Pronti al rush finale della regular season? Intanto ecco a voi i migliori e peggiori della quindicesima settimana…
TOP
OAKLAND RAIDERS
Difficile dire se nella rinascita dei Raiders, che a 11-3 possono arrivare ad essere n.2 del seeding per i playoffs, Derek Carr o Jack Del Rio è il nome più meritevole di lode assoluta nella trasformazione finalmente arrivata per la storica franchigia californiana. O se anche il GM McKenzie merita ampie lodi, visto che gli inizi del suo mandato non furono esattamente facili (Jake Allen parliamo di te!), ma poi le scelte al draft e del coaching staff sono state decisive per il turnaround della squadra. Resta il fatto che fin dalla prima partita Del Rio ha dimostrato il coraggio di fare scelte difficili, conscio che per rendere questa la stagione della svolta per Oakland ci voleva una impronta importante: quella vincente che il suo head-coach ha dimostrato trascinando con sè la sua squadra…
RYAN SUCCOP
L’ex ultima scelta al draft del 2009, e proprio con la squadra che ha battuto domenica, i Kansas City Chiefs, ha realizzato un calcio della vittoria capolavoro da 53 yards, e nelle condizioni di freddo più difficili per un kicker. Inoltre Andy Reid aveva con un timeout “congelato” il primo tentativo, che era risultato corto! Insomma, tutto faceva presagire che per Succop fosse una domenica gloriosa, al punto da “dimenticare la tecnica e colpire forte al secondo tentativo”. Compito riuscito e Titans ancora in corsa playoffs…
STEVE SPAGNUOLO
E’ ritornata la magia del 2007 ai Giants, ovvero la capacità di Steve Spagnuolo di trasformare in una sola offseason il reparto difensivo dei “giganti”, tanto da limitare due degli attacchi migliori della lega, Cowboys e Lions, a un solo touchdown nelle ultime settimane. Non solo costose acquisizioni come Janoris Jenkins e Olivier Vernon, ma anche un rookie come Eli Apple o uno scarto dei Redskins come Keenan Robinson hanno fornito un rendimento affidabile e in grado, dalla settima settimana, di concedere solo 14 punti a partita. Visto che l’attacco di New York si accende solo a tratti, ancora una volta si può dire che dovrà essere la difesa a trascinare i newyorchesi nei playoffs…
WORST
BROCK OSWEILER
Forse è meglio così, col buon Brock panchinato a favore di Tom Savage, visto la reazione feroce della folla quando è avvenuto il (definitivo) cambio. Se non riesci a muovere la palla neanche contro i pessimi Jaguars, allora vuol dire che il ruolo di quarterback titolare non è tagliato per te. Una rimonta di 12 punti, 260 yards lanciate, in effetti Savage a un certo punto sembrava un Kurt Warner versione 1999 reload, visto come le speranze di playoffs dei Texans passano per una certa continuità nel ruolo: e che i rivali Titans come quarterback hanno un Marcus Mariota decisamente in forma…
MINNESOTA VIKINGS
E’ un peccato per come i Vikings, dopo un ottimo inizio di stagione, abbiano sostanzialmente mollato e la sconfitta di domenica contro i Colts ne è una amara dimostrazione. Pur essendo ancora in corsa per i playoffs, i ragazzi di coach Zimmer si sono ritrovati a metà partita sotto 27-0, e pur con la prevedibile rabbia del proprio allenatore, la musica non è cambiata di molto: e questo nella giornata in cui Adrian Peterson ritornava. Ormai si pensa già al 2017, dove tornerà Teddy Bridgewater: ma visto l’inizio stagione, i rimpianti sono parecchi…
GUS BRADLEY
La sofferenza anche in questo caso è finita, e dopo un altra regressione non ipotizzabile (2 partite solo vinte e un continuo peggioramento complessivo), la dirigenza dei Jaguars ha licenziato Gus Bradley, che si può a questo punto ascrivere tra i peggiori coach della storia NFL. 14 partite vinte e 48 perse in 4 stagioni, una specie di Bill Belichick al contrario: il vero mistero è quanto ha aspettato Jacksonville ha chiudere il sipario su 4 anni di orrore…
appassionato della cultura americana, dagli sport alla letteratura al cinema della grande nazione statunitense…
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