Non deve essere facile perdere la prima partita di fronte al proprio pubblico, nella serata immaginata essere di festa per la vittoria del Super Bowl 2016: invece, i New England Patriots hanno dovuto affrontare questa onta. Nonostante ciò, i Bostoniani hanno saputo trovare un pronto riscatto già alla Week 2 in quel di New Orleans guidati, come molto spesso capita, da un fantastico Tom Brady.
Compiuti 40 anni ad agosto, Brady aveva faticato molto Kansas City (16/36 per 267 yards e nessun TD), ma è ritornato alla sua verve abituale contro i Saints (aiutato, va anche detto, da una secondaria avversaria piuttosto rivedibile), chiudendo con 30/39 per 447 yards e 3 TD.
La partita per i Patriots non è mai stata particolarmente complicata, con un primo TD di Brady per Rex Burkhead, ex backup di Cincinnati arrivato in offseason, a cui sono seguiti, sempre nel primo quarto, altri due TD pass per Rob Gronkowski e Chris Hogan, con un 20-3 dopo 15 minuti che lasciava poco spazio all’immaginazione e alle speranze dei padroni di casa. Nei successivi quarti New Orleans provava a rientrare, ma una corsa di Mike Gillislee e tre field goal di Stephen Gostkowski tenevano lontani i Saints e portavano la vittoria a New England.
Brady ha messo in mostra il solito braccio accurato ed inarrestabile, trovando anche diverse frecce al suo arco e completando per nove ricevitori diversi: a far la parte del leone, come molto spesso accade, è stato Gronkowski, nonostante un fastidio all’inguine lo abbia costretto ad abbandonare la partita nel terzo quarto: il prodotto di Arizona ha chiuso con 6 ricezioni per 116 yards e 1 TD.
Con questa vittoria New England raggiunge Buffalo al secondo posto della AFC East con un record di 1-1, alle spalle di Miami che però ha al suo attivo solo una partita, vinta faticosamente a Los Angeles contro i Chargers. I Dolphins non hanno impegni proibitivi nelle prossime settimane (Jets, New Orleans in casa, Tennessee) quindi questa situazione potrebbe durare ancora un po’. Alla lunga, però, il maggior tasso tecnico di Brady e dei Patriots uscirà senza dubbio fuori.
Andrea Cornaglia, classe ’86, profonda provincia cuneese, si interessa al football dal 2006, prendendo poi un’imbarcata per il mondo dei college dal 2010: da lì in poi è un crescendo di attrazione, inversamente proporzionale al numero di ore dormite al sabato notte