Rubando le parole a Mike Freeman, giornalista sportivo made in USA, possiamo dire che: “we can’t bully the jags anymore”, non possiamo più prendere in giro i Jaguars. E non c’è niente di più vero. In questi anni di mediocrità e anche sotto, Jacksonville si è costruita addosso un’aura perdente, di progetto fallito tanto che si è arrivati più volte a parlare di trasferimento a Londra e di AFC South come una delle peggiori division della Lega.

Anche quest’anno nessuno ha preso sul serio i Jags nemmeno quando hanno battuto di 22 punti i Texans in forma e con il sorprendente Watson in cabina di regia, anche quando alla Week 3 hanno bloccato Joe Flacco a soli otto passaggi completati nella schiacciante vittoria per 44-7, anche con i 5 intercetti rifilati a Big Ben la settimana dopo, e anche con le 6 vittorie seguenti. Si sentiva dire che Roethlisberger era sull’orlo del ritiro, che Flacco aveva perso smalto, che i Texans non avevano trovato la quadra. Anche oggi, dopo aver regolato i Seahawks, si fa fatica a dare i giusti meriti a una squadra che ha messo in piedi una difesa straordinaria e che a gennaio non solo sarà in offseason, ma pure dopo un turno di riposo.

La difesa è il motivo per cui Jacksonville non solo ospiterà una partita di playoff, ma sta lottando per vincere il primo turno di riposo. Il reparto difensivo, a ora, è il numero uno della Lega, ha messo in piedi una serie di prestazioni determinanti sia dal punto di vista corale che nelle individualità. È difficile trovare un trascinatore singolo in un gruppo così coeso, e forse proprio in questo sta la forza dell’intero reparto. Calais Campbell non ha bisogno di lunghe presentazioni, ma il suo arrivo ha fatto fare il salto di qualità a una difesa giovane e di cui già si parlottava un po’ nelle scorse stagioni, ma con poca serietà. Adesso invece non si può più ignorare. Accanto a Campbell spuntano anche le prestazioni di Telvin Smith e Jalen Ramsey. Il fatto che la dirigenza abbia riempito di soldi Smith fa capire quanto sia prezioso per la franchigia e Ramsey in particolare si sta attestando come il miglior CB della stagione e già dalla week 3, dopo avere fatto scomparire dal campo Wallace, ha avuto un rendimento tra i migliori della lega. Rendimento che non è sceso e anzi a cui si è aggiunto quello del compare di posizione AJ Bouye che coi 2 intercetti di domenica scorsa ha mostrato i muscoli a un potenziale MVP e regalato ai Jaguars una vittoria esaltante.

A questo reparto va però menzionato ancora Yannick Ngakoue. Anche se non appare nelle classifiche perché Campbell sta sbaragliando ogni statistica, il contributo di Ngakoue (che conta comunque 11 sacks e 6 forced fumble) è determinante. Le sue statistiche, alte e costanti, non sono in linea con la sua età di soli 22 anni e col fatto di essere stato scelto al terzo giro. Il suo rendimento è da primo giro e da difensori d’elite del calibro di Williams e Suggs o il Bosa di quest’anno, che, guarda caso è stato scelto alla terza posizione assoluta nello stesso draft… Ma quello che ancora più sorprende è la costanza coi cui anno dopo anno fa pesare la sua presenza e aumentare la serietà dell’intero reparto difensivo che si pone non come un fuoco fatuo, ma come un progetto costruito con sensatezza e lungimiranza da una dirigenza che ha avuto pazienza e le idee chiare. Certo un po’ di fortuna serve sempre, e se la fortuna assiste questa squadra possiamo leggittimamente chiederci quanto andranno avanti.

La fortuna serve perché quanto può durare questo rendimento con un qb così altalenante come Bortles? L’anello debole è forse proprio lui, ma dalla sua ha che il gioco di corse sta crescendo, e il duo di ricevitori (rookie), lo sta aiutando non poco. La prestazione di Leonard Fournette contro Seattle ha messo in mostra 101 yard di corse, e pure di corse dure, ruvide, con parecchi scontri. Sappiamo che la difesa di Seattle è dura a concedere yard, e Fournette se l’è guadagnate sudando parecchio. La produzione delle corse sarà un tassello importantissimo, come anche la salute di Fournette. Con lui limitato e infortunato le corse hanno sofferto e di conseguenza ha sofferto anche il gioco di lanci perché Bortles ha proprio troppo il vizio dell’errore. La media di stagione vede 149,9 yard di corsa per partita e questo dato non deve scendere. Fournette è arrivato dal draft con tanta pressione addosso, ma si sta dimostrando all’altezza. Forse non la stella che ci si poteva aspettare, ma il suo, nel difficile compito di aiutare il proprio qb lo sta facendo, come lo stanno facendo i sorprendenti ricevitori. Forse dettata dalla necessità di sostituire l’infortunato Fournette, forse invece già nei piani di Marrone, i giochi di lanci stanno via via guadagnando peso, e non ci può essere notizia migliore per il coach.

A costo di diventare noiosi, non c’è niente di meglio che avere una squadra equilibrata e dalle alternative offensive. Avendo entrambi i ricevitori titolari ai box le difese avversarie quasi sempre aggiungono un ottavo uomo ai front seven per contenere le corse di Fournette non temendo di essere colpiti nel profondo, ma Marrone ha invece puntato molto su quello, sull’effetto sorpresa delle big plays che sono completate solo se le mani dei ricevitori le mettono in pratica. Uno può preparare la tavola a puntino, ma se nessuno cucina… invece in casa Jags si è trovato anche chi può cucinare. Cole e Westbrook nelle ultime due partite hanno combinato più di 300 yard ricevute e 3 TD. Un tesoretto che deve fare piacere a Marrone e a Bortles che si vede aiutato a tirare fuori le castagne dal fuoco, cosa che non sempre è riuscito a fare bene… anzi!

L’eterno instabile Bortles. Bisogna ammettere che però, ultimamente, ha sorprendentemente tirato fuori le migliori partite contro le migliori difese, svegliandosi proprio al momento giusto. Quello che stiamo capendo è che non sarà un elite qb in grado di caricarsi sulle spalle un’intera franchigia, ma può essere un ottimo gregario e amministrare bene i palloni perché se messo nelle condizioni di non sbagliare, non sbaglia. Contro Steelers, Ravens e Seahawks, forse tre delle quattro partite più difficili della stagione, Bortles ha lanciato 6 td e solo un intercetto, mostrando un nettissimo miglioramento rispetto alle scorse stagioni. E quello che forse più sorprende è la sua migliorata capacità di prendere decisioni intelligenti. Nelle ultime uscite poi è migliorato anche un altro aspetto preoccupante dell’attacco, ovvero l’incapacità di fare punti senza l’aiuto della difesa, con pick-six, e con poche yard da guadagnare grazie a preziosi turnover. In corrispondenza di un miglioramento nelle ricezioni sono arrivanti anche i punti costruiti dall’attacco e il Bortles visto contro Arizona e Rams messo lì per regalare palloni, non si è più visto.

I segnali quindi sono molto sorprendenti e invitanti, ma sarà solo il tempo a dirci quanto questa squadra può fare sul serio e tutto ruota attorno al proprio qb. Abbiamo visto grandi difese portare alla vittoria di Super Bowl, ma mai con l’attacco incapace di segnare. Non bisogna fare cose stellari, solo portare a compimento il proprio dovere, senza rovinare il lavoro degli altri. Quest’anno non è l’anno buono, troppe incognite e poca esperienza in post-season, ma l’anno prossimo, con un Brady e un Big Ben con una candelina in più magari, magari, magari. Di mezzo però c’è la NFC….

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