Come avrete avuto modo di intuire dalle patch sulle divise e dall’abbondante pubblicità, la prossima stagione sarà la centesima della decorata storia della National Football League: i numeri tondi, si sa, piacciono proprio a chiunque e nonostante la Top 100 sia un esercizio caro da decenni agli americani, mi sono sempre categoricamente rifiutato di comporre la mia -nostra?- personalissima, in quanto timoroso di omettere qualcuno e di sdegnare lo spesso impaziente e sempre armato di torce e forconi web.
Giusto perché stiamo parlando del centesimo anniversario, però, ho deciso per una volta di prendere coraggio e di sperimentare qualcosa di tanto innovativo -per me- quanto difficile: vediamo un po’ che combino.
1-10
1) Aaron Donald, DE/DT, Los Angeles Rams. Nel 2019, teoricamente, non dovrebbe essere possibile non assegnare la prima posizione ad un quarterback, ma qualsiasi cosa diversa dal numero uno, se affiancata al suo nome, suonerebbe come un insulto.
2) Patrick Mahomes, QB, Kansas City Chiefs. Non ricordo di individui -nell’intero panorama sportivo- in grado di dominare così fin da subito: potremmo essere davanti al nuovo volto della NFL per molti, moltissimi anni… nella speranza che Reid riesca a vincere il tanto agognato Lombardi!
3) Andrew Luck, QB, Indianapolis Colts. Il mio personalissimo favorito per l’MVP: con un intero anno alle spalle e con un supporting cast migliorato, Luck ed i Colts non hanno limiti.
4) Tom Brady, QB, New England Patriots. I numeri ed il braccio non sono più quelli di un tempo, ma ditemi, esiste quarterback più temibile nel crunch time? Finché ciò non cambierà Brady sarà sempre al vertice.
5) Aaron Rodgers, QB, Green Bay Packers. A talento nessuno può competere: in quella che unanimamente è stata definita una stagione “sottotono”, Rodgers ha lanciato venticinque touchdown a fronte di due soli intercetti. Sottotono.
6) DeAndre Hopkins, WR, Houston Texans. Stagione numero due della premiata ditta Hopkins-Watson: di motivi per attenderci ancora di più di quanto combinato lo scorso anno non ne mancano.
7) Khalil Mack, OLB, Chicago Bears. Non fosse per l’ingombrante presenza di Donald questo signoro qua sarebbe Defensive Player of the Year ogni maledetto anno: in ogni caso, rimane un giocatore più che discreto!
8) Julio Jones, WR, Atlanta Falcons. Il fatto che fra lui e Hopkins abbia posto Mack dovrebbe farvi intendere che sia riuscito finalmente a sciogliere il dubbio su chi sia il miglior ricevitore in NFL.
9) Drew Brees, QB, New Orleans Saints. Il finale in calando dello scorso anno preoccupa, però non devono esserci molti dubbi: Brees, pure la prossima stagione, condurrà uno degli attacchi più spaventosi della lega.
10) Bobby Wagner, LB, Seattle Seahawks. Il miglior linebacker della nostra generazione -non me ne voglia Kuechly- è così costantemente eccellente che a volte ci si dimentica perfino del fatto che sia in campo: vorrebbero dire altrettanto pure gli sciagurati skills player che devono tentare vanamente di seminarlo ogni domenica.
Our most prestigious award given out annually – the 2018 Stephenson Award winner is none other than Aaron Donald. Congratulations Aaron!https://t.co/ESQl2X8e1J pic.twitter.com/eR8R5t8yxC
— PFF (@PFF) January 25, 2019
11-20
11) Russell Wilson, QB, Seattle Seahawks. Se gli permettessero di lanciare di più, in ordine sparso: vincerebbe l’MVP, la gente smetterebbe di criticarlo totalmente a caso ed io potrei inserirlo senza esitazioni nella Top Ten. Ho buoni motivi per credere che se ne farà una ragione piuttosto in fretta.
12) Von Miller, OLB, Denver Broncos. Passano gli anni, ma il rendimento di Von Miller rimane pressoché immutato: Hall of Famer sicuro, Miller riuscirà a mettere a segno almeno dieci sack a stagione finché sarà in campo. Non scherzo.
13) J.J. Watt, DE, Houston Texans. Due sciagurati anni costellati da infortuni e sfortuna ci stavano per far dimenticare quanto speciale sia il 99 dei Texans: un anno e sedici sack dopo, il problema non sussiste.
14) Stephon Gilmore, CB, New England Patriots. Che belli i tempi in cui ci domandavamo meravigliati perché Belichick avesse investito così tanto sull’ex Bills mettendo di fatto alla porta l’eroe del Super Bowl Butler: un First Team All-Pro ed un Lombardi Trophy dopo, nessuno ha più nulla da chiedere.
15) Luke Kuechly, LB, Carolina Panthers. Non me ne voglia il buon Luke, ma al momento Bobby Wagner gli ha nettamente rubato la palma di miglior inside linebacker della lega: non che lui sia così distante, eh.
16) Matt Ryan, QB, Atlanta Falcons. Ridendo e scherzando, a mio avviso, Ryan lo scorso anno si è espresso a livelli più alti rispetto al prodigioso 2016, anno in cui vinse l’MVP: considerando l’arsenale a disposizione, non ci sono validi motivi per prevedere una regressione.
17) Travis Kelce, TE, Kansas City Chiefs. Si scrive Kelce, si legge mismatch: fermarlo è impossibile, limitarlo è irrealistico, al momento è semplicemente troppo imponente ed esplosivo per qualsiasi difensore.
18) Saquon Barkley, RB, New York Giants. Senza ombra di dubbio il giocatore più elettrizzante ed imprevedibile una volta con la palla in mano: questo ragazzo non ha nemmeno bisogno di una linea d’attacco che perlomeno provi ad aprirgli la strada.
19) Ezekiel Elliott, RB, Dallas Cowboys. Il noiosissimo Zeke con ogni probabilità pure quest’anno riuscirà a confermarsi rushing king: in tre anni si è guadagnato il diritto di chiedere qualsivoglia cifra a Jones, non fosse per qualche stupido grattacapo fuori dal campo.
20) Mike Evans, WR, Tampa Bay Buccaneers. L’inettitudine dei Bucs ha spesso e volentieri trascurato la sua incredibile costanza e affidabilità: con quel mago di Arians in panchina Evans potrebbe riuscire a raggiungere un nuovo, spaventoso, livello.
Saquon Barkley had 20 runs of 15 or more yards – ranking 3rd in the league pic.twitter.com/wR7zU5SyLN
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21-30
21) Philip Rivers, QB, Los Angeles Chargers. Ora che la sfortuna sembra aver voltato loro le spalle, i Chargers non hanno più scuse: nonostante la mia clamorosa gufata, Rivers ha ben presente che qualsiasi cosa diversa dal Super Bowl con un roster del genere non può che essere vista come delusione.
22) Alvin Kamara, RB, New Orleans Saints. Probabilmente il più grande incubo per ogni defensive coordinator di questa lega: se avesse deciso di diventare ricevitore, quasi certamente sarebbe uno dei migliori cinque del campionato.
23) Kyle Fuller, CB, Chicago Bears. Oltre che ad essere uno dei migliori cornerback della lega, è pure una macchina da intercetti in grado di trasformarsi in ricevitore una volta che la palla è in aria.
24) Antonio Brown, WR, Oakland Raiders. Il cambio di scenario non può che portare in seno incognite, ma non complichiamoci troppo la vita, Brown è ancora uno dei migliori -se non il migliore- ricevitori della lega.
25) JuJu Smith-Schuster, WR, Pittsburgh Steelers. Avrei forse potuto metterlo un po’ più basso, ma sinceramente non ho resistito alla tentazione di affiancarlo all’ex compagno di reparto: sono un ragazzo semplice, mi diverto con poco.
26) Michael Thomas, WR, New Orleans Saints. Il suo username su Instagram ci dice tutto ciò che dobbiamo sapere sul suo conto: can’t guard Mike.
27) Davante Adams, WR, Green Bay Packers. Il ricevitore meglio usato in red zone dell’ultimo biennio: con Rodgers sano potrebbe guadagnarsi un posto nel First Team All-Pro.
28) T.Y. Hilton, WR, Indianapolis Colts. L’incredibile copiosità di ricevitori dalle mille yards facili sta costantemente mettendo in ombra Hilton e la sua disumana pericolosità: il giocatore più sottovalutato della NFL.
29) Christian McCaffrey, RB, Carolina Panthers. Cam, reduce dall’ennesima operazione della sua carriera, probabilmente sarà costretto a rinunciare a qualche portata qua e là: poco male, CMC può assolutamente trascinare un attacco da solo in entrambi gli aspetti del gioco.
30) Odell Beckham Jr., WR, Cleveland Browns. Nessun dubbio sul suo talento, tantomeno sulla produzione: il cambio di scenario gli offre la ghiotta opportunità di ripartire da zero, ma per farlo sarà necessario prima di tutto che sia fisicamente in campo, cosa che nelle ultime stagioni non è stata affatto scontata.
31-40
31) Tyreek Hill, WR, Kansas City Chiefs. Il braccio di Mahomes accoppiato alla velocità di Hill: tutto ciò è così bello che sembra quasi inventato.
32) Fletcher Cox, DT, Philadelphia Eagles. Non fosse per Aaron Donald, Cox sarebbe unanimamente considerato il miglior interior lineman della lega, e pure con ampio margine.
33) Jason Kelce, C, Philadelphia Eagles. Non importa chi sia il running back, il gioco terreno degli Eagles produrrà sempre e comunque: gran parte del merito va a lui, il miglior offensive lineman in assoluto.
34) Jalen Ramsey, CB, Jacksonville Jaguars. Parla tanto, ma ha anche ragione ad essere così “spaccone”: dal suo approdo in NFL è stato costantemente uno dei migliori tre cornerback.
35) George Kittle, TE, San Francisco 49ers. Impeccabile nel blocking e mostruoso con la palla in mano, Kittle è semplicemente il tight end perfetto.
36) Todd Gurley, RB, Los Angeles Rams. Se il ginocchio fosse sano senza dubbio sarebbe stato il primo running back ad essere menzionato.
37) David Bakhtiari, T, Green Bay Packers. Uno dei principali motivi per cui Aaron Rodgers è e gioca come Aaron Rodgers: assolutamente il miglior left tackle in circolazione.
38) Zack Martin, G, Dallas Cowboys. Zeke è un mostro, ma poter contare su gente come Martin ad aprire la strada mi dà ragionevoli motivi per pensare di poter avere successo -fino al primo tackle subito- sul gridiron.
39) Quenton Nelson, G, Indianapolis Colts. Teoricamente un rookie non dovrebbe averci niente a che fare con il First Team All-Pro, ma come avete potuto intendere Nelson non è un rookie come un altro.
40) Earl Thomas, S, Baltimore Ravens. Nelle ultime stagioni la salute lo ha apparentemente abbandonato, ma quando in campo l’ex Seahawks è ancora di gran lunga il migliore nel suo ruolo.
That Earl Thomas guy is pretty good. pic.twitter.com/2qvCgqn1kg
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41-50
41) Keenan Allen, WR, Los Angeles Chargers. Lo ammetto, Allen è uno dei miei giocatori preferiti in assoluto, ma credo che per quanto mostrato nelle ultime due stagioni si meriti abbondantemente questa posizione.
42) Tyron Smith, T, Dallas Cowboys. Ciò che ricorderò anche fra quarant’anni di Smith è la sua assenza: un paio di stagioni fa, contro gli Atlanta Falcons, Smith fu costretto da un infortunio a non scendere in campo. Clayborn, allineato su quel lato, concluse la partita con 6.0 sack.
43) Cam Newton, QB, Carolina Panthers. I dubbi riguardo la sua condizione fisica sono moltissimi, ma se sano come vari insider dicono, Cam rimane uno dei quarterback più pericolosi in assoluto.
44) Harrison Smith, S, Minnesota Vikings. Completo e senza alcun evidente punto debole, Smith è da almeno un lustro costantemente fra i migliori nella sua posizione.
45) Joe Mixon, RB, Cincinnati Bengals. Con una linea d’attacco sulla carta più forte ed esperta, Mixon potrebbe replicare ed addirittura migliorare i già eccellenti numeri dello scorso anno.
46) Richard Sherman, CB, San Francisco 49ers. È facile non mettere a segno intercetti se i quarterback avversari si rifiutano categoricamente di lanciare l’ovale verso il ricevitore da te marcato: non ti curar di loro Richard, sei ancora un gran cornerback.
47) Calais Campbell, DE, Jacksonville Jaguars. Non fatevi ingannare dal calo di sack e dalla stagione deludente dei Jags, Campbell è ancora uno dei pass rusher più difficili da contenere.
48) DeMarcus Lawrence, DE, Dallas Cowboys. Non credo che il pazzesco rinnovo contrattuale firmato a marzo lo rallenterà: l’ascesa di Lawrence nella gerarchia dei pass rusher è stata tanto inesorabile quanto prodigiosa.
49) A.J. Green, WR, Cincinnati Bengals. Non lasciamo che un paio di infortuni ci facciano dimenticare quanto fenomenale sia il numero 18 dei Cincinnati Bengals.
50) Cameron Jordan, DE, New Orleans Saints. Non ho ricordi di un giocatore così consistente e così sottovalutato: negli ultimi anni, fortunatamente, si è iniziato finalmente ad inserire il suo nome nella discussione dei migliori pass rusher in attività.
Keenan Allen has generated passer ratings of 100.0+ in five out of six seasons when targeted. pic.twitter.com/ZvhYjZ6zoq
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51-60
51) Derwin James, S, Los Angeles Chargers. Da rookie ha costantemente giocato come un veterano totalmente a proprio agio a condurre un intero reparto difensivo: il ragazzo ha tutte le carte in regola per diventare un perenne First Team All-Pro.
52) Chris Jones, DE/DT, Kansas City Chiefs. Dopo aver concluso il primo quarto della passata stagione con zero sack, Jones ne ha messo a segno almeno uno in tutte le seguenti partite tranne il season finale contro i Raiders. Mica banale.
53) Deshaun Watson, QB, Houston Texans. Sano e con un intero anno d’esperienza alle sue spalle, Watson potrebbe tranquillamente compiere il definitivo salto di qualità ed entrare nella discussione dei cinque migliori quarterback.
54) Geno Atkins, DT, Cincinnati Bengals. Anche se con numeri “peggiori”, Atkins è stato Aaron Donald prima di Aaron Donald ed a 31 anni sta ancora facendo del proprio meglio per continuare ad esserlo.
55) Ben Roethlisberger, QB, Pittsburgh Steelers. C’è molta curiosità attorno al suo nome quest’anno, in quanto chiunque si sta chiedendo come se la caverà senza Brown e Bell: contando che senza di loro ha vinto due Super Bowl, credo di poter affermare con assoluta tranquillità che sopravviverà anche in questa occasione.
56) Carson Wentz, QB, Philadelphia Eagles. Il talento non manca, Foles sì: quest’anno dovrà dimostrare di potercela fare anche “da solo”.
57) Le’Veon Bell, RB, New York Jets. Gase lo voleva? Forse no? In ogni caso, prima il neo-allenatore dei Jets capirà che dare l’ovale a Bell sia il miglior modo per tutelare la crescita di Darnold, meglio sarà.
58) Joey Bosa, DE, Los Angeles Chargers. Infortuni gli sono costati preziose partite: non c’è più tempo da perdere, arrivato al quarto anno fra i professionisti Bosa deve dimostrare di essere in grado di sopportare il supplizio fisico portato da sedici battaglie… e forse di più.
59) Jaylon Smith, LB, Dallas Cowboys. Ovunque, sempre e comunque: nel 2018 è stato assolutamente prodigioso, e teoricamente era solo l’inizio.
60) Andrew Whitworth, T, Los Angeles Rams. Non invecchia mai, anzi, con il tempo sembra addirittura migliorare.
Jaylon Smith is our Breakout Player of the Year!https://t.co/TnjuRgvEjd pic.twitter.com/hBsOUtAdew
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61-70
61) Eddie Jackson, S, Chicago Bears. La sua costante presenza nei pressi dell’ovale e la naturale predisposizione alla giocata una volta con la palla in mano mi fanno venire in mente le gesta di un certo Ed Reed. Esagerato?
62) David DeCastro, G, Pittsburgh Steelers. Giocatore così eccellente che molto spesso diventa facile dimenticarsi del suo ottimo lavoro.
63) Shaq Mason, G, New England Patriots. Se il running game dei Patriots è stato in grado di trascinarli al sesto Lombardi, buona parte del merito va attribuita all’eccellente Mason.
64) Trent Williams, T, Washington Redskins. I Redskins sono così costantemente deludenti che dimenticarsi di uno dei migliori tackle della nostra generazione diventa quasi facile: quasi, ripeto.
65) Damon “Snack” Harrison, DT, Detroit Lions. Nella mia Top 100 può trovare spazio anche chi di mestiere deve “solamente” tenere occupati quanti più offensive linemen possibile: Harrison è questo e tanto altro.
66) Darius Leonard, LB, Indianapolis Colts. Vedendolo giocare è facile capire l’origine del soprannome “The Maniac”: è semplicemente ovunque.
67) David Johnson, RB, Arizona Cardinals. Dopo due anni sfortunati e costellati da incompetenza altrui e guai fisici, con Kingsbury Johnson può tornare a flirtare con l’idea di una stagione da doppio mille.
68) Deion Jones, LB, Atlanta Falcons. Senza ombra di dubbio il middle linebacker più atletico e veloce della lega: la sua assenza l’anno scorso è stata fra le principali motivazioni della tragedia difensiva messa in scena dai Falcons.
69) Myles Garrett, DE, Cleveland Browns. Quest’anno potrebbe tranquillamente condurre la lega in sack messi a segno: la sua maturazione è costante ed a questo punto possiamo tranquillamente dire che Cleveland abbia fatto bene a spendere la prima scelta assoluta per lui.
70) Terron Armstead, T, New Orleans Saints. Una stagione intera giocata sui livelli dello scorso anno potrebbe permettergli di compiere un salto di anche cinquanta posizioni… ammesso che l’anno prossimo riproponga questa graduatoria.
71-80
71) Melvin Gordon, RB, Los Angeles Chargers. Non brillantissimo per quanto riguarda le yards a portata, Gordon è comunque uno dei migliori running back nei pressi della goal line.
72) Jared Goff, QB, Los Angeles Rams. QB di sistema o no -alcuni clown appiccicano questa etichetta anche in fronte a Tom Brady-, Goff ha dimostrato di poter condurre l’attacco dei Rams con un’efficacia terrificante: fra le altre cose, poi, è uno dei quarterback più accurati in circolazione.
73) Mitchell Schwartz, T, Kansas City Chiefs. Sottovalutato e spesso trascurato, Schwartz è consistentemente uno fra i tackle più tecnicamente puliti ed affidabili.
74) Jason Peters, T, Philadelphia Eagles. Età ed infortuni lo hanno purtroppo rallentato, ma non fatevi ingannare, quando sano pochi tackle si avvicinano al suo livello.
75) Baker Mayfield, QB, Cleveland Browns. Il giocatore più atteso del 2019.
76) Jamal Adams, S, New York Jets. Efficace sotto ogni punto di vista, Adams è il leader della giovane e promettente difesa dei Jets.
77) Zach Ertz, TE, Philadelphia Eagles. Affidabilità nei momenti e nelle situazioni calde della partita: Ertz è la copertina di Linus di Wentz e questa convivenza sta portando immensi benefici ad entrambi.
78) Marshal Yanda, G, Baltimore Ravens. La miglior guardia del decennio sembra avviata verso l’ultima stagione agonistica della propria illustre carriera: semplicemente, Yanda non ha punti deboli.
79) Jadeveon Clowney, DE/OLB, Houston Texans. Forse non diventerà mai il pass rusher che i più si aspettavano uscendo dal college, ma è comunque uno dei linemen più completi ed esplosivi della lega.
80) Dak Prescott, QB, Dallas Cowboys. Criticato -ingiustamente- ed a volte eccessivamente esaltato, Prescott dovrà dimostrare di poter condurre Dallas ad una soddisfacente corsa playoff.
Marshal Yanda is currently the second highest-graded guard in the PFF era (2006-Present). pic.twitter.com/dFsgyP6puR
— PFF (@PFF) April 14, 2019
81-90
81) Julian Edelman, WR, New England Patriots. Non potevo omettere il Super Bowl MVP che, considerato il ritiro di Gronk, potrebbe veder indirizzato a suo nome un ancor maggior numero di palloni.
82) Chris Harris Jr., CB, Denver Broncos. Passano gli anni ma Harris rimane ancora il miglior nickel in assoluto.
83) Casey Hayward, CB, Los Angeles Chargers. Un 2018 leggermente sottotono rispetto ad un mostruoso 2017 hanno leggermente messo in secondo piano il suo nome: ciò non giustifica comunque un’esclusione dalla Top 100.
84) Travis Frederick, C, Dallas Cowboys. Finalmente sano, sarà estremamente voglioso di riprendersi la palma di miglior centro della lega, ora saldamente in mano a Jason Kelce.
85) Mike Daniels, DT, Green Bay Packers. Trash-talker senza eguali, è da almeno un lustro fra i migliori nel proprio ruolo.
86) C.J. Mosley, LB, New York Jets. Riuscirà a replicare a New York quanto fatto a Baltimore? Non saprei dirlo con assoluta certezza, però ciò che posso dirvi è che sicuramente un posticino qua dentro lo merita.
87) Grady Jarrett, DT, Atlanta Falcons. La linea difensiva degli Atlanta Falcons, in soldoni, è solamente un giocatore: non sto scherzando, Jarrett fa reparto da solo.
88) Kenny Clark, DT, Green Bay Packers. L’infortunio di Daniels ci ha permesso di notare quanto promettente sia il futuro di Clark: quest’anno per lui prevedo la prima convocazione al Pro Bowl, che nonostante conti “poco” è sempre e comunque un onore.
89) Adam Thielen, WR, Minnesota Vikings. Il collasso dei Vikings ha fatto passare in secondo piano il suo incredibile inizio di stagione culminato in otto partite consecutive con almeno 100 yards di ricezione.
90) Lavonte David, LB, Tampa Bay Buccaneers. Il reparto difensivo dei Bucs è così putrido che dimenticarsi dell’encomiabile contributo di David diventa criminalmente facile.
Grady Jarrett has been incredibly efficient on all downs, but especially on money downs through his career to date.
In fact, his 90.1 pass-rushing grade on third down last year is the ninth-highest single-season mark we've ever given to an interior d-lineman.
— PFF (@PFF) July 15, 2019
91-100
91) Lane Jonhson, T, Philadelphia Eagles. Qualcuno potrebbe rinfacciarmi di averlo messo troppo in basso, però datemi tregua, ordinare cento giocatori è pura follia!
92) Kyle Juszczyk, FB, San Francisco 49ers. Da anni il migliore nel ruolo, Juszczyk è quel tipo di giocatore in grado di fare bene qualsiasi cosa: un genio come Shanahan saprà sempre come sfruttarlo.
93) Justin Tucker, K, Baltimore Ravens. Il miglior kicker della NFL non può essere omesso dalla Top 100.
94) Ryan Kerrigan, OLB, Washington Redskins. Il pass rusher più sottovalutato della lega: dal 2011 non ha mai concluso una stagione con meno di 7.5 sack.
95) Danielle Hunter, DE, Minnesota Vikings. Macchina da tackle e sack, Hunter è di fatto diventato il volto della linea difensiva dei Vikings: non me ne voglia Griffen.
96) Ron Hudson, C, Oakland Raiders. Giocare in una squadra così putrida metterebbe in ombra chiunque, figuriamoci un O-Lineman: il signore si esprime a livelli altissimi da molti anni.
97) Chandler Jones, OLB, Arizona Cardinals. Sottovalutato dai media, sottovalutato da me e più in generale sottovalutato da chiunque: non saprei nemmeno io perché l’abbia messo così in basso. Effetto Cardinals?
98) Kevin Byard, S, Tennessee Titans. Non il ball hawk visto nel 2017, Byard rimane comunque un ottimo giocatore con un grandissimo fiuto per la palla.
99) Johnny Hekker, P, Los Angeles Rams. Il miglior punter della NFL non può essere omesso dalla Top 100.
100) Matthew Stafford, QB, Detroit Lions. Qualcuno potrebbe darmi del generoso, però nonostante un contratto che dice il contrario, Stafford è stato spesso sottovalutato e, purtroppo, gli sono state imputate colpe ingiuste.
Since 2011, Ryan Kerrigan has the 4th most pressures and 2nd most QB hurries among edge defenders in the NFL.
The #Redskins 1st round pick in the 2011 draft is a part of the best pass-rushing class of all time according to @PFF_Mike.
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— PFF WAS Redskins (@PFF_Redskins) July 10, 2019
Bonus track
- Tarik Cohen, RB, Chicago Bears. Non potete capire quanto mi faccia piacere vedere un giocatore della “stazza” di Cohen riuscire sistematicamente a contribuire per la propria squadra nei più svariati modi.
- Xavien Howard, CB, Miami Dolphins. Zitto zitto Howard si è trasformato in un cornerback fisico, concreto e tecnicamente solido: peccato solo che giochi a Miami.
- Tre’Davious White, CB, Buffalo Bills. La lieve regressione fatta registrare nel 2018 non dovrebbe preoccupare, il futuro di White rimane comunque radioso.
- Tyrann Mathieu, S, Kansas City Chiefs. Non potete immaginare quanto odi me stesso per aver escluso Honey Badger dalla Top 100.
- Dee Ford, DE, San Francisco 49ers. Fosse per il pass rush un posticino lo avrebbe anche trovato, ma purtroppo per lui -e per San Francisco- è ancora troppo poco costante contro le corse.
Mattia, 27 anni.
Scrivo e parlo di football americano per diventare famoso sull’Internet e non dover più lavorare.
Se non mi seguite su Twitter (@matiofubol) ci rimango male. Ora mi trovate su https://matiofubol.substack.com/
Per fortuna ci sei tu con i tuoi articoli sempre divertenti e ben confezionati durante la troppo lunga off-season :)
P.S. Sarebbe ora di togliere Richard Sherman con la maglia dei Seahawks dalla pagina principale dell’NFL sul sito. Che ne dici? :)