NEW ENGLAND PATRIOTS VS JACKSONVILLE JAGUARS
Chi ultimamente è sempre stato in vetta contro chi ha passato molti degli ultimi anni negli ultimi posti, storie diametralmente opposte per i Patriots e i Jaguars che si contenderanno il titolo di campioni della AFC questa domenica a Foxboro.
Prima della gara di Pittsburgh tutti si sarebbero concentrati solo su Fournette per quanto concerne l’attacco dei Jaguars, ma Bortles ha dimostrato di essere un “game manager” più che competente, riuscendo a distribuire lanci in tutte le direzioni e distanze rendendo così per nulla semplice il lavoro alla difesa avversaria nonostante non abbia superato le 200 yards.
Con i Patriots sarà totalmente differente soprattutto contando che Belichick è l’unico a giocare stabilmente con una difesa del tutto ibrida di base e inoltre è quello che più cambia il playbook in base all’avversario che ha di fronte. Detto questo i Jaguars dovranno fare quello che gli riesce meglio, correre la palla di potenza con schemi tipo toss, power, dive e counter visto che i loro avversari hanno sofferto molto in questa stagione le squadre che hanno vinto la battaglia nella linea di scrimmage riuscendo a correre con efficacia la palla, per esempio i Chiefs e i Panthers che lo hanno fatto espugnando Foxboro.
Bortles per essere efficace dovrà stare attento visto i suoi ottimi risultati nel correre la palla nei playoffs e conoscendo Belichick molto probabilmente verrà applicato un contenimento che non gli permetterà lo scramble ma allo stesso tempo gli darà più tempo per provare a lanciare lungo, proprio i lanci lunghi potrebbero essere l’arma in più per i Jags che potendo contare su un velocissimo Dede Westbrook e su un potente e sano Allen Hurns renderebbero difficile ai loro avversari giocare con le safeties vicino alla linea di scrimmage per fermare Fournette.
Difensivamente Jacksonville dovrà difendere molto bene tra i numero dove i Patriots sono nettamente i migliori della NFL, per fare questo Posluszny, Jack e Smith dovranno coprire tutte le tracce interne e se possibile intimidire i ricevitori di New England sin dal primo istante. Inoltre i tre linebackers dovranno fare un eccellente lavoro nel contenere anche i running back dei Patriots nel passing game che li vede sempre protagonisti. I quattro di linea saranno indispensabili per mettere Brady in difficoltà senza dover ricorrere a blitz che esporrebbero troppo la difesa a big plays, mentre Ramsey e Bouye giocheranno a uomo con compito di pressare i non fisici wide receivers direttamente sulla linea di scrimmage.
Per la squadra di casa l’ordine è chiaro, “impedire di farsi portare a “Sacksonville”, e per far questo la palla dovrà uscire dalle mani di Brady in maniera velocissima e per far ciò le slants e le famose pick plays dovranno essere eseguite con precisione chirurgica anche se non sarà facile per i ricevitori liberarsi dalle pressanti marcature. La shotgun sarà una formazione molto usata soprattutto contando gli ottimi risultati offensivi ottenuti dagli Steelers la settimana scorsa, una shotgun in cui i running backs saranno insieme a Gronkowski una parte chiave dovendo tenere in scacco il front seven dei Jags con screen, draw e flat route che daranno a Brady quel tempo in più per poter aspettare il rilascio da parte dei suoi ricevitori. Difensivamente prevediamo i Pats con una 3-4 di base con il tipico front composto da tre defensive tackles puri col compito di distruggere i blocchi sulle corse, soprattutto quelli del centro Linder che sta giocando a livelli altissimi, con Chung spesso nel box sempre per la questione Fournette lasciando il ruolo di “center fielder” a McCourty in una molto probabile cover 1. Col duo Belichick-Patricia non si sa mai niente fino alla fine della partita visto che l’ipotesi 4-6 defense resta viva e molto utile visto la fisicità dell’avversario, l’unica cosa di cui poter andare certi è che nei primi tre down non giocheranno mai con formazioni leggere composte da troppi defensive backs.
PHILADELPHIA EAGLES VS MINNESOTA VIKINGS
Nel Championship game della NFC saranno di fronte due ex quarterbacks della storia recente dei Rams e due difese fortissime. Per i padroni di casa la chiave per riuscire a penetrare la difesa viola sarà quella di attaccarla centralmente e riuscire a mandare gli uomini di linea nel secondo livello, dove linebacker molto atletici ma non fortissimi fisicamente come Barr e Kendricks potrebbero trovare difficoltà a contrastare gente come Kelce o Johnson.
Importante sarà la profondità della depth chart nel ruolo halfback dove avranno la possibilità di ruotare buoni giocatori con diverse caratteristiche come Blount, Ajayi, Smallwood e Clement in modo da averli sempre freschi e poter correre con efficacia la palla per 60 minuti. Foles dovrà stare molto attento e non solo alla pressione ma anche ai look differenti che coach Zimmer dà alla sua difesa, cambiando posizione spesso alle safeties poco prima dello snap e droppando uno dei defensive ends e mandando un linebacker in blitz. Foles oltretutto vedrà impegnati Jeffery e Ertz rispettivamente contro Rhodes e uno tra Barr e Kendricks, cosa che renderà difficile riuscirli a servire con continuità, motivo per cui il matchup migliore per l’attacco di Phila vede Nelson Agholor in slot contro il super veterano Terrence Newman.
Difensivamente gli Eagles dovranno stare molto attenti all’abilità di Keenum di scappare alla pressione vista la vulnerabilità della loro secondaria con Darby e Mills che non hanno convinto del tutto sinora. Per fare ciò Fletcher Cox internamente e Brandon Graham nella zona dei tackle dovranno riuscire ad avere l’ottimo rendimento che hanno avuto in tutta la stagione creando mismatch e dando poco tempo a Keenum per lanciare. Presumibilmente sarà Malcolm Jenkins ad occuparsi di Kyle Rudolph oppure in caso di aiuto di Jenkins a uno dei suoi cornerbacks se ne occuperà Mychal Kendricks, fratello del middle linebacker dei Vikings.
Contro un front seven così dominante l’attacco dei Vikings dovrà per forza lanciare di più la palla rispetto al solito, soprattutto con tracce rapide come slants, crossing, out, flat e screens visto il poco tempo che i pass rushers degli Eagles riservano ai quarterbacks avversari. Per correre la palla contro una difesa con queste caratteristiche il running back migliore a disposizione di Minnesota è Jerick McKinnon, a cui si può dare la palla nello spazio con toss e read options e di cui Keenum ha un enorme fiducia dal punto di vista della capacità di ricevere.
La difesa dei Vikings avrà un compito molto più semplice rispetto alla settimana scorsa ma dovrà fare molta attenzione all’aggressività di coach Pederson nel play calling. Il migliore matchup da sfruttare per gli ospiti sarà quello che vedrà impegnato Griffen contro il left tackle Vaitai (riserva di Peters) e punto debole della linea degli Eagles, soprattutto nelle situazioni di ovvio lancio. Questo matchup sicuramente potrà l’attacco degli Eagles a dover o mettere un TE presumibilmente Burton in aiuto oppure fare scivolare la linea verso sinistra esponendosi però a eventuali blitz delle secondarie dal lato destro.
Coach Zimmer contro una squadra così fisica manderà quasi sempre almeno uno tra Sendejo e Smith in aiuto vicino alla linea di scrimmage e non si esclude che li mandi entrambi contemporaneamente visto che Foles non riesce più a lanciare lungo come nella sua prima esperienza agli Eagles.
4e1 a 4 minuti dalla fine e punti contro New England. Allora dillo che vuoi perdere la partita. E così sia.
Si ma l’hanno persa con un Bouye imbarazzante sui lanci lunghi tanto che Ramsey ha dovuto rimpiazzarlo (anche il numero 20 non ha brillato come di solito fa)
Naturalmente la sconfitta è una somma di tanti episodi, ma quello mi fa più specie perchè la teoria di Belichick sui 4e1 a poco dalla fine è finita sui libri di microeconomia -che a quanto pare nessuno di quelli che ci giocano contro legge-: “Niente punt, provo: se va bene vinco, se va male ho comunque restituito la palla. E per 90 cm il rischio è minimo.”
Difatti gliel’ho visto fare 100 volte (anche ieri che Brady ha preso 2 yarde a spinta).