A una sola giornata dalle fine di questa sorprendente regular season (sigh sigh sigh) i giochi nella AFC sono chiusi. Manca da capire esattamente con che ordine passeranno le 6 già identificate, ma di soprese che ne saranno poche. Anche nella NFC molti giochi si sono già chiusi, ma con la vincitrice della division North ancora da capire, si crea una gara a tre per rincorrere l’ultimo posto. E la situazione è tutt’altro che facile, dove Green Bay, nonostante tutto, è in testa alla propria division, ma domenica va in scena lo scontro diretto con Detroit, dove chi vince passa. Spettatrici interessatissime a questo scontro del nord ci sono Washington e Tampa Bay, entrambe forse un po’ a sopresa.
Cominciamo con lo scontro diretto da cui uscirà il campione di division e una triste eliminazione, solo però se unita alla vittoria di Washington. Se infatti i Redskins non portano a casa la vittoria, anche per la perdente tra Green Bay e Detroit si prospetta la qualificazione. Le due squadre scenderanno in campo per ultime, a giochi finiti e in caso di vittoria Redskins, l’unico modo per passare entrambe, sarebbe un bel biscottone all’italiana e arrivare a un pareggio. E’ possibile? Per me è impossibile. Queste due squadre giocheranno alla morte e sarà la partita più bella dell’anno. La tradizione e la testa dovrebbero far pendere le previsioni verso Green Bay perché dopo diversi passi falsi stanno rientrando fortemente in forma, Rodgers ha ricominciato a trovare con continuità i propri ricevitori e Green Bay ha quella mentalità vincente che nelle PCC, le partite che contano, può fare la differenza, mentre Detroit sta un po’ rallentando e le ultime uscite non sono incoraggianti.
Ma, e qui si capisce perché io vedo Detroit campione, i Lions sono proprio quella squadra che può rallentare Green Bay. I Packers hanno mostrato delle crepe quando il gioco di corse non produce yard, e i front seven biancoazzurri sono massicci, forti e sanno come fermare le corse. La palla quindi passerà dalle mani di Stafford che dovrà amministrare ciò che la sua difesa gli darà e non deve rischiare di strafare, di lanciare intercetti e di farsi prendere dall’ansia. Dall’altra parte solo una prestazione monstre del grande Aaron può portare a sbancare Detroit. Ah già, perché i Lions oltretutto giocano in casa…
Per la wild card, Washington, costretta a vincere è in grande pole position per l’ultimo posto perché come detto prima a meno che Detroit e Green Bay non pareggino, Washington si troverebbe aggrappata al sesto posto e la NFC East qualificherebbe ben 3 squadre. La partita da vincere però è una sfida casalinga contro i Giants che si sono dimostrati la seconda squadra più forte della conference e che non hanno nessuna intenzione di lasciarsi sconfiggere. Certo non hanno più nulla da chiedere a questa ultima giornata, e la poca motivazione potrebbe essere un prezioso alleato per i Redskins. Se però i Giants non faranno sconti per Cousin & co. non sarà un’impresa facile. I Giants hanno dimostrato di essere tenaci e di saper produrre sia performance d’attacco che giocate in difesa. Certo che le 5 sconfitte in stagione possono incentivare Washington che giocherà col coltello tra i denti e la W, sudata, arriverà. In attesa del sunday night.
Ultima per questioni matematiche, ma non solo, è Tampa Bay. Sorpresa dell’anno. Personalmente ritengo che a Winston e compagni farebbe bene un altro anno senza playoff, ma con la consapevolezza di poterseli giocare, in modo da arrivare ai ranghi di partenza del 2017 un gradino ancora più in su di quest’anno. La crescita della franchigia è indubbia. La difesa, guidata da McCoy e David e condita da pezzi da novanta come Alexander, si è imposta all’attenzione della lega. Ancora non è tra le migliori, ma la strada intrapesa è quella giusta. Come la strada giusta è quella dell’attacco: l’asse Winston Evans è giovane, talentuoso e pronto a esplodere. Prima del salto di qualità bisogna però costruire una solidità mentale e crescere nell’organizzazione. Troppe volte alcune giocate sono sembrate fortuite, salvate dal caso più che dall’organizzazione di un attacco che gioca tutto insieme. A Winston non vengono create diverse possibilità tra cui scegliere e se il gioco chiamato funziona, bene, altrimenti si improvvisa. E improvvisando non si vince.
Se Tampa Bay è uno scalino sotto le altre non è solo per una questione tecnica, ma anche e soprattutto per una questione matematica. Il solo modo di passare è che sia Green Bay che Washington perdano e che tutte queste squadre vincano in modo che la strength of victory volga a favore dei bucanieri: Tennessee, Indianapolis, Dallas, e San Francisco. E già solo per il fatto che San Francisco, ferma a sole due W in stagione, giochi contro Seattle, in corsa per un turno di riposo, non fa ben sperare Tampa Bay. Ma come detto prima, l’eliminazione, davvero probabile, non sarebbe un gran male.
Nella corsa a tre per la wild card quindi vedo favorita Washington, risultato però nent’affatto scontato, e vedo una sorprendente eliminazione dei Packers con la classifica cosi composta:
1.Dallas
2.Seattle
3.Detroit
4.Atlanta
5.New York
6.Washington
Si avvicina agli sport americani grazie a un amico che nel periodo di Jordan e dei Bulls tifa invece per gli Charlotte Hornets. Gli Hornets si trasferiscono in Louisiana ed è amore a prima vista con la città di New Orleans e tutto quello che la circonda, Saints compresi, per i quali matura una venerazione a partire dal 2007 grazie soprattutto ai nomi di Brees e Bush. Da allora appartiene con orgoglio alla “Who Dat Nation”.
Quindi i Falcons perdono in casa contro dei Saints che non hanno più nulla da chiedere al campionato? Mi pare eccessivo
..e meno male che hai visto male….. GO PACK GO