Parafrasare titoli di film per dare vita ad un articolo è un qualcosa di cui vado veramente poco fiero, ma come dicono gli amici ma non troppo amichevoli americani, desperate times call for desperate measures: penso che parlare di quarterbacks nel 2018 possa facilmente ricadere nella categoria “desperate times” e se pensate sia esagerato -ne avete tutte le ragioni-, ci vediamo alla fine di questo percorso da millecinquecento/milleseicento parole.
Mesi fa, scosso dal rinnovo di Stafford, parlai di quanto l’essere definito franchise quarterback possa assicurare contratti che superino abbondantemente quota cento milioni, esprimendo dubbi e sconforto per la facilità con cui i front office sgancino tali cifre: Stafford dal canto suo sessanta partite le ha vinte e nonostante le zero vittorie ai playoff si può -quasi- tranquillamente affermare che spesso si sia trovato a combattere le sue battaglie da solo, senza poter contare sul supporto di una difesa adeguata o di un running game in grado di togliere un minimo di pressione dalle sue spalle.
Circa due settimane fa il bel faccino di Jimmy Garoppolo si è preso con prepotenza tutte le prime pagine dopo aver firmato un qualcosa da 137.5 milioni di dollari in cinque anni: non voglio gettare benzina sul fuoco dei ciechi “assolutamente immeritato, troppi soldi”, ma è necessario fare un attimo mente locale.
Sette partite da titolare. Sette vittorie. Centotrentasettepuntocinque milioni di dollari.
Perché tutto ciò?
L’ultimo team ad avere vinto il Lombardi “senza quarterback” sono i Broncos, che con una difesa implacabile e rifornita in tutti i ruoli riuscì ad annullare Cam Newton ed i Carolina Panthers: in quel momento molta gente si convinse che per arrivare fino in fondo avere il cosiddetto franchise quarterback non fosse assolutamente necessario… sbagliando, in quanto da allora a giocarsi il biggest game of them all abbiamo trovato Tom Brady, Ryan e Wentz/Foles, tutti e tre sicuramente definibili franchise quarterback.
Lo smantellamento dei ‘Niners degli ultimi anni sembrava destinato a non finire mai, o almeno così tutti pensavano, salvo che a fine ottobre, con molto buonsenso, hanno tradato per Jimmy Garoppolo: la loro idea -a posteriori giusta- era quella di non farlo scendere in campo fino al termine della stagione, intanto non avrebbero avuto nulla per cui giocare se non l’onore.
Dal momento in cui la trade è stata ufficializzata era chiaro che San Francisco avrebbe accontentato Garoppolo pagandolo in offseason, non farlo giocare era quindi una mossa per tutelarsi, evitare infortuni e tentare di risparmiare qualche milione di dollari: giocando bene il valore di Garoppolo sarebbe lievitato ulteriormente, sfondando sicuramente la soglia dei 23-24 milioni all’anno.
Cinque partite e cinque vittorie dopo, San Francisco si è trovata nella posizione di dover strapagare il proprio nuovo signal caller, rendendolo così il giocatore più pagato della storia: ecco, immagino che difficilmente avrebbe rifiutato un 110 milioni in cinque anni, però… ecco perché sto scrivendo tutto ciò, per tentare di capire come mai ogni volta che un buon quarterback si trovi in scadenza sia in grado di riscrivere la storia della NFL strappando il contratto più remunerativo di sempre… un “sempre” che spesso dura solo qualche mese!
Non voglio spiegarvi l’importanza in campo e fuori di un franchise quarterback, già la sapete, ma provare a spiegare cosa succederà in una free agency in cui probabilmente vedremo un paio di questi giocatori ricevere il contratto della vita.
Fra i candidati troviamo una leggenda, Drew Brees, il giocatore meno apprezzato dell’ultimo lustro, Kirk Cousins, il journeyman protagonista della stagione della vita, Case Keenum, l’oggetto misterioso A.J. McCarron ed anche se non si tratta di un free agent vero e proprio, il nuovo idolo delle folle, Nick Foles.
Mi sentirei di tagliare immediatamente fuori Brees, in quanto sì, riceverà un discreto quantitativo di pecunia ma probabilmente il suo contratto sarà team-friendly in modo da permettere ai Saints di rimanere competitivi ed avvicinarsi ulteriormente al Super Bowl: il report che ha detto che i Browns sarebbero disposti a pagarlo CINQUANTA milioni per una sola stagione è francamente assurdo, non perché i Browns non possano fare una mossa del genere, ma perché pensare che un sicuro Hall of Famer vada a giocarsi gli ultimi snap della vita nella depressione dei Marroni è ridicolo.
Proviamo ad andare avanti per un po’ con la logica: parliamo di Cousins.
La sua percentuale di vittorie è vicina al 46%, solo del due percento minore rispetto a quella di Matthew Stafford: meriterebbe dunque di firmare per uno dei contratti più remunerativi della storia del gioco? Se di NFL non ne sapessi niente direi assolutamente no, ma visto l’andamento delle cose ed i precedenti stabiliti… sì, potrebbe meritarli.
La percentuale di touchdown lanciati da Cousins è leggermente maggiore rispetto a quella di Stafford -4.7% a 4.5%-, mentre per quanto riguarda gli intercetti ad avere la meglio è il quarterback di Detroit, il cui 2.4% è lievemente più basso del 2.6% del quarterback di Wash… ops, di chi non lo so.
Occorre tenere presente che Stafford ha potuto anche contare su un certo Calvin Johnson, mentre il supporting cast del buon Kirk… ecco, momento statistica iper-cool: con il procedere della stagione, il passer rating di Cousins è passato dal 107.6 di settembre, al 103.3 di ottobre, per poi andare sotto la tripla cifra a novembre, 96.2, fino a precipitare a 77.7 nel mese di dicembre, quando fra i possibili ricevitori/offensive linemen di Washington probabilmente avreste potuto trovare pure Mattia Righetti. Gli infortuni fanno parte del gioco, verissimo, ma quando il trentaquattrenne Vernon Davis diventa il faro del passing game… probabilmente qualcosa non è andato per il meglio!
Ma allora da dove nascono tutti questi problemi a garantirgli un contratto in linea con lo standard stabilito negli ultimi anni? Non saprei trovare una risposta esaustiva, perciò qua vi lascio col dubbio.
È Cousins un franchise quarterback? Per il significato che ha assunto questa etichetta, probabilmente sì.
Il discorso cambia drasticamente se spostiamo il fuoco dell’attenzione su Case Keenum.
Il suo record a differenza di quello dei ragazzoni citati in precedenza è vincente, anche se il suo 21-10 è pesantemente inflazionato dalle undici vittorie collezionate nella stagione appena terminata, dove tra l’altro è pure riuscito a cogliere una vittoria in postseason, cosa di cui i ben più affermati Stafford e Cousins non possono ancora vantarsi: buon per te Case.
In questo caso però gli acquirenti saranno molto più cauti, in quanto il suo 2017 potrebbe essere conseguenza dell’ottimo sistema instaurato da coach Zimmer, di un puro e semplice miracolo -gli americani, che hanno un termine per qualsiasi cosa, lo chiamerebbero one year wonder– o magari ha espresso in un contesto ideale il suo vero potenziale: la verità pure in questo caso sta nel mezzo, anche se sicuramente pure Aaron Rodgers avrebbe faticato nei Rams di Fisher in cui il ricevitore numero uno era Tavon Austin.
È un franchise quarterback Case Keenum? No, non scherziamo, non basta un anno su buoni livelli per guadagnarsi tale titolo, ma probabilmente qualche franchigia abboccherà al suo fantastico 2017 ricoprendolo d’oro: non dimentichiamoci che siamo nella lega in cui Brock Osweiler ha una volta firmato per un contratto da 17 milioni a stagione!
Il feticismo nei confronti di A.J. McCarron fatico a comprenderlo, stiamo pur sempre parlando di un quarterback che in carriera ha lanciato solamente 133 passaggi, e nonostante abbia trovato un discreto successo in questo campione limitato di lanci è ben lontano dall’essere visto come il giocatore che possa svoltare il destino di una franchigia: attenzione però che nel ginepraio che è diventa la free agency un quarterback come lui è tranquillamente in grado di portare a casa ben più di 10 milioni a stagione, firmando magari con qualche squadra disperata la cui storia nel ventunesimo secolo altro non è che un deprimente susseguirsi di stagioni di rifondazione… penso abbiate capito di chi stia parlando.
È A.J. McCarron un franchise quarterback? Se per franchise intendiamo “persona che ha sposato un’altra persona sensibilmente più bella di lui” sì, è un franchise quarterback, dato che “quarterback” è effettivamente la sua occupazione.
Stiamo seri… in una NFL con maggiore buonsenso McCarron non sarebbe altro che un quarterback a cui dare un’opportunità tramite il classico one year prove it deal ed in caso di successo ricompensare con un contratto rispettabili, non sicuramente da ventieppassa milioni di dollari!
In tutto ciò troviamo pure il buon Nick Foles, il working class hero di cui tutti noi sentivamo il bisogno, lo Shane Falco arrivato fino in fondo, colui che insieme ai suoi Eagles ha battuto i Tom Brady, i Patriots e pure il presidente degli Sta… calma, forse mi sto allargando un po’ troppo.
Fino a prova contraria Foles ha vinto un Super Bowl trascinando una squadra di underdog al successo finale, è riuscito a fare la storia degli Eagles: ovviamente ora le franchigie interessate ai suoi servizi non mancano, ma ciò che voglio chiedervi prima di cercare di mettere insieme una risposta è molto semplice, quanti soldi dovrebbero dare a Foles?
Lui un titolo a differenza di Garoppolo, Stafford, Keenum, Cousins e McCarron lo ha, e no, non lo ha vinto a la “Peyton Manning 2015”, lo ha vinto aggiudicandosi il premio di Super Bowl MVP. Trovare una risposta sensata a tutto ciò potrebbe richiedere notti, giorni, mesi, anni no perché sono stufo di usare iperboli, ma usando un po’ di logica sorgerebbe spontaneo chiedersi “perché mai dovrebbe prendere meno dei quarterback nominati in precedenza?”: pure qua non saprei rispondervi.
La vera domanda che dovremmo farci è diversa, in quanto ha veramente senso cercare ossessivamente una logica in un qualcosa di rotto come il meccanismo che regola la free agency? Non credo, in quanto possiamo sciorinare argomentazioni sempre più convincenti, ma alla fine se i Jets di turno decidono di ricoprire d’oro Cousins per illudersi di raggiungere i Patriots, cosa possiamo farci?
Niente, se non attendere risposte dal campo… o meglio, dagli uffici dei vari team!
Mattia, 27 anni.
Scrivo e parlo di football americano per diventare famoso sull’Internet e non dover più lavorare.
Se non mi seguite su Twitter (@matiofubol) ci rimango male. Ora mi trovate su https://matiofubol.substack.com/
Ciao . In riferimento a questo ultimo articolo avresti voglia di dire qualcosa sulla questione kaepernick. Ti ringrazio
Ciao Giuseppe!
Il fatto che non l’abbia messo dovrebbe già dirla lunga, in quanto è ormai definitivo, Kaepernick in NFL purtroppo non ci metterà più piede.
Sul valore del QB poco da dire, se in un contesto adeguato è sicuramente un top 12 QB e francamente lo scorso anno avrebbe fatto meglio di tanti starter, almeno 12-14.
A quanto pare ora è pronto a portare la sua vicenda in tribunale, tirando in mezzo gente come Kraft, Newsome, McNair dei Texans e pure qualche allenatore: non sarà una cosa bella da vedere, ma il suo coraggio -e coerenza- vanno senza dubbio apprezzati ed in un mondo più giusto… premiati.
Grazie per l’ immediata risposta ( accidenti ) . Un ragazzo cosi non si trova tutti i giorni , vedi anche la partita playoff contro Green bay nella “Frozen tundra” . Spero che le cose vadano diversamente. Ciao
Secondo me un Foles oggi come fu Flacco dei ravens anni fa (ambedue MVP ) , meritano di avere contratti multi milionari in virtu del fatto che hanno vinto un SB. Gli altri che non hanno vinto nulla, non li meritano..punto.
Rimandendo in casa Ravens, questo contratto pero’ gli si e’ rivoltato contro …, poiche flacco non ha piu avuto continuita’ mentre il salary cap e’ intasato…
Buondì Gianluca!
Ideologicamente sì, in uno sport del genere quando uno merita dei soldi DEVE riceverli, però come dici questo contrattone ha di fatto condannato i Ravens alla mediocrità: non giriamoci attorno -sai bene che squadra tifo-, ‘sti 20passa milioni all’anno stanno di fatto limitando i Ravens nella free agency e visti gli ultimi draft non particolarmente brillanti…
Mattia, siamo destinati o soffrire :)
Il problema delle franchigie NFL è proprio quello perfettamente centrato da Mattia nell’articolo: hanno un disperato bisogno di un franchise Qb su cui costruire una squadra, quindi devono strapagarlo, ma se poi sbagliano o se comunque vogliono rinnovarsi, hanno enormi problemi a uscire da quei contratti monstre. Si possono dire milioni di cose sul football americano, ma avere dietro il centro un Qb affidabile che sbaglia poco e spesso ti fa vincere le partite è fondamentale e difficilissimo allo stesso tempo, quindi è giusto spendere tanto per un Qb. Nella NFL di oggi, solo 10-12 squadre possono dire di avere un Qb affidabile e quindi lo strapagano. Ci sono squadre come i Jaguars che si tengono stretto un mediocre Bortles perché li ha portati avanti nei playoffs (è migliorato, ma è di una mediocrità pazzesca), i vostri amati Ravens che non sanno dare il benservito a un Flacco in chiara parabola discendente da almeno due o tre anni, squadre come i Rams e i Bears che provano a crescere in casa i giovani e squadre come Jets, Broncos, Browns e Arizona che sono disperate, direi. Se hai un Qb decente, ti risolvi una marea di problemi e quindi la logica di strapagarli ci sta, anche in casi fortemente sproporzionati (vedi Garoppolo e quello che succederà per Cousins di sicuro e probabilmente per Keenum). O ti trovi in casa Brees, Brady, Wilson, Rodgers, Roethlisberger o Ryan e sei a posto fino a quando non dovrai sostituirli o se no devi correre affannosamente ai ripari. Io tifo (ahimè..) per una squadra (MIami) che negli ultimi 20 anni quasi non ha mai avuto un Qb decente e si è visto…. Se non hai un Qb un minimo affidabile, neanche riesci a iniziare un minimo progetto (vedi Browns da anni). Poi fa effettivamente infuriare paragonare certi ingaggi a certe prestazioni (vedi Stafford su tutti). Chiudo su Kaepernick; tralasciando ogni accenno politico, razziale e legale, dico solo che è la classica conferma della penuria di Qb veri nella NFL: doti fisiche e di corsa eccezionali, braccio e senso tattico discutibili. Per me fa parte di quei Qb alla Cam Newton (più forte quest’ultimo dell’ex 49 ers) che sono ultra spettacolari e mega atleti, ma non sono veri franchise Qb. Però vanno tenuti stretti anche questi nella NFL odierna.
Vedo tristemente che su questo playtusa non si afferrano i concetti giusti
Io sono un tifoso malato dei Green Bay Packers da ormai 7 tristi anni.Abbiamo il miglior quarterback della Nfl, un pacchetto ricevitori incredibile e uno stadio infuocato ad ogni partita.
E perdiamo.Sempre.Il motivo?Semplice.
Non facciamo pressione con la linea difensiva.
Non siamo mai in grado di mettere un sack o pressione tale da fare Three e out, soffriamo le corse come nessun’altra squadra della lega.
La mia domanda è questa: non è che con un Aaron Rodgers in meno che ci costa 24 milioni di tetto salariale e con un Cobb di meno che c’è ne costa altri 12, potremmo avere a Roster un tipo di giocatore come Aaron Donald con un contratto da 15 milioni, un Chris Long da un paio di milioni, un Navorro Bowman da 4 milioni, un Foles sa 8 milioni?
In aggiunta al roster che ci rimarrebbe con comunque due top ricevitori come Nelson e Adams e tre buonissimi runnin Back, l’attacco rimarrebbe forte ma la nostra difesa diventerebbe monstre visto che comunque secondo me la secondaria non è male, abbiamo due buoni inside linebacker come Ryan e Martinez giovani ma con grande margine di crescita, due outside linebacker di assoluto livello come Matthews e Perry e un DT fortissimo come Mike Daniels.
Io scrivo questo perché leggendo i vostri post credo che il problema di questo meraviglioso gioco sia il quarterback.
Non si può consumare un quinto del tetto salariale in nessun quarterback. Lo si poteva fare 20 anni fa quando i blitz difensivi quasi non esistevano e con marcature a uomo era fondamentale lanciare la palla con estrema precisione.
Oggi ci sono innumerevoli blitz, fatti dai linebacker, dai cornerback, dalle safety ed è importantissimo avere DT/End che sfondano le guardie e il centro avversario.
L’ultimo superbowl è stato emozionante come non mai, ma se andiamo ad analizzare la partita è stato veramente deprimente vedere due squadre che non sono riuscite a mettere il minimo di pressione al quarterback avversario.
Ne è scaturita una partita folle ma personalmente per me a tratti era veramente deprimente da vedere…….
Anche se non sono un intenditore come voi di schemi e ruoli, da super tifoso dei packers non posso che non essere d’accordo con la tua analisi. Devo dire che mi dispiacerebbe lasciare andare aaron rodgers ma la nostra linea difensiva è veramente imbarazzante. Ma se invece di rinunciare al miglior qb della lega investissimo al draft e rinunciassimo al solo coob, in free agencia su quale de investiresti? Non raggiungeremo cmq un buon compromesso?
Io avrei investito lo scorso anno in Aaron Donald a costo anche di perdere Rodgers.
Cobb non lo avrei rinnovato tre anni fa ora è troppo tardi visto che non lo vorrebbe nessuno come trade e rilasciarlo ci porterebbe pure penalità.
Per costruire una squadra ci vuole intelligenza come fanno i Patriots, che escono in un playoff contro Baltimore anni fa e fanno ridurre l’ingaggio di Brady, rinnovano Gronkosky a meno di un tight end come Jimmy Graham e ogni anno prendono un supercornerback, prima Revis quest’anno Gillmore, poi sempre un linebacker o DE come lo scorso anno con Chris Long per esempio.
Il problema della Nfl è che secondo me alle squadre importi più avere giocatori da copertina che vincere il titolo (tranne i Patriots).
Se andiamo a vedere cosa hanno combinato i Rams tre anni sarà chiaro quello che ho scritto: per prendere quella pippa di Goff si sono svenduti due draft.
Avevano Foles come QB e riserva Keenum, una difesa mostruosa anche se giovane e un allenatore incapace come Fisher.
Io credo che con l’allenatore che hanno oggi, senza Goff e con tre scelte (almeno al primo giro in più ) che squadra sarebbe stata?
Hai ragione norber se penso a quello che avevano in squadra i rams… alla fine nel football contano tutti gli uomini in tutti i reparti, perche alla fine è uno sport di squadra. Credo infine che foles sia stato un valore aggiunto x gli eagles
nella parte finale della stagione .
Ha piu esperienza di wentz e soprattutto lo ritengo un professio n ista serio migliore di molti altri qb titolari di altre squadre
Mattia in mercato nfl è in pieno fermento. a quando un bell articolo??
Arrivo, arrivo. Da metà della prossima settimana uscirà una rubrica settimanale incentrata sulla free agency.
Mi lusinga tantissimo questa tua richiesta, perciò vedrò di fare uscire qualcosina anche prima di metà della settimana prossima!
Ok matteo!! Aspettiamo l’ articolo
Esiste una chat qui dentro playtusa dove posso chattare Live con appassionati come me?
Adoro questo sport ma vorrei scambiare opinioni più spesso visto che non ho nessun amico che lo segue.
Abbiamo il forum, la pagina facebook e l’account Twitter!
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Non mi arriva la email di conferma.
Ma tu Mattia stai anche in chat?
Non più di tanto purtroppo, però qua sui commenti mi trovi sempre!