In un momento in cui il sempre più buffo Donald Trump sta giocando a tagliare fondi a tutto ciò che sia minimamente collegato alla cultura o alla carità, qualcosa di strano (e in controtendenza) sta accadendo in NFL: siamo nell’offseason dei contratti regalati, in quanto Kyle Juszczyk è certamente un ottimo fullback, ma che prenda i soldi che i Seattle Seahawks hanno offerto al buon Eddie Lacy, è paradossale a dir poco.
Iniziamo!
1) Rich… get richer!
Ovviamente sto parlando dei Patriots: poche ore dopo la pubblicazione dell’articolo della settimana scorsa, Belichick ha regalato a Brady Brandin Cooks tramite una trade che ha visto un multiplo scambio di scelte, fra cui quella al primo giro (32esima) dei Patriots. Un’arma come Cooks, ricevitore in grado di bruciare chiunque lo stia coprendo, potenzia ulteriormente l’attacco più consistente, da più di dieci anni, della lega. Il rinnovo di Hightower, 43.5 milioni di dollari per i prossimi 4 anni, regala solidità, continuità e una folle dose di atletismo a quella che lo scorso anno è stata la migliore scoring defense della lega. Salvo che…
2) Non è una lega basata sulla riconoscenza.
Malcolm Butler: undrafted free agent il cui highlight dell’annata rookie è stato l’oramai già mitico intercetto a Russell Wilson, ha dimostrato di essere un cover corner di livello assoluto, come testimoniato dalla convocazione al Pro Bowl nel 2015, anche perché al Pro Bowl non ci vai se hai in programma il Super Bowl, e dalla presenza nel second team All-Pro la scorsa stagione. Come già sapete, i Patriots hanno di fatto dato i soldi destinati a Butler a Gillmore: il divorzio appare inevitabile, con i New Orleans Saints candidati principali all’ex West Alabama, e appare tuttavia terribilmente ingiusto, dal momento che Butler quel contratto se lo era guadagnato sul campo. La Patriots’ way funziona perfettamente per garantire la massima competitività, non aspettavi però riconoscenza.
3) Finalmente, runningback!
Dopo giorni di stallo, finalmente il carosello dei runningback è iniziato: Eddie Lacy martedì ha firmato per un anno, a 5.5 milioni, con i Seahawks in un tentativo di non far sentire ulteriormente la mancanza di Lynch, anche se con una o-line del genere, pure il buon Marshawn avrebbe trovato pochi spazi. L’era Peterson a Minnesota è invece ufficialmente terminata ieri invece, quando i Vikings hanno aggiunto Latavius Murray: 3 anni e approssimativamente 15 milioni, e pure in questo caso la consapevolezza di dover migliorare l’offensive line mitiga velocemente l’hype, tenuto vivo però da alcune voci, che vedrebbero possibile un ritorno di Beast Mode ad Oakland… Sono solo chiacchiere, però quando si parla di Marshawn Lynch, l’entusiasmo è legittimo!
4) Avanti così, Detroit.
Dopo essersi garantiti Ricky Wagner, i Lions rafforzano ulteriormente la linea d’attacco: T.J. Lang, guardia dei Packers nonché Pro Bowler lo scorso anno, giocherà in Michigan per i prossimi 3 anni, andando a dare a Stafford quella che sulla carta è la migliore linea d’attacco avuta in carriera. L’esempio dei Browns, squadra in totale rifondazione, è da seguire, in quanto costruire attorno ad una linea d’attacco estremamente fisica ed in grado di far prendere seriamente il gioco di corse è il miglior modo per fare aumentare il livello di produzione del passing game, anche se, secondo me il destino di Detroit dipenderà da Eric Ebron: mi aspetto una 1000 yards season da questo tight end.
5) L’era dei QB2…
Il contratto che Philadelphia ha dato a Nick Foles, 7 milioni garantiti nei prossimi due anni, mi ha perplesso e non poco: che senso ha dare una cifra del genere ad un quarterback che di fatto ha avuto una sola (magica) stagione di livello, e soprattutto perché rinunciare a Chase Daniel, alternativa decisamente migliore? Con una mossa certamente divertente da commentare, i Giants hanno fatto cambiare spogliatoio a Geno Smith, i Jets si sono finalmente decisi a chiudere un’era mai partita il cui climax è stato un pugno in spogliatoio. Interessante la mossa dei Raiders, che hanno acquisito E.J. Manuel, alternativa, in caso di infortuni a Carr, di sicuro più game ready.
6)… Salvo che il tuo nome sia Colin Kaepernick.
Ok, con il 2-14 di San Francisco negli occhi, appare difficile fidarsi di Colin Kaepernick, ma approfondiamo un attimo il discorso: il numero 7 era l’ultimo problema dei Niners dello scorso anno, come testimoniato dai 16 TD a fronte di soli 4 intercetti, quindi perché mai nessun team dovrebbe dargli un’opportunità? Perché nessun GM vuole correre il rischio di firmare un uomo colpevole solo di aver espresso la propria opinione, cosa che l’America pare dimenticarsi troppo spesso che sia tutelata dal primo emendamento. Quello che dico non è una novità, purtroppo.
7) I Falcons diventano ancora più divertenti.
Dan Quinn aveva espresso un desiderio, il front-office è stato decisamente veloce a realizzarlo: dopo aver pubblicamente dichiarato interesse per l’enorme defensive tackle, i Falcons il prossimo anno daranno 8 milioni al poliedrico ex Chiefs. Sicuramente una fra le squadre più divertenti della lega aumenta il grado d’imprevedibilità aggiungendo un giocatore famoso per le proprie zingarate in attacco, più che per il livello di gioco nel ruolo vero, in quanto il giocatore che si vide nel 2013, migliore stagione della carriera, è solo un lontano ricordo, annacquato da qualche fullback dive sempre bello da vedere, ma alquanto fuorviante.
8) Finalmente un contratto per J.P.P.
Sarò onesto, dopo l’incidente in cui Jason Pierre-Paul perse un dito, ero alquanto scettico sulle possibilità che tornasse ad essere quello visto nei primi anni da carriera. Fortunatamente, mi ha smentito: i 7 sacks messi a segno in sole 12 partite hanno dimostrato solo in parte la bontà delle giocate del numero 90 dei Giants, sugli scudi anche in difesa delle corse. Finalmente, i Giants si sono decisi a fare il grande passo: è delle ultime ore la notizia che il defensive end abbia rinnovato per 4 anni per una cifra che si aggira intorno ai 62 milioni. Attenti, la difesa dei Giants sembra pronta a trascinare il lunatico attacco ai playoff per il secondo anno di fila.
9) Servirebbero più fratelli Bennett…
In un breve ma sicuramente potente pezzo per “The Player’s Tribune”, Michael Bennett ha dimostrato per l’ennesima volta classe ed un genuino interesse per la giustizia sociale invitando ogni americano ad aderire alle marce di protesta svoltesi la settimana scorsa per la festa della donna. Altrettanto, se non più, potente è la decisione di devolvere parte dei ricavati in endorsement ad associazioni per le donne di colore o di altre minoranze etniche. Sono eccentrici, ma ne servirebbero di esseri umani così in NFL…
10) Nuggets!
Sempre parlando di uomini interessanti, Connor Barwin il prossimo anno giocherà nei Los Angeles Rams, dando profondità ad una delle migliori defensive line della lega. Il pacchetto cornerback dei Dallas Cowboys muta profondamente: Brandon Carr, 30 anni e mai una partita saltata in carriera, si è infatti accasato a Baltimore con un contratto di un anno con delle varie clausole per portarlo fino a 4 anni, mentre Morris Claiborne giocherà per i Jets. Per vincere i titoli serve una cura maniacale per i dettagli, e l’acquisizione di Cordarelle Patterson, returner potenzialmente letale, da parte dei Raiders ribadisce la candidatura di Oakland come anti-Patriots in AFC. Interessantissima la mossa degli Steelers, che mettendo sotto contratto Justin Hunter offrono una clamorosa possibilità all’ex scelta del secondo giro per raddrizzare una carriera fino a questo momento estremamente deludente. Finalmente Terrelle Pryor ha una casa: contratto di un anno a 6 milioni per l’ex QB, che per garantirsi un contratto a lungo termine dovrà replicare il successo tenuto la scorsa stagione.
Per questa settimana è tutto!
Mattia, 27 anni.
Scrivo e parlo di football americano per diventare famoso sull’Internet e non dover più lavorare.
Se non mi seguite su Twitter (@matiofubol) ci rimango male. Ora mi trovate su https://matiofubol.substack.com/
Mi pare che i Panthers stiano pian piano sparendo dai riflettori.
Con un buon draft pensi che potrebbero tornare una squadra che può puntare al superbowl?
Onestamente la stagione 2015 dei Panthers mi è sembrata per tutto il tempo un enorme “fluke”, vedremo se sapranno smentirmi, ma anche in caso di buon draft, non li vedo bene: la linea d’attacco è abbastanza disastrosa e sono andati a peggiorarla strapagando Kalil, tanto per, mentre a parte Benjamin, non esattamente sempre così affidabile, la mancanza di WR è ormai ridicola. Jonathan Stewart probabilmente non sarà mai il runningback che la dirigenza si aspettava, non mi sembra in grado di essere un vero e proprio bell-cow runner, dati anche i problemi di salute, e per concludere, la secondaria spero che migliori in fretta, quella dell’anno scorso era comedy.
Tieni conto infine che giocare in division con i Falcons appena andati al Super Bowl, i Bucs in costante crescita e Brees e i Saints, li fa partire terzi o quarti sulla carta.