La sessione pomeridiana della week 8 comprendeva solo due partite, Washington-Dallas e Seattle-Houston, ed entrambe hanno portato una buona dose di divertimento. In particolare la seconda è stata una vera e propria altalena di emozioni piena di protagonisti ed emozioni, vinta dai padroni di casa Seahawks sui Texans, 41-38.
La sfida ha visto protagonisti molti giocatori, a partire dai due quarterback, Deshaun Watson e Russell Wilson: nonostante il primo abbia messo su ottimi numeri (19/30, 402 yards, 4 TD, 1 intercetto; 8 corse per 67 yards, miglior corridore della squadra) e sia l’anima di un rinato attacco di Houston, il premio è andato al secondo, il quale è stato in grado di portare i suoi di peso alla vittoria, trovando il TE Jimmy Graham a 21 secondi dalla fine per il touchdown che ha fissato il punteggio finale. Per il prodotto di Wisconsin, una serata da 26/41 per 452 yards, 4 touchdown e 1 intercetto, a cui ha aggiunto 30 delle 33 yards totali di Seattle su corsa.
Chiaramente da queste prestazioni offensive di livello sono stati i wide receiver a trarre vantaggio: dalla parte di Seattle Tyler Lockett, 6 ricezioni x 121 yards, e Paul Richardson, al record in carriera per yards e TD (105 e 2), mentre dalla parte di Houston, Deandre Hopkins e Will Fuller hanno prodotto 13 ricezioni, 349 yards e 3 touchdown.
Tornando a parlare di Wilson, c’è da dire che sta mettendo su cifre perfettamente in linea per battere i suoi record su passaggio: dopo sole 7 partite, il quarterback è già a 2008 yards, per 15 touchdowns e soli 4 intercetti.
Ovviamente, tutte queste prestazioni spingono l’attacco su passagi dei Seahawks tra i migliori della lega, esattamente al terzo posto con 273 yards per partita. A ciò fa da contraltare un attacco su corse decisamente in difficoltà, capace di segnare solamente due volte in tutta la stagione. A dir la verità c’è chi ha fatto peggio, come Cincinnati (1) e Miami (zero).
Con la bye week dei Los Angeles Rams e la vittoria dei Seahawks, le due squadre si trovano appaiate in testa alla NFC West con un record di 5-2, con discreto vantaggio su Arizona (3-4) e San Francisco (0-8). La sfida è aperta.
Andrea Cornaglia, classe ’86, profonda provincia cuneese, si interessa al football dal 2006, prendendo poi un’imbarcata per il mondo dei college dal 2010: da lì in poi è un crescendo di attrazione, inversamente proporzionale al numero di ore dormite al sabato notte