Da buon simpatizzante dei Jaguars, non posso che sperare che i Titans continuino l’assenza dai playoff 2008, anche se molti segnali indicano che la squadra sia in grado di fare il piccolo salto di qualità che gli consenta di tornare ad una stagione da 10 vittorie per mettersi dietro le contender della Division che non sembrano proprio fenomenali.
Come sottolineato da altre testate, al di là degli arrivi via draft, l’acquisizione di free agent in uscita dal loro contratto da rookie significa, per i Titans, avere un gruppo giovane e affamato di gloria, guidato da un QB che si è dimostrato certamente la scelta giusta quando venne scelto con la seconda pick ormai tre draft fa. Marcus Mariota è diventato più affidabile, specialmente sul profondo e sui terzi down, e più accurato, trovando buona combinazione con il neo arrivato Rishard Matthews.
L’infortunio alla penultima di stagione scorsa sembra ormai alle spalle e Mariota può guardare con fiducia al suo terzo anno tra i pro con una offense “ground and pound”, rinforzata sul lato aereo da Eric Decker che personalmente non mi fa certo impazzire, e Corey Davis scelto con pick #5 al recente draft e proveniente da Western Michigan.
L’intensa attività di sistemazione del reparto ricevitori via draft ha regalato a Tennessee anche il WR Taywan Taylor e il TE Jonnu Smith, entrambi selezionati al terzo round. Taylor è uno speedster che si dovrà guadagnare un posto accettabile nella depth giocandosela con Tajae Sharpe, Rishard Matthews e Harry Douglas. Smith è di fatto l’erede in termini di posizione dell’ormai anziano Anthony Fasano apparso certamente diverso dal giocatore di Kansas City e migrato al caldo della Florida, sponda Dolphins.
Come TE la squadra si affiderà sul confermato Delanie Walker, che proprio l’anno scorso ha ricevuto un triennale da quasi 20 milioni complessivi, e su Jace Amaro, che in questi mesi pre training camp pare abbia ben impressionato gli allenatori dopo essere sembrato più un bust dal suo arrivo in NFL.
Confermato anche in buona sostanza il duo di back con Derrick Henry apparso rookie di grande qualità ma sostanzialmente poco utilizzato, e DeMarco Murray ex fenomeno a Dallas ed ex mezzo fallimento a Philadelphia, che ha ritrovato una giusta brillantezza giù in Tennessee. A tardissimo Draft è arrivato Khalfani Muhammad, vedremo se troverà posto nel roster finale di 53 elementi.
La linea offensiva è quanto di più forte invidio ai transfughi da Houston: Il quintetto Taylor Lewan, Quinton Spain, Ben Jones, Josh Kline, Jack Conklin rimane ad oggi una linea che giù in Florida se la sognano e se la sogneranno ancora per un po’. Corey Levin, quinto giro al Draft da Tennessee-Chattanooga, e l’enorme Brad Seaton (#7 round) assieme ad un veterano come Tim Lelito sono i puntelli ad un reparto che sembra andare da solo.
Nel front seven la notizia del rinnovo di Jurrell Casey (60 milioni) ha ancorato un reparto a cui abbisognavano solo piccoli ritocchi dopo le partenze di Al Woods (NT) e Sean Spence (LB). Casey, DaQuan Jones e un Karl Klug che esce da una rottura del tendine d’Achille rappresentano un trio ben assortito ed in grado di portare pressione anche all’interno della linea.
Per il nose tackle, ruolo marginale nelle difese di Dick LeBeau, è arrivato da Denver Sylvester Williams che si alternerà con Austin Johnson. Sulla linea dei LB confermati Brian Orakpo e Derrick Morgan che l’anno scorso hanno giocato una valanga di snap assieme, mentre si attende ancora lo sbocciare di Kevin Dodd.
Nel settore ILB altre conferme con Avery Williamson e Wesley Woodyard, sebbene il reparto rimanga un po’ sottile, per questo è arrivato via draft Jayon Brown.
La difesa aerea di Tennessee aveva bisogno di una registrata e così è stato: i nuovi titolari sono Logan Ryan (30 milioni per 3 anni) e Adoree’ Jackson via Draft, dai tempi della HS considerato talento predestinato, scelto al primo giro e comunque da sbozzare nonostanti doti atletiche e tecniche eccellenti. Brice McCain, titolare l’anno scorso, quest’anno è stato relegato a backup. LeShaun Sims, scelto al quinto giro nel 2016 e che ha sostituito nel finale di stagione l’orrendo Perrish Cox, è uno degli altri che aspetta il turno per un posto al sole.
Novità anche tra le safety, dove è ahimé arrivato Johnathan Cyprien, diventato l’anno scorso improvvisamente un big hitter dopo un anno a cacciar farfalle, e che non sembra propriamente quel booster decisivo per limitare le altrui giocate aeree, compito che sembra più destinato a Kevin Byard, scelto l’anno scorso al sesto giro e starter nel ruolo di free safety. Completa il reparto Da’Norris Searcy, piuttosto deludente dall’arrivo in Tennessee dai Bills.
Nel complesso Tennessee appare quindi una squadra solida e senza buchi neri a roster, la schedule non appare irresistibile ma ha qualche grattacapo iniziale. Che sia veramente la volta buona per la banda di Murlakey?