Dopo la prima domenica di football, con due partite ancora da giocare, come ogni anno è lecito dire che ne sia valsa la pena essere stati pazienti e aver affrontato per mesi la noia della offseason: non saprei dirvi se la pazienza sia la virtù dei forti, sicuramente però è la virtù del nostro, oggi più che mai, Giorgio Tavecchio che dopo anni di attesa ha saputo ricompensare la fiducia datagli dai Raiders con una prestazione che ha già trovato spazio nel capiente libro dei record NFL.
É lunedì, le abitudini qua non si sono perse, siete pronti?
Non possiamo che partire da quanto successo a Nashville, dove i Raiders hanno superato i Titans 26 a 16 grazie ad uno strepitoso Giorgio Tavecchio in grado di mettere a segno tutti e quattro i FG tentati -unico kicker in grado di mettere due piazzati da più di 50 yards all’esordio- ed i due extra points, non facendo minimamente sentire la mancanza di Janikowski: avanti così, Tav! Positivo il ritorno di Marshawn Lynch, apparso fresco e deciso con le sue 76 yards guadagnate in 18 portate e soprattutto ottima la prova di Carr che ha fatto dimenticare a chiunque di essere rientrante da un gravissimo infortunio: 22 completi su 32 passaggi tentati, 262 yards e due TD per un’ottima valutazione PFF di 83.2. Ammetto di essere stato un po’ deluso da Tennessee e dalla totale inefficacia del loro gioco di corse, soprattutto contro una difesa non di sicuro irresistibile come quella dei Raiders: il tempo per rifarsi non manca, però una vittoria contro Oakland alla prima giornata avrebbe subito giustificato l’hype perpetuatosi per tutta l’offseason.
Fra Cardinals e Lions mi attendevo una partita equilibrata e, anche se il risultato potrebbe dire il contrario, così è stato. Il 35 a 23 con cui Detroit ha regolato Arizona deriva infatti da un collasso dei Cardinals negli ultimi cinque minuti di gioco: sopra 17 a 15 con poco più di cinque giri d’orologio da completare, il rookie Golladay ha preso in mano la partita ricevendo due TD accompagnati da una pick six di Killebrew che ha di fatto concluso una giornata sciagurata per l’attacco di Arizona, in cui Johnson – 11 portate per 23 yards- non ha trovato mai un buco e Palmer ha fatto pesare ogni giorno dei suoi quasi 38 anni lanciando tre intercetti. Prova magistrale quella del tanto discusso Matthew Stafford: contro una difesa storicamente arcigna come quella dei Cards è stato in grado di lanciare 4 TD e 292 yards a fronte di un solo intercetto. Potenzialmente disastrosa la situazione per Arizona che potrebbe trovarsi senza David Johnson per un lungo periodo: poteva iniziare peggio la stagione di Arians?
Credevo fosse impossibile vincere comodamente con il proprio quarterback in grado di completare solo 9 passaggi -salvo si stia parlando di Tim Tebow- ma quanto dimostrato ieri dai Ravens deve preoccupare qualsiasi team della AFC: il 20 a 0 con cui Baltimore ha demolito Cincinnati è arrivato al termine di una giornata in cui Dalton ha commesso 5 turnover totali, venendo costantemente colpito da un front seven che guidato da uno strepitoso Terrell Suggs -due sacks ed un fumble causato per una votazione PFF di 85- ha esposto le debolezze della tanto discussa e rinnovata linea d’attacco dei Bengals. Con 42 corse a fronte di soli 17 passaggi tentati è chiaro che l’identità offensiva dei Ravens risiede principalmente in un running game che, nonostante la perdita di Woodhead, con West e “Buck” Allen è stato in grado di guadagnare 157 yards ed è riuscito a mangiare senza troppi affanni il cronometro. Positivo l’esordio di Maclin, in grado di trovare subito gloria con un passaggio da 48 yards portato in end zone.
Vincono ma non convincono Steelers, Falcons e Panthers che nonostante un livello di competizione non certamente proibitivo hanno faticato e non poco. Il 21 a 18 con cui Pittsburgh è sopravvissuta a Cleveland ha messo in mostra un Bell visibilmente in difficoltà, forse a causa dell’holdout terminato solo una decina di giorni fa: a risolvere la situazione oltre al solito Brown – 11 ricezioni su 11 targets per 182 yards- ci ha pensato T.J. Watt che al proprio esordio è stato in grado di mettere a segno due sacks e registrare un intercetto. Buona la prova di Kizer che al debutto si è reso protagonista con buone azioni anche se dovrà porre rimedio alla tendenza di tenere troppo il pallone: con una consapevolezza nella tasca da migliorare sarebbe più opportuno cercare passaggi brevi.
La campagna dei Falcons inizia con un risicato 23 a 17 contro i Bears, in una gara incerta fino all’ultimo secondo: il sack di Brooks Reed ha infatti messo la parola fine al disperato drive di rimonta dei Bears, arrivati a cinque sole yards da un gigantesco upset. Ottima prova del tight end Austin Hooper che con due sole ricezioni ha guadagnato 128 yards ed ha messo a segno un TD. Il 23 a 3 con cui Carolina ha spazzato via San Francisco è un risultato che deve essere preso con le pinze: Cam Newton è sì stato in grado di lanciare 2 TD, ma ha lasciato per strada un paio di lanci estremamente fattibili dimostrando di avere dell’inevitabile ruggine da togliersi di torno. Nonostante Shanahan in panchina, non pervenuto l’attacco dei 49ers: sarà una lunga stagione sulla baia.
La sorpresa della giornata arriva però da Houston: la mostruosa difesa dei Jaguars ha infatti permesso a Jacksonville di passare 29 a 7 contro dei Texans già gravemente in crisi d’identità. Ci si attendeva una vittoria agevole di Houston che puntualmente si è trasformata in una domenica da incubo: i 10 sacks dei Jags hanno prima costretto coach O’Brien a lasciare in panchina Savage per Watson che, dopo aver dato un’effimera scossa al nauseabondo attacco dei Texans, è stato sovrastato dal pass rush di Jacksonville. Impressionanti Campbell -4 sacks- e Fournette, in grado di guadagnare 100 yards e di mettere a segno un touchdown: buona anche la prova di Bortles che senza doversi assumere troppe responsabilità è stato in grado di non incappare nei disastrosi errori che hanno finora costellato la sua carriera.
Mandano un segnale fortissimo pure i Philadelphia Eagles che hanno annullato Cousins ed i Redskins vincendo 30 a 17 grazie ad un affidabilissimo Wentz -66% di completi per 307 yards e 2 TD- ed un front seven che guidato dai fenomenali Cox e Graham ha portato pressione costante ad un Cousins in costante affanno, limitato ad un desolante voto PFF di 42.4: Philadelphia potrà dire la sua nella NFC East.
Prova di forza impressionante quella dei Rams che contro dei Colts orfani di Luck sono stati in grado di vincere agevolmente una partita senza storia con il punteggio finale di 46 a 9. Inizia nel migliore dei modi il secondo anno di Goff, estremamente efficiente e mai in affanno, capace di completare 21 dei 29 passaggi tentati, guadagnando 306 yards e lanciando un perfetto touchdown al rookie Kupp. Imbarazzante la prova di Tolzien, “autore” di due pick six e mai veramente in partita: la competizione era minima, ma attenzione ai Rams.
Buona la prima pure per i Bills che passano per 21 a 12 con i poveri Jets: prova totale di McCoy che ha guadagnato 159 yards totali e ha permesso a Taylor di trovare per due volte i 6 punti con lanci da una iarda prima a Clay e poi a Holmes. Niente da fare per l’attacco dei Jets e McCown: guadagnare 187 yards con 26 passaggi completi non porta assolutamente da nessuna parte.
Partita equilibrata ed a lunghi tratti brutta quella che ha visto Green Bay spuntarla su Seattle per 17 a 9: nonostante una prima metà di partita da 0 punti Rodgers è stato in grado, aiutato dalla difesa, di fare il necessario per passare contro dei Seahawks totalmente nulli in attacco. Della linea d’attacco di Seattle si è già detto abbastanza, ma quanto successo contro i Packers potrebbe diventare la norma: il rushing attack praticamente nullo e la costante pressione sofferta da Wilson non hanno permesso alla squadra di Carroll di trovare la end zone e se non si riesce a vincere tenendo Rodgers a 17 punti a Green Bay… Imbarazzante la prova di Odhiambo che chiamato a sostituire l’infortunato Fant è stato brutalmente e ripetutamente battuto dall’esperto Nick Perry concedendo un sack, due QB hits e tre QB hurries: il 29.8 con cui PFF ha giudicato la sua partita riassume perfettamente la giornata del sophomore.
Nel Sunday Night Dallas si è sbarazzata agevolmente dei Giants con un 19 a 3 che lascia poco spazio all’immaginazione: l’attacco dei Giants senza Beckham è veramente prevedibile e nonostante il solito ottimo lavoro della difesa, che ha costretto Dallas a tentare 4 piazzati, la squadra di McAdoo non ha trovato il modo di mettere punti a tabellone. Ottimo esordio per Elliott che dopo una difficile offseason è riuscito a guadagnare 140 yards totali e sulle 104 rushing yards conquistate ben 77 sono arrivate after contact: la squalifica per il momento è annullata e se continuerà a correre così le possibilità dei Cowboys di riconfermarsi campioni di division aumentano esponenzialmente. Ottima prova pure del cornerback sophomore Anthony Brown che concedendo solamente una ricezione per sei yards ed intercettando Eli Manning si è guadagnato un eccellente voto di 90.5.
Vale la pena ripetere più e più volte che la stagione è appena iniziata, ma quanto emerso in questa domenica deve preoccupare squadre ambiziose come Redskins, Falcons, Seahawks e Cardinals, così come non deve esaltare Ravens o Jaguars: il campionato è ancora -relativamente- lungo, il tempo per rifarsi non manca, ma quanto emerso da questa domenica non deve comunque essere ignorato.
Ci eri mancata NFL.
Mattia, 27 anni.
Scrivo e parlo di football americano per diventare famoso sull’Internet e non dover più lavorare.
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Grande Tavecchio! All’esordio 4 Field goal messi a segno, con ben 2 calci dalle 52 Yards.
Ma 6 sicuro, non è stato un 5/5?
confermo il 4 su 4, ma ben 2 sono dalle 52 Yards e 1 dalle 43. 9 punti non semplici portati alla causa dei Raiders +5 punti (FG dalle 20 + 2 extrapoint) comodi
Go superTav!🏈😆